Quel nome.....

Rose Wilde.....

La persona che cercava da una vita...

No...non poteva essere lei...non poteva...

Quel nome era l'unica cosa che Dream ricordasse.....l'unico nome che poteva ricongiungerla con la sua vita passata.

Ricordava solo quello Dream...nient'altro.
Non ricordava i suoi genitori, dove abitava e nemmeno il suo vero nome.
Non ricordava l'Ignoto che le aveva strappato la memoria anni prima..

La sua vita era cominciata in un vicolo buio.

Una bambina di sei anni sotto la pioggia, accovacciata in mezzo a due cassonetti, a fissare il vuoto nel vano tentativo di far memoria di qualcosa.

L'aveva trovata il tenente Reed, quando ancora non occupava posizioni così elevate all'interno della società.

- Che ci fai fuori tutta sola piccola?- le aveva chiesto con dolcezza.
La bambina si allontanò, diffidente "Chi è lui?" si chiedeva "Cosa vuole?", un senso crescente di paura cominciò a pesarle sul petto. Urlò e tentò di scappare ma Reed fu più rapido.

Un attimo, e Dream si ritrovò tra le braccia dell'uomo che si rivelarono, con sorpresa della piccola, forti ma allo stesso tempo delicate. La bambina si rilassò, posando la testa sul suo petto e Reed cominciò ad accarezzarle la chioma, nera come le ali di un corvo.

- Chi sono i tuoi genitori bambina mia?- chiese.
-Io....non ricordo- scoppiò in lacrime.
Una persona normale non le avrebbe creduto, avrebbe pensato che la piccola stesse scherzando o che, paralizzata dallo shock, non fosse capace di rispondere a domande così semplici.
Ma Reed era un Cacciatore, e aveva vissuto esperienze simili.
Istintivamente il suo sguardo si posò sulla mano destra della bambina.

Lì, all'altezza del polso campeggiavano due fori bianchi, a distanza di due centimetri l'uno dall'altro e ciò confermò i dubbi del Cacciatore: gli ignoti colpivano sempre lì.

Erano creature spregevoli gli ignoti, esseri umanoidi dalla pelle bianchissima, quasi trasparente, tanto che da lontano sembravano fantasmi.
Ma erano molto peggio di qualsiasi diavoleria che i film dell'orrore avrebbero potuto mai inventare.

Non avevano occhi. Al posto di questi erano scavate due orbite nere, al cui interno vi si intravedeva una forma bianca, che, dettaglio inquietante, assomigliava al teschio di un essere umano.
Un foro posizionato ai lati del collo fungeva da bocca, per nutrirsi delle paure degli esseri viventi.

Gli ignoti colpivano solo nelle ore più scure della notte, quelle che precedono il sorgere del sole e colpivano le loro vittime in modo rapido senza fare il minimo rumore.

Alla "preda" venivano messi a nudo tutti suoi incubi più neri, tirati a forza dal corpo mentre l'ignoto lo teneva stretto.

Effetti collaterali? Il più delle volte una morte immediata ma nei casi migliori la vittima entrava solo in un breve coma. Poi a metà strada vi era la perdita totale della memoria a causa dello shock.

-Tranquilla...avrai presto una nuova famiglia-
Detto questo Reed portò via la piccola Dream...cambiando per sempre il suo destino. Ma ciò che non cambiò fu l'unico richiamo di Dream alla vita precedente. La ragazza non sapeva perché...ma ricordava una voce, femminile e colmata dalla disperazione dire "Trova Rose Wilde...trovala! Lei ti spiegherà tutto"

Quel breve flashback durò solo pochi secondi nella mente di Dream...ma furono necessari perché la giovane allentasse la presa sulla lupa.

La gamba di quest'ultima scattò verso l'alto.
Dream si ritrovò a terra, il sapore del sangue sulla sua lingua.

Troppo tardi gli altri compagni reagirono. Un attimo e Rose Wilde riprese la sua forma animale scivolando, più veloce del vento, tra le luci notturne della città...