capitolo sei "Odio profondo"
<<perché sono venuta qua? Mh... non so, per visitare il Paese, per imparare meglio la lingua americana-inglese e perché volevo incontrare più presuntuosi come te per tappargli la bocca quando si sentono fighi.. non mi sembra per altro ma se mi viene in mente, te lo dirò>>
In classe si sentono risolini, prese in giro e intanto io fisso Tyler e Lui come ho imparato, Freddamente con un piccolo sorriso mentre Gabriel mi guarda esterrefatto. Tyler rimane di stucco ma subito in faccia gli compare la stessa espressione da cacciatore di Dylan.
<<Bene ragazzi, iniziamo la lezione..>> inizia a tirare fuori dei libri della sua ventiquattro ore .
<<professore?>> mi volto e stavolta è Dylan a chiedere la parola..
<<sì, Dylan?>>dice il professore anche stavolta sorpreso
<<posso fare un'altra domanda alla nuova arrivata?>> dice Dylan che poi si gira verso di me con il consenso del prof<<Ma scusami, non ti chiamavi Maria fino a ieri? Cos'è cambi nome ogni giorno? Domani sarai Clara?>> e inizia a ridere.
Ecco, questo è il mio momento di panico. A questa domanda non so rispondere. Hanno vinto. Ma tutti attendono una risposta ora.
<<I miei genitori mi hanno cambiato il nome perché non è adatto alla Nazione>> sussurro ma tutti mi sentono
<<Certo, non potendo cambiare la figlia..>> la battuta di Dylan mi accoltella lo stomaco lentamente molto lentamente che poi arretra lasciando la voragine di buchi che ha provocato. Insomma, questa battuta mi ha ferito, molto.
<<ragazzi>> il professore cerca di calmare gli alunni invano perché loro continuavano a ridere mentre io tenevo lo sguardo fisso normale su Dylan che anche lui teneva lo sguardo fisso su di me.
La campanella suona. Finalmente.
<<ora abbiamo 2 ore libere per pranzare, andiamo?>> mi dice Gabriel mentre guarda male Dylan e Tyler
<<devo posare solo due cose nel'armadietto mi accompagni?>> chiedo
<<si certo>> mi sorride staccando il suo sguardo da quei due.
<< posso farti una domanda?>> chiedo piano
<<l'hai già fatta>> mi sorride
<<daii>> dico aggiungendo almeno venti "iiiii" finali
<<spara>> dice dandomi un pugno leggero sulla spalla amichevole
<< perché non hai mai freddo?>> mi sento imbarazzata da questa domanda
Lui inizia a sorridere sempre di più e poi scoppia a ridere.<< Lo saprai, prima o poi.. non ora>>
<<va bene>> poso le cose che dovevo mettere nell'armadietto e andiamo in mensa
<<allora la mensa sai dov'è?>> scherza
<<mi ha mostrato alcune cose, aspetta che non mi ricordo il nome, una ragazza, aspetta non ricordo il nome..ah, si. Sarah Collins mi ha fatto fare un giretto >>
<<Sarah?>>
<<si, perché? La conosci?>>
<<si, be' diciamo di si. Siamo amici.>>
In mensa prendo pasta al ragù, cotoletta e budino al cioccolato. Cose deliziose per il mio palato.
<<ottima scelta>> dice Gabriel quando guarda il mio vassoio
<<isabelle!>> urla una voce femminile in mezzo al casino di tavoli pieni di ragazzi che si ingozzano come maiali.
<<È Sarah, è il suo modo di invitarti al suo tavolo..>> mi sorride
Ci dirigiamo al tavolo in cui c'è Sarah e altre ragazze e mentre ci sediamo lei me li presenta.
A destra di Sarah c'è Joseph, un ragazzo alto, con spalle abbastanza larghe, la carnagione scura perché viene dall'America Latina esattamente dal Brasile.., ha i capelli neri, il viso rotondo con gli occhi verdi- marrone con labbra carnose marroncine. A sinistra c'è Alexis, è una ragazza abbastanza alta, con i capelli castani che gli ricadono sulle spalle, la carnagione chiara, le labbra rosee, gli occhi verdi, il viso piccolo,lei ha più o meno lo stile che ha Sarah. Vicino a Joseph c'è Zachary, lui è un ragazzo basso, con la carnagione normale, viso paffuto, occhi e capelli castani, ed è un po' robusto di corporatura e poi ci siamo io e Gabriel.
<<Allora Isabelle, cosa è successo durante geografia?>> mi chiede curiosa ma quel tono di una che sa già la risposta
<<sul serio si già sa?>> chiedo sorpresa. Veramente sorpresa! In meno di 10 minuti si è venuto a sapere tutto quello che è successo in un ora
<< tesoro qui le notizie corrono alla velocità della luce>> mi dice Sarah
<<Fantastico>> brontolo
<<hanno detto che prima tu hai spento Tyler Wilson e poi Dylan Betler ha spento te>>
<<apparentemente è così>> dico
<<cambiamo argomento, per favore>> dice stufo Gabriel smettendo di mangiare
<<che c'è Cook ti danno fastidio i Betler?>> chiede scherzando Joseph
<<si, c'è qualche problema?.. io me ne vado>> e se ne va arrabbiato
<<potete dirmi che cosa è appena successo?>>
<<niente di che.. Gabriel si è arrabbiato e se ne è andato. Fa sempre così quando si incazza.>> dice Alexis
<<guarda stanno entrando i Betler con i fidanzatini>> dice Joseph indicando la porta d'ingresso della mensa con la testa
<<ma io non ho capito bene chi sono ..>> dico come se chiedessi una spiegazione
<<praticamente solo Tyler è il più conosciuto, fra le ragazze solo perché è bello, gli altri sono solo conosciuti come migliore questo, migliore quello, insomma stanno sempre per conto loro non aggiungono e non tolgono nessuno al gruppo..certo comunque anche Dylan è bello solo che ogni singola ragazza che ci ha provato compresa me è stata scartata come il pallone da calcio non piace a un nuotatore lui è l'unico senza ragazza. >> mi spiega Sarah
<< Perché Gabriel non li sopporta?>> chiedo
<<si dice, ma forse sono solo voci ma.., in prima lui stava insieme a una certa Bethany Kavaght. Un giorno Bethany doveva fare una ricerca di scienze con Dylan e così sono andati a casa Betler. La sera stessa è morta, i poliziotti dicono che sia caduta dalle scale e abbia battuto la testa talmente forte che è morta ma Gabriel pensa che centrino qualcosa i Betler.. ma forse sono solo voci..>> finisce Alexis mentre io mi volto e incontro lo sguardo di Dylan
L'ora di pranzo è finita e ho ancora 10 minuti. Vado in cortile a cercare Gabriel. In fondo lui è il mio unico amico.
Infatti è in cortile.
<<stai bene?>> chiedo avvicinandomi a lui
<<te l'hanno detto vero?>> mi chiede freddo
<<detto cosa?>>"fai finta di niente"
<<di perché odio tanto i Betler..>>
<<si..>> abbasso la testa per il dispiacere e l'imbarazzo<<cambiamo argomento?>> gli porgo una mano e lui me la stringe subito.
<<grazie mille per il passaggio>> dico scendendo dalla macchina
<<non c'è di che>> dice Gabriel
Sono sulla soglia di casa mia eppure non sembra ancora mia. Mi volto qualche secondo a guardare la piccola esterna casa dei Betler. Non posso dire a Gabriel che io credo più alla polizia che alla sua immaginazione. Non credo che delle persone del bene ucciderebbero una persona, per lo più una ragazza.
La porta di casa mi si apre e Carlo mi sta aspettando sulla soglia. Mi avvicino a lui
<<È passato Tyler Wilson, ha detto che lo hai trattato male a scuola.. è vero?>> mi chiede senza farmi entrare
<<si è vero! Mi lasci entrare!>> brontolo
<<no! Sei in punizione, ti ho detto di trattarli bene! E non l'hai fatto! Sei in punizione. Stasera dormi sul divano in cortile. Non si discute. Entra, fai i compiti, dopo cena vai in cortile.>> mi fa entrare e io vado subito dritta in camera mia.
Appena chiudo la porta. Non reggo. Cado sul pavimento in lacrime. Mi rinchiudo in me stessa. Mi sento orribile. Oggi è successo di tutto: Mi hanno cambiato il nome, senza chiedere se per me va bene, e su questo fatto sono riusciti a zittirmi, l''unico amico che ho detesta i miei vicini e ora sono costretta a dormire fuori sul divano in veranda sul cortile perché Tyler è venuto da Carlo! Vi odio! Tutti quanti!
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