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37. Verità o menzogna?

ciao..  ho paura a pubblicare.

sono sicura che mi odierete...

20 giorni da quando ho pubblicato l'ultimo capitolo... porca troia:/

vabbe oggi avremo le risposte? forse.

votate e commentate!
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Il Malfoy Manor era sempre così cupo, ma rispecchiava perfettamente il mio stato d'animo in questo momento.

Non sapevo se volevo correre dentro e richiedermi in una stanza con Voldemort e ascoltare tutto ciò che aveva da dire.

Oppure fuggire nella direzione opposta e nascondermi.

Avevo riparato l'armadio, quindi ora Silente doveva morire.

Draco non ce l'avrebbe fatta, Mattheo si era sporcato le mani già altre volte, a quanto si diceva in giro, ma sapeva anche lui che uccidere Silente era rischioso.

Narcissa ci accolse con un lieve sorriso, ma io schizzati dentro alla velocità della luce e corsi su per le scale.

Ogni gradino diventava sempre più opprimente.

Un tuono squarciò il silenzio. Seguito da un fulmine. E scrosci di pioggia iniziarono a scendere dalle nuvole grigie.

La pioggia.. ma che brutto presentimento che covo. Chissà cosa accadrà...

Taci!

Mi fermai di fronte la porta dell'ufficio del Signore Oscuro.

Bussai ed entrari.

Nagini era arrotolata in un angolo della stanza e Voldemort era seduto dietro la scrivania di legno.

-A cosa devo questa entrata in scena, mia cara?- sibilò.

-Alla verità.

-Ma certamente... cosa vuoi sapere?

Mi sedetti. -Tutto. Ogni minima cosa la voglio sapere.

Presi un respiro.

-So che i miei genitori erano mangiamorte ai tempi della prima guerra, giusto?

-Oh.. sarebbero orgogliosi della propria figlia- lo bloccai.

-Risposte rapide. Se chiedo amplierà. - lo guardai duramente.

Bussarono alla porta.

-Mio signore...

-Non ora, Bellatrix!- urlai alzandomi in piedi.

Chiusi la porta con un incantesimo e tornai a guardare l'uomo serpente che avevo di fronte.

-Erano nel suo esercito? Si o no?

-Si.- sorrise.

-Come sono morti?

-Dici che sono morti? Ne sei certa?

-Ho visto le loro lapidi...- non potevano essere vivi.

-Ti racconterò la storia.. o forse preferisci vederla, Eddy cara?

Soffiai come un gatto e gli puntai la bacchetta contro.

-Mi faccia vedere.

-Certamente.- ghignò.

Apparve un pensatoio e l'uomo ne versò una fialetta.

Avvicinai il volto e venni come assorbita dall'acqua.

Intorno a me c'era solo buio e poi di colpo la luce.
Mi schermai gli occhi con il palmo della mano. Io conoscevo questa stanza. Era la stessa dei miei incubi. La stessa stanza in cui...
Corsi su.

La porta che era sempre stata chiusa, ora era aperta.

Entrai guardandomi intorno.

-Ti prego! James!

La donna che urlava assomigliava a... me.

I capelli erano castani chiari, quasi biondi. Occhi così scuri, ma vuoti.

Notavo dolore e paura in quelle iridi scure.

-No, non lo farò! Non permetterò che mi portino via mio figlio.

Non riuscivo a vedere l'uomo a cui si stava rivolgendo.

-Hai detto che eri mio amico!

-Non crederai ancora a queste scemenze, vero? Tua figlia si merita la morte! Tua figlia è nata a causa di..

-Taci! Ha solo i suoi poteri. Non è sua figlia.

-Ma è un pericolo per tutti.

La scena mutò.

Ora mi trovavo in un roseto.

Il roseto che avevo visto da quella bellissima finestra.

Le rose erano fiorite e di un bel rosso. Altre nere.

-Mamma! Pave! Prendetemi!

Una bambina correva tra i gruppi di rose e dietro una donna con uno chignon morbido e piccole ciocche pendenti la seguiva.

Dall'altro lato apparve un uomo dai capelli scuri e gli occhi mielati.

Papà... pensai.

Nessuno dei due sembrava avere più di venticinque anni.

La lingua che parlavamo..  io la conoscevo, ma non l'avevo mai sentita in vita mia.

-Presto avverrà il cambiamento, dobbiamo agire. Il Signore Oscuro ci ha chiesto fiducia in cambio di...

-Lo so, lo so. Eithel! Andiamo!

Il mio nome uscito da quelle labbra così dolci, ma che avevano sofferto tanto, parve come musica.

Un fremito mi riscosse e la scena cambiò ancora.

Guerra.

Mi circondava la guerra.

Riconobbi mia madre e mio padre. Il Signore Oscuro.

Lucius. Bellatrix. I genitori di Reg

Tutti giovani.

Un urlo.

Mi girai di scatto e vidi mio padre a terra e mia madre che gli correva incontro.

Entrambi sanguinanti. Entrambi coperti di polvere.

Apparve Silente.

-Tom.. ancora una volta hai sbagliato, ma è giunta la tua ora....

AVADA KEDAVRA!

Ritornai alla realtà.

-Domande?

-Abbastanza.

Rise.

-Eithel...

Mi girai non appena mi sentii chiamare.

-Merda..- sussurrai.

_____

allora....

domande??

spero che non mi odierete!!!

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