CAPITOLO TRE "Nuove conoscenze"
Disse Massimo presentando prima un ragazzo basso, con la carnagione chiara, capelli e occhi castani, lui è Seth; poi una ragazza anche lei bassa, stessa carnagione del compagno *almeno penso che stiano insieme*, occhi sul giallino con un po' di verde e capelli biondi lunghi, lei è Cassandra; poi un altro ragazzo di statura media, le spalle larghe dove seguono delle braccia muscolose, carnagione chiara, occhi e capelli neri, lui è Nicholas; poi un'altra ragazza magra e pure lei bassa, carnagione di famiglia, occhi come la sorella bionda e capelli che gli arrivano alle spalle di color carota, lei è Sansa; poi c'è Tyler, è un ragazza alto, la carnagione familiare, muscoloso, capelli da ribelle con il ciuffo verso l'alto castano e gli occhi con un aria da birbante castani; poi c'è Jody, lei è una ragazza piccolina, con la carnagione familiare, capelli castani (penso) lunghi che sono raccolti in due piccole code che gli ricadono sulle sue piccole spalle e gli occhi pure loro castani e infine c'è Dylan, mi sembra tanto un ragazzo egocentrico, è di statura media, capelli ramati laccati, anche lui ha la carnagione familiare, occhi gialli, labbra carnose e rosse, mi guarda con il capo chinato come se io fossi una minaccia per lui, come se mi odiasse, e io lo fisso sotto quel piccolo cespuglio di capelli piastrati che mi sono fatta per far felice mia madre.
<<Dylan>> lo riprende Massimo con una voce severa
Massimo è un uomo alto, robusto, con la stessa carnagione bianca pallida che hanno pure i cugini, ha i capelli biondi in stile anni '70 e gli occhi gialli; invece la moglie, mia madre la sta chiamando Clare, quindi probabilmente questo sarà il suo nome. Clare è una donna alta, sobria ed elegante, ha i capelli lunghi biondi come Cassandra e gli occhi come Jody. Dylan continua a fissarmi in modo sempre di più animalesco e io mi chiedo sempre di più che cosa ho fatto per meritarmi il suo sguardo da animale.
<<E tu Maria, andrai alla red high school?>> interrompe i miei pensieri con un tono dolce Clare
<< ehmm.... Si, la mamma e Carlo mi hanno iscritto lì...>> farfuglio facendo brutta figura visto che non ascoltavo e sono sicura che appena torniamo a casa Carlo mi farà una scenata.. Dylan non molla lo sguardo e ciò diventa sempre più penetrante, mi sento indifesa, invasa, il suo sguardo mi crea una voragine che neanche io so come riempirla. In quel momento azzarda un sorriso.
"Stronzo egocentrico"
<<Anche loro vanno in quella scuola, potrebbero darti un passaggio così fate amicizia ...>> dice cortese Clare
<< Clare ..la macchina si è rotta>> dice con un sorriso sulle labbra Tyler e noto pure che Dylan sorride in quel momentopure lui.
A un certo punto Dylan distorce le labbra per nascondere uno strano verso che esce da essa, mi sembra che Tyler e Jody si sino girati all'udire di questo verso ma sono troppo attenta a seguire il lineamenti e spostamenti di Dylan, e cambia direzione di veduta e si mette a guardare in modo soffocante suo cugino, Massimo.
<<Quindi siete tutti cugini?>> chiede perplesso Carlo
Massimo annuisce.<< in realtà solo Dylan,Jody, Sansa e Seth sono cugini di sangue, loro sono i loro compagni.>>
<<Ah, però! Come.. Come vi siete conosciuti?>> dice Carlo mentre mette un po' di enfasi alla fine della frase
<<.. Noi quattro siamo cresciuti sempre insieme. Volevamo fare le superiori specializzata di scienze e l'unica era in Antartide. È lì che abbiamo conosciuto loro. Dopo di che siamo ritornati qui visto che li faceva abbastanza fresco>>
<<io non ci sarei andato neanche>> scherza Carlo ma nessuno ride.
E allora come si spiega la carnagione uguale? E gli occhi? Come si spiega la somiglianza? Una coincidenza? No! Certo che no! Non può essere che per una coincidenza sono tutti uguali e identici! E se fossero delle creature sovrannaturali? No! Non può essere nemmeno quello, esistono solo nella nostra immaginazione e nei libri! E Allora?
<<Be' si è fatto tardi. Domani loro devono andare a scuola e noi dobbiamo andare a lavorare>> dice Carlo nel mezzo della serata sbattendo le sue mani contro le ginocchia
Usciamo dalla finta piccola casa di Massimo, che nel corso della serata ho scoperto che di cognome fanno Butler, e attraversiamo il vialetto per arrivare al nostro garage ed entriamo nella nostra casa.
<<lo sai che è brutta maleducazione non stare attenta quando siamo a casa di qualcuno?!>> sbraita Carlo appena siamo entrati in casa
E io non lo ascolto e mi dirigo in camera. Chiudo la porta e mi ci siedo dietro sospirando.
Alzo lo sguardo verso la finestra e vedo la tenda della finestra accanto è leggermente spostata con un occhio che spunta e che penso che mi stia fissando. Mi alzo e non appena si accorge che mi sto alzando la persona che non so chi sia ha rimesso a posto la tenda e se ne è andato.
"ma chi è che mi stava spiando?"
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