Una corsa Contro il Tempo
Natasha - Pocketful Of Sunshine
Guardando curiosa il suo orologio da taschino ormai dentro ad esso, lui con molta calma poggiando una mano sul taschino come a controllare che l'orologio fosse ancora lì rispose《È un cimelio di famiglia, controllavo che ore fossero》sorrisi di sbieco.
《È tardi, vero?》chiesi, annuì《Sarà meglio ritornare e affrontare il problema con tuo padre》scossi la testa contraria《Non se ne parla》.
《Devi parlarci prima o poi, non puoi restare qui a prendertela con lui perché ti ha protetto》disse prendendomi per mano e rientrando nel corridoio dell'Ala Est del castello, dove fino a poco fa e giuro di averlo visto con i miei occhi era pieno di ragnatele e crepe sul tetto bianco, adesso sembrava del tutto nuovo.
Scossi la testa pensando avessi visto male, quando Carter disse《È strano ci sono sempre state》sbattei le palpebre.
Confusa gli chiesi《Cosa?》lui con un sopracciglio alzato mi guardò e indicò il tetto, forse avevo pensato ad alta voce.
《Allora non sono pazza》affermai passandomi una mano sulla fronte sentendomi sollevata.
Carter alzò gli occhi al cielo e mi superò bisbigliando《Lo sei sempre stata》.
Ah, ecco mi era sembrato così strano che non facesse più battute.
Leggermente irritata lo seguii, superammo il corridoio e svoltati altri due corridoi ci trovammo di nuovo davanti alla Sala da Ballo.
Indietreggiai al pensiero di vedere di nuovo mio padre spiegarmi per la seconda volta il motivo delle sue bugie.
Era un sentimento troppo forte da mandare giù, non potevo immaginare mio padre, l'uomo che mi proteggeva dai mostri dentro il mio armadio da piccola potesse avermi mentito per tutto quel tempo.
Ci mancava solamente che anche mia madre fosse lì a dirmi che abbandonarmi era una copertura per poter proteggermi.
Ma poi realizzai che Carter l'aveva vista per quasi sedici anni girare per casa Carter e che lui si era preso la mia vita.
E lì mi venne il dubbio che la supposizione su mia madre fosse del tutto vera, d'altronde mio padre, per me, era diventato un Auror da un giorno all'altro.
E in quel momento di silenzio sovrastato dalla musica dell'orchestra chiesi quasi urlardolo《Posso farti una domanda?》Carter si voltò verso di me, distogliendo lo sguardo confuso dalla folla nella Sala da Ballo.
Avvicinandosi al mio orecchio mi chiese《Potresti ripetere?》ingoiando un groppo nella gola sperai che dopo avergli posto la domanda mi avrebbe urlato contro di essermi sbagliata.
Mi presi di coraggio e avvicinandomi al suo orecchio formulai la domanda《Hai mai visto Natalie praticare magia?》.
Lui guardandomi stranito rispose《Natalie chi?》alzando gli occhi al cielo mi avvicinai nuovamente per riformulare la domanda aggiungendo《Sai quando lei era a casa mia praticava un sacco di magia, tu l'hai mai vista praticare magia?》.
Sollevando lo sguardo capì che parlavo di mia madre, e con un mezzo sorriso disse《Non sai mentire Zucchero Filato》poi aggiunse《Vuoi sapere se tua madre è purosangue?》annuii.
Volevo conoscere la verità a tutti i costi, anche se sapevo già la risposta volevo sentirla pronunciare da qualcuno diverso da mio padre o mia madre.
Il viso di Carter cambiò espressione, mi afferrò delicatamente dalle spalle e da quello sguardo capii la risposta.
Allontanandomi bruscamente da Carter, mi appoggiai al muro nonostante l'abito non me lo permettesse《Mi dispiace, ma credo che anche lei abbia avuto i suoi motivi》spiegò Carter avvicinandosi.《Era qui... l'ho vista mentre uscivo nel terrazzo, pensavo stessi male per lei》aggiunse abbadsando lo sguardo.
Alzai lo sguardo verso di lui e con molta delusione nella voce urlai《Tu l'hai visto e me lo dici solo adesso?!》.
Mi sentivo distrutta, quella serata che credevo potesse andare nel migliore dei modi si era rivelata un completo disastro per i semplici motivi:
1. Avevo scoperto il segreto di mio padre e lo avevo ignorato;
2. Avevo perso il mio unico migliore amico per colpa sua;
3. Avevo appena scoperto che mia madre non solo era una strega, ma era anche un Auror e che era al Ballo dove io credevo di essere da sola!
Carter non fiatò, così con la rabbia nel cuore entrai in Sala dirigendomi al buffet, era almeno un'ora o due che non mangiavo o bevevo nulla.
Afferrai un bicchiere di champagne e lo bevvi in un solo sorso pensando al miglior discorso da premio Oscar da fare a miei genitori una volta avuti di fronte.
Mi guardai intorno e stranamente mi accorsi che le tende che io e le ragazze avevamo sistemato prima del Ballo erano legate dal lato opposto.
Ma non ci badai molto ero più incoraggiata a trovare i miei genitori tra quei tanti studenti che danzavano nei loro abiti antichi.
Se solo li avessi intravisti, avrei fatto rivoltare pure i tavoli da buffet se era necessario, non potevo sopportare che loro due non avessero nemmeno pensato di cercarmi per tutto il castello, avrei fatto un'eccezione per mia madre, lei mi aveva abbandonata lo stesso, ma mio padre aveva superato tutti i limiti.
Non appena li avrei visti avrei iniziato ad urlare come una pazza per tutta la Sala non interessandomi di sembrare pazza agli occhi di tutti quei ragazzi carini che stavano ballando attorno a me in quel momento.
Stranamente non ero nemmeno lontanamente riuscita a riconoscere i miei professori o le quattro depresse delle mie amiche.
Realizzai che non avevo visto nemmeno Lucifer o Shawn quando un bel ragazzo sui quindici anni dagli occhi verdi mi rapì letteralmente.
Non solo fui rapita per i suoi fantastici occhi o per il suo aspetto così curato con quei capelli neri corti con un ciuffo familiare, ma fui afferrata e portata al centro della Sala a ballare《Natalie come mai tutta sola?》mi chiese.
《Jackson ti ha abbandonato?》mi chiese nuovamente trascinandomi per ballare, confusa dissi《Credo mi confi con qualcun'altra, non sono Natalie》.
Lui guardandomi in viso scoppiò a ridere affermando《Vedo che prendi sul serio il tuo personaggio》.
Osservando a fondo la Sala notai il colore del tappeto che da rosso era diventato bianco, e le pareti verdi del castello sembravano da poco verniciate.
Dove cavolo mi trovavo in quel momento o dov'erano tutti?
Il misterioso ragazzo dagli occhi verdi trattenne lo sguardo sui miei occhi《Che hai 'Dolcezza', non sembri avere una bella cera》disse con un sorriso soddisfatto.
Dolcezza, mi aveva chiamato dolcezza!
Con quell'aria da pallone gonfiato e quel sorrisetto per non parlare del soprannome mi ricordava qualcuno talmente simile da provocarmi una rabbia dentro e un senso di freddezza.
Con un'occhiataccia affermai《Dolcezza lo dici a tua nonna e ti ripeto di non chiamarmi Natalie》.
La piccola orchestra finì di suonare 'la sonata al chiaro di luna' di Beethoven così il misterioso ragazzo si fermò《Questa è la Natalie Marryway che conosco!》affermò.
Improvvisamente le mie palpitazioni aumentarono e le mie ciglia iniziarono a sbattere ripetutamente mentre balbettavo《È impossibile... come... mi hai chiamata?》ma prima che potesse rispondere qualcuno mi prese per mano allontanandomi dal ragazzo.
Carter era accanto a me, mentre fissava il ragazzo di fronte a noi《Spiacente, ma non è la ragazza che credi》disse.
《E tu chi diavolo sei?》chiese il ragazzo guardando Carter dalla testa ai piedi poi rivolse il suo sguardo su me.
Solo dopo mi accorsi della somiglianza tra i due: stesso colore dei capelli, stessi lineamenti del viso, ma occhi diversi.
Spostando lo sguardo più in là notai una ragazza avvicinarsi《Blake, hai perso la tua Natalie?》gli chiese affiancandolo e guardandomi.
La particolarità della bellezza della ragazza erano gli occhi azzurrissimi, la pelle chiara che illuminava il vestito azzurro scuro che portava.
Aveva il viso a cuore incorniciato dai capelli castani legati in una acconciatura perfetta e a giurare io quella ragazza l'avevo già vista.
Guardai verso Carter che guardando la ragazza rimase scioccato, osservandolo mi accorsi che aveva gli occhi lucidi.
La musica ripartì, ma noi quattro restammo fermi a guardarci l'un l'altro fin quando non arrivò una coppia a distrarci.
Un ragazzo castano, più alto di Blake... il ragazzo dagli occhi verdi era l'Auror che avevo quel giorno nella stradina del Pab insieme a Lucifer.
Il castano nel suo completo nero era accompagnato da una ragazza alta quasi quanto me, bruna con un abito verde petrolio che le impallidiva il volto leggermente rotondo.
Tutti rivolsero lo sguardo sulla coppia tranne Carter《Natalie...》disse Mr. Blake guardando quella che doveva essere mia madre... da giovane.
Poi rivolgendosi a me e Carter chiese《Voi chi siete?》《Te l'ho detto che era la ragazza sbagliata》affermò Carter riprendendosi.
Ad intromettersi fu il castano accanto a mia madre《Non dirmi che hai sbagliato Natalie per questa ragazza》scoppiò a ridere.
《Leonard non essere sciocco sono quasi identiche》intervenne la ragazza accanto a Mr. Blake.
Leonard... Mr. Blake che mi diceva "Jackson ti ha abbandonato".
Quello era mio padre!
《Non vorrai dire sul serio Clary》disse mio padre e lì guardando prima lui e poi la suddetta Clary, esclamai ricordando a chi somigliasse《Cassy!》.
Carter mi guardò domandando con aria allarmata《Tu, la conosci?》tutti si voltarono a fissarmi.
《Si, almeno credo di conoscere la figlia》bisbigliai a Carter cercando di non farmi sentire da quei quattro.
《Mi ricordi una persona che conosco, ma no, non ti conosco》le dissi con un sorriso debole.
《Eh, sì direi che ti somiglia parecchio Natalie... mente allo stesso modo》disse mio padre rivolto a mia madre, l'unica che ancora non aveva aperto bocca.
《In effetti, mentiamo allo stesso modo, siamo quasi sorelle nell'aspetto》disse prendendomi una ciocca di capelli e spostandola dietro le spalle.
Indietreggiai al solo tocco e poi con molto nervosismo dissi《Noi... ecco... dovremmo andare, scusate e ciao》.
Afferrai Carter per mano e ci voltammo, ma la voce di mio padre ci fermò di colpo《No, restate... non volevamo essere scortesi, magari dopo il ballo usciamo a prendere qualcosa》.
Optai di rifiutare, ma Carter mi precedette accettando《Bene allora, facciamo una passeggiata nei giardini!》affermò mia madre.
Il bello era che avevo affermato che avrei fatto saltare anche i tavoli se fosse stato necessario nel sgridare i miei genitori e poi ci uscivo a bere champagne con il mio peggior compagno d'avventure.
Con un finto sorriso, a denti stretti dissi a Carter《Che diavolo ti viene in mente!Non possiamo parlare con loro》.
Carter con viso innocente《Perché no?Non li conosciamo apparte i tuoi genitori, giusto?》chiese distolsi lo sguardo dal suo e continuai a sorridere.
Sorpreso disse《Conosci anche gli altri due!》scossi la testa smentendo《Ti conosco troppo bene Zucchero Filato》sorrise.
Ecco a chi Mr. Blake somigliava!
《Anche tu, li conosci... la ragazza non facevi che fissarla》bisbigliai restando dietro alle due coppie che ci portavano fuori nei giardini con in mano i bicchieri con lo champagne fresco.
Smise di sorridere alla mia affermazione e disse《Si, lei mi ricorda mia madre... è morta》mi sentii in colpa per avergli detto che la fissava.
Mi strinsi di più al suo braccio dicendo《Mi dispiace molto, Thomas》alzò lo sguardo verso di me sorprendendosi del fatto che lo avessi chiamato con il suo nome e non più con il cognome.
Colpi di scena!
Finalmente il capitolo tanto atteso, ammetto che questo è stato il capitolo più bello che abbia mai scritto, non per vantarmi.
Posso anche scrivere male, ma in questo capito sembrava mi fossi immedesimata nella protagonista.
Apparte questo, non vi disturbo più e buon proseguimento!
~Beauty_princess05
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