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capitolo sette "Nuova scoperta"

Mi riprendo un attimo, nel mio piccolo gomitolo in cui mi sono racchiusa, mi asciugo le lacrime senza alzare la testa. A un certo punto sento qualcuno che mi accarezza la testa abbassata fra le mie braccia e le ginocchia.

<<mamma?>> alzo la testa con gli occhi ancora in lacrime e non vedo nessuno. Ora mi sogno pure qualcuno che mi accarezza la testa ma bene....

Sono le 21.00 e abbiamo finito di cenare.

<<bene, prendi le cose necessarie e vai fuori.>> mi ordina Carlo

Così salgo in camera mia, prendo un piumone, un cuscino, una torcia e un libro per farmi compagnia.

<<ciao cagnolino>> appena metto piede a scuola mi saluta Tyler

<<perché ti ha chiamato cagnolino?>> mi chiede Gabriel

<<è andato dal mio patrigno a fare la spia e mi hanno messo in punizione facendomi dormire in veranda sul cortile..>>

So che Gabriel vorrebbe dire qualcosa ma contorce le labbra e anche il naso e poi si riprende.

<<ciao ragazzi>> saluta Sarah e Alexis

<<ciao>> salutiamo in coro io e Gabriel

<<posso farvi una domanda?>> chiede Alexis

Io e Gabriel ci guardiamo un attimo ripensando a ieri e ci sorridiamo a vicenda. Annuiamo entrambi.

<<ma state insieme?>> la sputa così di impatto Alexis

<<NO!>> gli urla Gabriel in faccia ad Alexis
<<va che non sono tanto brutta..>> sottolineo scherzando
<<saresti meglio con qualche cosa di meglio..>> dice acido Gabriel senza guardarmi e poi se ne va..

Io lo guardo mentre se ne va e sono sorpresa che mi abbia detto quelle cose.. Non è da lui. Che cosa ha?
<<ehi! ieri dovevamo fare la video chiamata..>> mi dice Sarah
<<ah! si giusto. È.. Solo.. Che.. Con la punizione... Scusami>> balbetto
<< non preoccuparti>> mi risponde dolce Sarah offrendomi la splendida vista dei suoi 36 denti bianchi perfette incorniciate dalle sue labbra rosee piccoline
<<approposito.. Io e i ragazzi ti abbiamo fatto un regalo..>> mi dice Sarah mentre fruga nello zaino abbianato ai suoi vestiti ma che so che lascerà poi nell' armadietto. Mi porge un pacchetto quadrato, incartato con una carta rossa lucente e un bigliettino attaccato.

"Benvenuta fra noi
Pivellina Isabelle.
Ti vogliamo già bene.
Sarah,Alexis,Joseph e Gabriel"

<<grazie ragazzi>> dico entusiasta
<<non lo hai nemmeno aperto>> commenta Alexis
Scarto la carta. È una scatola della Apple.
"Di sicuro sarà un calzino dentro a una scatola della apple.."
Apro la scatola e mi trovo davanti a me un iPhone 5C bianco.
Non ci credo. Sulla mia faccia compare un sorriso che arriva da un orecchio all'altro.
<<Oddio... Grazieee>> urlo
Chiudo la scatola e la metto nello zaino.
<<grazie davvero>> ripeto
<<prendila come un regalo di benvenuto nella nuova città >>
<<è troppo costoso ragazzi. Non posso accettarlo. È troppo..>> mi rendo
<<Accettalo>> mi ordina Joseph
<<Ma..>>
<<nessun "Ma">> obietta Alexis
La cosa, non so se descriverla bella o brutta, è andare in una scuola per ragazzi abbastanza ricchi mentre per me è imbarazzante non esserlo. E questo regalo vorrei tanto accettarlo. Molto. Ma non possono spendere così tanto per me. Non posso accettarlo, va contro il mio principio.

<<Ma..>> cerco di parlare ma Alexis alza un dito per zittirmi.
Pare che io debba tenermi il telefono. Si okay non sono dispiaciuta di questa cosa, anzi sono felicissima.

<<Dentro c'è una SIM con un nuovo numero telefonico. Noi quattro siamo già salvati in rubrica come preferiti>> dice euforica Sarah

<<okay, grazie mille. Non dovevate. Perché l'avete fatto?>>

<<È da tradizione dare qualcosa all'ultimo arrivato.. perciò Benvenuta>> dice Sarah

<<Grazie, ma ciò non implica che dovevate..>>

<<Ehi! Nuova arrivata di a tua madre che si deve esercitare di più..>> un ragazzo abbastanza alto, robusto, spalle larghe, cappelli e occhi castani, vestito con delle sneakers nere, dei jeans, una felpa blu e una t-shirt bianca mi si avvicina e subito dopo se ne va con un sorrisino da stronzo-sociopatico

Cosa intende? Cosa centra mia madre?

<<Lasciali perdere sono solo idioti. Lo fanno a sempre>> dice Alexis fissando freddamente il ragazzo mentre se ne va

....

La lezione è saltata. Il professore manca e noi possiamo gironzolare per la scuola. Gabriel non è venuta a lezione ma tanto non si è perso niente e non è stato segnato non essendoci il professore. E ora sono da Sola nel corridoio mentre tutti sono in cortile a fumare o a fare i cretini..

<<La devi lasciare in pace mi hai capito?>>sento Gabriel urlare nel corridoio a destra

Mi avvicino all'angolo per spiare cosa sta succedendo..

Ci sono Gabriel e il ragazzo di prima nel corridoi da soli e sembra che stiano litigando.

<<devi lasciare in pace Isabelle, mi hai capito?>> urla Gabriel prendendo per la felpa il ragazzo e sbattendolo contro gli armadietti <<Mi. Hai. Capito?>>

Il ragazzo sembra terrorizzato come se avesse visto un mostro. È immobile, con gli occhi fuori dalle orbite per la paura.

Gabriel appoggia la testa un attimo sul suo petto come riprendere fiato con la testa voltata verso di me. Lo fisso bene, incredula di quello che sto vedendo. Ha gli occhi gialli, con le pupille allargate nere. La bocca non riesce a restare chiusa e si vede che non è per respirare. Si vedono due punte fuoriuscire dalla bocca, sono i canini.

A un certo punto il suo sguardo incontra il mio. Inizia a guardare lentamente come se dovesse ragionare e collegare i neuroni sul fatto che io sono lì, a guardarlo. Lascia andare il ragazzo e fa due passi verso di me senza staccarmi lo sguardo di dosso. Due secondi dopo inizia a correre dal lato opposto al mio e subito dopo scompare.

"Gabriel, cosa diamine sei?" Ri-elaboro tutto ciò che ho visto: occhi con pupille dilatate, i canini allungati.. comportamento scontroso.

Okay, queste sono le informazioni. Il mio istinto da Fangirl mi dice: "Vampiro non è, licantropo semmai.."

Ma che diamine sto dicendo? Siamo nella realtà Qui! Non nei libri!

Seguo il percorso che ho visto fare a Gabriel: finisco il corridoio, giro l'angolo e percorro anche quest'altro corridoio, poi mi fidandomi del mio istinto, scendo le scale alla fine di quel corridoio che non avevo ancora visto e vado a finire in un corridoio sotterraneo.

Non si vede niente.

<<Gabriel?>> urlo e la mia voce rimbomba per tutto il posto in cui mi trovo

CRICK!

Mi volto e a circa dieci metri si intravede un ombra.

<<Gabriel?>> domando tintinnante

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