14) Nausicaa
Non ho idea quanto tempo sia passato ma quando scendo dalla mia bambina mi sento più tranquilla.
Ho girato per la città, senza una meta.
Di notte New York è magica con tutte quelle luci.
Entro in casa, vado in camera mia e mi spoglio, prendo il cellulare, guardo l' ora, sono le tre.
Mando un messaggio a Neel per avvertirlo che sono a casa.
Mi risponde subito "buona notte sorellina, resto da Cloe, a domani ".
Sorrido ripensando al passato.
Mio fratello che cambiava ragazza ogni settimana e Cloe che assisteva soffrendo perché innamorata di lui da sempre.
Come sono cambiate le cose.
Perché tutti sono felici e io no?
Mi faccio una docce veloce, rimetto il pigiama e torno sul divano, accendo la TV e continuo a guardare la mia saga preferita finché non scivolo tra le braccia di Morfeo.
La suoneria del mio cellulare non smette di martellare i miei timpani...perché non ho spento il telefono ieri sera??? È domenica e avrei voluto dormire fino a tardi.
Guardo l'ora e sono solo le dieci!
"Neel è l'alba che c'è???" Gli dico arrabbiata.
"Buon giorno anche a te, senti, stavamo pensando con gli altri..." tenta di dire ma lo interrompo
"no grazie, buona notte!" Attacco e mi alzo dal divano che è stato il mio letto per parecchie notti.
Mi guardo allo specchio e inorridisco, sono uno straccio.
Mi lavo e indosso un pantalone della tuta grigio con una maglietta bianca semplice.
Tento di legare i miei capelli ma riesco solo a fare una specie di coda alta, i miei ricci rispecchiano il mio umore, poi, rigorosamente scalza vado a fare colazione. Nutella, pane, latte, caffè ma prendo anche burro, fette biscottate e marmellata.
Sono depressa, ho bisogno di dolcezze e amo la colazione italiana.
Mi siedo sullo sgabello e inizio a spalmare la Nutella, cosa che richiede concentrazione per evitare di mangiarla direttamente dal barattolo.
Vengo interrotta dal campanello della porta - chi caspita sarà adesso???- dico smoccolando e maledicendo chiunque sia.
"Ecco arrivo" apro e trovo Lyam con una busta in mano.
"Buongiorno, io...ho portato dei cornetti se vuoi...possiamo fare colazione" mi guarda con i suoi occhi azzurri come il mare, in un contrasto perfetto con gli altri suoi colori e io resto quasi senza fiato perché ora che è qui davanti a me mi rendo conto di quello che realmente provo per lui e quanto mi sia mancato.
Mi sposto facendolo entrare, conosce casa e va a posare la busta sul bancone, dove c'è già la colazione.
"Posso?" Mi chiede timido , annuisco perché ho un groppo in gola e la voce mi tradirebbe.
Prende una tazza e un cucchiaino, una tovaglietta e si siede su uno sgabello vicino a me.
Non riesco a smettere di guardarlo, indossa anche lui una semplice tuta.
La maglietta aderisce al suo fisico perfetto, la forma dei suoi pettorali e le sue braccia muscolose.
Deglutisco e cerco di concentrarmi sulla mia tazza.
Mi guarda divertito
"quindi?" Azzarda con un sorriso.
Sto per lasciarmi andare, sto per dirgli che mi dispiace, che ho sbagliato a non ascoltarlo quella sera.
Ho sbagliato a non dirgli chi sono veramente quando però mi tornano in mente le immagini di ieri sera.
"Finalmente Veronica ha ottenuto quello che voleva.
Come l'ha presa Rosy?" Dico tagliente, continuando a spalmare la Nutella.
"Smettila Nausicaa, sono qui per parlare non per litigare" mi prende il mento e mi gira la faccia verso di sé.
Purtroppo però ho già gli occhi lucidi.
"Non toccarmi Lyam, chissà cosa hai fatto con quella mano poco fa, mi viene da vomitare solo a pensarci " gli dico rabbiosa.
"Anzi sai cosa ti dico? Grazie dei cornetti, ora vai non voglio vederti più, vai dalla tua amica, se si dovesse svegliare e trovar..." non riesco a finire la frase che Lyam mi ha chiuso la bocca con la sua.
Tento di allontanarlo ma mi tiene stretta e non riesco più a resistergli, mi lascio andare e faccio entrare la sua lingua nella mia bocca dove si ritrova con la mia.
Lascia i miei polsi e le mie mani vanno subito tra i suoi capelli, i nostri corpi sono talmente attaccati che non passerebbe neanche un foglio.
"Mi sei mancato, mi sei mancato da morire" riesco a dirgli tra le lacrime.
"Anche tu e stai tranquilla che queste mani non hanno toccato nessuno dopo di te" Sorride, mi tira su e io lo circondo con le gambe.
Mette le sue mani sul mio culo e si dirige in camera.
"Dopo parliamo ma adesso ho bisogno di te" dice dandomi dei piccoli baci tra l'orecchio e il collo.
"Ti voglio Lyam " gli sussurro.
Si mette seduto sul bordo del letto e continua a baciarmi.
Le nostre lingue giocano, le sue mani vanno sotto la mia maglietta e stuzzicano i capezzoli già turgidi.
Ci stacchiamo solo il tempo per togliere le magliette.
Mi bacia il petto e prende in bocca un seno, lo lecca e succhia avidamente il capezzolo.
Allungo la mano in mezzo alle sue gambe e sento la sua erezione.
I pantaloni cominciano ad essere decisamente di troppo così mi alzo e lo spingo sul letto.
Gli sfilo pantaloni e boxer insieme poi mi spoglio anche io.
I nostri respiri sono accelerati.
Quanto mi è mancato.
Lo guardo e mi inginocchio sistemandomi tra le sue gambe.
Prendo il suo membro duro e dopo averlo leccato lo prendo in bocca.
Mi mette le mani tra i capelli e mi aiuta a prendere il ritmo...si ferma un'attimo per poi riprendere...su giù su giù...si ferma di nuovo.
"Se continui così vengo in un secondo". Prendo i suoi polsi e li allontano dalla mia testa e continuo a succhiarlo.
Su giù su giù.
Sento il suo respiro sempre più veloce.
"Nausicaa...io...non....resisto" e viene gridando il mio nome.
Non mi tolgo e lascio che il suo sperma mi inondi la bocca, mi tira su e inizia a baciarmi.
"Mi sei mancata, mi sei mancata da impazzire" mi dice stringendomi forte.
"Anche tu" gli dico tra un bacio e l'altro.
Ho voglia di lui e la cosa è reciproca, per parlare avremo tempo.
Voglio fare l'amore con lui o scoparlo è uguale.
Ma voglio sentirlo dentro di me tutto il giorno e non credo che a lui dispiaccia.
Mi siedo su di lui e con il dito inizio a fare dei piccoli cerchi sul il mio clitoride pulsante, vedo una scintilla nei suoi occhi e sento la sua erezione sotto al mio culo.
Mi penetra con due dita
"Cazzo sei tutta bagnata" lo guardo maliziosa e avvicino il suo membro alla mia apertura, lo faccio scivolare dentro di me piano e inizio a pompare.
"Sei così stretta" dice con voce roca.
Poi la situazione si ribalta e sono sotto di lui.
Abbiamo fretta, basta giocare.
Inizia a muoversi dentro di me, io seguo il ritmo con il bacino e dopo poche spinte veniamo insieme.
Aspetto che il respiro sia più regolare poi lo guardo
" dobbiamo parlare " ma lo dico con gli occhi che sorridono.
Lyam mi strizza le chiappe facendo fare al mio bacino dei movimenti, avanti e indietro, ancora è dentro e da quello che sento non uscirà ancora.
Mi sorride "hai ragione, dobbiamo parlare ma dopo" poi mi bacia e continuiamo a fare l'amore.
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