<<si Isabelle perchè non me lo dici?>> dice nello stesso tono di Dylan<<ah, no certo tu le palle non le hai mai avute. Ti sei sempre nascosta dietro a Dylan o a Sara, che oltretutto è pure lei una puttana. Ma hai visto come si veste? Si, bhe. È come ti vesti ora. Ammettilo Isabelle io sarò pure stronzo quanto vuoi ma qui la puttana sei tu!>>

In una scatto di rabbia, Dylan alle mie spalle, sfreccia alla velocità della luce contro di lui sbattendolo contro il muro.<<Chiedile immediatamente scusa>> ringhia sollevandolo in alto per il collo

<<Per cosa? Per avere detto la verità? Mai!>>

La mia rabbia mi sovrasta. Tolgo Gabriel dalle mani di Dylan, lo afferro per il collo e lo mordo sul collo con una tale forza che non pensavo di avere. Sento il sangue scorrere nelle sue vene fino ad arrivare alla mia bocca. Mi piace questo sapore. Mi piace questa lussuria, questo sfogo. Mi piace avere il controllo del potere.

Quando, finalmente, sento che il cuore di Gabriel ha smesso di battere, mi stacco bruscamente rendendomi conto di essere coperta di sangue e infine sussurro nell'orecchio della persona che ho appena dissanguato:<<Sai..essere il figlio del ministro non giustifica il fatto di andare a puttane>> e lancio per terra il corpo.

<<Ti senti meglio?>>> alzo lo sguardo e ha chiedermelo è stato Dylan, seduto sulla sedia girevole con in mano un coltello.

<<Molto>> dico avida.

Voglio ancora sangue.

In un istante è accanto a me. <<bene perché anche io ne voglio tanto>>

MASSIMO

Carissimo Jonathan,

ho saputo che due dei miei figli sono stati spediti sul campo di battaglia. Se non è troppo, vorrei sapere come stanno? Stanno bene? Oggi in nessun canale si poteva vedere cosa succedeva li.. è successo qualcosa di grave? State tutti bene? Sono molto preoccupato, mio caro amico. Tutti hanno paura, non è mai successo una guerra del genere, tutti contro tutti? Non potreste risolvere con un accordo? o è troppo complicato?

In attesa della tua risposta.

Il tuo amico fidato

Massimo