Premessa: la poesia qui riportata è presente in versione ridotta nel mio libro "Concorso Hush". Purtroppo lì avevo un limite di 50-54 parole. Se vi va passate a dargli un sguardo, non solo al mio, ma anche ai libri degli altri concorrenti, sono tutti validissimi. Mi sono dilungata anche troppo, vi lascio alla poesia il cui tema doveva essere, appunto, il tormento.

Contorta, stravolta, non padrona di me stessa
Grido parole mute
Urlo lamenti silenziosi
Strillo ciò che non può essere udito.
Ho rotto gli argini della mia pazzia
Ho sbattuto i pugni contro le sbarre
Della mia gabbia nera di paranoie e fobie ossessive
Con cui tu mi hai insegnato a convivere
Di cui tu mi hai insegnato a vivere,

Vivo per te
Parassita ladro
Vivo di te
Che mi hai rubato ogni momento
Tu, tormento.