capitolo uno " Chi sono?"
Non capisco che cosa ci vedono i maschi dei nostri tempi nelle barbie.. i maschi non dovrebbero odiare le barbie? non dovrebbero giocare con le macchine, le Ferrari? Non so, i..o non li capisco proprio questi maschi!
<<Maria?>>
<<Mamma sono in camera mia>> urlo
<<sono tornata!!>> urla
"Se non fossi tornata non sentirei la tua voce!"
A un certo punto la porta di camera mia si apre <<Vuoi mangiare?>> mi chiede gentilmente la mamma
<<non ho fame mamma>> brontolo
<<ma tesoro devi mangiare, sei troppo magra>> dice mia madre con un tono smielato
Mia madre d'altronde come tutte le madre pensa che io sia magra, cosa che in realtà non è vero.
<<non ho fame>>ribadii
<<ma tesoro è da oggi pomeriggio che stai leggendo, sono uscita e ti ritrovo cosi perché non esci un po'?>>
<<ma non ti preoccupare mamma sto benissimo>> la assicura
<<va bene, però... fa niente>> dice triste mentre indietreggia verso la porta <<se ti venisse fame, io sono di là>> e poi chiude la porta
Ripresi così a leggere il mio libro..
"si accascia sulla sedia come un sacco. Si copre la faccia con le mani e fa una serie di respiri profondi. Poi, alza la testa.<<ascoltami>>dice, con la voce incrinata.
<<resta>> quella sola parola basta a chiudergli la gola. Deglutisce per ricacciare indietro l'emozione e prosegue.<<non ci sono parole per descrivere quello che ti è successo. Non c'è un aspetto positivo. Ma un motivo per continuare a vivere, si. E non parlo di me. È solo ... non lo so, forse sto parlaando a vanvera.. sono ancora sotto schock per quello che è successo ai tuoi genitori, a Teddy..>> nel pronunciare il nome di teddy, la voce gli si spezza e una lacrima gli riga la guancia. In quel momento penso: Ti amo.
Lo sento inspirare a pieni polmoni per calmarsi. Riprende a parlare.<< penso solo che sarebbe un vero schifo se la tua finisse qui, così. So che la tua vita non potrà più essere come prima e non sono così stupido da pensare di poter rimediare in qualche modo. Nessuno può farlo. Ma non riesco ad accettare l'idea che tu non potrai invecchiare, avere dei figli, andare alla Julliard, suonare il violoncello e trasmette al pubblico lo stesso brivido che provo io ogni volta che ti vedo prendere in mano quell'archetto, ogni volta che mi sorridi. Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare. Se resti>>
Poi adam crolla, scosso dai singhiozzi."
È la seconda volta che leggo questo libro e ogni volta mi ricorda tanto la storia di mamma e papa tranne il fatto che i ruoli sono invertiti e il finale è diverso ma la trama è simile.
Mamma e papa si sono incontrarti e messi insieme al liceo. Nell'inverno del 2000 la mamma era incinta di me da 2 mesi e insieme a papa volevano andare al lago in montagna ma ebbero un incidente automobilistico dove la mamma rimase illesa a parte una gabba rotta e qualche piccolo taglio ma papa .. papa rimase gravemente ferito... ebbe una grave commozione celebrale, un femore lacerato, un polmone ormai inutile da utilizzare... mori tre giorni dopo l'arrivo in ospedale. La mamma mi ha detto che in quel momento era devastata ma quando sono nata io, ha detto che si è ripresa perché avevo i suoi occhi che gli davano forza.
<<Maria?>> bussa timidamente mamma
<<si?>>
<<hai le valigie pronte?>> chiede con il capo chino
<<si mamma.. penso di aver preso tutto>> lei mi sorride e chiude piano la porta
" mi sto comportando male con la mamma" mi dice il mio grillo parlante " si un po' è vero lei si comporta come una mamma, invece io l'allontano , mi comporto male ma io non posso cambiare: io sono fatta così!"
Mi alzo, apro la porta della mia camera definita Narnia e dirigo il peso del mio corpo verso la cucina come un bradipo. Sono quasi arrivata in cucina e senza farmi vedere vedo mio madre, seduta al tavolo con le mani fra i capelli.
" mi dispiace mamma di non essere la figlia perfetta"
La porta d'entrata si apre e io corro subito in camera mia. Socchiudendo la porta per origliare
<<tesoro.. sono passato in banca, ho ritirato 400€ per il viaggio secondo te basta?>> dice Carlo con voce acida da mezzo ubriaco
<<si si! Basta... Noi abbiamo tutto pronto.. A che ora partiamo? Così avviso Maria..>>
<< Maria.. che nome di merda.. stanotte alle 3.00>>
<<va bene vado ad avvisarla>>
Sento i suoi passi avviarsi verso camera mia.
<<Maria>> bussa
<<entra mamma>>
<< volevo solo dirti che domani partiamo alle 3.00 del mattino>>
<<grazie mamma, stai bene?>>
<<si si non preoccuparti tesoro >>
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