Capitolo 54
Per le parti in inglese in fondo al capitolo troverete le traduzioni dei dialoghi.
Pov. Esterno
Erano circa le cinque del mattino quando un aereo proveniente da Dallas atterrò all'aeroporto di Tokyo-Haneda. Una coppia lasciò il ritiro bagagli poco dopo. Lui era decisamente più alto di lei, con una corporatura ancora prestante nonostante il passare degli anni. I capelli, un tempo biondissimi, erano totalmente bianchi e facevano risaltare l'azzurro intenso dei suoi occhi. La donna al suo fianco era invece di statura minuta con una chioma nera tinta fino alle spalle, che contrastavano con il vestito a fiori che indossava. Se lei sembrava una tipica nonna anni Cinquanta, lui dava l'impressione di essere appena uscito da un vecchio film western, ricordando un cowboy in piena regola grazie alla camicia di flanella a quadri, gli stivali e il cappello. I pochi viaggiatori presenti nell'edificio li guardavano in un misto tra curiosità e confusione, non era un abbigliamento che i giapponesi si aspettavano di vedere.
<<Evelyn hai tu l'indirizzo, giusto?>>*
<<Sì, tranquillo.>>
<<Ricordami perché siamo dovuti venire noi qui e non loro negli Stati Uniti?>>
<<Perché loro devono lavorare e nostro nipote è in mezzo ad un torneo importante. Sta tranquillo che una settimana in Giappone non ti trasformerà in un samurai, quando torneremo a casa sarai sempre il solito burbero ex colonnello.- L'uomo brontolò in segno di disappunto. -Ad ogni modo io sono felice di essere qui. Non veniamo mai a Tokyo e loro ci raggiungono a Shallowater così di rado. Ci pensi che da quando Alyxia e Jude si sono sposati siamo stati qui solo una volta?>>
<<Ci sarà un motivo.>>
<<Daniel!>> Ignorandola completamente iniziò a camminare verso l'uscita.
<<Forza andiamo a cercare un taxi che guida dal lato sbagliato.>>** La moglie sospirò, sarebbero stati dei giorni molto lunghi.
Pov. Sirius
Sbadigliai scendendo al piano di sotto. Erano le sei circa, non era un orario strano per me, infondo per non arrivare in ritardo agli allenamenti ero abituato a fare colazione a quell'ora, eppure la notte precedente avevo avuto un sonno un po' irrequieto e non avevo dormito un granché. Sapevo benissimo che ciò che avrebbe causato la mia fine mi stava aspettando con estrema probabilità in sala da pranzo. Sistemai il colletto dello gakuran*** e mi passai una mano tra i capelli per cercare di dargli una forma umana, ma se non ci fossi riuscito li avrei già legati come quando giocavamo. Entrai nella stanza stropicciandomi gli occhi e prima ancora che avessi il tempo di riaprirli una voce mi ruppe un timpano.
<<SIRIUS TESORO!>> La nonna mi strinse in un abbraccio stritolandomi. Cercai lo sguardo di papà e l'espressione che potevo leggere sul suo volto voleva dire solamente una cosa: "Lo ha fatto anche con me, pazienta".
<<Che bello siete arrivati! Il viaggio è andato bene?>> Una parte di me si sentiva un bugiardo patologico.
<<Sì, per fortuna tutto tranquillo.>> Sorrisi sentendo che si stava sforzando di parlare con il suo giapponese traballante. Lei per lo meno ci provava.
<<Sirius you have grown so much since we last saw you! You are becoming a man!>> Eccolo ...
<<Grazie.- Mi fulminò. Mi ero appena svegliato, un attimo di pace era chiedere troppo? -Thanks.>> Mi sedetti a tavola cercando di riuscire ad arraffare un cornetto vuoto e una tazza di tè nero. Avevo bisogno di svegliarmi per riuscire a sopportare tutte quelle persone di prima mattina. Mi spostai le due ciocche anteriori dietro le orecchie per evitare che mi dessero fastidio mentre mangiavo.
<<Isn't your hair a little long for a boy? You should cut it.>> Trattenni un colpo di tosse, era riuscito a farmi andare di traverso quello che stavo bevendo in circa cinque secondi. Probabilmente era un nuovo record.
<<I like them that way.>>
<<If he wants to have them of this length he can, that is his choice. None of us has the right to tell him to change them. Then mine are much longer, so I certainly can't tell him anything for his.>> Alzai un sopracciglio, quelle sembravano le ultime parole famose. Serviva l'arrivo del suocero per far diventare Jude Sharp liberale e moderno? Lo avessi saputo prima.
<<All right, let's not start that is better. Mom, dad what are your plans for the day? We unfortunately are stuck at work and cannot accompany you around.>> Ecco la mamma con la sua solita dolcezza e pacatezza, possibile che quelle caratteristiche l'avessero solo le donne nella nostra famiglia? Ridacchiai mentalmente, papà poteva liberarsi quando voleva dagli impegni alla Royal e se non lo aveva fatto era perché non voleva. Non mi sentivo di dargli torto, lui e il nonno avrebbero finito per litigare stando per troppo tempo nella stessa stanza.
<<Sirius could do it; it won't be a problem if he makes a school absence for once. He is a model student after all.>>
<<NO!- Si voltarono tutti nella mia direzione. -I mean I'm the class leader and I can't miss it. Plus we are in the semifinals this week and skipping practice is not contemplated, there is soccer at stake after all. There is also home economics today, Ella how would she do without me, we are paired together.>> Probabilmente in realtà lei se la sarebbe cavata meglio senza di me, però in quel momento era una scusa perfetta e importava solo quello. Sarei impazzito con il nonno.
<<I don't think any of them will die if you miss one day.>>
<<Potrei farlo io però.>> Borbottai.
<<What?>>
<<Nothing.>> Stavo per aggiunge qualche altra scusa, quando il mio vecchio intervenne nuovamente.
<<Sir has commitments and it is important for him to fulfill them. If there is one thing we don't tolerate in this family, it is those who don't. It is a matter of responsibility and judgment. I am not going to argue about that.- Si rivolse poi a me. -Sono e venti, Gabriella sarà qui a momenti. Prendi la borsa e vai fuori ad aspettarla.>>
<<Certo!>> Non me lo feci ripetere due volte e, dopo aver effettuato un saluto veloce generale, indossai le scarpe e lasciai la casa.
Pov. Ella
<<Dai non può essere così male tuo nonno!>>
<< Tu non understand, mio padre compared è un liberal father che mi lascia to do whatever I want! Non posso sopravvivere con quei due.>> Ethan mi si avvicinò divertito, con una finta aria di volermi rivelare un segreto.
<<Credo Sirius si sia rotto, sta mischiando le lingue.>>
<<Non facciamoglielo notare, altrimenti gli prenderà lo sconforto. Lo conosco.>>
<<Cosa state confubulating voi due?>> Saltammo entrambi all'improvviso, quasi colti alla sprovvista dalla sua domanda. Certo che stare con lui in quei giorni sarebbe stato un ottimo allenamento per il nostro inglese.
<<Niente.- Mi avvicinai a lui aggrappandomi al suo braccio. -Allora quando ce li presenti? L'ultima volta che li abbiamo visti eravamo così piccoli da portare il pannolino e non li ricordiamo.>>
<<Voi due avete un elevato suicide instinct, ne siete consapevoli?>>
<<Se no non staremmo qui.>> S'intromise Ethan ridacchiando, per una volta non aveva proprio tutti i torti. Quella conversazione si avvinava ai toni dell'assurdo. Nel frattempo, avevamo raggiunto la sede del club di calcio.
<<Perché il biondo ride?>> Chiese Shiny confusa. Lui le saltò praticamente addosso e le sussurrò.
<<Tesoro aspetta di sentirlo parlare.>>
<<In che ...>>
<<Niente, forza everyone a cambiarsi that we have to go to practice.>>
<<Oh! Cosa gli è successo, ha preso una botta in testa?>> Derek si sporse leggermente indietro sulla sedia, uscendo da dietro gli altri due.
<<Sono arrivati i Bell, vero?>>
<<Chi?>> Chiese Genesis dal divano, mentre lasciava cadere la rivista calcistica che stava leggendo.
<<I genitori di sua madre.>>
<<Ci hanno invaso gli americani quindi?>>
<<Yes! Sfortunatamente. O meglio, non mi dispiace seeing grandma, il problema è il nonno. Pretende che we speak only in English with him!>>
<<Magari non capisce il giapponese poverino, è vecchio dopo tutto.>>
<<Non lo conoscete! Quello lo speaks very well, meglio di me un altro po'. Lo ha studiato apposta quando ha understood that between my parents it was serious. La nonna, che invece non lo parla bene, tries.>>
<<Allora è proprio stronzo.>> Le tirai uno scappellotto dietro la nuca, era davvero incorreggibile. Doveva sempre dire quello che pensava, anche quando era meglio che non lo facesse. Stava comunque parlando di un anziano, dov'era finito il rispetto.
<<Mi aggrego alla risposta di Gen.>> Si aggiunse Aiden non interpellato.
<<Ragazzi moderate i toni e il linguaggio grazie.- Li rimproverai ed incominciai ad avvinarmi al corridoio degli spogliatoi. -Ora forza a cambiarsi. Tra meno di dieci minuti dobbiamo essere al campo interno e chi arriva in ritardo fa il doppio degli addominali e dei giri di corsa.>> Bastò quello a far scattare tutti in piedi. Trattenni una risata, sapevo come prende in causa i miei polli.
Pov. Sirius
Rientrai a casa leggermente acciaccato dopo gli allenamenti serali. La giornata era stata piuttosto faticosa tra test scritti, l'avere problemi a fare un discorso in senso compiuto, la staffetta durante educazione fisica e una sessione speciale nell'Inabikari. Ripercorsi velocemente nella mente dove avevo riposto l'ultima volta il nastro kinesiologico, avrei dovuto tappezzarmene la schiena. Prima ancora però che avessi la possibilità di andare a cambiarmi, i nonni mi bloccarono all'entrata.
<<You're finally back! Does this look like the time to come back?>>
<<It's only 7:15 p.m. I'm also early, normally I'm later and my parents know that. Then sometimes they come in after me. This is how we are used to it here, and with the semifinals just around the corner, I can't afford to slack off, even if you have come to visit.>>
<<Always this soccer, at least play in the U.S. then, so in the national team you would have our colors and hear "The Star-Spangled Banner"**** played.>>
<<I think I have a passion more for "Kimi ga yo,"***** however, the other one is also very good. Sorry, I am really tired and I get more sarcastic than expected when this happens. I showered fortunately at school, so I'm going to lie down for a moment before going down to dinner. Please excuse me.>> Li superai con passo lento, sentivo ogni muscolo tirare con il minimo movimento. Non avevo voglia di discutere e l'unica cosa che sognavo in quel momento era il mio letto e mettermi a dormire. Quando raggiunsi la cima delle scale udii la coppia parlare ed in particolare rimasi colpito da un commento dell'uomo.
<<You see that's why every time I see him I try to make him speak English or make comments about our culture, our grandson has totally forgotten that he is also American, he thinks he is just Japanese. He is our only grandson, and if he does not respect this side of him as well, I feel like my grandfather's and our son's sacrifice for our country was meaningless. They believed in the United States and gave their lives for it, while Sirius treats this side of him as nonexistent or useless. He will probably tell his children the same one day and everything our family has always believed in will disappear.>>
*Conversazione in inglese
**In Giappone, come nel Regno Unito, si guida a destra e non a sinistra come da noi o negli USA
***Tipica uniforme maschile scolastica, la giacca è quella composta dal collo alto, presente nell'anime
****Inno nazionale americano
*****Inno nazionale giapponese
Traduzione primo dialogo POV. Sirius
<<Sirius sei cresciuto tantissimo dall'ultima volta che ti abbiamo visto! Stai diventando un uomo!>>
<<Grazie.>>
<<I tuoi capelli non sono un po' troppo lunghi per un ragazzo? Dovresti tagliarli.>>
<<Mi piacciono in questo modo.>>
<<Se vuole averli di questa lunghezza può farlo, è una sua scelta. Nessuno di noi ha il diritto di dirgli di cambiarli. Poi i miei sono molto più lunghi, quindi non posso certo dirgli nulla per i suoi.>>
<<Va bene, non cominciamo che è meglio. Mamma, papà, quali sono i vostri programmi per la giornata? Purtroppo, noi siamo bloccati a lavoro e non possiamo accompagnarvi in giro.>>
<<Sirius può farlo; non sarà un problema se per una volta si assenterà da scuola. Dopotutto è uno studente modello.>>
<<NO!- -Cioè, intendo che sono il capoclasse e non posso mancare. In più siamo in semifinale questa settimana e saltare gli allenamenti non è contemplabile, c'è il calcio in gioco dopo tutto. C'è anche economia domestica oggi, Ella come farebbe senza di me, siamo in coppia insieme.>>
<<Penso che nessuno di loro morirà se manchi un giorno.>>
<<Cosa?>>
<<Nulla.>>
<<Sir ha degli impegni ed è importante che li rispetti. Se c'è una cosa che in questa famiglia non tolleriamo è chi non lo fa. È questione di responsabilità e giudizio. Su questo non intendo discutere.>>
Traduzione secondo dialogo Sirius ed il nonno secondo POV. Sirius
<<Finalmente sei tornato! Ti sembra questa l'ora di rientrare?>>
<<Sono solo le 7.15 p.m. sono anche in anticipo, di norma faccio più tardi e i miei genitori lo sanno. Poi a volte loro rientrano dopo di me. Qui siamo abituati così e con la semifinale alle porte non posso permettermi di allentare il ritmo, persino se voi siete venuti a trovarci.>>
<<Sempre questo calcio, almeno giocassi negli USA poi, così in nazionale avresti i nostri colori e sentiresti suonato "The Star-Spangled Banner".>>
<<Credo di avere una passione più per il "Kimi ga yo", però anche l'altro è molto bello. Scusate, sono davvero stanco e divento più sarcastico del previsto quando succede. La doccia per fortuna l'ho fatta a scuola, quindi vado a stendermi un attimo prima di scendere a cenare. Vogliate scusarmi.>>
<<Vedi è per questo che ogni volta che lo vedo cerco di farlo parlare in inglese o faccio commenti sulla nostra cultura, nostro nipote ha totalmente dimenticato di essere anche americano, pensa di essere solo giapponese. È il nostro unico nipote e se lui non rispetta anche questo suo lato, ho come l'impressione che il sacrificio di mio nonno e di nostro figlio per il nostro paese non abbiano avuto senso. Loro credevano negli Stati Uniti e hanno dato la vita per essi, mentre Sirius tratta questa sua parte come inesistente o inutile. Probabilmente ai suoi figli dirà lo stesso un giorno e tutto quello in cui la nostra famiglia ha sempre creduto scomparirà.>>
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