<6> Insegnare ad un muro a giocare a calcio è molto piu facile
Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia
REVISIONATO
Guardo attentamente la sfera ad esagoni bianchi e neri che tengo in mano.
Storgo la bocca, prospetto che finirà male...molto male.
«Woooo! SI VAI EMILY! FAI VEDERE A QUELLA PALLA CHI COMANDA!» Angel è seduta sotto ad un albero nel mio giardino, tiene in mano una bandierina con la mia faccia sopra e mi sto ancora chiedendo dove cavolo l'abbia trovata o presa. Nel mentre Sharp mi guarda serio, ha le braccia incrociate ed è davanti a me.
Certo, con la mia statura non intimorirebbe nemmeno una pulce, ma almeno lui ci prova.
«Sai palleggiare?» Mi chiede.
«No.» Rispondo.
«Dribbling?»
«No.»
«Rubare la palla?»
«No.»
«Correre con la palla tra i piedi e tirare in porta?» Sento che la sua voce (o meglio la mia) sta iniziando ad irritarsi.
«No.» Rispondo per la milionesima volta.
«MA SEI INUTILE!» Urla Angel.
«TU DOVRESTI SUPPORTARMI SEI O NON SEI IL MIO ANGELO CUSTODE?!» Le urlo a mia volta.
«SANTA AUTRICE, SEI UN CASO PERSO!»
«NON TI TIRO LA PALLA PERCHÉ SO CHE NON TI FARÀ MALE!»
«OH BRAVA! ALMENO UNA COSA L'HAI CAPITA!»
«Ehm...Dark, lo so che siete molto prese a litigare, ma il giardiniere ti sta guardando.» Mi sussurra Sharp indicando poi un punto alle mie spalle.
Mi giro e vedo il mio giardiniere guardare tutta la scena sbigottito e anche un po' spaventato.
«Ecco io...» Cerco velocemente una scusa per salvarmi, almeno in parte, la faccia dopo questa figura di merda.
«Amico, farò finta di non aver visto nulla.» Mi interrompe e alla velocità della luce se ne va.
Arrossisco fino alla punta dei capelli e sospiro tirandomi una sberla sulla fronte.
«Penso che potremo anche iniziare l'allenamento ora.» Interviene l'ex occhialuto
«Si meglio.» Dico con ancora la mano incollata sulla fronte.
«Prova a fare qualche palleggio, se la mia teoria non è sbagliata il mio corpo dovrebbe, circa, "ricordarsi" i movimenti.»
Annuisco, lascio andare la palla e la colpisco col ginocchio destro e poi ancora e ancora.
Sharp fa un sorrisetto soddisfatto e io sono a dir poco stupita appena passo la palla da un ginocchio all'altro.
«Prova con i piedi.» Dice sempre il ragazzo nel mio corpo.
Eseguo...e il secondo dopo rischio di rompere una finestra.
«Oookey...» Ci allontaniamo tutti e due dalla casa.
Mr. ExMantello inizia a sistemare alcune rocce sull'erba verde del giardino.
«Prova a dribblarli.» Dice indicandoli.
«Sicuro?» Chiedo.
«Si.»
Storgo la bocca e inizio a correre, supero il primo sasso e il secondo dopo sono già letteralmente spalmata sul terreno.
«Cavolo! Perché non l'ho filmata?!» Chiede Angel ridendo come una cretina.
Sharp mi aiuta ad alzarmi, con un po' di fatica dato che la mia forza fisica è inesistente.
Finalmente in piedi Sharp mi guarda; i miei occhi azzurri si riducono in due fessure e mi fulminano.
«Senza offesa, ma insegnare muro a giocare a calcio è molto più facile.»
«Grazie, Moscone...davvero molto rassicurante.»
⚽️⚽️⚽️
Passiamo quasi tutto il pomeriggio ad allertarmi -grazie al fisico e la resistenza del Capitano della Royal non mi sono affaticata subito- ma oltre ai palleggi non vedo altri miglioramenti.
Entro in casa, tolgo le scarpe e mi precipito in camera (Sharp ha detto che solitamente fa così).
Chiudo la porta alle mie spalle e mi butto di faccia sul letto.
Le lenzuola, i vestiti, la casa: tutto odora di quel Moscone con gli occhialini. Sorrido come una ebete e avvicino ancora di più la faccia alle lenzuola profumate e così mi addormento.
Un bussare incessante mi fa svegliare, a fatica mi alzo e vado ad aprire la porta.
Okey, "aprire la porta" si è rivelato complicato.
Mi sono addormentata con gli occhialini addosso e la camera è al buio, anche se il lampione in strada proietta la sua luce arancione, ma occhialini + camera buia = un cieco ci vede meglio.
Arranco fino alla porta beccandomi la gamba del letto sul mignolo destro, mi scappa un "ahi", saltello tenendomi il piede tra le mani, però inciampo sulle coperte che avevo scaraventato sul pavimento e quindi cado a terra.
Impreco a bassa voce, ma penso che la persona dall'altra parte della porta mi abbia sentito.
Mi alzo da terra e finalmente apro la porta.
È un uomo, ha i capelli grigi con delle strisce bianche tenuti indietro da del gel, sotto al naso a patata ci sono dei folti baffi grigi. Ha la carnagione olivastra, i suoi occhi solo chiusi quindi non so di che colore siano, sull'occhio destro porta un monocolo.
Deduco che sia il maggiordomo da quanto è vestito elegante.
E anche perché Sharp me lo aveva già descritto, ma non mi ricordo minimamente il suo nome: Jonny? John? Jerry? Kevin?...Flavio? Uhm no...avrà sicuramente un nome inglese, sembra trasudare "Inghilterra" da tutti i pori.
«Signorino Jude, la cena è pronta.» Parla, ma non sento nessun accento inglese.
«Oh si, adesso arrivo.» Dico con la voce ancora reduce dal sonno e non posso non pensare quanto il Moscone abbia la voce sexy.
L'uomo si congeda con un piccolo inchino e se ne va.
Non chiudo la porta, mi tolgo un attimo gli occhialini e strofino con il dorso della mano destra entrambi gli occhi, me li rimetto e poi sbadigliando vado verso la sala da pranzo.
Appena entro nella grande sala noto un lungo tavolo coperto da una candida tovaglia bianca, sono apparecchiati solamente due posti uno di fronte all'altro e agli estremi opposti del tavolo.
In fondo, già seduto, riconosco il padre di Sharp: ha la mascella, il naso e gli zigomi molto pronunciati, capelli marroni ma che a causa dell'età stanno tendendo al grigio, un po' di barba sul mento, occhi piccoli e neri ed infine labbra piene. Non assomiglia per niente a Sharp.
Non vedo la madre di quest'ultimo e non ci sto molto a capire che non ce l'ha.
Almeno in questo siamo simili: non assomigliano ai nostri padri e non abbiamo una madre.
Mi sistemo sulla sedia libera e neanche il tempo di battere le palpebre che un piatto compare sotto al mio naso.
Ringrazio velocemente.
È una bistecca, forse filetto, ha un aspetto e un odore delizioso.
Onestamente anche a casa mia si mangiano cose del genere e quindi sono abituata a questi piatti raffinati; il nostro cuoco è pluristellato e molto famoso in Italia.
«Hai lasciato in corridoio il tuo borsone da calcio, deduco quindi che tu non sia andato all'allenamento.» Dice ad un certo punto l'uomo davanti a me.
Sharp mi ha dato qualche dritta su come parlare con suo padre e per precauzione ci eravamo già preparati una scusa.
«Si, mi ero già messo d'accordo con una mia amica per aiutarla con delle ripetizioni di matematica.» Dico pulendomi la bocca col tovagliolo e prendendo il bicchiere colmo d'acqua lì vicino.
«Amica? E chi sarebbe?» Domanda abbastanza sorpreso.
«Emily Dark.» Dico con calma dopo aver posato il bicchiere.
«Emily Dark?» Ripete.
«Emily Dark.» Confermo.
«La figlia del comandante Ray Dark?»
«Si.»
«Allora va bene.» Dice infine soddisfatto.
Non faccio domande ma lo guardo abbastanza confusa.
Va a suo favore se io e Emily, volevo dire: Sharp, ci frequentiamo come amici?
Ammetto che mi farebbe davvero piacere, ma al momento è l'ultimo dei miei pensieri.
⚽️⚽️⚽️
Il giorno dopo io e l'ex occhialuto, durante l'ora di pranzo, siamo sul tetto intenti a parlare sul da farsi...anzi...io sto leggermente urlando.
«E ORA CHE FACCIAMO?!» Chiedo continuando a strillare.
«Intanto ti calmi.» Dice Angel seduta sulla ringhiera, ah giusto, c'è anche lei.
Vi stareste sicuramente chiedendo cosa sta succedendo.
Semplice: oggi ci sono gli allenamenti e io non sono assolutamente pronta per tutto ciò!
Non posso saltarlo di nuovo, troppi sospetti.
E se mi presento agli allenamenti giocando così da schifo non oso neanche pensare a cosa può succedere, di sicuro mio padre non ne sarà per niente contento.
«Non abbiamo altra scelta. -Dice finalmente il ragazzo dentro al mio corpo- Dobbiamo andare agli allenamenti.»
«Ma tutti si accorgeranno che il tuo gioco è completamente diverso!»
«Beh, non ci resta che pregare e aspettare che il mio corpo reagisca da solo.»
«Bene allora preghiamo!» Dice Angel congiungendo le mani.
«Ottima idea! -mi metto in ginocchio intreccio le mie mani tra loro e inizio- Dio, se mi senti...»
«Oi! Qui non funziona così! Devi dire "Oh grande Autrice, smettila di complicare la vita a noi poveri personaggi e regalaci qualche gioia!"» Recita in aria solenne il mio angelo custode.
Annuisco e ripeto; alla fine io e Angel passiamo un buon quarto d'ora a dire solo questo.
Sharp si passa una mano sul viso e sospira esasperato.
«La pausa sta per finire, noi ci vediamo al campo di allenamento.» Dice infine, poi si gira e va verso la porta. Sospiro pure io, mi alzo da terra e lo seguo.
Saranno le due ore più lunghe della mia vita.
***
Al termine di quelle due stra maledette ore corro fuori dall'aula.
È possibile che ogni professore debba chiedere a me ogni cosa?! Non sono abituata a tutto ciò! Rivoglio il mio banco infondo alla classe ben riparato!
«OI MOSCONE!» Sento urlare da infondo al corridoio, ma stanno parlando con me?
«Guarda che stanno parlando con te.» Conferma Angel che è stata vicino a me per tutto il giorno.
Mi giro e vedo David e Joe venirmi incontro, hanno con loro i borsoni e David mi saluta sventolando la mano a destra e manca.
«Ciao ragazzi.» Li saluto.
«Ma alla fine ieri che hai fatto?»
Opto per rifilargli la stessa scusa che ho usato ieri sera però ricordandomi di usare il mio cognome.
«Ho aiutato Dark con delle ripetizioni di matematica.»
«Dark?» Mi chiede Joe.
«Si.» Rispondo.
«Emily Dark?» Si unisce David.
«Emily Dark.» Ripeto.
«La stessa Emily Dark con cui non parli quasi mai e che la chiami sempre per cognome?» Chiede conferma il pinguinomade alla mia sinistra.
«Si, immagino di sì.» Rispondo infine.
«Strano, Emily non mi ha detto nulla.» Borbotta abbastanza offeso David.
E come dargli torto? Ormai era abituato in cui appena mi succede una piccola cosa interessante gliela dico subito. Una volta ho corso per quasi tutta la città fino a casa sua solo per dirgli che avevo scoperto come si chiama lo chef di Mr.Mantello.
Per l'appunto: si chiama Alessandro Borghese (ieri l'ho sentito dalle cucine che continuava a urlare: "DIESCI", non ho ancora capito che vuol dire).
E dopo mi sono sentita una vera cogliona perché potevo benissimo usare il telefono.
«Ma solo a me sembra che abbia una cotta per il Moscone qui presente?» chiede ad un certo punto Joe.
Arrossisco. IO NON SONO INNAMORATA DI SHARP! LA MIA È SOLO AMMIRAZIONE.
«Oh no! -Interviene David che inizia a ridere- È solo molto timida e non riesce ad approcciarsi bene con le persone, forse non l'hai notato ma si comporta così anche con te e con gli altri compagni di squadra.»
Sorrido, ho il miglior amico del mondo, perché in genere sarebbe stato in grado di sputtanarmi all'ennesima potenza. E infatti mi stupisco pure che non l'abbia fatto.
«Uhm...ora che me lo fai notare è vero. È anche piuttosto carina quando si comporta così.» Dice Joe esprimendo un suo parere ad alta voce.
Lo guardo sbigottita, sul serio Joseph King mi trova carina?!
«Okey, che hai un debole per lei, ma non siamo costretti a starti a sentire mentre ti fai i tuoi film mentali peggio di una ragazzina.» Dice David con una faccia schifata.
Joe lo fulmina con lo sguardo e una vena inizia a pulsagli sulla fronte.
«Brutto figlio di...» La frase non viene finita che David inizia a correre urlando come una ragazzina e Joe lo insegue.
Sospiro, ma sorrido divertita.
💟💟💟
«Prima di iniziare l'allenamento, il comandante Dark mi ha detto di riferirvi che la prossima settimana ci sarà un'amichevole contro l'istituto Raimon Jr. High.» Guardarmi mentre parlo davanti a tutta la squadra in modo fermo e deciso mi fa uno strano effetto, chissà come mi guardavano gli altri quando ero nel mio corpo. Di certo non pendevano dalle mie labbra come adesso.
Sharp da una veloce controllata al tablet che tiene in mano ed elenca i vari allenamenti che dovremo fare da qui a una settimana.
Tutti ci stupiamo che è lo stesso programma, se non molto più leggero, evidentemente la Raimon non è una squadra di cui ci dobbiamo preoccupare.
Tutti si alzano dai posti della sala riunioni e si dirigono verso il campo da calcio.
Ho le mani sudate e lo stomaco in subbuglio, non voglio fare figuracce, ma so che succederà sicuramente.
Hola!
Ecco, il capitolo fresco fresco.
Ancora un capitolo e la vera ed effettiva trama inizierà.
Ho finito scuola il 1º giugno quindi molto probabilmente avrò più tempo per aggiornare questa e tante altre storie che ho nelle bozze.
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto commentate e lasciate tante stelline.
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