Incomprensioni
HERMIONE'S POV
Malfoy se n'è andato quasi correndo dall'ufficio del preside, aveva un'espressione immobile, quasi stesse cercando di trattenere tutto dentro. Il modo in cui se n'è andato però mi ha fatta capire che per lui era troppo da sopportare. Volevo aiutarlo o almeno provarci, mi alzai pronta per seguirlo; quando una mano mi afferrò il braccio.
Credetti di ritrovarmi il mio migliore amico, ma quando mi girai mi accorsi che a trattenermi era Blaise Zabini.
-Zabini ma che fai?- cercai di ritrarre il braccio ma la presa si fece ancora più salda.
-Non puoi seguirlo-
Ecco lo sentivo dentro di me il moto di testardaggine prendere il sopravvento; non so perché, avrei potuto lasciar perdere e rimanere seduta a pensare a come amalgamare questa banda di matti; ma non volevo. l'unica cosa che desideravo in quel momento era raggiungere Malfoy.
-E perché no sentiamo?-
Il ragazzo mi guardò con sguardo duro, mentre negli occhi si faceva spazio in mezzo alla serietà un certo divertimento; la mia testardaggine lo faceva ridere a quanto pare.
-Perché, se lo seguirai dovrai essere pronta ai suoi sbalzi di umore e sopportarli e con questo intendo anche gli insulti-
'Per Merlino! mi sa che Zabini sa tutto dell'incontro che ho avuto con Malfoy e della mia reazione. Bene perfetto!"
Sbuffai.
-Penso di saper badare a me stessa, grazie Zabini-
Lui rise sommessamente poi mi rispose.
-Come sei testarda Granger, ma se te la senti, prego vai pure-
Così dicendo il bel moro lasciò la presa facendosi da parte. Non ci pensai su due volte e iniziai a correre, sperando di trovare un certo furetto in quel labirinto che era Hogwarts.
DRACO'S POV
Ero quasi certo che una volta girato avrei visto il viso famigliare di Blaise, e invece davanti a me c'era un ammasso di capelli crespi che con il fiatone mi raggiungeva sulla sponda del lago nero.
Arrivata davanti a me, si fermò e riprendendo aria Hermione Granger alzò i suoi occhi da cerbiatta verso di me. Ero troppo allibito per dire qualsiasi cosa, perciò lei, appena si fu ripresa cominciò il discorso.
-Mal... uff...- boccheggiò leggermente prima di riprendere -Malfoy, non sono abituata- cercò di farmi un sorriso che io non ricambiai ero ancora troppo sorpreso non riuscivo ne a parlare ne a muovermi.
Lei parve rattristarsi, ma durò solo una frazione di secondo prima di ritornare la stessa Grifondoro di sempre.
-Allora? hai deciso di non parlarmi?-disse con tono acido.
-Cosa ci fai TU qui?-
-So che ti ha deluso il fatto che fossi io e non qualcun altro, ma ero preoccupata per te, ti ho visto in difficoltà e allora ti ho voluto seguire-
'Mi aveva visto in difficoltà? Malfoy difenditi altrimenti lei potrebbe leggerti dentro'
Ascoltai la mia coscienza e parlai.
-Cosa ti aspetti Granger? Che adesso io ti racconti tutti i miei tormenti?- lo dissi con tono di scherno, ma la reazione della grifona fu ancora più inaspettata di quando l'ho vista corrermi incontro dal castello.
Sorrise, fece un sorriso sincero, addolcendo gli occhi. Mi regalò un sorriso di quelli che brillano di luce propria. Sapere di esserne io l'artefice mi diede una certa soddisfazione.
'Draco... controllati... controllati! Da quando fai caso a come sorride la Granger??'
Grazie alla vocina che c'era dentro alla mia testa mi ricomposi in fretta. Stavo per rispondere quando la ragazza di fronte a me mi interruppe.
-Non mi hai chiamata mezzosangue-
Eccola di nuovo quella parola che sbuca fuori come una cicatrice che mi rimarrà addosso per sempre. 'Quello che odia i mezzosangue'
Sentire quel dispregiativo uscire dalle sue labbra in un modo così innocente mi fece rattristare; lei non doveva insultarsi.
-Vero, non l'ho fatto e non voglio farlo. Granger cosa ci fai qui?- Volevo sapere perché mi aveva seguito e mi accorsi che la sua risposta contava molto per me.
-Perché quello che ha detto Silente ti ha sconvolto credo; e io volevo... si insomma... non lo so neanche io!-
-Vedo che hai le idee chiare Granger- mi feci scappare una risata, almeno mi ha fatto ridere.
-Mi prendi in giro Malfoy?- Lo disse ridendo anche lei; incredibile io e la Granger a parlare tranquillamente.
-Forse- ghignai.
Lei si fece seria, il momento dei giochi era finito.
-Cos'hai Malfoy? Perché sei scappato così?-
Mi rabbuiai, non sapevo se parlarne con lei; ma in quel momento era così invitante l'idea di parlare con qualcuno per non tenermi tutto quel peso dentro.
Presi un bel respiro.
-Non ho nulla Granger. Sto bene-
-Non mentirmi! Lo vedo che non va tutto bene- assunse la tonalità alla Hermione Granger la più testarda che conosca.
-Non sono affari tuoi!- risposi a denti stretti. No non erano affari suoi.
-Bene visto che non sono affari miei, io me ne vado.- Così dicendo girò sui tacchi e proprio mentre stava per andarsene io la fermai, non so perché ma non volevo che mi lasciasse solo.
Le afferrai il braccio.
-No aspetta-
Mi avvicinai e la feci girare, fu tutto così veloce che nemmeno mi accorsi di essere troppo vicino a lei. Avevo la Granger a pochi centimetri dal mio volto; il suo profumo mi invadeva le narici, non riuscivo a pensare a nulla era come se il mio cervello fosse andato in tilt.
-Non andartene- sussurrai. Che strano effetto mi faceva averla così vicino.
Lei alzò gli occhi puntandoli dritti nei miei. Quelle due pozze castane mi stavano inghiottendo ed io sentivo di potermi lasciare andare e perdermi al loro interno.
-No non... non me ne vado-
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