Capitolo 6
《È assurdo. Non può essere così semplice.》disse Katy, incredula.
Davanti a loro v'era adesso uno spazio che, a rigor di logica, doveva avere per forza le stesse misure di quello sottostante, ma era abbastanza diverso.
Il pavimento, per l'appunto, era completamente in metallo, opaco, ed era ricoperto da innumerevoli fori regolari, di diametro tre o quattro centimetri, vicinissimi tra di loro, e disposti per tutta l'area del piano.
Le pareti erano bianche e, su quella di fronte a loro, c'erano 5 librerie in legno, ognuna con quattro ripiani e piena di libri, messi in ordine. Accanto a ciascuna v'era lo schermo in cui avrebbero dovuto digitare il titolo del libro, come la voce aveva annunciato.
I ragazzi uscirono dall'ascensore e cominciarono a camminare cautamente verso le librerie.
Non succedeva nulla.
Allison tirò un sospiro di sollievo: allora, era davvero così semplice!
Si voltò indietro verso le porte ormai richiuse dell'ascensore e controllò se fosse inavvertitamente accaduto qualcosa, per verificare la sua ipotesi. Niente di niente. Continuò a camminare e aspettò che gli altri la raggiungessero.
《Che cazzata》borbottò Dylan, marciando a passo più svelto.
《Beh, sembra tutto regolare》annuì Brad.
Dunque i quattro ragazzi raggiunsero Allison, e percorsero la decina di passi che li separava ancora dalle librerie.
Ognuno si appostò dinnanzi a quella che recava il proprio nome e la rispettiva annata. Tranne Allison. Nella sua targa non c'era un anno.
C'era un secolo.
"V secolo a.c"
Mentre leggeva questa scritta nella sua mente e cominciava a ragionare, guardando le decine di libri riposti sugli scaffali, sentì un sibilo che la riportò alla realtà.
D'istinto, guardò gli altri ragazzi che, evidentemente, avevano sentito lo stesso rumore e che in quel momento cercavano tacitamente conferma della veridicità del suono appena ascoltato.
Brad distolse lo sguardo dalla targhetta con su scritto 1951 e si girò di dietro. Sgranò gli occhi.
Subito, tutti si girarono.
Ad una ad una,dai fori sul pavimento, usciva una lunga fiamma blu, ciascuja alta circa 2 metri.
Sulla prima riga di buchi sul pavimento erano ora accese moltissime fiamme blu che ardevano.
《Merda!》urlò Dylan.
Nick aveva la bocca spalancata, come un uomo primitivo che vede il fuoco per la prima volta.
Improvvisamente, sulla seconda riga di buchi si accesero all'unisono dozzine di altre fiamme e, approfittando dell'incredulità dei ragazzi, ne divamparono altre sulla terza riga.
《Porca puttana!》il grido di Katy lacerò l'aria.
Capirono tutti che dovevano fare in fretta. Altrimenti il fuoco li avrebbe massacrati. Presi dal panico, tutti ricominciarono a guardare i libri nella loro libreria.
Allison prese a leggere più in fretta che poteva tutti i titoli dei libri, ma le sembrarono solo nomi confusi che si legavano incertamente a lontani e remoti ricordi nei meandri della sua mente, mentre il sibilo d'accensione delle fiamme si faceva man mano più vicino.
Aveva una paura enorme di venire bruciata viva da un momento all'altro, e desiderava con tutta sé stessa girarsi per vedere a che punto fossero arrivati i fuochi ma sapeva che se l'avesse fatto, ciò l'avrebbe gettata ancora di più nel panico e che soprattutto avrebbe perso ogni residuo di lucidità che ancora possedeva.
Scacciò questi pensieri dalla mente e si concentrò il più possibile sui titoli. Le sembravano tutti appartenenti al quinto secolo: opere su Pitagora, Gorgia, Socrate, Talete, Aristotele...
Sentì Brad alla sua sinistra sussurrare "Il Giovane Holden... millenovecentocinquantuno..." e vide con la coda dell'occhio le sue dita digitare sullo schermo. Accadde qualcosa di veramente inaspettato: la libreria si aprì da un lato, esattamente come quando si apre una porta, e dietro di essa v'era un'entrata. Il ragazzo corse dentro e la "porta" si richiuse sonoramente.
"Concentrati, Allison" si ripeté cinque volte la ragazza mentre avvertiva che le fiamme si stavano avvicinando sempre di più a lei col loro calore.
《CAZZO!》urlò strizzando gli occhi e sopprimendo il pianto. Sentì il rumore di un'altra porta aprirsi e subito dopo richiudersi, ma non aveva affatto intenzione di girarsi e perdere ulteriore tempo.
"Tu sei la ragazza più forte che io conosca..."
Queste parole echeggiarono lontane nella sua mente e provocarono in lei una determinazione unica.
Riaprì gli occhi.
Passò in rassegna, con la punta dell'indice, tutti i titoli dei libri alla velocità della luce, fino a quando arrivò al terzo scaffale dall'alto.
"Sulla Natura- Empedocle"
Ebbe un'illuminazione.
I sibili d'accensione erano ormai quasi alle calcagne e lei, piena di speranza, digitò più velocemente possibile quelle parole sullo schermo alla sinistra della libreria e premette il tasto "Done". Spuntò sul display uno schermo bianco, sul quale girava in senso orario una rotellina sopra la scritta "Loading..."
《Cristo! Sbrigati!》gridò percependo sempre di più il calore sulle sue gambe toniche e sulla sua schiena che cominciava a sudare.
"Correct!" seguito da una spunta verde, apparve sullo schermo.
La porta-libreria si aprì.
Al settimo cielo, euforica, saltò dentro con tutta l'energia che le rimaneva e sentì alle sue spalle la porta sbattere rumorosamente.
Atterrò sul pavimento gelido e tossì.
《Allison! Ce l'hai fatta!》disse Katy vedendola.
La ragazza si girò e vide per l'appunto Katy e Brad che la guardavano.
Nella sua mente si apprestò a balenarsi il pensiero di chi tra Dylan e Nick sarebbe morto.
Si rialzò in piedi e sentì un urlo maschile dietro la parete su cui aveva appoggiato la schiena, nello stesso momento entrò Dylan.
Nick era appena morto.
Allison non si era accorta che nella stanza in cui si trovavano adesso c'era l'ascensore.
Premette il pulsante per chiamarlo e, silenziosamente, attesero.
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