Vorrei parlare di me. La mia storia non è come quella di tutte, perché ognuno ha una storia diversa e perché tutti sono diversi. Banale da dire, ma è dalla banalitá che si scoprono le cose più interessanti.
Non credo in molte cose, credo che la gente ferisce, la gente colpisce, e sarà sempre così. Per quanto tu possa avere una bella anima, per quanto tu possa essere un tesoro da scoprire, la gente si fermerà sempre alla superficie. Generalizzare? Beh, si, ma credo che di anime belle, ne esistono poche. E queste poche non le ho mai trovate. Un mondo dove puoi divertirti e sei un figo, un mondo dove, queste sono le cose contano, un mondo di merda dove la rarità e la profondità non è contemplata. Un mondo che ti sbeffeggia, ti dà calci. Sono delusa? Si, ma, non sorpresa. Questo viaggio chiamato vita non è bella, sa essere crudele a volte, devi affrontarla e dai calci tirarti su.. banalità, ovvietà?
La sensibilità non è ovvia, è la sensibilità che ti fa vivere le cose in modo diverso da come le vivono tutti. Ed è proprio la sensibilità, la differenza tra me e gli altri.
Il viaggio è lungo, ma intanto, si annega nel dolore.
In un mondo di stelle, chi guarderebbe il puntino? Un puntino in mezzo a tante stelle, quella cosa che si differenzia da tutto il resto. Io.