Capitolo 3✅
E proprio quando pensi sia finita
è lì che comincia la salita
Una lama di luce fendette l'aria e si infilò dentro la mia palpebra serrata, mugolai infastidita. Non era una luce simile a quella del tramonto, era come quella dell'alba... strano.
Mi alzai in piedi di scatto.
<Cazzo! Ho perso la cena di ieri! Cazzo!>, dissi io a mezza voce.
Mi affrettai a controllare il cellulare che segnava le 5:10 di mattina. Sospirai rassegnata e mi risedetti sul letto poggiando una mano sulla fronte. L'adrenalina mi aveva strappato tutto il sonno ed iniziavo a chiedermi cosa potessi fare prima che gli altri si alzassero.
Magari potrei preparare la colazione per scusarmi.
Sorrisi trionfante e mi infilai dalla valigia una felpa larga e lunga fino alle ginocchia e dei pantaloncini corti, mi pettinai i capelli e mi sciacquai la faccia con l'acqua fredda. Aprii la porta con circospezione, tra le mani il telefono e le cuffiette bluethoot, camminai a piedi nudi lungo il corridoio e ridacchiai sentendo qualcuno russare. Arrivai in cucina e notai che era pulitissima e in ordine. Controllai il frigo e feci una smorfia: quando Hope aveva scritto nelle regole che c'era l'essenziale non scherzava. Presi le fette di pane, il bacon ed il latte, spostai un po' di scatole e trovai anche dei biscotti e delle fragole.
<Beh, vediamo che posso fare...>, borbottai.
Misi il bacon su una padella e lo preparai, il latte lo feci bollire in un pentolino e lo misi in una brocca , lo stesso feci con del the al limone che però misi in un recipiente diverso, tagliai le fragole e le misi in ciotoline in modo che ognuno potesse prendere la sua, le cosparsi di zucchero e vi misi del succo di limone. Aspettai che il bacon fosse ben croccante e lo misi in un piatto, passai il pane sulla padella che avevo usato per il bacon lasciandovi una leggera tostatura, infine servii il tutto a tavola.
Controllai l'orologio: erano le sette; cominciavo a sentire dei rumori dal piano di sopra che suggerivano che i miei coinquilini si stavano svegliando. Mi sdraiai sul divano con le cuffiette alle orecchie e gli occhi chiusi. Ero così terrorizzata che non riuscivo neanche a guardare perciò mi finsi indifferente.
<WOW! CHI HA PREPARATO LA COLAZIONE?!?> , un urlo che sembrava provenire da Hope ruppe le note di Imagine dei Beatles.
Mi alzai in piedi e vidi quattro ragazzi davanti a me: Hope, che immancabilmente stava saltellando dappertutto pimpante di prima mattina; una ragazza dai capelli neri e la pelle bianchissima che indossava una vestaglia nera dall'aria gotica; un ragazzo con una maglietta bianca e abbastanza mingherlino che mi guardò incuriosito e quando incrociai il suo sguardo lo distolse; un altro ragazzo che pareva una montagna che invece mi sorrise felice e si scompigliò la chioma bionda, restai scioccata e malinconica dalla somiglianza con mio fratello; il terzo ragazzo invece stava appoggiato alla parete e quando sentii la presa dei suoi occhi su di me la pelle mi si accapponò, i capelli color nocciola con delicati riflessi ramati ondeggiavano a mezz'aria sulla pelle bronzea, indossava una canottiera bianca che lasciava vedere i bicipiti imponenti e il fisco palestrato... perché i suoi occhi mi sembravano stranamente famigliari? Come se li avessi visti da qualche altra parte molto tempo fa...
<Non pensavo che saremmo riusciti a fare colazione con la poca roba che c'era in frigo ma tu, Cindy, mi hai stupito davvero!>, disse Hope sedendosi a tavola seguita da tutti gli altri.
<Volevo scusarmi per non essere venuta alla cena ieri sera>, borbottai in imbarazzo sentendomi troppo osservata per i miei gusti.
<Tranquilla, abbiamo mangiato una pizza e guardato Scary Movie 4, nulla di che>, disse il ragazzo simile ad una montagna.
<Io mi chiamo Josh>, continuò lui con un sorriso grande e solare.
<Io invece sono Carmen>, disse la ragazza gotica con un sorriso rilassato.
<I-I-io sono Christian>, balbettò il ragazzo mingherlino.
Tutti ci girammo verso il ragazzo dagli occhi magnetici aspettando che dicesse il suo nome ma invece di presentarsi addentò il suo bacon e tirò un sorso di latte dalla tazza.
<Lui è Chase>, disse Hope al suo posto servendosi il pane ed il bacon.
Non avevo il coraggio di guardarlo anche se una vocina nella mia testa mi imponeva di alzare gli occhi. Volevo scoprire se la sensazione che lui mi stesse guardando proprio in quel momento fosse una mia impressione o fosse la realtà...
Solo uno sguardo...
<Allora Cindy, da dove vieni?>, chiese Josh bevendo il suo the.
<Io vengo dal New Jersey...>, dissi io con lo sguardo basso.
Josh sorrise dietro la sua tazza e mi lanciò uno sguardo intrigato.
<Io invece sono nato e cresciuto qui, insieme ai miei sette fratelli>, disse lui orgoglioso.
Alzai lo sguardo dalla mia colazione elettrizzata e lo puntai nel suo che sembrò sorpreso dalla mia reazione.
<Davvero! deve essere assurdo vivere con così tanti fratelli! Com'è?>, chiesi io appoggiando il mento alla mano.
<Beh, in verità non è sempre una cosa bella. Per esempio quando c'è una festa c'è sempre così tanta gente che non si capisce più nulla, non hai i tuoi spazi e ti senti sempre schiacciato in mezzo ai tuoi fratelli... ma è bellissimo avere così tante persone su cui fare affidamento e il divertimento è assicurato>, rise sereno e prese una ciotolina di frutta.
Sorrisi malinconica e puntai lo sguardo nelle onde del mio latte nella tazza calda.
Mi manchi fratellone... chissà cosa stai facendo in questo momento...
<E tu? hai fratelli o sorelle?>, mi chiese Hope rimettendo la sua ciotolina di fragole a posto.
<È ...è una lunga storia>, mi alzai da tavolo e andai al lavello per pulire le posate che avevo usato.
Nel tavolo scese un silenzio pensieroso e tirato così mi premurai in fretta di spezzarlo.
<Cosa intendete fare oggi?>
<Io andrò a fare shopping per le lezioni>, disse Hope da dietro le mie spalle.
<I-io andrò in b-biblioteca>, disse Christian.
<Io non lo so.... credo andrò a vedere la città>, disse Josh raggiungendomi al lavello per lavare le sue cose, sorrisi.
<Io starò con dei miei amici>, disse Carmen per poi andarsene dalla cucina chissà dove.
<Io andrò da qualche parte>, una voce che non avevo ancora sentito tagliò l'aria. Era una voce mascolina e forte, ma dolce e melodiosa, morbida e graffiante.
Trattenni il fiato.
Mi schiarii la voce con ancora una strana sensazione di calore.
<Ti va se usciamo insieme? Almeno non mi perdo>, dissi a Josh, lui sorrise e annuì.
<Ti porto in bei posti, vedrai!>, rise forte e mi fece venire una strana sensazione di protezione e felicità... mi sembrava di conoscerlo da tutta la vita.
Salii in camera con l'intenzione di cambiarmi promettendo a Josh che non ero il tipo di ragazza che ci mette tre ore per mettersi una maglietta e dei jeans.
Mi infilai degli shorts che sinceramente non avevo mai avuto il coraggio di mettere perché mi sono sempre sentita tremendamente a disagio con il mio corpo. Non che io avessi un brutto corpo, anzi, le curve nei punti giusti non mi mancavano... non ero messa poi tanto male. Non mi piaceva mostrare troppo a causa della mia inesistente autostim. Mi infilai una canotta bianca semplice e mi legai i capelli in una coda alta. Il trucco ormai era un optional quando uscivo anche se ne mettevo poco niente, senza mi sentivo nuda e non ero assolutamente il tipo di ragazza così bella da poter uscire di casa senza trucco ed essere guardata da tutti. Sinceramente, nei libri che parlano quasi sempre di ragazze così belle da accalappiare ragazzi fighissimi senza usare trucco o simili mi facevano ridere un po'... questo è il mondo reale miei cari, non siamo in una storiella di wattpad o non so che!
<Che ti avevo detto? Non ci ho messo tanto!>, uscii dalla porta con un sorriso grandissimo ma la mia espressione cambiò velocemente come era nata: quello davanti alla mia porta non era Josh.
<Chase..?>, sussurrai senza poter trattenere le mie stesse parole.
<Mi annoio da solo, esco con voi se siete d'accordo>, disse lui semplicemente. Notavo solo ora di quanto i suoi occhi fossero azzurri, come il cielo...
Chissà, se avessi guardato meglio avrei visto degli aeroplani sorvolare quelle iridi cobalto...
<Ok, andiamo>
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Ciao a tutti ragazzuoli!
Finalmente abbiamo incontrato tutti i coinquilini, cosa ne pensate di Josh? e del misterioso Chase? Solo il tempo svelerà se questi ragazzi lasceranno un segno in Cindy o no.
Dato che molte lettrici si trovano meglio a leggere una storia con il "cast" lo faccio anche io.
Cindy Scott
Hope Ferendell
Carmen Lopez
Chase Black
Josh Santos
Christian Henderson
ECCO QUI! alla prossima!
La vostra Amneris.
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