49. Fuggitivi
-"Oblivion"- pronunciai, ma Blaise si parò davanti urlando -"Protego!"-
-"Cazzo, Eithel! Devi smetterla, ok?"- mi disse con gli occhi sgranati.
Abbassai lo sguardo, ma io ero la più brava tra i due in fatto di rapidità.
-"Impedimento"- e il ragazzo dalla pelle scura venne colpito, rallentandosi. Mentre Astrid urlò.
-"So che tutto vi sembrerà strano. Senza senso, ma sono stata obbligata. Proteggerò voi e gli altri."-
La questione terminerà con la mia morte, lo giuro. Questo, però, non lo dissi.
-"Oblivion"- da tutti gli incantesimi c'è una scappatoia.
Severus me lo aveva insegnato e anche in questo ve ne era una: entrare nelle menti e raggiungere determinati tasselli e poi uscirne.
-"Dì loro che mi hanno portata via."- dissi al biondo e uscii dall'infermeria.
Dovevo proteggerli.
Mi bloccai di botto. Verranno sottoposti a interrogatori.
Merda!
Svoltai a sinistra e corsi giù fino alla nostra sala comune.
-"Salazar"- saltellavo da un piede a un altro.
-"Errata"-
-"Che cosa!?"- non avevo tempo.
-"Salazar Serpeverde"- ritentai.
-"Errata"-
-"Via i mezzosangue"- pronunciò un ragazzino del primo anno e la porta si aprì.
Con un occhiolino ci sgusciò dentro.
Mi affrettai a seguirlo. Dovevo muovermi.
Cercare Tom, Reg e Mattheo era fondamentale. Draco mi avrebbe raggiunta.
-"Eithel..."-
-"Pansy..."- non potevo.
-"Expulso!"- cadde a terra svenuta.
Corri Eithel. Corri!
Loro sono al sicuro, loro sono al sicuro qui. Non sono marchiati.
-"Tom!"-
Si girò rapidamente e sgranò gli occhi.
-"Dobbiamo scappare. Stanno arrivando..."-
Il ragazzo annuì, ma era troppo tardi. Gli Auror erano arrivati.
-"Portate la ragazza in infermeria"- disse uno di loro.
-"Cercatela."-
Iniziai a tremare. Avevo paura.
La mano di Tom si legò alla mia e la strinse. Tirò fuori la bacchetta e mi condusse nella camera di Reg.
-"Dobbiamo fuggire."- sussurrò una volta entrati.
I due ragazzi crucciarono le sopracciglia, ma capirono che non era il momento di fare domande.
Regulus saltò giù dal letto, si infilò la bacchetta nella cintura dei pantaloni e prese diverse boccette dalle sue mensole e ne lanciò una a ognuno di noi.
-"Non. Rompetele."- ci fissò profondamente e poi allungò il mento verso la porta. -"Dovete farlo una volta fuori"-
Fumogeni.
Mi sorrise quando nel mio cervello scattò la risposta.
Aprimmo la porta e con la bacchetta in una mano e la pozione nell'altra ci dirigemmo nella sala comune.
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come promesso ecco il nuovo capitolo!!
che ne pensate?
la storia vi sta soddisfando?
ig: _murderstories
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