Parte 53
Amelia
Sono passate tre interminabili settimane. Elliot partirà domattina per Harvard ed io resterò ancora qui dai miei nonni un altro mese. Mi tengono come una prigioniera, facendomi uscire esclusivamente a prendere un po' di sole a bordo piscina e poi per andare alle sedute del Dottor Ross. Nonna Amelia ha parlato con Matt e la sua risposta è stata inaspettata riducendo il mio cuore, ancora una volta, in mille pezzetti.
Valgo davvero così poco per lui da non avere la forza di aspettarmi? In fin dei conti ci conosciamo così poco, forse ha ragione, dopotutto quello che gli ho chiesto è un impegno troppo gravoso per lui.
Ma lui mi bramava talmente tanto che mi sarei aspettata una risposta differente, pensavo che avrebbe combattuto per avermi ed invece è bastato un semplice NO per far crollare quel fragile castello che era dopotutto la nostra storia.
Smettila Amelia. Voi vi siete messi insieme e subito dopo è successo il finimondo nella tua vita. Cosa credevi, che rimanesse al tuo fianco per nulla? È uno spirito libero, abituato ad avere le ragazze che gli cascano dal cielo, come potevi pretendere che si mettesse ad aspettare te che sei già incasinata per conto tuo?
Faccio su è giù per la stanza e mi soffermo davanti allo specchio osservando la mia immagine.
In così poco tempo il mio corpo sembra già diverso ed il colorito ambrato dovuto all'abbronzatura sembra donarmi una luce che non vedevo da molto sulla mia pelle.
Nonna Amelia cucina ogni giorno tutto ciò che più mi piace anche se dovrebbe attenersi alla dieta che mi hanno dato in ospedale.
Anche il percorso con il Dottor Ross sembra andare bene, mi sento più serena e più forte perché mi sta aiutando ad analizzare le situazioni da un'altra prospettiva.
Infine mia madre, ha preso un lungo periodo d'aspettativa per starmi accanto e, se devo essere sincera, la cosa mi rende inspiegabilmente felice perché si sta dedicando davvero con tutta se stessa a me affinché guarisca. Stiamo recuperando il tempo perduto alla velocità della luce.
In cuor mio però non faccio che pensare a quello che dovrò affrontare una volta ritornata a Seattle. Intendo alla vita a scuola, con tutti i miei demoni.
Sospiro e decido di non pensarci per il momento. "Un problema per volta Amelia. Solo uno!" mi ripeto come un mantra.
Chissà cosa sta facendo Matt? Mi hanno tolto qualsiasi dispositivo elettronico compreso il portatile affinché non avessi la possibilità di seguire i social network nei quali sono iscritta. Paul. Dice che devo imparare ad accettare prima me stessa e solo dopo aver ben chiara e solida l'immagine che ho di me, potrò essere in grado di gestire cosa pensano gli altri di me.
Paul mi racconta molto di lui credo che sia una sua strategia per entrare più in confidenza con me e fare in modo che io mi apra sempre di più con lui. Non mi da fastidio anzi ho scoperto che abbiamo molti interessi in comune.
In fin dei conti non ho molti amici con cui confidarmi quindi mi piace vederlo, non come il mio strizzacervelli, ma come un caro amico al quale racconto tutto ciò che mi preoccupa e lui mi da molti consigli in merito.
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