Titolo: Il mistero della casa in riva al mare (dal 1 al 7 capitolo) - in corso

Protagonista: Alina, Noemi e tanta altra gente simpatica

She was a fast machine,

She kept her motor clean,

She was the best damn woman

that I ever seen,

Dodici anni. L'età di mezzo tra l'adolescenza e l'infanzia. Due ragazze o - come le chiamano gli adulti due bambine: Alina e Noemi. Una vacanza a Lantana, per allontanarsi dal caldo asfalto di Roma. Niente compiti, niente scuola e soprattutto niente genitori! Cosa volere di più?

Il mistero della casa in riva al mare inizia con qualcosa di semplice, due amiche che hanno appena terminato il primo anno di scuola media. Nella lettura senti sgommare un gruppo di ragazzini in un acciottolato, percepisci la filigrana ruvida delle duemila lire date alla barista del Jolly bar e il tintinnio delle duecento lire nel borsellino. In un vecchio jukebox del 1992, i Righeira gracchiano Vamos a la Playa ma Alina - la nostra protagonista - è un'orgogliosa metallara e pensa a quanto le sarebbe piaciuto ascoltare i Metallica o i Black Sabbath sul suo walkman. Noemi fantastica sul suo primo bacio, con il naso all'insù verso un albicocco con qualche frutto rubato, immagina chi possa essere il fortunato... e poi? Tanto, tanto altro...

Curiosi? Venite con me, vedrete che la leggerezza non è frivolezza.

Taking more than her share, had me fighting for air

She told me to come, but I was already there

'Cause the walls start shaking, the Earth was quaking

My mind was aching and we were making it

Niente di strano? Stavo canticchiando una canzone... hai indovinato il titolo?

And you shook me all night long

Yeah, you shook me all night long

Da brani metal come questo degli AC/DC, a quale genere pensi?

Erotico o noir?

Fantasy?

Ti sbagli. Non ci credi?

Genere: middle grade fiction

Quanto adoro la fantasia degli scrittori. Mi sono detta, perchè non ci ho pensato prima?

Ebbene sì. Ne avete mai sentito parlare? Con questo genere si identifica la narrativa destinata a lettori tra gli 8 e i 12 anni. Ma, miei cari lettori, potete leggere di Alina e Noemi anche se avete la barba o il mal di schiena, se fate l'università, lavorate oppure se avete dei bimbi della stessa età.

Lo inserirei nella grande famiglia dei romanzi di formazione, a cui aggiungerei la sottocategoria umorismo/avventura per ragazzi.

"Uh che barba ancora bambini? Su Ladra... vogliamo qualcosa di più."

Bene, cari scrittori, parliamo di una scelta narrativa molto intrigante.

Si tratta di uno spin-off prequel. Per spin-off si intende una storia derivata da una principale, in questo caso Ho attraversato le terre selvagge, della quale condivide le protagoniste ma con qualche dettaglio in più: il Residence, la nuova combriccola di ragazzi e la voglia d'estate.

Questa tipologia narrativa presenta delle caratteristiche principali: indipendenza dal primo libro e continuità con quest'ultimo. Il racconto possiede e si destreggia abilmente in questo contesto, ricorrendo all'aiuto del prequel, il racconto è ambientato qualche anno prima per dare modo ai fan di capire come evolve l'amicizia tra le due ragazze.

La connessione con la trama principale è intuibile - senza alcuna difficoltà - a partire da battute degli stessi personaggi o accenni della vita scolastica di Alina e Noemi, distribuiti sempre con certa parsimonia.
In questo modo, l'autore è stato in grado di far uso di un'ottima strategia narrativa attraverso la quale non annoia il lettore con i soliti flashback o - consentitemi il termine - i pipponi lunghi quanto il traffico di ferragosto sulla A1.

La prosa è divertente, spiritosa, breve e diretta. La sua qualità è un crescendo, tanto quanto i centimetri che devono ancora mettere su. In poche parole? Pre-adolescenziale e molto realistica. Nessun personaggio risulta stereotipato e, sebbene non ci siano chissà quante descrizioni, da lettrice sono riuscita a vedere tutti i personaggi e l'ambiente dove questi si muovono.

Autore: Yongary

Fa un viaggio nel passato, avvalendosi di una fresca nostalgia priva di malinconia. Molto raro, di solito il ricordo porta con sé tristezza. Lui ci mostra con molta naturalezza cosa voleva dire passare le vacanze senza spiare le fotografie su Instagram delle compagne di scuola più cool oppure senza atteggiarsi a giovani adulti. Lascia assaporare la libertà di essere giovani e liberi, con una cultura musicale del tutto invidiabile. Capitolo dopo capitolo i riferimenti musicali sono tantissimi e tutti quanti si collocano in un punto specifico della storia, che sia una lite per il genere musicale preferito o la colonna sonora della tipica estate italiana.

Uso della lingua italiana perfetto per il genere, per la caratterizzazione dei personaggi e per l'età di Alina e Noemi. Quando si scrive di un'età diversa rispetto a quella di appartenenza, a volte si tende a descrivere i personaggi come dei "giovani vecchi" oppure a includere temi più adulti. Questo errore non viene commesso, anzi si entra proprio nell'ottica dei brufoli e si va verso quello step in cui si salutano i ricordi d'infanzia.

Faccio davvero i miei sinceri complimenti all'autore: "quanno ce vo, ce vo!"

Consiglio di lettura: TUTTI. Nessuno escluso, se avessi dei figli glielo leggerei prima di andare a dormire oppure lo farei trovare sotto l'albero di Natale a un amico che ha bisogno di un po' di leggerezza nella sua vita.

Pensateci un po' su, cosa facevate nell'estate dei vostri dodici anni? Io leggevo il Cioè e conoscevo a memoria la collana de "Le ragazzine" della Mondadori. E voi? Come passavate le vacanze o, se avete quest'età, come le state trascorrendo?

Qualche suggerimento: una spruzzatina di punti qua e là, un altro po' di humour (che ti riesce benissimo) e un goccio di sinonimi. Rivedrei la sinossi che potrebbe essere resa molto più accattivante giocando con qualche tuo estratto. Per il resto, non cambierei nient'altro.

L.I.

© Tutti i diritti correlati alla trama e alla creatività dell'autore sono riservati a Yongary e contenuti in Il mistero della casa in riva al mare.

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