Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 41

Ci dividemmo in piccoli gruppi nella speranza di perlustrare più zone possibili, rimanendo in contatto stretto attraverso le fasce. Il mio era composto, oltre a me, da Sirius e Shiny e avevamo già racimolato un elenco di tutti i possibili posti in cui il biondo poteva essersi rifugiato. Prima però decidemmo di tornare allo stadio dove avevamo giocato l'incontro, chissà se non fosse sempre rimasto lì. Ringraziai mentalmente la puntualità e l'efficienza dei nostri mezzi pubblici, che ci permisero di arrivare al centro sportivo in breve tempo. Sfortunatamente il treno non era in funzione quel giorno non essendoci partite in programma, ciò stava a significare che avremmo dovuto fare tutto il tragitto dall'ingresso a piedi. Guardai il regista per un istante, sapevamo entrambi che avremmo raggiunto la nostra destinazione molto più velocemente utilizzando le ali, ma la presenza della manager ci impediva di adoperarle. Avremmo potuto portarla a turni, ma ci avrebbe fatto solamente fare uno sforzo inutile, in quanto ci avrebbe rallentato e basta. Essendo abbastanza lunga la strada da percorrere procedemmo camminando, mantenendo ad ogni modo un passo spedito. Vedere quell'ambiente colossale completamente vuoto era quasi inquietante, l'assenza di esseri viventi gli conferiva infatti un'aura decisamente spettrale. Ognuno andò in un'area diversa per cercare di velocizzare le ricerche. A me toccarono gli spalti. Passai prima al setaccio quelli normali e successivamente proseguii con i posti riservati ai giocatori. Era stato un enorme buco nell'acqua. Ci spostammo allora alla torre nella speranza di essere più fortunati, ma nemmeno lì c'era. Leggermente disperati cercammo di mettere insieme i nomi di tutte le ragazze con cui aveva avuto un flirt nell'ultimo mese. Magari poteva essersi rifugiato da una di loro. Una, due ... dieci telefonate ognuna si rivelò più inutile dell'altra, difatti l'unico risultato che avevamo ottenuto era far nascere un'espressione disgustata sul volto della rosa quando ne citavamo una. Possibile che si fosse volatilizzato nel nulla? Scorsi la chat di squadra nella speranza che qualcuno fosse stato più fortunato di noi o che Ethan avesse per miracolo deciso di farsi vivo. Niente ovviamente. Era la prima volta che accadeva una cosa del genere, nessuno di noi era mai sparito così. Qualcuno in passato si era dimenticato di avvisare che si sarebbe fermato a dormire dagli altri, ma la mattina successiva aveva sempre raggiunto la sede in perfetto orario.

<<Gen dimmi novità da voi?>> Lei, Aiden e Alexander erano andati nella via dei negozi. Luogo dove spesso i ragazzi della squadra andavano a divertirsi nel tempo libero. Dall'altro capo dell'auricolare la risposta non era stata delle migliori.

<<No. Stiamo per andare alle due ultime sale giochi, ma per il momento nulla.>>

<<Va bene, teneteci aggiornati.>>

<<Vale lo stesso.>> Chiamai papà che si trovava con zio Axel per cercare di dargli un po' di conforto, anche se nemmeno lui brillava per la lucidità in quei momenti. Zio Jude sembrava l'unico che conservava un briciolo di razionalità, ma infondo era sempre stato quello il suo più grande pregio, un temperamento glaciale. Sfortunatamente persino la polizia brancolava nel buio, non erano riusciti a trovare il minimo indizio sull'attuale posizione del biondo. Ci doveva per forza essere un posto che ci eravamo scordati di controllare, ne ero certa. Lasciai cadere la schiena sullo scivolo sconsolata. Dovevo chiudere per qualche minuto tutto ciò che riguardava il calcio in uno sgabuzzino e canalizzare la mia attenzione su ogni conversazione che avevo mai avuto con lui. Se c'era un problema o voleva stare da solo dove andava? Bastò un istante per far scattare di nuovo in piedi sia me che il regista. Entrambi avevamo capito quale fosse la nostra ultima speranza. Corremmo il più velocemente possibile verso il Viale dei ciliegi. La rosa arrivò poco più tardi con il fiatone, essendo ovviamente decisamente meno allenata di noi nella resistenza. Probabilmente avremmo dovuto aspettarla, per lo meno però non avevamo evocato le ali.

<<Ti senti bene? Vuoi che andiamo a cercare dell'acqua?>> Si rimise dritta e si passò una mano tra i capelli nel tentativo di sistemarli.

<<Tutto ok tranquilla. Grazie mille per l'attenzione Evans-senpai. Trovare Ethan è la nostra priorità, non fatevi problemi a lasciarmi indietro.>>

<<Ragazze mi dispiace interrompere però temo non manchi molto al tramonto e il viale è molto lungo. Se vogliamo approfittare della luce naturale dobbiamo sbrigarci.>>

<<Hai ragione.>> Concordai rimettendomi subito in marcia. Perlustrammo la zona il più meticolosamente possibile, eppure nella prima metà della strada non c'era ancora traccia di nessuno. Possibile che avessimo fatto nuovamente un buco nell'acqua? Ma se non era qui, allora dove altro avrebbe potuto trovarsi? Immersa com'ero nei miei pensieri, quasi non mi accorsi che il regista ci stava chiamando.

<<VENITE QUI!>> Gli sguardi miei e della rosa si incrociarono per un istante, possibile che ... senza quasi dare all'orologio il tempo di muovere una lancetta eravamo già da lui. Adagiato tra le radici di un ciliegio c'era Eth. Stava dormendo in un sonno profondo come nelle favole. Era vestito in maniera differente dall'ultima volta che lo avevamo visto, chissà dove aveva preso quegli abiti così eleganti. Non sembrava nemmeno lui. Quando feci per toccargli il volto nel tentativo di svegliarlo, notai però un'altra cosa. La parte più lunga dei suoi capelli si era colorata sulle punte di un rosso vivo, simile a quello del giubbotto di pelle che l'attaccante indossava sempre. Cos'era successo in quel giorno dalla sua scomparsa?

<<Lo facciamo rinvenire e poi chiamiamo il signor Blaze o forse è meglio il contrario?>> Domandò la manager sedendosi accanto a lui. Premurosa iniziò ad accarezzargli il volto, mentre lui continuava a riposare beato. Meno male che quei due si odiavano eh, avevano anche il coraggio di impicciarsi della nostra di vita privata quando non erano in grado di badare alla loro. Scacciai il pensiero, bisognava restare concentrati e l'iperattività non aiutava. Per fortuna però Sirius aveva i riflessi più pronti di me in quel genere di situazioni.

<<Chiamiamo zio, sarà preoccupatissimo.- Rimasi sorpresa nel momento in cui mi accorsi della sua telecamera in volo. -La polizia vorrà dei dati sul suo ritrovamento e così sarà più facile.>>

<<Non capisco se sia una genialata o se guardi troppi polizieschi.>>

<<Forse entrambi.>> Era bello sentire finalmente che la tensione dovuta all'ansia fosse calata. Non avrei mai immaginato che potesse mancarmi tanto scherzare. Composi il numero velocemente e attivai la videochiamata.

<<Ella che succede? Sai che dobbiamo tenere la linea libera!>> Rispose l'uomo in preda al panico.

<<Direi che non è più necessario.- Mi abbassai inquadrando anche il numero dieci ancora nel mondo dei sogni. -Siamo al Viale dei ciliegi, lo abbiamo trovato così.>> Zio cadde a terra in un tonfo sordo. Sentii la voce di papà in lontananza, che cercava a quanto pareva di farlo rinvenire. Forse lo stress accumulato gli aveva giocato un brutto scherzo. Infondo però lo capivo, se fosse stato mio figlio ad essere sparito avrei reagito molto peggio. Qualcuno d'un tratto si parò davanti allo schermo. Riconobbi immediatamente l'uomo, era il detective messo sul caso, Yamamoto. Era stato proprio lui ad interrogarci uno per uno quel pomeriggio. Ripensandoci mi veniva ancora da ridere nel ricordare papà che cercava di incoraggiarmi mentre parlavo con l'uomo. Il problema era però che lui era decisamente più in ansia di me; perciò, alla fine ero finita io a calmare lui. Non che agli altri fosse andata meglio ad ogni modo. Il Comandante assoluto del campo aveva due persone a torchiarlo, la persona incaricata ed un aguzzino ben peggiore, zio Jude. Se non lo avessi conosciuto da prima, avrei scommesso che fosse quest'ultimo a capo delle indagini.

<<Inviate immediatamente la vostra posizione precisa, manderò una volante a prendervi.>> Eseguii subito l'ordine e, appena ricevetti la conferma che fosse arrivata, riattaccò. Nemmeno un po' di educazione, poteva almeno ringraziarci considerando che avevamo fatto il suo lavoro al posto suo. Guardai gli altri interrogativa.

<<Chi lo sveglia?>> Shiny sembrava sul punto di rispondere, quando Siri la precedette.

<<Meglio se lo fai tu, sei quella in grado di calmarlo più in fretta. La tua presenza lo rassicura sempre.>> Mi inginocchiai a terra e lentamente allungai la mano verso di lui. Di norma urlavo per buttarlo giù dal letto dormiglione com'era, ma non mi pareva quello il caso. Iniziai a scuoterlo piano il più gentilmente possibile.

<<Ethan ...>> Piano mosse la testa nella mia direzione e con altrettanta lentezza aprì gli occhi. Le sue iridi azzurre sempre così piene di vita risultavano spente. Il regista ed io ci rivolgemmo uno sguardo d'intesa, entrambi ci stavamo domandando cosa potesse essere successo di così grave in quelle poche ore.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro