Tu possiedi tutto quello che lei non avrà mai
Dean lewis - Waves
Narratore esterno
New York 2043, Villa Blake
Futuro
Entrati nell'accogliente e calda casa, gli ospiti lasciarono i loro cappotti sull'appendiabiti sotto richiesta della padrona di casa.
All'interno ad aspettarli trovarono i due fratelli Blake nell'esatta posizione in cui li avevano trovati prima di uscire fuori.
Michael appoggiato al bancone dell'angolo bar aveva un'espressione pensierosa talmente intensa che fissava un punto del pavimento con in mano un bicchiere di vino rosso, che alla vista della madre, nascose immediatamente.
Marika lo fulminò con lo sguardo.
Non succedeva molto spesso o almeno non si faceva quasi mai beccare in primo piano, però era lecito alla sua età era quasi maggiorenne.
Ma alla madre non importava, era più convinta del fatto che un giorno sarebbe diventato un alcolista se avrebbe incominciato alla sua età.
《Oh, andiamo qualche sorso non lo farà diventare un'alcolista!》rispose Shawn divertito leggendo i pensieri di Marika e andando verso il bancone e servendosi da solo si unì al ragazzo in un brindisi.
Mrs. Blake cercò lo sguardo del marito che alzò le spalle e con aria innocente si unì ai due prendendo un bicchiere.
Scioccata Marika, guardò Aurora che rideva divertita dalla scena, e affermò con tono molto alto per farlo sentire al marito e al figlio Michael《Almeno Dylan non bevendo non diventerà dipendente》.
Aurora abbassò lo sguardo e rivolta a Marika le confidò a bassa voce《Si è vero, ma è dipendente da qualcos'altro... sopratutto dal gruppo AB positivo, vizio di famiglia Beker》.
Le sorrise indicando se stessa che fino a 22 anni fa era una perfetta sacca di sangue AB positiva.
Marika sollevò lo sguardo al cielo ricordando ancora una volta la storia della famiglia Beker e il legame con quella dei Marryway, dei James e in fine quella dei Mccall.
A volte lo dimenticava nonostante lei e suo fratello Andrew e i suoi cugini, mai conosciuti fino a ventuno anni fa al suo ultimo anno ad Ilvermorny, fossero gli ultimi della stirpe dei Marryway, meglio sottolineare che gli ultimi sarebbero proprio i suoi figli e i suoi nipoti.
E pensandoci era davvero un triangolo amoroso, come aveva detto molti anni fa Thomas prendendola in giro, dopo quello che era successo in quei due ultimi anni da studenti.
C'era da dire però che tutta quella suspense la intrigava molto, dato che tutt'ora nessuno delle quattro famiglie era riuscita a risolvere il mistero della maledizione.
A distrarla fu proprio il campanello della porta d'entrata e i passi di Avril e Lucinda Beker scendere la scalinata a spirale di fianco all'entrata a destra.
Marika riscossa si precipitò ad aprire la porta trovandosi di fronte i Fallen nei loro splendidi abiti eleganti.
Avril sorrise divertita mandando uno sguardo ammiccante a Luce indicando con un cenno della testa casuale Maximilien Fallen fratello gemello della loro migliore amica Iris Fallen.
Luce diede una gomitata all'amica e sorridente si sistemò i lunghi capelli castani ondulati sul vestito blu notte a maniche lunghe con uno scollo a Bordot e una gonna stretta lungo fino al ginocchio con delle calze nere trasparenti e delle Dr. Martens nere.
Quando finalmente Mrs. Blake fece accomodare i nuovi arrivati le due raggiunsero Max e Iris ancora di fronte all'entrata a deporre i cappotti nell'apprendiabiti già stracolmo.
Max schiuse le labbra sorpreso di ritrovarsi di fronte ad un'Avril Blake elegante con un vestito color viola scuro con le maniche a tre quarti.
《Bellissima》si lasciò sfuggire fissandola per poi guardarsi intorno e aggiungere mandando giù un nodo alla gola in modo imbarazzato《È molto più luminosa la casa dall'ultima volta》.
Non ci voleva la capacità dei Beker nel saper leggere i pensieri che il complimento non era rivolto all'enorme casa, ma alla proprietaria o almeno all'unica figlia femmina in quella casa.
Luce mantenne il sorriso sulle labbra rosee nonostante il suo cuore pareva avesse iniziato a battere anche se fermo dalla nascita, ma d'altronde c'era di mezzo la maledizione che la rendeva una mezza umana perciò era come se avesse perso un battito per davvero.
Non poteva in alcun modo far capire al resto dei Beker i suoi pensieri o le sue emozioni sopratutto a suo fratello Dylan sempre a intrufolarsi nei suoi pensieri come a scovare un qualche delitto.
Girandosi Luce controllò se il fratello le stesse leggendo i pensieri, lo vide in fondo alla sala da pranzo a conversare amabilmente con Mr. Blake, suo padre e Michael.
Era davvero così naturale come se in fondo non stesse leggendo i pensieri di chi lo guardava negli occhi inconsapevole del fatto che sapesse farlo.
Per Luce era davvero ripugnante.
Certo era una cosa inevitabile dato che sentivano qualsiasi pensiero circolasse all'interno della stanza.
Ma era anche vero che avrebbero potuto non ascoltare, sopratutto certi commenti che ti spezzano il cuore in mille pezzi al solo pensiero.
"Sento il tuo umore da qui... non cercare di negarlo" Luce sussultò provocando una serie di facce confuse nei volti di Avril e compagnia.
L'unico modo di comunicare tra simili senza essere ascoltati da altri era concentrarsi sulla persona specifica osservandola o addirittura pensandola.
《Non sentite freddo?》chiese sfrecando le mani fingendo di sentir freddo, Avril e Iris la guardarono sospettose, Luce riuscì a leggere i loro pensieri "Dev'essere un qualche segnale da 'ho sentito un pensiero' sicuro".
"Ma per piacere, sentire freddo? Tu sei già fredda!" le comunicò Dylan anche se girato di spalle lontano a metri da lei.
"Cosa avrei dovuto dire? Mio fratello maggiore è uno psicopatico che tenta di leggere i miei pensieri ogni volta che vuole, oh a proposito legge pure i vostri. Patetico" pensò Luce facendo una smorfia accompagnata da uno sbuffo.
"Beh, per tua informazione sei tu che non riesci a trattenere i tuoi pensieri, pensa se il tuo potenziale nemico possa leggerti nella mente, come lo avresti impedito?" la voce di Dylan le arrivò precisa e identica alla realtà con quel suo solito tono da 'ragazzo delle tenebre' anche se per un certo verso lo era.
"Scusami tanto se non sono la prescelta di Kateelyn Westhard, è così strana, non mi piace quella donna mi ispira antipatia ogni volta che andiamo ad una assemblea del consiglio" riferì a Dylan.
"Westhard conosce l'arte della retorica, ma non per questo è cattiva, anzi ci protegge da potenziali minaccie in quanto regina" la difese il fratello, Luce sbuffò contrariata "Certo, come no... è solo perché la nostra situazione ci rende più forti e famosi di lei, ha paura che le venga rubato il trono per questo ci tiene sotto la sua campana di vetro" .
"Ricordati che è sempre qualcuno di importante e di conseguenza ha occhi, orecchie e pensieri ovunque".
Luce annuì anche se dell'idea che quella donna fosse spaventata dal fatto che la famiglia Beker da un giorno ad un'altro avrebbe potuto lasciare il consiglio così da perdere il vantaggio di avere una specie rara come la loro.
Una volta interrotto l'interazione psichica tra i due fratelli, Dylan Beker si avvicinò ai quattro.
Il viso sempre pallido di una lucentezza ben accurata seguita dallo smagliante sorriso bianco e affilato del ragazzo.
I soliti occhi nocciola incorniciati da un filo di verde scuro e un velo di lucidità, con aria seria si sistemò i corti capelli castani solo per vizio e salutò i presenti.
Max lanciò uno sguardo complice all'amico compiendo la loro stretta di mano segreta di fronte a tutte e tre le ragazze.
《Iris come va?》chiese Dylan titubante, era decisamente imbarazzato dal vederla lì a fissarlo per mezz'ora come incantata, per metà colpa della maledizione che affliggeva i Beker.
La diretta interessata si riscosse scostando la lunga chioma di capelli corvini boccolati accentuata dal rossetto rosso fuoco che la ragazza portava sulle labbra perfette.
Schiarendosi la gola e abbassando lo sguardo disse《Tutto bene, grazie》, non che Iris provasse un qualche sentimento verso Dylan, ma c'era qualcosa che l'attirava... forse il pericolo.
Ebbene sì, Dylan poteva sembrare il perfetto ragazzo serio e paziente mai visto prima d'ora, ma aveva un carattere alquanto suscettibile soprattutto se usciva fuori il tema: Beker vs Mccall.
A salvare Luce dall'ennesimo tentativo di Dylan di leggerle la mente fu l'arrivo dei Saltzman e dei Mccall, ormai un'unica famiglia.
Dylan sembrò irrigidirsi una volta incrociato lo sguardo convinto di Jake Mccall che portava una giacca blu aperta che lasciava intravedere la camicia bianco latte che indossava, sotto portava dei jeans blu scuro dove teneva le mani in tasca con un'aria da 'Guarda chi si rivede' o da 'Davvero credi di poterti sbarazzare di me?'.
Dylan trattenne i suoi istinti omicidi quando la sorella le poggiò una mano sulla spalla chiedendosi quale fosse il motivo di tale comportamento.
Per Lucinda Beker era la prima volta che incrociava lo sguardo di un Mccall nonostante andassero nella stessa scuola per non parlare dei continui richiami da parte della Jekins per i guai in cui Dylan si cacciava.
Lo conosceva solo per nome anche se non era la prima volta che venivano a casa Blake per la cena pre-natalizia solo che in quel periodo le era venuto un gran mal di testa da dover saltare l'invito favorevoli Dylan e il padre.
Jake parve particolarmente interessato al gesto rassicurante di Luce verso il fratello tanto da scambiarla per la fidanzata di quest'ultimo.
Jake le rivolse uno sguardo dal basso verso l'alto sorridendole compiaciuto, Luce cercò di concentrarsi al meglio per poter leggergli nel pensiero, ma qualcosa o meglio Mccall stesso le impediva di farlo.
Ai suoi occhi aveva un qualcosa che andava oltre i suoi dannatissimi occhi verde smeraldo o i suoi perfetti capelli castani, era come incantata e allo stesso tempo irritata dalla sua presenza.
Con un'alzata delle sopracciglia li superò senza neanche rivolgere parola, che scortese, pensò Luce seguendolo con lo sguardo.
Evidentemente Dylan non era il perfetto fratello protettivo che Luce credeva, era soltanto interessato a non far mai incrociare lei e quel Mccall in giro per i corridoi sapendo chi fossero.
E c'era riuscito, nessuno dei due aveva mai rivolto uno sguardo all'altro fino a quell'istante.
Una volta a tavola Avril andò dritta verso il suo posto accanto ad Iris, in modo tale da far sedere Luce e Max vicini all'insaputa di entrambi.
Quando prese posto sorrise ripensando al fratello Michael e alla faccia che avrebbe fatto una volta scoperto che lei stessa aveva spostato il segnaposto di quest'ultimo accanto a quello della Saltzman.
Ma la sorpresa non fu solo per uno, bensì per due persone a quel tavolo: come per Michael c'era Ivy Saltzman, per Avril c'era Max Fallen.
Questo stupì molto entrambi tanto da lanciarsi occhiataccie da quattro posti più in là come i bravi fratelli facevano.
Non furono gli unici ad esserne sorpresi, di fronte ad entrambi c'era proprio l'unica persona che non avrebbe dovuto trovarsi seduta lì, la ormai delusa Lucinda Beker.
Ed eccolo lì il momento che aveva tanto temuto fin dal principio, che le si presentava davanti come la scena di un film in bianco e nero.
La disperata sensazione che aveva predetto fin da subito, che le faceva pure provare un'enorme colpa per aver pensato minimamente che la sua migliore amica potesse farle questo.
Uno di quei giorni sarebbero finiti insieme, lo sapeva già da molto tempo, ma la troppa sicurezza che non sarebbe mai accaduto non le lasciò il tempo di riprendersi dalla spinta che le aveva dato all'improvviso.
Più tardi verso la seconda portata, tacchino con patate, carote e contorno di salsa ai mirtilli, Dylan e Avril salirono al piano di sopra poco dopo li seguirono i Fallen, il resto dei Blake e Alexander Saltzman.
Jake ovviamente non era rimasto molto al suo posto dato che era molto vicino a Beker, così era quasi rimasto fuori tutto il tempo in mezzo alla neve.
Ivy e Luce invece erano ignare di quell'incontro poiché i rispettivi fratelli volevano tenerle all'oscuro di quel viaggio pericoloso.
《Sospettano qualcosa Luce e Ivy?》chiese Avril una volta essersi chiusa la porta della sua stanza alle spalle.
Dylan scosse la testa sicuro del fatto che la sorella era più impegnata a pensare ai problemi di cuore che ad accorgersi delle piccole riunioni tra i presenti.
Avril sospirò dicendo《Mentire ad entrambe è così difficile, siamo delle brutte persone》, a prendere parola fu Michael《Meglio esserlo così piuttosto che in un'altro modo》.
Dylan annuì con espressione seria sfrecandosi la mano destra sulla fronte e affermando《Non preoccuparti se saremo delle persone brutte, piuttosto credo che saremo io e Alec ad essere i capri espiatori essendo parenti》.
Iris Fallen in quel preciso istante guardando i movimenti perfetti e classici di Dylan risentì la stessa sensazione di qualche ora fa, una specie di ansia improvvisa che coinvolgeva l'apparato dirigente.
Le parve di vedere i gesti di Dylan muoversi a rallentatore come un video a velocità minima.
Aveva quell'espressione così seria in viso che ogni volta le faceva venire brividi e non di freddo.
《Esatto, perciò auguratemi buona fortuna una volta ritornati》commentò Alec con un'ironia adatta al colore dei suoi occhi, blu ghiaccio.
Max trattenne le risate, mentre Alec rivolta la testa in alto si fece il segno della croce《Stai scherzando spero》rispose Avril con un tono un po' acido.
《Lasciando stare Alec e la sua innefabile ironia, sappiamo che mio padre possiede un cimelio di famiglia simile ad una giratempo》bandò alle chiacchiere Ross Blake.
Al piano di sotto ormai finito il secondo, erano pronti ad assaggiare la fantastica torta a sorpresa bruciata di Mrs. Blake così Marika si rivolse alla Beker《Luce potresti chiamare Avril mi servirebbe il suo aiuto》.
Nel preciso istante in cui Luce mise piede a metà scala sentì i pensieri di tutti all'interno di quella stanza, in particolare quello del fratello.
"Sto facendo la cosa giusta, Luce non deve assolutamente essere a conoscenza della maledizione, resterà al sicuro fin quando non sarò ritornato dal passato" si ripetè Dylan tra sè.
Lei incapace di credere a quelle parole dischiuse le labbra venendo travolta da un invisibile pressione che colpendo il petto le fece crescere un vuoto paragonabile a un peso.
Rimase lì perplessa ancora un po' fin quando non si ritrovò faccia a faccia con i sette《È pronto il dolce》disse bisbigliando come se avesse perso la voce in quell'istante.
Dylan fissandola negli occhi e provando a leggerle il pensiero comprese di averle spezzato il cuore.
Si protese in avanti verso di lei, ma indietreggiò, Dylan chiuse gli occhi un'istante sospirando in modo disperato《Non aggiungere altro, bastano i pensieri》gli disse lei.
Poi guardando Avril, Iris e lo stesso Ross di cui si fidava li fulminò con lo sguardo tanto da far evidenziare il colore sovrannaturale rosso dei suoi occhi di solito castani.
Non ci pensò due volte ad uscire da quella stramaledetta casa e prendendo il cappotto silenziosamente uscì fuori.
L'aria invernale le attraversò il cappotto e lentamente le accarezzò le gambe coperte solo dalle calze a causa del vestito corto che indossava.
E passeggiando tra la leggera brezza invernale che le scuoteva leggermente i capelli castani ondulati ripensò allo sguardo sconvolto di Dylan per averlo colto sul fatto alla grande.
Una rabbia incontenibile crebbe in lei tanto che quando appoggiava la suola delle scarpe sulla neve bianca sembrava calpestare ferro.
Facendo il giro della casa si soffermò a guardare l'interno della sala da pranzo dalla grande finestra, nascosta dietro le siepi subito dopo il terrazzino.
Osservò come con naturalezza Dylan fosse sceso per il dolce accompagnato da Avril che sembrava godersi il fatto che Max la prendeva in giro con un sorriso talmente dolce da farle salire il diabete.
Anche a quella distanza poteva sentire i commenti che Max le rivolgeva e come Avril cercava di trattenere i propri pensieri a Luce stessa.
Era certa che anche lei provasse qualcosa nei confronti di Max, ma che fosse solo troppo rigida e una perfetta stronza per ammetterlo a se stessa e cadere ai piedi di Fallen di fronte a lei.
Un sospiro di rabbia uscì dalle labbra di Luce《Guardala》una voce maschile dietro di lei alquanto vicina le ordinò di guardare la sua più fidata amica.
Spaventata indietreggiò andando a sbattere contro il misterioso ragazzo《Guarda come si comporta quando la guarda...》le sussurrò prendendole il viso e riportando il suo sguardo alla finestra.
Vide come Max avesse attenzione solo per lei, di come con una mossa di capelli lui sorridesse in un secondo.
《E adesso guardati... nella disperata speranza che lui, o chiunque altro si accorga della tua scomparsa...》la sua mano scivolò lungo i capelli di lei spostandoli di lato.
Luce respirò faticosamente, era spaventata non da chi potesse essere, ma dalla pura verità.
Riportò lo sguardo sui due dentro che adesso si sorridevano entrambi《Cosa ha lei in più di te?》le chiese il ragazzo, più rivolto al pensiero della Beker che alla sua domanda.
Luce sbattè le palpebre confusa, sembrava volerla persuadere a pensare che la sua migliore amica fosse... fu interrotta ancora una volta da quest'ultimo《Guardala, è bella, simpatica, attraente... e sopratutto lui non la considera come un'amica》.
Qualunque fosse stato il suo intento, beh c'era riuscito... Luce iniziò per un solo momento a vedere Avril come una potenziale minaccia.
Il ragazzo misterioso sembrava non averne abbastanza di persuaderla《Sai cosa lei non ha, rispetto a te?》le chiese giocando con i suoi capelli fino a poggiare il suo mento sulla sua spalla che venne a contatto con il suo respiro caldo ed eccitante.
Ingenuamente Luce trasportata da quel tentativo di poter abbattere la sua amicizia con Avril, chiese debolmente con voce bisbigliata《Cosa?》.
La risposta tardò ad arrivare, il misterioso ragazzo sembrò sorridere《Tu possiedi tutto quello che lei non potrà mai avere... bellezza》si bloccò un istante per godersi il momento di estasi della Beker.
《Mentre lei invecchierà... tu rimarrai giovane e bella per l'eternità》continuò.
In quel momento Luce trasalì voltandosi e finalmente rivelando l'identità del misterioso ragazzo.
Voltandosi si imbattè in due occhi verde smeraldo illuminati dalla luce della mezza luna, non erano i soliti occhi verdi di Ross, erano occhi a cui non aveva mai fatto caso, mai visti così da vicino, ad un palmo dai suoi castani.
Luce schiuse le labbra sorpresa e riprendendo il controllo chiese《Come...》non finì la frase perché lui la interruppe.
《Ed è in quel momento che lui capirà di averti persa...》disse Jake Mccall deglutendo, non tanto più divertito dagli effetti che le procurava.
In quel momento l'unica cosa che riuscì a pensare fu solo che il fatto che le fosse proibita lo intrigava ancor di più.
Luce voltandosi verso la finestra guardò il fratello Dylan che nemmeno si era accorto della mancanza delle sole due persone a quella tavola che non avrebbero dovuto trovarsi insieme.
Jake la seguì con lo sguardo verso Beker credendo ancora che lei e Dylan avessero una relazione.
Rivolgendo di nuovo lo sguardo a Jake chiese confusa《Mccall, giusto?》.
Lui le rivolse uno sguardo confuso, lei per tanto non aspettò a ricevere risposta così sicura di ciò che stava per fare afferrò Jake per il colletto del cappotto e posò le sue labbra sulle sue in modo quasi brutale.
E lentamente sfiorando con le mani la sua pelle risalì fino ai suoi capelli castani quasi neri al buio della notte.
Mentre lui preso alla sprovvista rimase qualche istante perplesso fin quando non la strinse a sè.
Per la prima volta Luce aveva tradito la fiducia di suo fratello ripagandolo con la stessa moneta.
Jake Mccall era stato il mezzo perfetto per far un torto al fratello e anche per dimenticarsi di Max e Avril.
Tuttavia era ignaro del fatto che lei fosse una Beker anche se non lo convinceva il fatto che lei fosse gelosa di Fallen e lo stesse baciando nonostante stesse insieme a Dylan.
Forse non era l'unico ad averla tentata, Max Fallen era un amico di merda se ci aveva provato con la ragazza del suo migliore amico.
D'altro canto era stato così facile farla cadere ai propri piedi, l'occasione perfetta gli si era presentata da sola.
Quello che non sapeva era che era destino che i due si sarebbero incontrati.
Da quella notte in poi tutto sarebbe cambiato, aveva inizio la maledizione.
Quel semplice bacio come poteva apparire era stato la causa dello scatenarsi della maledizione.
Qualcosa di quel bacio l'aveva scosso quasi avesse preso la corrente, in quel preciso istante ricordi che non aveva mai vissuto gli passarono per la mente.
Si allontanò all'istante da lei con un espressione sconvolta, lei sorpresa sbattè ripetutamente le ciglia.
Era perplessa non tanto dal suo comportamento ma dai ricordi che entrambi avevano avuto per qualche secondo.
Prima che potessero dire qualcosa una voce alle loro spalle esclamò arrabbiata 《Persuadere una Beker, questo è un colpo basso per fino per un Mccall!》.
Luce sussultò spaventata voltandosi《E tu non posso crederci... Dylan e tuo padre sono a pochi passi da qui!》replicò Avril accompagnata da Max.
Jake confuso chiese《Beker?》fu completamente ignorato, Luce sorrise amaramente alla vista dei due insieme.
Avril le lanciò uno sguardo severo《Che cosa stai facendo?》《Se è per la storia di Dylan, lo ha fatto per proteggerti》aggiunse Max cercando di spiegarle i motivi per cui Dylan le avesse mentito.
Lei mesta affermò fredda《Non credo siano affari vostri》, Avril incredula ribattè《Che stai dicendo? Cosa ti prende... non ti riconosco più》《Magari non mi conosci affatto》sputò acida lei alzando le sopracciglia con tono di sfida.
Max sorpreso dal comportamento strano della Beker si sentì in dovere di difendere Avril《Non parlarle così è pur sempre la tua migliore amica!》.
Jake non interpellato si intromise nella conversazione《Beh, vedi tecnicamente non lo è più dopo che ha tradito la sua fiducia per ben due volte... io la chiamerei in un'altro modo》il tono divertito e ovvio con cui lo disse scatenò una rabbia incontenibile in Max《Non ti permetto di parlarle così》.
Jake avanzò per niente timoroso, anzi spavaldo《Ti consiglierei di consultare la tua amica prima di difenderla in un tribunale》ci scherzò sù evidenziando il fatto che Avril avesse torto.
Luce si sorprese del coraggio di Mccall nel difenderla nonostante sapesse che Max fosse un licantropo e che lei fosse una Beker.
Tuttavia Luce gli si parò davanti《È una cosa che riguarda me e Avril, non credo che rovinare il Natale a qualcuno sia la cosa giusta da fare》disse riferendosi ai rispettivi genitori in casa ignari di tutto.
In silenzio e rancorosi Max e Avril entrarono di nuovo in casa lanciando un'ultimo sguardo di fuoco a Jake.
Quando rimasero soli Jake guardò Luce confuso《Vuoi spiegarmi...》《Ti ho baciato》rispose lei non curandosene《Si, grazie l'ho notato, ma perché?》chiese sarcastico.
Luce gli sorrise divertita《Devo spiegarti tutto?》poi se lo lasciò alle spalle rientrando.
Se non riuscite a capire qualche battuta riguardo questo capitolo tranquilli/e non avete saltato capitoli, semplicemente ho lasciato alcuni indizi per farvi scoprire cosa potrebbe accedere in futuro.
Continuate a leggere per scoprirlo!
~Beauty_princess05
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