Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 26- Un'ammiratrice segreta

POV generale

Suzette, Erik e Victoria stavano camminando in città.

-Che pizza aver perso!-

Commentò il capitano della Tripla C, offesa.

-Avrei tanto voluto giocare contro di voi... Uffi!-

Erik, con due sacchetti della spesa in mano, cercò di rincuorarla:

-L'importante è che abbiate dato il tutto per tutto! E poi sei qui a Tokyo, quindi passeremo un po' di tempo insieme.-

La ragazza si abbracciò immediatamente al suo braccio, facendolo arrossire un pochettino.

-Oh, hai ragione! Come sempre!-

Victoria, accanto a loro, aveva un'espressione rassegnata, di chi era più che consapevole di essere la terza incomodo. Mentre guardava in avanti per risparmiarsi lo spettacolo della sua migliore amica che torturava uno dei suoi compagni di squadra, notò due persone che sembravano familiari, per qualche ragione. Uno di loro era abbastanza alto ed aveva i capelli castani chiaro ed una cicatrice sul naso non del tutto guarita e stava tenendo in mano un incenso, mentre l'altro era piuttosto basso ed i suoi capelli sembravano una corona rovesciata e stava tenendo una candela aromatizzata.

-Uh?-

-Tesorino mio!-

Continuava Suzette, strizzando in un abbraccio Erik che faticava a tenere in mano le sue buste ed era chiaramente in imbarazzo.

-Calma...-

-Erik, quelli non sono...-

.

Suzette's POV

Spostai lo sguardo verso dove stava guardando Victoria e vidi solo un'erboristeria.

-Beh? Cosa c'è di così strano?-

-Micah.-

-Chi?-

Erik scansò dolcemente il mio braccio per puntare i due ragazzi che stavano guardando candele e incensi, tenendo i due sacchi in equilibrio con una sola mano.

-Li conosci?-

-Se li conosco? Adesso mi sentiranno.-

E mollò la sua spesa a Victoria, che barcollò per prenderla e gli gridò contro:

-Ehi!-

Lui non la stava ascoltando: si era già avvicinato a quei ragazzi. Io lo seguii immediatamente, con la mia amica a tallonarmi faticosamente.

-Guarda chi c'è qui! I campioni nazionali di codardia!-

Questo Micah sobbalzò sentendo la voce del mio tesorino ed il suo amico basso quasi fece cadere una candela, prima di rimetterla a posto.

-Che vuoi, Eagle?-

-Pensavo che il vostro allenatore avesse dato tutto per far licenziare quell'arbitro, ma sembra che Hershel non l'abbia ancora imparato! E nemmeno voi...-

Micah prese due incensi uguali e fece per andare a pagare.

-Come avete potuto fare una cosa del genere alla Mary Times Memorial? Se avete un problema con noi, prendetevela con noi!-

-Lasciami stare, Erik.-

Victoria esordì:

-E comunque che ci fate qui?-

-Sto comprando delle candele rilassanti per mio padre. Ultimamente, sembra molto stressato...-

-Io e Micah abbiamo da fare! Direi che è stato un piacere rincontrarvi, ma mentirei.-

Li interruppe il piccoletto scortando il suo amico fino alla cassa. Erik riprese le due buste ringraziando Victoria per avergliele tenute.

-Tesorino, ma quelli chi sono?-

-Sono dei giocatori della Manticore.-

-Quella squadra che vi ha umiliati in finale?!-

Mi tirai su le maniche.

-Adesso gliela faccio vedere io!-

Il ragazzo mi trattenne per la spalla.

-Arrabbiarsi non risolve nulla.-

-Ma se sono io a picchiarli, voi non rischierete la squalifica!-

Erik scosse la testa.

-Torniamo a casa e basta.-

.

Liz' POV

Nonostante Steve stava dando anima e corpo per il suo allenamento con Ezra, l'unico che sembrava dar risultati era quest'ultimo, anche se risultati molto scarsi. La palla esplose e schizzò verso l'alto, ricadendo dopo qualche minuto.

-La porta non sta in orbita, Ezra...-

Ezra mugugnò stancamente.

-Lo so, Liz, lo so... È difficile, tutto qui.-

Steve lo raggiunse.

-Quando ti sei trovato davanti a Liz, non hai saputo che fare con la palla e hai tirato. In una situazione normale di gioco, rischiamo di perdere il pallone.-

-Sì, ma tu eri troppo indietro e...-

Axel gli mise una mano sulla spalla.

-Ezra.-

Inspirò profondamente ed espirò.

-Respira.-

Il numero 11 lo imitò e sembrò calmarsi.

-D'accordo. Riproviamo.-

-Ti stai abituando velocemente al tuo nuovo ruolo nella squadra. Devi solamente cercare di ragionare di più mentre giochi.-

Ezra annuì sorridente.

-Lo stesso vale per te, Steve! Dai il massimo e la tua tecnica verrà sicuramente a galla!-

Steve sembrò preso in contropiede dall'incoraggiamento di Axel ed annuì frettolosamente mentre tornava in posizione. La palla passò a Nathan, che provò a dribblare Erik senza successo. Lui la passò ad Eve che la inviò di testa a Byron. Il passaggio era un po' troppo a destra, e lui non riuscì a prenderla.

-Ohi ohi... Perché l'ho fatto?-

-Era un ottimo tentativo, Eve.-

Si complimentò Max, dandole una pacca amicale.

-Se lo dici tu...-

Byron si era fermato a fissare il vuoto.

-Che ti prende, Byron? Riprendiamo?-

Chiesi mentre lo raggiungevamo io e Jude.

-E lui chi è?-

Seguendo i suoi occhi, vidi la faccia di Logan. Solo vederlo mi fece salire l'urto di nervi.

-Un traditore. Ecco chi è.-

-Si chiama Logan Trevors. Faceva parte della squadra prima della partita contro la Manticore, ma poi ha deciso di abbandonare.-

-Codardo.-

-Liz, ha deciso da solo cosa fare e noi possiamo solo sperare che un giorno cambi idea.-

-Può anche non farlo. Io non lo rivoglio in squadra uno come lui...-

E mi allontanai, sentendo solo una domanda:

-Dimmi di più su questo Logan Trevors.-

.

Mark's POV

Entrai nel mio negozio di caramelle preferito, salutando la proprietaria com'ero solito fare:

-Salve, nonna.-

-Oh! Il giovane calciatore! Bentornato.-

Oltre a me, dentro c'era una ragazza con i capelli rosa chiaro raccolti in una coda alta che indossava un top. Stava di schiena, perciò non la vidi in faccia, però vidi che aveva con sé una bevanda strana e stava guardando i dolcetti alla ciliegia. Preferii non disturbarla, ma mentre mi guardavo in giro...

-Dò solo un'occhiata veloce...-

-Ihihih.-

Stava ridacchiando? Mi volsi per vedere che anche lei ora mi stava guardando: aveva gli occhi fucsia ed un'espressione decisamente maliziosa.

-Avrei dovuto sapere che il posto preferito di uno come te era il negozio di dolciumi, Mark Evans...-

-Uh? Ci conosciamo?-

Chiedi, un po' scettico. Lei si avvicinò a me.

-Non ancora...-

Poggiò due dita sul mio petto e le fece camminare verso il mio collo, facendomi arrossire di botto.

-Ma possiamo rimediare!-

Io indietreggiai, appoggiandomi al muro dietro di me, la testa in subbuglio.

-Posso sapere chi sei? E come fai a conoscermi?-

-Oh... Tutte le persone che giocano a calcio conoscono il tuo nome.-

Tirò fuori quello che sembrava un pezzo di carta e lo guardò, sorridendo. Pensai fosse quella la mia occasione per filarmela, ma lei bloccò l'uscita.

-Che cosa vuoi da me?-

-Mi chiamo Zahra. E sono qui per avvisarti...-

-Avvisarmi... Di cosa?-

-Se verrete alla prossima partita, sarò costretta a farti del male. E anche ai tuoi compagni. Ma sei così carino...-

Continuò ad avvicinarsi mentre io indietreggiavo ancora di più.

-E sarebbe veramente un gran peccato rovinare il tuo bel faccino.-

-Ok... Zahra... credo di aver capito... Tu sei il capitano della Bullseye.-

-In persona.-

"Ecco dove l'avevo già vista."

-Cerchi di intimidirmi, ma è tutto inutile. La Oaks Siècle non ha intenzione di tirarsi indietro.-

Mi appoggiai alle casse di dolciumi.

-Oh oh oh... Tenace. Mi piace.-

Disse avvicinando il suo viso al mio. Il fatto che mi superasse in altezza era già imbarazzante di suo, ma il mio viso prese letteralmente fuoco mentre guardavo nei suoi occhi rosa.

-E va bene. Appuntamento alla partita allora.-

E se ne andò. Il mio cuore batteva come un animale in gabbia e mi resi conto di essere anche sudato.

-È così che si sentiva Erik?-

Tirai un sospiro teso ed uscii senza aver comprato niente.

.

Axel's POV

-D'accordo: quindi ieri il capitano della Bullseye ci ha... Provato con te?-

Chiese Nathan, con un tono di scetticismo nella voce.

-Perché sembrate così confusi dalla cosa?! Dovete credermi!-

Ci scambiammo un'occhiata perplessa.

-Sai, Mark, mi sembra poco plausibile... Era ovvio che volesse solo spaventarti.-

-Non ne sarei così sicuro.-

Archer si stava pettinando mentre parlava:

-Zahra è famosa per prendere grosse cotte improvvise ed ossessive per qualcuno. Ogni anno ne ha una diversa.-

-Ha mai avuto una cotta per te?-

Archer scosse la testa e Bobby cercò di rincuorarlo:

-Ehm... Mi dispiace, amico.-

-Che? No, io sono contento! Se si fosse presa una cotta per me, non avrebbe fatto altro che assillare me e la mia banda.-

-Dici davvero?-

.

Victoria's POV

Archer annuì con un'espressione seria. Mark si stese sul tavolo, mugugnando esasperato.

-Caspita... Siamo nei guai fino al collo.-

Commentò Erik.

-Cerchiamo di rinforzare il nostro gioco in difesa.-

Axel si alzò.

-Se riusciamo a fermare Zahra prima che raggiunga la porta, Mark potrà stare tranquillo.-

-Ma che ne sarà di voi? Non voglio che prendiate colpi per proteggermi.-

-Ce la caveremo! E comunque se segniamo per primi, dovremo solo chiuderci in difesa ed aspettare per un contropiede.-

Proseguì Nathan, alzandosi insieme all'attaccante.

-Questa strategia è fuori discussione. Ma segnare per primi potrebbe essere un'opzione interessante.-

Disse l'allenatrice, che si inseriva solo in quel momento. Mark la fissò, un po' demoralizzato.

-Su con la vita, capitano! Vinceremo anche questa partita ed andremo in semifinale! Non ho ragione, ragazzi?-

Tutti noi assentimmo all'affermazione di Eve e il nostro portiere sembrò rincuorato.

-E va bene! Andiamo ad allenarci sulla parte difensiva! Allenatrice: cosa faremo?-

-Grim e Hooligans possono occuparsi di quello che stavano facendo ieri, qualsiasi cosa fosse... Credo che Owlreed possa aiutarvi. Nel frattempo, Shearer e Carter si occuperanno della difesa insieme ad Evans. Domande?-

Il viso di Steve si infiammò e Max rispose per lui:

-Chiaro.-

.

Zahra's POV

-Un'altra volta.-

Mira annuì e ripassò la palla a Zayne. Lui avanzò per dribblarli ed i due si fronteggiarono a centrocampo, prima che il ragazzo riuscisse a superarla con una finta. La palla passò alla seconda punta Harry che tirò dritto in porta approfittando dell'indecisione di uno dei nostri difensori.

-Stop!-

Raggiunsi il mio compagno in attacco e gli dissi:

-Ti sembra che stiamo giocando qui, Harry?-

Lui sembrò confuso, ma poi scosse la testa.

-E allora perché quel tiro così fiacco?! Ti ricordo che siamo contro Mark Evans! Che è non solo l'uomo più attraente del mondo, ma anche il portiere più forte del mondo!-

-Lo so, però la mia tecnica ha bisogno di qualche miglioria e...-

-Dunque migliorala.-

Battei le mani due volte e Ryan uscì dalla porta per raggiungermi immediatamente.

-Cosa c'è, capitano?-

-Da quel lato del campo. Aiuta il "marchese" a perfezionare il suo colpo!-

.

Zayne's POV

Si soffermò su quel complimento in tono derisorio, il che mi fece scoppiare a ridere.

-Capo... Questa sessione è inutile. Tanto sappiamo già come battere la Oaks. Prendiamoci la giornata libera...-

Commentò Mira arricciandosi una ciocca dei suoi capelli blu, chiaramente annoiata. Io ridacchiai.

-Sei invidiosa perche ti ho superata...-

Lei si indispettì:

-Che cosa... No! Lo so benissimo di essere migliore di te!-

-Prova a ripeterlo...-

-Le scazzottate fuori dal campo!-

Ci riprese Zahra. Io indietreggiai, sbuffando.

-Tu ed Andrea potete vedervi dopo l'allenamento, Mira. Ed ora riprendiamo!-

La palla passò ad uno degli altri due centrocampisti ed io mi preparai a scattare per imbucarmi. Sentimmo qualcuno applaudire da fuori lo stadio.

-La vostra energia mi manda in fibrillazione!-

-Mister.-

Lui aveva un ghigno soddisfatto sul volto. Il suo naso sproporzionato e troppo appuntito sembrava più lungo del solito ed i suoi capelli violacei erano di nuovo cresciuti, ricadendo sulle sue spalle larghe.

-Spero che vi stiate allenando sul reparto difensivo... Siamo carenti in questo.-

-AH!-

Rimbeccai puntando il difensore con un sorriso, mentre gli altri difensori mi fissavano agguerriti.

-Mister Cobra, lasci fare a me ed andrà tutto per il meglio.-

-Fuor di dubbio. Vado a prendermi un cappuccino: gestitevi da soli per la giornata!-

Tipico del mister.

.

Steve's POV

Ezra bloccò di suola e si girò verso di me con un sorriso.

-Vogliamo riprovare?-

Annuii, piegandomi in avanti. Me la passò e restò sul posto lasciando che Eve mi venisse incontro. Lanciai la palla verso l'alto e la colpii dopo aver fatto un paio di acrobazie:

-Rovesciata volante!-

Lei, sorridente come sempre, balzò in aria.

-Volo del barbagianni!-

Respinse il pallone talmente forte che mi superò in aria.

-Che colpo...-

-Sono riuscita a mandarla tanto in là!-

Ed esultò, contenta. Solo guardarla mi mandava lo stomaco in subbuglio.

-Steve! Concentrati!-

-Fosse facile...-

Borbottai sottovoce, prendendo un altro pallone.

-È ovvio che la Rovesciata volante non può essere migliorata, quindi dovrò provare qualcosa di totalmente diverso.-

.

Ezra's POV

Invece di fare le sue solite rovesciate, Steve tenne il pallone basso e cercò di colpirlo da sopra. Eve lo guardò, un attimo confusa, prima di colpire il pallone dal lato e mandarla fuori, facendo sbilanciare il centrocampista all'indietro. Cercò di riassestarsi, ma cadde di schiena.

-Oh cielo! Steve? Stai bene? Davvero, non era mia intenzione...-

Si scusò immediatamente la ragazza, uscendo dalla sua fase di concentrazione suprema per aiutare Steve a rialzarsi.

-Nemmeno quest'idea funziona...-

-Andiamo... Demoralizzarsi ora che hai già fatto così tanti progressi è una cosa idiota!-

Lo rincuorò la ragazza, mentre lui distoglieva gli occhi dal suo viso per tossicchiare nervosamente.

-Certo. Riprendiamo...-

-Ci tiene davvero a questa nuova tecnica...-

I miei occhi si posarono sugli allenamenti degli altri. Byron segnò in quel momento, mentre Axel festeggiava insieme a Max. Sobbalzai.

-Ho un'idea brillante.-

.

Sabrina's POV

Tenevo gli occhi chiusi, mentre la mano di Ezra mi trascinava.

-Posso sbirciare ora?-

-Scale.-

-Scal...-

Quasi ne colpii una con la punta del piede, mentre lui mi aiutava a salire.

-Insomma, dove mi stai portando?-

-Oggi mi allenavo con Eve e Steve e mi è tornato alla mente il posto che mi ha fatto vedere il capitano... È bellissimo, e voglio che tu sia sorpresa.-

Ridacchiai.

-Ok, Ezra, ma quanto durano queste scale?-

-Siamo qui. Puoi guardare.-

Aprii gli occhi, sentendo dal suo tono quanto fosse emozionato, ma le emozioni che mi colpirono erano direttamente opposte alle sue. Istintivamente, mi aggrappai a lui, che sembrò sorpreso dalla reazione.

-Che ti prende? Da qui abbiamo una bellissima vista sulla città! La Steel Tower è così bella ora...-

-I... Io...-

Le mie gambe cominciarono a sembrare gelatina, mentre continuavo a stringerlo. Dopo un attimo ancora, capì.

-Soffri di vertigini...-

Annuii, mentre cercavo di non guardare giù, anche se il mio sguardo era quasi attratto da quella nauseante vista della città sotto il tramonto.

-Ed io che volevo farti una sorpresa... Sono un disastro anche in questo.-

E cercò di scortarmi verso le scale. Quello mi bloccò.

-Anche?-

Ezra mi fissò negli occhi e poi li abbassò, sospirando. Le mie gambe smisero di tremare convulsamente mentre aspettavo una risposta.

-Mark mi ha detto che veniva qui per schiarirsi le idee o quanto si sentiva giù di morale... E mi ha anche detto che lui e la sua amica Nelly hanno passato dei bei momenti qua sopra. Ho pensato che era buona occasione per... Sai...-

Gli strinsi la mano.

-Qualcosa ti perturba, Ezra?-

Lui sorrise.

-Myrna... Comincio a credere che abbia ragione.-

-Riguardo a cos... Oh. Sulla storia della riserva. Avrei dovuto tirarle i capelli più forte!-

Lui ridacchiò.

-No, no! Con l'entrata di Byron in squadra, mi sento un po' a disagio...-

-Lui mette tutti a disagio.-

-Vero. Ma è una persona per bene. Se il capitano ci crede, ci credo anch'io e si vede quanto si stia impegnando per migliorare. Il fatto è che... I nostri avversari sono sempre più forti. Ed io vorrei davvero essere alla loro altezza, invece... Sono soltanto un attaccante che ha imparato da poco a giocare. Forse sarebbe meglio lasciarmi in panchina...-

Io presi un bel respiro e dissi:

-Come osi anche solo pensare una cosa del genere? Tu sei una persona fantastica, Ezra, ed hai talento da vendere!-

I suoi occhi incrociarono di nuovo i miei, stavolta quasi commossi.

-Non ho mai visto una persona fare passi da gigante in così poco tempo! Hai cominciato a giocare da quest'anno ed hai già una tecnica micidiale, sei già la seconda punta ed ora stai dando lezioni alla persona che ti ha insegnato come muoverti in campo?-

-Sono la seconda punta solo perché Frederik...-

Lo interruppi, poggiandogli l'indice sulle labbra.

-Zut! Non ho finito.-

Lo vidi sorridere per poi lasciarmi continuare.

-È ovvio che tu ti senta un po' surclassato dalle persone che ammiri... Ma guardati: stai giocando con loro. Sono tuoi amici. E sei riuscito a raggiungere questo risultato solo perché hai fatto tutti questi progressi in meno di un anno. Perciò... Smettila di dubitare del tuo talento! Sono stata chiara?-

Lui mi guardò prima di scoppiare a ridere. Annuì.

-Certamente. Dai, scendiamo.-

Gli strinsi la mano ancora di più.

-Sai... La vista è davvero bella.-

E mi girai verso la città.

-Dimmelo tu quando vogliamo scendere...-

.

Logan's POV

Si era fatto buio. Sarei già dovuto essere a casa, ma ai miei genitori non importava abbastanza da preoccuparsi e sollevare la cornetta. Ed ora neanche a mio fratello.

"Che ci faccio ancora qui?"

Mi chiesi, mentre stavo fuori dalla sede della Zeus Junior High. Molto era cambiato da quando me n'ero andato... Dopo il temporaneo dominio di Ray Dark, ora la scuola era tornata ad essere come la ricordavo, in ogni singolo dettaglio, compresa la statua di Venere nel cortile che riuscivo ad intravedere dalle sbarre del cancello, colpita dai raggi della luna. Sbottai, senza un motivo valido.

-Dovrei essere a casa.-

Ed invece mi appoggiai alla ringhiera che dava sulla strada sotto la collina della scuola. Passò un interminabile minuto, con la testa che continuava a dirmi che era ora di rientrare e le mie gambe che si rifiutavano di seguire l'ordine, quasi stessero aspettando qualcosa... E sentii dei passi. Mi raddrizzai immediatamente e borbottai:

-Scusi, signor guardiano... Me ne vado immediatamente.-

-Si chiama Tony, vero?-

Quella voce... Mi girai e vidi Byron Love salutarmi, con una mano nella tasca. Indossava una maglietta bianca coperta da un maglione di cotone con uno scollo a V nero ed un paio di pantacollant neri.

-Sbaglio o aveva un accento tipico di Okinawa? Hurley ha un accento molto simile...-

-Sei tu, Byron. Pensavo di essermi messo nei guai.-

Lui si appoggiò alla ringhiera con un solo braccio per guardarmi direttamente.

-Allora sai chi sono...-

-Anche se ho lasciato la squadra, non ho mai smesso di tifare per la Zeus ed il suo capitano, beh... Dava sempre nell'occhio.-

Lui annuì.

-Faccio quest'effetto... Ma che ci fai qua fuori a quest'ora?-

Raccolsi i pensieri e cercai una scusa per andarmene, ma non riuscivo a pensarne nessuna.

-Stavo solo riflettendo...-

-Davanti alla tua scuola media? In piena notte?-

Ringhiai involontariamente.

-Cosa c'è di così strano?-

-Jude mi ha detto tante cose su di te.-

Alzai gli occhi al cielo, riappoggiandomi in avanti.

-Perché la cosa non mi stupisce?-

-Eppure... Sembra che sia lui l'unico in questa squadra che riesce a parlare di te per più di un minuto.-

-E quindi? Te ne vuoi vantare?-

-Voglio solo sentire dal vero Logan cosa lo ha allontanato dal calcio...-

-Ascolta: perché siete tutti così fissati? Lasciatemi in pace! La mia è stata una decisione libera e completamente preponderata!-

Mi accorsi solo in quel momento che stavo strillando. Byron non me lo fece notare: anzi, continuò a sorridermi.

-Quindi vattene e lasciami stare.-

-A me non pare di averti chiesto nulla del genere. Voglio solo sapere cosa vuoi tu davvero?-

Non risposi.

-Sono stato da Jonas qualche giorno fa e dopo le tue apparizioni sul campo, Jude e lui mi hanno fatto un riassunto.-

-Di cosa?-

Lui mosse la mano in un gesto di stizza.

-Ha davvero importanza?-

"Sì."

Pensai, senza dirlo a voce alta.

-Ed entrambi hanno visto cosa sai davvero fare col pallone. La mia domanda è: perché nessun altro lo può vedere?-

-Quante domande...-

-Eppure... Non hai risposto a nessuna di loro.-

Lo guardai: qualcosa nel suo sguardo mi rilassava.

-Alla fine, poco importa cosa so fare col pallone. Ci sono sogni che non si possono realizzare...-

Lui annuì mentre si girava verso la strada sotto di noi.

-Vuoi sapere io che ne penso invece?-

-No.-

Dissi, ma la mia testa non era d'accordo.

-Ho sempre pensato che ai sogni bisogna dare almeno una possibilità, sennò... A cosa serve averli?-

Il suo tono così deciso unito a quella sua voce mielosa mi fece sentire bene. Abbassai lo sguardo, riflettendo su questa massima per tentare di rispondergli.

-Io...-

Fu tutto ciò che mi uscì fuori.

-Lo fai per te e per nessun altro. Al volo!-

Mi girai per capire il perché di quella frase d feci appena in tempo ad acchiappare qualcosa che mi aveva lanciato, metallico e freddo a contatto con la pelle.

-Uh?-

Aprii le dita e vidi una collana con un ciondolo a forma di stella azzurra, che brillava fulgida sotto la luce opaca della luna. I miei occhi erano rapito da quell'oggetto, ma notai che Byron si stava muovendo.

-Buon compleanno, Logan Trevors.-

Sentii i suoi passi mentre si allontanava, gli occhi ancora fissi su quel ciondolo che mi aveva lanciato con tale nonchalance. Quando ha detto che Jude e Jonas avevano fatto un riassunto, intendeva anche di roba privata? Non ebbi la forza o la prontezza di fermarlo per chiederglielo. All'improvviso, il cielo tinto di stelle mi sembrò più luminoso. Senza pensarci troppo, misi la collana in tasca e le mie gambe mi condussero finalmente a casa. Aprii la porta e trovai mio padre addormentato sul divano, mentre mia madre era seduta al tavolo del salone. Stava probabilmente pagando le tasse. Chiusa la porta, sentii mio padre bofonchiare, disturbato nel suo sonno, mentre mia madre biascicò:

-È tardi. Ti abbiamo lasciato un pezzo di torta. Presentarsi tardi il giorno del tuo compleanno...-

Quell'ultima frase era carica di rassegnazione.

-Ma Wally?-

-È andato a letto. Si era stufato di aspettarti, ovviamente.-

Senza dire altro, andai in cucina. Silenziosamente, mangiai la fetta di torta che mi avevano lasciato per il mio stesso compleanno. Guardai il calendario: la partita contro la Bullseye era tra due giorni. E non avevo ancora comprato il biglietto... Tirai il ciondolo fuori dalla mia tasca e mi sembrò di rivedere il volto di Byron e sentire la sua voce.

"I sogni... Devono essere afferrati... Ma bisogna anche imparare a non lasciarseli sfuggire..."

Meccanicamente, indossai il ciondolo.

.

Bobby's POV

Steve creò una brezza leggera prima di cadere di fianco.

-Cielo...-

Victoria lo aiutò a tirarsi su.

-Sei proprio determinato a farcela a tutti i costi.-

-Io ed Ezra possiamo farcela! Non è così?-

Disse, sorridendo. L'attaccante gli fece l'ok, con più energia rispetto al giorno prima.

-Bobby: hai intenzione di venire ad allenarti con noi?-

-Arrivo, Nathan.-

Victoria mi si avvicinò.

-Che ti prende? Ti sei incantato?-

-Steve sta facendo davvero del suo meglio, ma se esagera in quel modo...-

La vidi guardare me, prima di guardare quei due che si allenavano. Poi sorrise e mi mise un braccio intorno al collo.

-So che ti prende! Sei geloso ed anche tu vuoi una nuova tecnica per non restare indietro!-

-Cosa? Non è quello che ho de...-

-Andiamo, lo so che in fondo è così! Creiamone una insieme!-

Mi interruppe, mentre mi trascinava sul campo. Io ridacchiai, dopo un attimo di smarrimento.

-Se proprio insisti...-

.

Jeanne's POV

Controllai il mio orologio, un piede già sulla scala del pullman.

-Partiamo tra due minuti! Se dovete andare in bagno, fatelo adesso...-

Ezra sembrava su di giri all'idea di giocare, mentre Steve era solo nervoso. Gli altri sembravano tutti tranquilli, tranne per Eve che per qualcosa ragione era ancora più entusiasta del solito.

-Sai bene che i nostri avversari cercheranno di mandarci tutti in barella, vero?-

Le ricordò Liz.

-Lo so, ma pensaci: se vinciamo, arriveremo in semifinale! Ti rendi conto? Voglio assolutamente dare il mio contributo!-

-Uh-Uh...-

Replicò Carter, un po' intimidita. Carson tornò dal bagno ed io contai.

-Bene. Ci siamo tutti.-

-ASPETTATE!-

Alzai lo sguardo mentre la squadra si voltava. Logan Trevors stava correndo affannosamente verso di noi. Raggiuntoci, riprese fiato e disse:

-Avete posto per un altro passeggero?-

-Trevors?-

-Tu non sei quello che non si è più fatto vedere da dopo la finale?-

Chiese Victoria, un po' confusa.

-Già. Perché vorresti venire con noi?-

-Vi prego... Lo so che lasciare la squadra è stata una mia decisione... Ma...-

Sembrò trattenersi dal dire oltre. Deglutì.

-Io voglio seguire il mio sogno in barba al resto del mondo. Sono pronto a tornare nella squadra. A patto che mi accettiate, ovvio...-

E fece un inchino. Mark avanzò verso di lui, sorrise e si limitò a sorridere ed abbracciarlo.

-Sono contento di rivederti! Ti stavamo aspettando!-

-Sul serio?-

Chiese Max. Steve gli pestò il piede.

-La porta è sempre aperta a giocatori come te.-

Scorse la squadra e chiese:

-Nessuno di voi... Me ne vuole?-

Liz ringhiò:

-Non direi così...-

Eve le toccò una spalla.

-Siamo contenti di riaverti con noi.-

Lui sorrise, per poi tornare alla sua espressione di default.

-Adesso ci siamo davvero tutti.-

Dissi, facendo passare i ragazzi. Salirono sull'autobus ed io mi misi al volante, verso un'altra partita dove tutto era a noi avverso.








Nel prossimo episodio

La squadra della Bullseye sembra piegare le regole a suo piacimento, rievocando in Archer brutti ricordi ed in Steve dolorose massime.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro