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37. Amare fino alla fine dei giorni

Il matrimonio di Jack Sanders e Lily Ferguson venne celebrato la settimana seguente nella cappella di Kirkthon Castle. Una volta che la notizia era stata diffusa, tutta la gente del borgo, dei villaggi limitrofi e del castello si era data da fare per i preparativi; Jack aveva visto così tanta felicità nei volti delle persone che amava che aveva temuto il cuore sarebbe scoppiato a sua volta di gioia. Sposare Lily era la cosa che più lo rendeva felice: lei lo completava, lo amava, così come faceva lui e, in piedi e dritto come una lancia, mentre aspettava il suo arrivo, si sentiva l'uomo più fortunato del mondo.

I palchi della chiesa erano tutti occupati: Tom, il vecchio che l'aveva accolto al suo ritorno, sedeva con la moglie e i due figli sullo scranno centrale; diverse famigliole che vivevano nei borghi li accompagnavano sui palchi adiacenti, Sarah, gli stallieri, Gareth e gli altri servi sugli ultimi in fondo. I soldati con cui Jack aveva trascorso buona parte della sua vita sedevano su quelli davanti, impettiti e onorevoli come li aveva conosciuti. Gettò uno sguardo di trepidazione a Edwin, in piedi al suo fianco, che gli sorrise incoraggiante. Il parroco, con una pancia prominente che si delineava perfettamente sotto la lunga tunica dorata, attendeva con le mani grassocce giunte in grembo e un'espressione sorridente sul volto paffuto.

Jack fu colto dall'improvviso e inspiegabile timore che la sua promessa sposa ci avesse in qualche modo ripensato, e che non si sarebbe presentata. Ma poi, quando la porta della cappella si spalancò lentamente e scorse la lunga gonna rossa e lo strascico che sfiorava il pavimento in pietra, Jack si sentì il cuore scoppiare di gioia. Con un sorriso che andava da orecchio a orecchio osservò la donna che amava avanzare timidamente al centro dei palchi, seguita da Helena e Evelyn, che aveva scelto come damigelle. Lily portava i capelli sciolti, lunghi fino alla vita, coperti solo dal velo leggero, e lui desiderò passarci le dita in mezzo anche lì, di fronte a tutti. Gli occhi di lei brillavano, poteva vederlo anche sotto l'ostruzione del velo. Quando raggiunse il sagrato, Helena ed Evelyn si allontanarono. La prima rimase dietro la sposa, Evelyn andò a sedersi sull'unico posto rimasto libero nel secondo palco.

- Possiamo cominciare - annunciò il parroco, schiarendosi la voce.
Jack guardò la sua sposa che lo ricambiò con il suo sguardo dolce, poi annuì.
-Carissimi Jack e Lillian, siete oggi venuti nella casa del Signore, davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità, perché la vostra decisione di unirvi in Matrimonio riceva il sigillo dello Spirito Santo. Qui, ora, Cristo vi rende partecipi dello stesso amore con cui egli ha amato la sua Chiesa, fino a donare se stesso per essa - cominciò l'ometto con un gran sorriso. - Vi chiedo quindi di rispondere: Jack e Lillian, siete oggi venuti qui a celebrare questo Matrimonio senza costrizione alcuna, e consapevoli della vostra decisione?

Jack sentì le spalle di Lily sciogliersi dalla tensione che vi aveva gravato fino a poco prima, e schiuse le labbra. - Sì.
- E voi, Lillian? - Il parroco parlò a Lily con voce sollecita.
- Sì - rispose lei, decisa. Jack si accorse che stava cercando di trattenere un sorriso.
Il vecchio riprese: - Siete quindi disposti ad amarvi e onorarvi l'un l'altro per il resto della vostra vita?
- Sì.
Questa volta, entrambi risposero nello stesso momento. Quel gesto strappò un sorriso a quasi tutti i presenti nella sala, compreso il prete.
- Siete disposti dunque ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e ad educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?

- Sì - sussurrò Lily, trattenendo l'impulso di accarezzarsi il grembo.
- Sì - le fece eco Jack. E non c'era cosa che avesse mai detto con tanta convinzione.
- Con questo anello, io ti sposo. E prometto di amarti e onorarti per tutta la vita. - Jack infilò l'anello al dito della sua sposa.
-Con questo anello, io ti sposo— ripeté Lilly, il cuore che galoppava nel petto. —E prometto di amarti e onorarti per tutta la mia vita.

- Vi dichiaro dunque marito e moglie agli occhi di Cristo e della sua Chiesa! - concluse il parroco con un sorriso. - Jack Sanders, signore di Kirkthon Castle, potete baciare la vostra sposa.

Dopo svariati secondi, Jack si rese conto che l'uomo lo stava fissando con aria di aspettativa. Ma lui, troppo intento a godersi il sorriso di Lily accanto a sé, non aveva sentito le ultime parole del prete.
Il bacio, certo! Doveva baciare sua moglie.
Lily era sua moglie, adesso; la sua bellissima, fantastica moglie che lo aveva reso l'uomo più felice della Terra.
La prese tra le braccia e suggellò le loro promesse con un bacio tenero, ma che al tempo stesso racchiudeva una passione dolcissima e tenebrosa. Lei gli circondò il collo con le braccia, dischiudendo le labbra, ed entrambi, emozionati oltre ogni limite, dimenticarono di essere in una chiesa alla presenza di quasi mezzo villaggio. Con quel bacio volle dimostrare a tutti che amava sua moglie con tutta l'anima e che lo avrebbe fatto per la vita intera, e anche oltre se ce ne fosse stata una. Tutti dovevano sapere che Jack Sanders era profondamente, indissolubilmente, senza alcuna ombra di dubbio innamorato pazzo di Lily Ferguson.

Avrebbero continuato a baciarsi se il parroco non si fosse schiarito la gola con una risatina, così come stavano facendo pressapoco tutti nella sala. Jack si ritrasse, rallegrandosi nel notare il familiare rossore sulle guance di Lily. Quello, si rese conto, era realmente il giorno più bello della sua vita.

***

A fianco a fianco, Jack e Lily entrarono nel salone immenso. I tavoli erano coperti da tovaglie di lino, le costose candele ardevano sopra di essi, dei graticci erano stesi sul pavimento. Dalle cucine provenivano degli odori appetitosi che fecero brontolare lo stomaco di tutti gli invitati.
Una volta che ognuno ebbe preso posto, i servi cominciarono a servire le portate. Il banchetto di quel giorno, in onore delle nozze del signore di Kirkthon Castle, era più che mai assortito: vino, birra, minestre, carni arrostite, pasticci, pane e decine di altre leccornie tutte sapientemente preparate da Sarah ed Helena prima dell'arrivo nella cappella.

Seduto accanto a lei, Jack bevve il primo sorso di vino e Lilly gli accarezzò l'avambraccio. Era suo marito, lo era davvero, agli occhi di Dio e di tutti. Si sentiva talmente felice da non riuscire nemmeno a contenere l'eccitazione. Se non avesse seguito il cuore, se le cose si fossero svolte diversamente, a quell'ora sarebbe stata sposata con Edward Blackwood e avrebbe presieduto al tavolo del banchetto con lui al suo fianco. Invece - e ringraziava il cielo per quello - accanto a lei c'era l'unico e vero uomo che amasse e che avrebbe amato sopra ogni cosa per tutta la sua vita.
Sentiva le occhiate pressanti e sorridenti di Helena, della moglie di Tom, seduta accanto a lei, e provò un pizzico di nostalgia per Sarah, che avrebbe voluto a quella tavola con tutto il cuore. Purtroppo doveva occuparsi della cucina, e lei lo comprendeva.

Il pasto volse al termine nel giro di un paio d'ore. Dando ordine ai servi di sgomberare i tavoli, Jack rivolse un sorriso alla moglie chinandosi a baciarla dolcemente sulla tempia.
- Sei la sposa più bella di tutte - mormorò sui suoi capelli, strappandole un sorriso.
Quando i tavoli vennero spostati, ci fu lo spazio necessario alle danze. Diverse coppie, compresi Tom e sua moglie che ballarono per piacere di Jack, si alzarono e occuparono i propri posti, le donne davanti agli uomini.
Il menestrello dal mento sfuggente attaccò subito una melodia orecchiabile; Jack prese la mano di Lily e avanzarono al centro della sala, dando il via alle danze.

Quando la mano di suo marito si posò ferma dietro la sua schiena, Lily provò la familiare ondata di calore che le si irradiò in ogni parte del corpo. Presero a volteggiare per la sala, senza curarsi di nessun altro. Lui rivisse la prima volta che avevano danzato, in quel cottage tra i boschi, tanto tempo prima, quando era stata la bellezza di Lily a spingerlo in quella danza. Rivisse ogni emozione, ogni sensazione, mentre il suo cuore batteva a un ritmo rapido e squilibrato, come aveva fatto quel giorno e, dall'espressione languida di lei, capì che anche sua moglie stava rivivendo la stessa scena. Solo che questa volta c'era qualcosa di diverso: stavolta c'era l'amore ad unirli in quella danza, c'era la dolcezza dei loro sguardi senza più alcuna traccia di insicurezza o timidezza, c'era il desiderio reciproco dettato dai loro corpi, e c'era il loro bambino che cresceva lentamente nel grembo di Lily. Mentre la faceva volteggiare, Jack le sfiorò il grembo con la mano e la sentì sorridere eccitata, che ansimava leggermente.
- Che ne dici di ritirarci, signora Sanders? - propose lui con un tono alquanto malizioso. Il mormorio sui suoi capelli le provocò un brivido di piacere lungo la schiena.
- Dico che è un'ottima idea, signor Sanders - gli rispose con un desiderio che a stento poteva essere celato.

A un tratto, senza preavviso, Jack la sollevò fra le braccia e si diresse verso la scala. Occhiate, risate e sussurri li seguirono, ma nessuno dei due gli prestò attenzione. Lily allacciò le braccia intorno al collo di suo marito e gli appoggiò la testa sulla spalla. Jack salì le scale a due a due, spalancò la porta della sua camera da letto con una spallata e la adagiò delicatamente sulle coltri. Un'unica candela rischiarava la stanza, sufficiente ad evidenziare l'espressione gentile di lui.

Senza una parola, Jack si chinò a baciarla non riuscendo a trattenere un gemito di eccitazione. La baciò come non credeva di aver mai fatto, come se non fosse più in grado di contenere l'ardore, con passione e tenerezza. E, quando lui le slacciò i lacci della veste e una mano si insinuò all'interno del corpino, Lily si inarcò sotto di lui e dischiuse le labbra. Era pronta per lui, come la prima volta, con la differenza che adesso Jack Sanders era suo marito. Gli fece scivolare le dita sulle cicatrici scabre della schiena, provando angoscia al pensiero di quanto avesse dovuto soffrire, ma Jack fu lesto a scacciare quell'ombra dal suo bel viso, accarezzandole dolcemente una guancia.

- Non pensarci, Lily - mormorò abbozzando un sorriso. - Non fanno più male. Niente mi fa più male da quando ci sei tu.
Guardando gli occhi di Lily inumidirsi, la baciò ancora, più delicatamente di prima, quasi uno sfiorare di labbra e poi, quando lei gli circondò il collo con le braccia e si portò la sua testa al petto, Jack seppe di aver fatto la scelta giusta a sposarla. Lei lo rendeva felice, e lo avrebbe fatto per sempre.
E adesso, lui poteva proteggerla, amarla, rispettarla e onorarla come aveva sempre desiderato fare.

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