Joe King
One-Shot richiesta da: __books_lover__
Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia
💵■💵■💵■💵■💵■💵
Era un tranquillo pomeriggio di sole, la primavera si stava facendo sentire.
Ma questo, per le persone che stavano camminando per una strada di Tokyo piena di negozi in cerca di beni che avrebbero potuto affievolire i propri bisogni, non importava molto.
Fu un semplice allarme a far fermare tutti e farli gettare nel caos.
Le persone si fermano quasi di colpo, spaventate, confuse, cercano di capire cosa stia succedendo.
È buffo vedere come la gente inizia a perturbasi non appena qualcosa o qualcuno spezza la loro tranquillità.
Da un negozio, per essere precisi, una gioielleria, escono tre figure vestite completamente di nero e con dei passa montagna salati sulle teste. Portano in spalla dei sacchi pieni di gioielli e li caricano velocemente su una macchina -sempre- nera e in attesa di partire.
Infatti quando i tre soggetti si fiondano dentro la vettura, questa parte in velocità producendo un fischiare di gomme e una leggere sgommata sull'asfalto.
L'operazione fu così veloce che ancora non si sentono le sirene della polizia e la gente che non riesce a capire cosa sia successo.
🚫🚫🚫
«GUARDA CHE DIAMANTE! È GRANDE QUANTO UNA FOTTUTISSIMA PATATA!» Dice Caleb Stonewall mentre tiene In mano un diamante color azzurro cristallo di 10 carati.
«Ma perché non hai visto questo decoltè quanto brilla!» Gli dice David Stamford aprendo una scatola contenente una collana che brilla di luce propria.
«Saranno anche belli, ma chi osa prendere gli orecchini con i zaffiri è un uomo morto!» Interviene Celia Hills tenendo i suddetti orecchini nella mano sinistra mentre fulmina tutti i presenti con lo sguardo.
«Oh tieniteli pure! -Dici prendendo parola e alzando la manica della tua maglia nera, rivelando un braccialetto abbellito da pietre rosso fuoco e un piccolo tatuaggio (scegliete voi come è fatto)- Io ho questo stupendo braccialetto di rubini.» Dici fiera di te stessa per aver rubato il braccialetto, subito Celia emette dei versi di approvazione.
Tu e gli altri tre ragazzi della banda continuate a rovistare nei gioielli e pietre preziose che avete trovato, compiacendovi e facendo a gara su chi trovasse il gioiello più bello e scintillante. Alla conta mancavano solamente altri due: Jude Sharp, il capo della banda, rimasto seduto sul divano della stanza per guardare il servizio sulla rapina che avevate commesso un'ora fa; e infine manca...
«Ti vedo molto contenta.» Due forti braccia ti cingono i fianchi e senti un mento poggiarsi sulla tua spalla destra.
«Lo sai che amo quello che facciamo.» Rispondi semplicemente sorridendo e girandoti verso Joe King, e posizionando le tue mani dietro al suo collo. Vi scambiate un veloce ma intenso bacio a stampo.
«Ho una cosa per te.» Dice non appena annullate il contatto tra le vostre labbra.
«Che cosa?» Gli chiedi facendo un sorrisetto e avvicinando di più il tuo corpo al suo.
Senti la sua mano destra lasciarti il fianco per poi andare dietro al tuo orecchio, lo sfiora lentamente e delicatamente facendoti partire mille brividi per tutta la spina dorsale. Chiudi istintivamente gli occhi beandoti di quel contatto e quando li riapri la mano del castano e ha pochi centimetri dalla tua faccia e tiene con l'indice e il pollice un anello d'oro con delle pietre color (c/p) incastonate.
Sorridi ancora di più per poi rituffarti sulle sue labbra, ma stavolta il bacio è più approfondito.
«OH! UNA PROPOSTA DI MATRIMONIO!» Strilla Celia fermandosi a guardarvi e così anche tutti gli altri.
Tu e Joe vi separate e guadate gli altri, ma il suo braccio sinistro non abbandona la presa sui tuoi fianchi. Il tuo ragazzo guarda tutti gli altri con un sorrisetto spavaldo e alza gli occhi al cielo, tu invece fai una linguaccia a Celia e ci scherzi su.
«Invidiosa.» Dici semplicemente facendola ridere.
«Moltissimo!» Ti risponde con un tono fintamente drammatico.
«Dai che voglio sentire la risposta!» Dice David tutto esaltato.
Joe si gira di scatto verso di te, tu lo guardi inclinando un po' la testa verso l'alto e appoggi il tuo indice sinistro sulla tua guancia. «Uhm...ci devo pensare.»
«Ma brutta...!» Ti urla Joe sorpreso e cercando ti tirarti uno scappellotto, ma tu lo fermi baciandolo di nuovo.
«PRENDETEVI UNA STANZA!» Urla Caleb schifato dalle vostre effusioni d'affetto.
«Ed è esattamente quello che stavamo per fare.» Dice Joe per poi caricarti su una spalla e salire le scale diretti verso la vostra camera per festeggiare il successo della rapina.
💎💎💎
«Okey, adesso che anche i due innamorati hanno finito di "festeggiare", direi che possiamo passare al prossimo piano.» Dice Jude dopo che te e Joe vi siete decisi di alzarvi dal letto e raggiungere gli altri nella stessa stanza di prima.
Sta volta il tavolo è libero da tutti i gioielli, al loro posto c'è la cartina del porto di Tokyo. Tutti gli altri sono seduti su delle sedie tranne Jude che è in piedi.
«Prossimo piano? Amico abbiamo appena effettuato con grande successo una rapina ad una delle più grandi gioiellerie del pase, non pensi che sia meglio fermarci una attimo?» Gli dice David guardandolo preoccupato.
«Concordo con il Pirata. -intervieni finendo di sistemarti i capelli ancora scompigliati- Stai osando troppo, se continuiamo così verremo presi, e io non ho la minima voglia di andare in gatta buia.»
Tutti gli altri annuiscono dando ragione si a te che a David.
«Okey, okey, so che sembro azzardato, ma sapete che non farei mai nulla di spericolato se non avessi un piano efficiente al 100%.» Dice Jude alzando le mani in aria.
«Vero.» Lo appoggia Celia, ma lo sapete tutti che Jude, prudente com'è non si imbarcherebbe mai in una missione suicida.
«E in che cosa consiste sta volta?» Chiede Joe guardando la cartina.
«Domani sera alle 23 precise, una nave proveniente da Hong Kong sbarcherà nel nostro porto...» Dice il rasta appoggiando le mani al bordo del tavolo e guardandoci dai suoi spessi occhialini.
«Sai, in genere fanno questo le barche.» Interviene Caleb con ironia.
«Pensavo che fossi più intelligente nel capire qual è il nostro punto d'interesse.» Gli risponde a tono il capo lasciando Caleb muto.
«Comunque, arriverà un carico d'armi e io ho intenzione di prenderlo.»
«Ma non abbiamo abbastanza armi? Bobby ce ne rifornisce sempre di nuove ogni mese.» Dice Celia, mentre tutti gli altri annuiscono.
«Fidatevi, con queste diventeremo la banda più forte e temuta del paese.» Jude ghigna e inizia a illustrarci nei minimi particolari le mosse che avremo dovuto fare l'indomani sera per il "grande colpo".
💴💴💴
La frase "la calma prima della tempesta" è sempre usata per descrivere situazioni del genere: la tua banda ben appostata dietro ad un container, la pistola nella fodera che aspetta il momento esatto di essere estratta, il cuore che pompa così velocemente ed intensamente il sangue che quasi lo si riesce a sentire rimbombare nelle orecchie, le mani che tremano, gli occhi che scrutano ogni singolo angolo per controllare che non ci sia nulla fuori posto, i muscoli delle gambe che fremono aspettando l'ordine di procedere col piano e Caleb...
«Jude, sei un coglione.» Strilla sussurrando.
«Già.» Gli da man forte David.
«Sentite, io come cavolo facevo a sapere di questo contrattempo?»
«Contrattempo? Io non definirei la Raimon un "contrattempo" è un fottuto problema, ecco che cos'è.» Pure tu ti unisci alla sgridata di gruppo nei confronti di Jude.
Ecco cosa è successo: eravate tutti pronti per uscire da dietro il container, mettere fuori gioco gli uomini a guardia della nave, prendere le armi e scappare, ma nessuno aveva messo in conto che quella nave di carico merci apparteneva alla Raimon, l'altra attività criminale più pericolosa della città.
«Sentite che ne dite se facciamo dietro front e ci andiamo a godere i gioielli che abbiamo rubato?» Suggerisce Celia, abbastanza preoccupata per la mancanza di un piano ben funzionante.
«Oppure li riempiamo di piombo e ci prendiamo le armi!» Dice Joe sfoderando la pistola che luccica alla luce dei lampioni.
«No.» Gli sussurri abbassando la pistola.
«O negoziamo.» Dice di punto in bianco il moscone seguito da un silenzio che dura più o meno un minuto buono.
«...Ragazzi, penso che Jude non stia tanto bene. Celia com'era quell'idea sul tornare a casa? Mi intrigava un po' sai.» David spezza il silenzio e voi tutti guardate il ragazzo coi rasta senza dire una parola.
«Io lo ripeto: Jude, sei un coglione.» Ripete Caleb e dal suo sguardo si può ben capire come vorrebbe prendere a ceffoni il diretto interessato dell'insulto.
«Pensateci, una tregua momentanea con la Raimon non sarebbe male, offrirebbe a tutti dei vantaggi...» Ma Jude non riesce a finire la frase che una voce maschile lo interrompe e il suono della sicura che viene tolta da una pistola vi fa ammutolire.
«Ammetto che sei davvero un tipo interessante Jude. Hai la mia attenzione.» Davanti a noi si erge Axel Blaze, soprannominato il Bomber di Fuoco, e braccio destro di Mark Evans uno dei dirigenti a capitano della squadra principale della Raimon.
Ti guardi intorno per cercare una via di fuga, ma noti che siete state accerchiati, tra quelli che vi puntano addosso la pistola c'è Shawn Froste, uno dei cecchini migliori del paese. Jude senza emettere alcun suono fa un sorrisetto e come se niente fosse alza le mani mettendole dietro la nuca e si alza, gesto che ripetiamo pure voi altri.
Cammininate fino al punto che stavate osservando e ad aspettarvi c'è proprio Mark Evans affiancato da Nelly Raimon.
«Ei Jude!» Saluta il castano tutto sorridente.
«Mark, ne abbiamo già parlato...» Gli dice Nelly sospirando.
«Ah giusto, l'approccio da duro.»
Onestamente ancora ti chiedi chi dei due sia il vero capo.
«Comunque, mi farebbe veramente piacere sapere che cosa ci fate nel nostro territorio.» Chiede il castano apparentemente tranquillo.
«Nulla di che.» Scrolla le spalle Jude.
«Nulla di che? Spiate le persone da dietro i container per passatempo?» Chiede Shawn Froste.
«E se anche fosse?» Gli risponde strafottente Caleb.
«Bro, non iniziare.» Gli dici tirandogli una gomitata nelle costole, non siete nella posizione di fare gli stronzi o altro.
«In poco parole stavo pensando ad un'alleanza.»
«Alleanza?» Ripete confuso Evans.
Per cinque secondi gli occhi di Axel si spalancano, Shawn abbassa un po' l'arma sorpreso e fa saettare il suo sguardo da Jude al suo boss, Nelly invece fa un sorrisetto e incrocia la braccia sotto il seno per poi ridacchiare e spostare tutta l'attenzione su di lei.
«Davvero interessante Jude, far passare il voler rubarci il carico d'armi per una sottospecie di alleanza proprio quando siete con le spalle al muro.»
«Io ti avevo detto che era una cazzata.» Sussurra Caleb.
«Per la prima volta in assoluto Caleb aveva ragione...Miracolo!» Esulta David.
«No, il vero miracolo è uscire vivi da questa situazione.» Interviene Joe impugnando la sua CZ 75/85 , gesto che imiti pure tu quasi senza farlo apposta.
Sapete bene tutti che tra poco partirà il finimondo, state tutti aspettando la risposta di Jude, una singola risposta che decreterà l'inizio di questa lunga notte.
«Beh, non ti si può nascondere nulla cara Nelly Raimon.» Dice il rasta estraendo la pistola e puntandola contro la ragazza, ma Mark fa l'identico suo gesto solo che il suo bersaglio è il Moscone.
Tutti voi altri alzate le pistole e le puntate verso la persona più vicina a voi, idem per loro, creando così un'altra situazione di stallo.
«Ei (T/n)...» Ti chiama David, siete schiena contro schiena.
«Che vuoi?!» Gli chiedi scocciata, in questo momento sei un fascio di nervi.
«Non è che facciamo a cambio?»
«Cosa?»
«Beh ho davanti a me Shawn e il suo sguardo mi fa parecchio paura...facciamo a cambio?»
«DAVID TI SEMBRA IL MOMENTO PER STE CAZZATE?!» Strilli mentre il tipo davanti a te, un normale ragazzo mai visto prima, pare veramente confuso dalla situazione.
«Io chiedevo!» Si giustifica lui.
«Sentite, io voglio tornarmene a casa, vediamo di finirla in fretta.» Dice Caleb quasi annoiato. Il secondo dopo uno sparo riecheggia nel porto e un corpo cade a terra agonizzante di dolore.
E da lì la vera e propria sparatoria inizia.
Afferri con una mano il polso del tipo davanti a te e velocemente lo colpisci tra il collo e la spalla con l'impugnatura della pistola facendolo svenire, ti volti verso David che per poco schiva un proiettile di Froste, senza pensarci due volte ti sposti verso la tua destra e provi a sparargli al braccio, ma velocemente schiva il colpo.
La sparatoria continua per non sai quanto tempo, forse sono passati pochi minuti, forse ore, chi lo sà, l'adrenalina che scorre nel tuo corpo non ti fa percepire nessun dolore, lo scorrere del tempo è irrilevante ora, irrilevante come l'ennesima persona che cade a terra svenuta o in preda al dolore, irrilevante come il taglio che ai al braccio sinistro oppure la botta che si sta formando sul fianco destro, irrilevanti pure gli spari prodotti dai tuoi compagni per cercare di difendersi e attaccare. Tutto sembra irrilevante, ma l'urlo proveniente dalla bocca di Joe non lo è.
Ti giri trattenendo il fiato per paura della scena che ti si può presentare davanti: il tuo ragazzo che cade in ginocchio tenendosi la pancia,mentre del sangue inizia a sgorgargli non solo dalla ferita, ma anche dalla bocca. Axel Blaze, in piedi, con ancora la canna della pistola calda.
Reagisci subito e mentre Axel è distratto ad osservare il marrone, gli spari alla spalla destra, il colpo va perfettamente a segno.
Axel digrigna i denti dal dolore mentre cerca di soffocare un urlo e viene spinto, a cause del colpo, all'indietro; velocemente gli sei già davanti e gli tiri un calcio nello stomaco che o fa definitivamente cadere a terra e rotolare per qualche metro lontano da voi.
Afferri Joe per sotto le ascelle e trattenendo le lacrime urli. «Uomo a terra! Ritirata!»
Gli altri vi fanno da scudo mentre cerchi di trascinare Joe verso la vostra macchina per portarlo alla base.
⚠️⚠️⚠️
Se ci pensi bene il tempo è davvero veloce. Fa accadere molte cose in un istante, ma si ferma sempre più a lungo nei momenti meno opportuni, come se si volesse godere pure lui la scena.
Come il fatto di essere saliti in macchina, aver sgommato per le strade a tutta velocità e l'arrivo alla base, quelli sono stati dei frammenti velocissimi che neanche ti ricordi; ma Joe disteso sul tavolo, dove solamente ieri stavate festeggiando lanciando in aria dei gioielli rubati, con la fronte sudata, la faccia agonizzante dal dolore, il sangue che esce dalla ferita da arma da fuoco e Celia che con un paio di pinze cerca di levargli il proiettile dal fianco, sembra durare un'eternità.
Joe ti stringe la mano sinistra con tutta la forza che ha, non ti importa se ti sta facendo male, non senti il dolore, cerchi solo di asciugargli la fronte bagnata e rassicurarlo, perché sai che andrà tutto bene.
«S-se... -Cerca di parlare lui aprendo gli occhi, che fino a quel momento erano chiusi, e guardandoti intensamente- ...se sopravv...sopravvivo a q-questo dolore...p-porca puttana...ti sposo sul serio!» Grida l'ultima frase tutta d'un fiato.
Spalanchi gli occhi dalla sorpresa, vorresti piangere dalla gioia.
David inizia a strillare manco fosse una fangirl, Caleb cerca di picchiare Jude per la cazzata che ha creato questa notte, Celia sorride prendendo la pallottola e iniziando ad estrarla.
Tu ricambi la stretta forte del ragazzo e gli sorridi. «Se sopravvivi, ti dico realmente di si.»
Lol sono viva.
Fun fact: è tardi e non ho voglia di controllare quindi lo farò domani mattina.
Se il capitolo vi è piaciuto commentare e lasciate una stellina💫💕
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro