Dopo tanta assenza, dovuta a tante cose che so non vi interessano, ho deciso che dovevo postare questo capitolo.

Non tanto per ispirazione, sia chiaro, ma perché alcune cose vanno condivise e basta (con chi non so, visto che non mi caga nessuno... Ma questi sono dettagli).

Scrivo questo capitolo per rendervi partecipi della mia triste, tristissima, vita.

Dedico, inoltre, questo capitolo a mio padre che è la mia musa ispiratrice. No, non è una dichiarazione d'amore paterno, ma è una dimostrazione di quanto è intelligente con le sue teorie.

Partiamo dal presupposto che, secondo lui, se mi cadono i capelli è perché mangio troppa nutella... Con questo vi ho fatto capire il tipo di cervello disagiato che ha (porco cazzo, ecco da chi ho preso).

Continuiamo con le sue teorie geniali?

Se io dormo in canotta e pantaloncini (anche d'inverno) sono una donna dai facili costumi (cit.), se mio fratello, invece, gira costantemente in mutande per tutta la casa fa bene perché, ovviamente, la pelle ha bisogno d'aria.

Continuiamo con la mia preferita. Se uno ha impulsi di vomito e ha la diarrea è per colpa del condizionatore.

Guai a guardarlo mentre si fa la barba perché se si taglia è, ovviamente, colpa di chi lo guarda.

Potrei continuare così per un bel po' di tempo, ma preferisco smetterla e stendere un velo pietoso sulla faccenda.
Una cosa però devo dirla:

Caro papà, per una volta fidati di tua figlia, fatti vedere da uno bravo perché da giovane o hai preso troppe botte in testa o ti sei fatto troppe canne.