Pill n.396
Giorno 4
Steve era intento a guardare il telegiornale in TV prima di sentire la porta aprirsi. Spense col telecomando e si volse a vedere chi fosse entrato, ma al posto dell'infermiera, si ritrovò davanti altre due figure.
Victoria: Ehi, Steve!
Steve: Victoria! E Archer. Che bello vedervi.
Victoria: Come sta andando la permanenza? Ti trattano bene?
Steve: Cibo gratis e televisione? Come un re.
Scherzò lui.
Archer: Uguale alla prigione.
Gli altri presenti lo fissarono, un po' a disagio.
Archer: Stavo... Scherzando.
Victoria gli diede una bottarella sul petto.
Victoria: Andiamo, di cosa abbiamo parlato in macchina?
Archer: Che anche se odio gli ospedali, devo fare uno sforzo di sorridere perché Steve è mio amico.
Victoria: Bravo.
Steve sorrise, divertito.
Archer: Ma come sta la schiena?
Steve: Ah. Sta migliorando. Ora riesco a muovermi abbastanza bene a letto. Ed ho cominciato fisioterapia.
Victoria: Oh, forte, e come sta andando?
Ci fu una pausa.
Steve: Questa sera. Comincio... Questa sera. Sì, in effetti avrei dovuto essere più specifico.
Victoria: Ah. Ok.
Un'altra pausa imbarazzata piuttosto lunga che però venne interrotta da una domanda
Steve: Ma adesso basta parlare di me. Come va per voi? Gli allenamenti? Come stanno tutti?
L'entusiasmo del ragazzo riportò un po' di gaietà nella stanza.
Victoria: Le solite cose, sai com'è... Adesso Liz, Eve e Nathan stanno perfezionando l'esecuzione dell'Archibugio fantasma. David Evans se n'è andato, ma ha lasciato a Mark alcuni dei suoi scarabocchi.
Archer: Hurley è passato a farci visita. Lui e Victoria si sono-
Lei si buttò sul compagno per chiudergli la bocca, rossa come un peperone.
Victoria: Parlati! Abbiamo... Parlato! Insieme. Noi due. E basta. Sta' zitto!
Steve ridacchiò, scatenando un'altra reazione dalla ragazza.
Victoria: E tu che hai da ridere?!
Steve: Nulla, nulla, figurati.
Archer: Sorvolando quell'aspetto... Il centrocampo non è più lo stesso senza di te.
Il numero 6 sembrò scettico.
Steve: Davvero?
Archer annuì.
Victoria: Anche Byron l'ha notato.
Steve: Ah, beh, allora...
Steve abbassò lo sguardo e chiese, arrossendo
Steve: E di Eve che mi dite? Sta migliorando? Cioè... Ovvio che sta migliorando, è così brava e carina... CIOÉ, è in gamba! Sì. Quello. E poi è sempre così gentile con gli altri, ma è troppo dura con se stessa, che è una cosa adorabile... CIOÉ, io la capisco e quindi... ecco.
I due lo squadrarono, perplessi.
Archer: Mi sono perso.
Steve: Sapete cosa? Non fa niente. Vi ringrazio per avermi aggiornato su tutto quanto...
Victoria: Ah di nulla. Buona fortuna con la fisioterapia.
Schioccò le dita.
Victoria: A proposito, papà mi ha detto di dirti che, in caso ti servisse mai qualcosa, basta chiedere. Ha visto la partita e, beh, voleva aiutare.
Steve: Cosa? Il primo ministro Vanguard che vuole aiutarmi? Che onore, ma... Sto bene così per ora.
Victoria alzò le spalle.
Victoria: Se ci ripensi, fammelo sapere.
Archer accennò un saluto mentre commentava
Archer: Dobbiamo tornare ad allenarci adesso.
Steve: Sicuro. Non lasciate che vi trattenga.
Archer: A quando ti rimetterai.
Steve: Certo! Arrivederci.
I due uscirono, lasciando il ragazzo solo. Lui prese un bel respiro, afferrò il cuscino e se lo mise davanti al viso, urlandoci dentro.
Steve: Sono uno stupido totale... Ma come si fa? Quando vorrei essere la metà disinvolto come Victoria...
Sbuffò, per poi riaccendere la TV e mettere una sitcom per non pensarci su.
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