Capitolo diciotto " notizie nuove"
In macchina i fratelli Betler mi hanno spiegato che in quella scuola non erano i soli ad essere soprannaturali: ci sono altri vampiri(il ragazzo che ha detto<<di a tua madre di esercitarsi di più>> a detto così? Bhe, il contesto ero quello..) ci sono i lupi mannari/licantropi (Gabriel e altre persone) ci sono i figli dei cacciatori addestrati con i quali hanno stipulato un Accordo di pace e solo, e dico solo il venti percento su dieci mila studenti di esseri umani.
<<ma chi sono i figli dei cacciatori?>> chiesi
In macchina eravamo io, Dylan, Jody e Seth. Quando feci quella domanda, gli occhi di tutti si incrociarono.
<<Ti dico solo che i lupi sono molto amici dei cacciatori..>> suggerì Dylan
<<non connetto>>
<<ci sei stata vicina..>> disse Seth
Le uniche persone con cui sono stata in queste tre settimane sono state... Sara e... Oh merda.
<<Sono loro?>> chiesi a Dylan
Lui annuisce.
Arrivati a scuola, Alice parcheggiò la macchina e Dylan da galantuomo mi aprì la portiera.
<<Sei pronta ?>> mi chiese Dylan mentre mi stava aprendo la porta. La sua bocca non si era aperta e quindi quelle parole erano nella sua testa per me.
Si, lo sono.
Lui mi sorride.
Mi offre la mano. <<mi concede l'onore?>>
Massimo sta uscendo da un altra macchina parcheggiata nel parcheggio degli insegnanti. Massimo è a 10 metri di distanza da noi.
<<Dylan porta Isabelle dal preside con i nuovi documenti che ti ho dato stanotte>>
Dylan annuisce.
Fico, udito da vampiro. Lo adoro!
Dylan inizia a ridere. Dopo di che mi prende per mano, iniziamo a camminare verso l'entrata della scuola. Dopo alcuni passi siamo davanti ai portoni chiusi in attesa di essere aperti da me. Sono in ansia.
Dylan mi strattona la mano<< c'è la farai, ne sono sicuro>>
Sento battere il cuore di ogni singola persona presente all'interno dell'edificio. Sento il sangue di ognuno scorrere nelle loro vene..
Da dietro la porta sento mille voci:
<<hai fatto i compiti di geografia?>>
<<secchiona dammi i compiti e i soldi del pranzo>>
<<potresti farmi copiare i compiti di algebra?>>
Ma sopratutto sento le voci di Sara e gli altri:
<<Gabriel sei andato a trovare Isabelle in questi giorni?>> chiede Sara
<<No, non la vedo da due settimane. Perché?>>
<<perché? Ma sei serio? Noi siamo andati a trovarla in ospedale e sua madre è morta due giorni fa.. Cazzo tu eri un suo amico, il suo fidanzato, che ne so ma eri importante per lei e ora tu sei qui a fregartene..>> si lamenta Joseph
<<la vita è sua.. Non me ne frega>>
<<ma come osi?>> dice Alexis
<<come oso? Io? Siete stati voi a peggiorare sua madre. Siete stati voi a mettere il virus mortale nelle vene di sua madre.>>
Cosa? Indietreggiò alcuni passi e vado a sbattere contro Dylan.
Lo sapevi?
Lui scuote la testa.
<<non hanno ancora fatto l'autopsia.>> dice Seth
Io li ammazzo. Come hanno potuto? Mia madre poteva essere viva oggi, se non era per loro.. Quegli ... Uhm mi odio per essere stata con loro..
No.
<<Ehy. Calmati!>> Cerca di abbracciarmi Dylan
<<come faccio a calmarmi Dylan spiegamelo.>>
A un certo punto, Sansa spinge via da me Dylan e mi dice:<< Isabelle. Guardami. Potrai fargliela pagare. Un giorno. Quando tutto sarai pronta ma ora puoi iniziare con questo: appena varcherai quella porta vedranno chi sei diventata e se ti comporterai da stronza.. Ci rimarranno ancora più di merda. Quindi ora entra da quella porta e comportati come la persona più stronza di questo mondo. Noi siamo dietro di me a sostenerti>>
<<dovresti sentirti lusingata, lei non fa mai discorsi seri. A nessuno, dico davvero >> ride Dylan
<<non so se riesco>>
<<so che sai recitare..>> interviene Tyler
Io annuisco
<<bene, allora fai finta che devi impersonare la persona più stronza del mondo. Hai capito?>>
Si ce la posso fare. Anzi ce la devo fare.
<<brava così>> mi massaggia una spalla Dylan
<<l'abbiamo fatto per il suo bene e poi l'hanno ordinato gli anziani e noi non possiamo discutere con gli anziani>> continua Alexis
A quelle parole mi sentì decisa e spalancai le porte: il braccio di Dylan è sulla mia spalla. Dietro di me sono nelle stessa posizione tutti i fratelli e le sorelle Betler.
Tutti gli occhi sono fissi su di noi. Stiamo facendo un entrata a stile film: il vento fra i capelli, la ragazza o il ragazzo accanto e tutti gli sguardi fissi su di noi. Passiamo per il corridoio dove si sentono tutti che bisbigliano e alcune che pensano:
<< mamma mia, Tyler....>>
<<Ma quella è Isabelle? Isabelle Evans?>
<<si è proprio lei, ma cosa le è successo?>>
<<non ci posso credere>>
Il mio sguardo è fisso davanti a me senza guardare nessuno negli occhi. Sto impersonando il personaggio della Cattiva, la più bella, la più diva della scuola come ad esempio Antonella delle divine del mondo di Patty. Passiamo davanti a Sara, Joseph,Alexis e Gabriel tutti con la bocca e gli occhi spalancati.
<<Cristo! Ho perso pure lei! Non ci credo!>> pensa Gabriel <<...>> non riesco più ad ascoltare le sue parole perché sono solo insulti verso di me e la mia nuova famiglia
Mi stringe la spalla Dylan e pensa:<<non ascoltare>>
Io mantengo il mio personaggio e continuo a camminare fino alla presidenza.
Tutti andarono nelle aule e io, accompagnata da Dylan, sono in attesa che il preside mi faccia entrare per consegnare i nuovi documenti.
<<Ora il signor Preside può riceverla>> mi informa la segretaria
<<grazie>> io e Dylan ci alziamo.
Mi apre la porta da gentiluomo e mi ritrovo il preside seduto sulla sedia con i gomiti appoggiati sulla scrivania e le mani sulla bocca.
<<Signorina Evans ci rincontriamo.. Uh e stavolta è accompagnata da un signorino.. Betler... Salve signorino Betler..ma signorina ha fatto qualcosa ai capelli, insomma la vedo rinata..>>
<<Lui è umano ma sa la percentuale di quanti vampiri, lupi, cacciatori e altri sovrannaturali in questa scuola..>> pensa Dylan
Come gli dovrei rispondere? Signore in questo fine settimana il mio patrigno mi ha fatto finire in ospedale, quasi in coma, sono diventata in un vampiro, mia madre è morta per troppa violenza fisica e di un virus mortale per colpa del mio patrigno e delle persone che pensavo erano mie amiche.
<<mi sento bene signore, grazie>> dico infine
<<ne sono pienamente convinto signorina Betler>> mi sorride mentre sfoglia i documenti dati da Dylan. Infine aggiunge:<< potete andare>>
Usciti dall'ufficio, io e Dylan decidemmo di sederci su una panchina a parlare.
<<come stai?>>mi chiede
<<sto bene>> lui mi sorrise<<anzi, devo proprio dirti che mi piace impersonare personaggi stronzi>>
<<magari ti piace proprio perché nel profondo lo sei..>>
<<Magari..>> sorrido
<<che cosa le hai fatto?>> in fondo al corridoio c'è Gabriel che corre verso di noi urlando <<che cosa le hai fatto?>>
Gabriel nel suo impeto di corsa si inizia a trasformare: i suoi occhi, le sue pupille si dilatano. Dylan si alza di scatto e io lo seguo, lui si mette davanti a me e lo sento ringhiare.
Gabriel è quasi giunto a Dylan, che è in trepida attesa dell'arrivo violento di Gabriel.
Dietro a Gabriel arrivano Sarà e gli altri.
<<Gabriel fermati>> urla Sara
<<non far cazzate>> urla Joseph
<<Fermo!!!>> urlo io mettendomi davanti quando Gabriel fu arrivato a un metro di distanza
Gabriel si ferma d'impulso. Le sue spalle continuano a fare su e giù, la sua bocca è aperta nella quale si intravvedono i canini affilati, gli sono comparse le basette sulla faccia e gli occhi grandi e neri.
<<Stai lontano da lei>> ringhia Gabriel
<<È troppo tardi>> si mette davanti a me Dylan
Gabriel azzarda a un passo in avanti ma Joseph lo blocca
<<L'ha trasformata in un mostro>> pensa Alexis
a h
In un mostro? Siamo seri?
Ora non voglio più interpretare un personaggio. È ora di interpretare me stessa ed è ora di tirar fuori la stronza che è in me.
<<in un mostro?>> dico schifata << caso mai.. Sarete voi i mostri.>>
Dylan mi mette una mano sul fianco ma io la tolgo subito.
<<Voi... Tutti voi.. Voi sapete da quando sono arrivata che mia madre veniva violentata, voi sapevate chi sono e non avete fatto altro che farmi finti sorrisi rassicuranti, sfogliare libri e mandare messaggi a non so chi, e siete stati voi a far morire mia madre. Perciò si! D'aspetto potrò pure sembrare un mostro, come dite voi, ma dentro non sarò mai e poi mai come voi..>>
Loro rimasero in silenzio: Sara e Alexis abbassarono la testa e iniziarono a giocare con le dite e i loro braccialetti;Joseph rimase impietrito, immobile con gli occhi fissi su di me e Gabriel tornò se stesso.
<<Isabelle lo abbiamo fatto per il tuo bene>> cercò di spiegarmi Sara
<<Per il mio bene?>> sbottai <<avete ucciso mia madre per il mio bene?>>
<<lei era una minaccia per la nostra società>>spiega Joseph
<< ah certo essere stuprata e non poter far niente è una minaccia.. Non è che magari c'entrano degli anziani?>>
<<come... >> riflette qualche secondo e poi aggiunge:<<Hai sentito vero?>>
Io annuisco furiosa
<<Ci dispiace Isabelle.. Noi non volevamo>>
<<non volevate ma l'avete fatto..>>
<<ci perdoni?>> chiede Sara
<<certo che non lo Farò..Dylan andiamocene non voglio più sprecare tempo con certe persone... >>Dylan mi sta per attirare a lui ma continuo << A proposito>> frugo nella borsetta che mi ha prestato Jody <<questo è vostro>> gli consegno il telefono e Sarà lo prende dispiaciuta <<Non voglio niente che mi ricordi voi>> Alexis cerca di dire qualcosa ma si zittisce subito <<ora possiamo andare Dylan>>Dylan azzarda a un sorrisetto egocentrico e mi afferra per la vita e mi bacia
<<complimenti >>mi sussurra
io sorrisi e risposi <<Grazie>>
Siamo al secondo piano della scuola e stavolta non c'è nessuno nei paraggi.
<<cos'hai alla seconda ora?>> chiede Dylan quando ci accertiamo che siamo finalmente soli
<<geografia>> rispondo
<< È vero che oggi è lunedì e abbiamo geografia insieme... Meno male che >> dice e dopo mi bacia..
Drin, Drin, Drin
Al suono della campanella il corridoio in cui siamo si è affollato: è piano di ragazzi che parlano tra loro.
<<Wee, piccioncini>> ci coglie di sorpresa Tyler <<abbiamo sentito tutto>> sussurra nell'orecchio di entrambi <<Complimenti Isabelle>>
Il giorno è finito in fretta.
Meno male
Per il resto del giorno passato non ho più incontrato ne Sara ne Gabriel ne gli altri e mi va bene così.
<<Tutto bene?>> chiede Dylan
<<Si, sto bene>>
Vorrei solo scoprire chi è mio padre così da poter tiragli uno schiaffo per quello che ci ha fatto. Ha fatto uno spettacolo per lasciare me e mia madre.
Dylan mi strattona un attimo.
<<Smettila di affliggerti>> mi sussurra nell'orecchio
Trill, trill, trill
<<È il mio telefono, scusa>>
"che suoneria di merda"
Risponde e mi sorride.
<<Dylan?>> È Massimo <<la dottoressa Berling ha chiamato. Puoi andare a ritirare la scatola?>>
<<si, non c'è problema>>
<<porta con te pure Isabelle.. Com'è andata oggi?>>
<<È andata bene, mi pare>>
<<Ho sentito pure io. Ero nell'ufficio del preside in quel momento.. Se l'è cavata piuttosto bene>>
Sorrido soddisfatta di me stessa.
<<okay va bene io vado>>
Chiude la chiamata.
<<cos'è che devi andare a ritirare?>>
Si avvicina di più, fino a sfiorarmi l'orecchio e sussurra in modo avido:<<il nostro cibo>>
Prendemmo la macchina di Jody per andare a ritirare il famoso e misterioso "pacco". Quando lo presi in mano si sentiva l'odore del sangue nelle sacco e la mia gola iniziò a bruciare, di nuovo. Mentre Dylan firmava su un foglio dato dalla Dottoressa Berling, una donna umana sulla quarantina attraente, notai nella stanza di fronte due anziani: un uomo e una donna.
L'uomo anziano ha gli occhi di mia madre, lo stesso colore marrone che assomiglia alla Nutella e la donna ha lo stesso naso di mia madre. Mi ricordano tutto di mia madre.
Merda. Mi stanno guardando. Cosa faccio?
<<Sarà meglio che torniate a casa>> pensò l'anziano
<<Dylan>> dico nella mia mente
<<Ora ce ne andiamo, tranquilla>>dice Dylan nella sua testa
<<sono i miei nonni, non è vero?>> chiedo, sempre nella mia testa
Lui annuisce.
Tornammo a casa.
Scesi dalla macchina con la scatola in mano.
<<Dai a me quella scatola>> prende la scatola
Apro la porta e faccio entrare prima Dylan che ha la scatola in mano.
<<Dylan,Isabelle, posate tutto e venite in salone>> dice Massimo dal salone
Facemmo quello che ci ha detto Massimo e andammo in salone dove tutta la famiglia, al completo, ci attendeva.
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