Sono io a giocare con la morte, non è lei a giocare con me
Arash - Broken Angel
Narratore esterno
Ilvermorny 1998
Passato
D'un tratto tutto divenne freddo, l'aria invernale divenne più gelida di poche ore fa, il vento si era alzato.
La neve, più bianca delle nuvole in cielo, venne frantumata in mille piccoli fiocchi dal vento stesso che li trascinava con sè sopra i loro capi.
Quando questa cadde sui capelli della James e della figlia Iris con un semplice tocco divennero di un bianco accecante.
Sembrò che quel dolce bacio che la neve lasciava sulla pelle, desiderato da molti, non era poi così benevole e piacevole.
Come avvolte da un velo invisibile ad entrambe si schiarirono le iridi degli occhi ormai di un azzurro ghiaccio.
Lo sguardo perso nel vuoto era come se non avessero idea di dove si trovassero.
Entrambe lasciarono andare via coloro che avevano accanto, ovvero Lucifer che poco prima teneva stretta in un abbraccio Melany, e Max che disteso a terra si teneva a Iris per riprendersi.
Il vento si alzò ancor di più trasformandosi quasi in una bufera quando madre e figlia lontane a metri di distanza erano pronte a unirsi.
La bufera era soltanto una distrazione.
Entrambi i demoni dentro le due sapevano esattamente che Shawn Beker o qualunque altro vampiro nelle vicinanze le avrebbe fermate.
In effetti era proprio quel che Shawn aveva appena annunciato vedendo le due farsi strada《Non lasciate che si tocchino!》.
Senza alcuna domanda sul perché Dylan e Lucifer si precipitarono a trattenere le due, ma la cosa non sembrò affatto così facile come l'avevano immaginata.
Con i capelli al vento Iris Fallen si voltò verso Dylan a pochi centimetri da lei che le teneva la mano come a riportarla in sè《Vecchio cadavere vivente,
ti ritroverai carente,
se non lascerai andare la mia mano, nella morte sarai decano》.
Dylan deglutì impaurito da quei gelidi occhi che erano talmente fissi nei suoi da destabilizzare la sua sicurezza.
Anche se insicuro riuscì a pronunciare queste parole《Beh, io ci gioco con la morte, perciò, abbiamo tutto il tempo a disposizione, mia cara》.
Al contrario della madre, Iris aveva solo dato un avvertimento a Dylan, mentre Lucifer ne aveva già ricevuto uno il giorno prima con una bella lancia dritta al petto.
Stavolta, però, non c'era nessuna lancia ... tranne il paletto che Shawn non gettò abbastanza lontano dal posto in cui entrambi si trovavano.
Melany James o meglio il demone che la ospitava era pronto a scagliare il paletto contro Lucifer.
Con una voce gelida più acuta dall'ultima apparizione disse《Cane puzzolente abbandona le tue imprese,
non saran di certo supreme.
Con uno strumento naturale,
metterò a tacere la tua vita soprannaturale》.
Lucifer sgranò gli occhi quando la sua dolce metà gli venne incontro non per un abbraccio, bensì per trafiggerlo.
Lo scaraventò a terra tra la neve che pian piano era cresciuta sempre più, a causa della loro comparsa.
Gli si scagliò addosso impugnando il paletto, una volta arrivata a destinazione riuscì a infondere, per fortuna, il paletto dritto nella sua spalla e non nel cuore.
Lucifer gemette di dolore, quell'urlo in confronto al vento era solo un granulo di sabbia.
Il demone fece allontanare Melany da lui quando...《Lucifer》disse la voce di Melany preoccupata, era riuscita a prendere il controllo per qualche secondo nonostante ancora non fosse del tutto in sé.
Si avvicinò per cercare di aiutarlo, ma con un gesto brusco le si contorse la testa di lato, si sentì per sino lo scrocchiare della ossa del collo.
E il demone tornò al controllo, prese il paletto tra le mani e lo sprofondò ancor di più tra la pelle e la camicia.
Lucifer ringhiò, i suoi occhi divennero di un rosso accecante diversi da quelli di Shawn, molto più potenti.
La rabbia lo aveva accecato, e nulla al mondo lo avrebbe fermato in quel momento.
Con la mano afferrò il demone dal collo con i suoi artigli, neri all'attaccatura della pelle e bianco-grigio alla fine, ovvero quello della James.
La strangolò non rendendosi conto di cosa stesse facendo.
Era sicuro che la povera James stesse soffrendo, il demone aveva lasciato il controllo a lei stessa proprio perché aveva visto il pericolo che correva.
Così il caro Fallen stava accidentalmente uccidendo la sua futura sposa per via del furbo, ma sopratutto stronzo, demone.
Era una battaglia per entrambi: tra il mantenere il controllo della rabbia e tra il mantenere un demone a bada.
Col tempo in qualche modo, per quanto ne sappiamo dal futuro, riuscirono a sposarsi e avere due figli perciò questa battaglia primo o poi sarebbe finita.
Mentre la madre soffocava ritornando la James che era in sè, Iris combatteva ancora con la parte demoniaca dentro di lei.
Dylan Beker d'altro canto non le lasciava finire l'opera da poco iniziata.
Non l'avrebbe mai lasciata andare sopratutto quando fece capire che lui stesso giocava con la morte e lo avrebbe fatto finché non si sarebbe stancato.
Il demone si trovò alle strette e l'unica cosa che potè fare era quella di colpire il suo punto più debole, la sorella.
E in quello era bravissimo dato che era stato creato apposta per la maledizione.
Le bastò distogliere lo sguardo dagli occhi miele del ragazzo di fronte a sè per posarli su quelli della sorella.
In un attimo la ragazza si contorse dal dolore, una fitta le colpì bruscamente l'addome e cadde in ginocchio sulla fredda neve bianca.
Accanto a lei, offuscata da un'improvvisa bufera di neve, c'era Avril e il resto del gruppo che cercava invano di uscirne fuori.
Era tutto così tenebroso e violento, si sentivano urla di dolore, parole spezzate a metà e la voce inquietante del demone che sfornava rime alquanto sprezzanti.
《Che sta succedendo perché c'è tutta questa nebbia?》chiese Marika non riuscendo a comprendere ciò che stava succedendo.
Aurora accanto a lei con la bacchetta in mano le suggerì di tirar fuori la sua《Stai in allerta》Marika obbedì tirando fuori la bacchetta.
Thomas dietro di lei le andò a sbattere contro, Marika urlò seguita dalla Stewart, entrambe si voltarono《Calma sono io》disse lui.
Carter era a dir poco sconvolto come se già sapesse che tutto questo non era stato previsto《Cosa succede alla James?》《È una storia lunga, è posseduta》raccontò Aurora.
Marika sgranò gli occhi《Scusa in che senso? Stiamo parlando di un vero demone dell'Inferno? Mandato dal Diavolo?》chiese confusa.
Aurora ci pensò sù《Beh... non saprei in realtà, ma non credo, è parte integrante della maledizione creata da una Merryway... perciò da una tua antenata!》esclamò.
Marika confusa disse《È come se cercassi di dirmi qualcosa, ma io non riesco a capirlo》《Sta dicendo che dovresti ordinarle di fermarsi》intervenne Carter riferendosi alle due James lontane e in mezzo a tutta quella nebbia.
Marika ebbe all'improvviso un'illuminazione e disse《Capisco》《Bene allora vai, ti copro le spalle》la rassicurò Carter mettendosi dietro di lei.
Aurora la seguì《Ti starò vicino anch'io》disse una volta raggiunta la destra della Jackson.
Iniziarono a camminare nella nebbia fin quando《Ventus》esclamò Carter, e una folata di vento permise ai tre di farsi strada.
Era tutto così mostruosamente vero la Jackson aveva sperato che quello fosse soltanto un sogno, ma non era così.
Vide l'intera scena Iris che stritolava con lo sguardo la Beker che in ginocchio gemeva di dolore.
Dylan che cercava di riportare in sé Iris Fallen impedendole di raggiungere sua madre e Lucifer che strangolava la James con forza《Apneo!》urlò Aurora aiutando Melany a non soffocare più.
《Stupeficium!》scagliò Marika contro Lucifer scaraventandolo a metri di distanza da Melany violacea in faccia.
Una volta libera completamente prese un respiro profondo e buttò tutta l'aria in un secondo《Grazie》farfugliò massaggiandosi il collo dolorante.
Un urlo sprezzante e doloroso li distrasse, Luce Beker si portò le mani sul ventre mentre il fratello Dylan cercò di raggiungerla.
Si fermò di colpo sapeva che per far cessare il dolore alla sorella prima doveva fermare Iris.
Non lasciò la presa sul suo braccio anzi la strinse ancor di più, il demone non cedette.
La Beker ebbe un'altra fitta e rigettò sul suolo bianco della neve del sangue rosso scuro.
Lei stessa sentì il sapore del sangue sulle labbra, aspro e metallico, una volta rivolto lo sguardo a terra divenne pallida.
Un'altro sguardo al suo artefice e un'altra fitta la investì arrivando a toccare la costola sinistra, vicino al cuore.
Ciò la portò a non sostenersi più, nemmeno in ginocchio, cadde sdraiata sulla neve fredda accanto a quel poco sangue che aveva rigettato.
Una volta alzati gli occhi vide delle scarpe nere lucide che riconducevano a quelle di Jake Mccall che pallido per la macchia di sangue che aveva accanto si gettò per sorreggerla.
La prese tra le sue braccia poggiandole la testa sulla sua spalla in modo da guardarla in volto.
Era praticamente impossibile rianimare il suo colorito rosa, aveva gli occhi socchiusi per il dolore.
Era come se quel mostruoso essere stesse mozzando i suoi organi facendo sì che rigettasse il suo stesso sangue.
Jake le mise una mano sulla guancia scuotendole il viso《Devi restare sveglia, apri gli occhi Beker, rimani qui con me》.
Nessun riscontro, era completamente stordita.
Jake iniziò a preoccuparsi seriamente, l'alzò leggermente per poterle far prendere un po' d'aria anche se era inutile data la nebbia.
L'unica cosa che fece, però, fu voltare la testa dalla parte opposta al petto di Jake e rigettare altro sangue, stavolta di colore nero.
Iniziò a tremare tra le sue braccia, Jake le spostò il viso verso di sè, le asciugò il sangue dalle labbra con la manica della sua camicia.
Poi le mise una mano in fronte era più fredda del solito, divenne ancor più pallida e il battito misurato dal polso era minimo.
Doveva trattarsi per forza della maledizione pensò Jake tirando fuori dai pantaloni neri la bacchetta, la poggiò su di lei un secondo.
Addentando la parte finale della camicia ne strappò un pezzo, l'attimo dopo riprese la bacchetta e pronunciò《Aguamenti》.
Prese il pezzo di stoffa bagnato e lo passò sul viso della ragazza, poi le inumidì la bocca, subito dopo le puntò la bacchetta dove ancora si teneva con entrambe le mani e pronunciò《Emendo!》.
Provò ad alleviare il dolore curandone le ferite all'interno del suo corpo, parve riprendersi《È lei... J... Jake》provò a dire indicando con l'indice Dylan e Iris proprio di fronte a loro a dieci metri di distanza.
Jake portò il suo sguardo su Iris che continuava a guardare Luce mentre diceva qualcosa a Dylan che cercava di trattenerla.
《Lei a fare cosa? A farti questo?》chiese confuso rivolgendosi a Luce che tossendo e sputando altro sangue annuì.
Allora Jake seppe cosa doveva fare, impugnò salsamente la bacchetta e la puntò contro Iris, non le avrebbe fatto del male, ma..《Obuscuro!》le bendò gli occhi in modo da poter spezzare il contatto visivo su di lei.
Dylan sussultò voltandosi verso Jake che una volta spezzato il legame si dedicò alla Beker, le accarezzò il viso《È finita, Luce》.
Quest'ultima gli sorrise debolmente finché non urlò devastata, Jake si voltò a guardare Iris, era bendata, ma come diavolo era possibile?
Dylan si voltò verso Jake e con la mente gli comunicò 'Sai cosa fare'.
Così Jake la mise a sedere e con gentilezza le disse《Prendine un po'》 le mostrò il collo, ma lei si rifiutò《Non... sei la mia sacca... di scorta》sorrise dolorante, Jake le sorrise rassicurandola《È tutto okay, puoi prenderlo Beker》.
Poggiando le labbra sul suo collo delicato ne lasciò un tenero bacio prima di affondare i denti e nutrirsi come l'ultima volta.
Stavolta riuscì a fermarsi perché bramosa di vendetta, si lasciò andare e come nuova si rialzò con il sangue di Mccall che le gocciolava sul mento, gli occhi rosso scarlatto fissi sul demone.
Freneticamente si asciugò il sangue con la manica della propria divisa e partì come a tutta velocità verso il fratello spostandolo con un semplice tocco e afferrare Iris per il collo.
In modo tale che il demone lasciasse andare via la Fallen esalando le sue ultime parole del giorno《Una maledizione lega due famiglie,
tra fiamme, fuoco e faville.
Da un semplice e dolce errore, un nuovo amore nascerà,
e tra intrighi e terrore la morte arriverà.
Se la maledizione si spezzerà?
Nessuno lo sa.》detto ciò Iris tornò completamente in sé portandosi le mani al collo cercando di impedire a Luce di strangorarla.
Luce, impallidendo, la lasciò andare.
Iris sfinita respirò faticosamente《È successo di nuovo, non è vero?》chiese sospirando desolata, Dylan ancora sconvolto di suo per l'esaltata azione della sorella e, da terra, rassicurò Iris rivolgendole il suo primo sorriso dopo tanto tempo《Nulla di ché, solo una passeggiata alle cinque del mattino con un tuo vecchio amico》.
Luce scoppiò a ridere e raggiungendo il fratello gli tese una mano《Davvero avresti passato l'eternità ad aspettare che si arrendesse?》chiese bisbigliando.
Dylan accettò il suo aiuto rialzandosi e rivolgendo uno sguardo a Iris, tra le braccia del fratello Max,《Sì, lo avrei fatto》disse serio poi aggiunse《E anche perché in parte sapevo che sarebbe ritornata se stessa da sola》.
Luce sorrise mesta《Ah, certo sempre un gentleman mio fratello》《Mai quanto Jake Mccall, non ti ha salvata perché ha dimenticato chi fossi, ti ha salvata perché tra voi c'è stata qualcosa... o presto ci sarà》Shawn comparve di fronte ai suoi due figli.
Luce guardò il padre con occhi pieni di paura, di quello che avrebbe detto, pensato o fatto.
Poi guardò Dylan accanto a sé che corrucciò le sopracciglia ragionando su ciò che il padre aveva appena detto e quando incontrò lo sguardo della sorella capì.
Luce atterrita cercò di dire qualcosa, ma Dylan la precedette《Quel Jake Mccall?》.
Lei annuì restando in silenzio imperterrita da ciò che avrebbe detto《Non so cosa gli sia successo stamattina, ma è la prima volta, in tutta la mia vita, che apprezzo ciò che fa》continuò lui dirigendosi verso Jake.
Luce si sentì stranamente sollevata《Non preoccuparti per lui o del futuro me, se lui è quello giusto, io e tuo fratello lo capiremo, per quanto riguarda tua madre ... credo che sarà proprio lei a farmi compiacere la cosa》le riferì Shawn voltandosi a guardare la Stewart pensando fosse proprio lei.
L'attimo dopo Luce venne stritolata da Avril preoccupatissima《Cavolo! Tu... sei stata fenomenale quando... ti sei alzata e... lui ti ha salvato e Dylan... oddio guardali!》disse lei scoppiando a ridere guardando Dylan Beker parlare cordialmente con Jake Mccall.
Luce le sorrise, poi rivolse uno sguardo a Max accanto a Iris e riportò lo sguardo verso Avril pronta ad affrontare la realtà.
Prese un respiro profondo pronta a parlarle seriamente《Avril mi conosci da tanto ormai e saprai pure che non riesco a prendere le distanze da voi》disse, Avril la guardò con un sorriso a labbra chiuse《Non sapevo cosa volessi, ero semplicemente arrabbiata ... tutti mi avevano mentito e l'unico che sembrava sbattermi la verità in faccia era Mccall. Quella notte quando ci hai sorpresi non so cosa è successo, ma ho capito che Max voleva te e soltanto te e adesso io vorrei solo che Mccall mi considerasse diversa da una Beker》continuò Luce chiarendo le cose.
Avril smise di sorridere le prese il viso tra le mani e disse《Avevo così tanta paura di ferirti che non mi rendevo conto di quel che provavo per Max e alla fine ti ho ferita in tanti modi.
E non preoccuparti per Jake, non so cosa tu gli abbia fatto, ma ti ha salvato la vita per la seconda volta e questo lo rende accettabile》le sorrise.
Entrambe si strinsero in un abbraccio《Ti voglio bene, Avy, va a prendertelo o scapperà!》le bisbigliò Luce invitandola ad andare da Max.
Avril entusiasta la lasciò andare e ricomponendosi raggiunse Max e Iris《Tutto bene?》chiese ad entrambi.
Max alquanto irritato dalla sua visita affermò《Stiamo bene, nessun problema al momento》《Ne sono felice》disse Avril fingendo di non aver notato il comportamento brusco di Fallen.
Probabilmente la trasformazione lo aveva reso un po' irritabile, pensò Avril《Iris, come va il braccio? Dylan te lo ha stritolato per trattenerti, in un certo senso ti ha salvato》le disse.
Iris sospirò profondamente《Non doveva accadere, non di nuovo, specialmente adesso quando cerco di trattenerlo da mesi.
Tanto vale morire piuttosto che vivere con questo tormento, non riesco più a vivere una vita normale》《Che cosa cavolo stai dicendo? Sei tu che hai il controllo della tua vita, non puoi lasciare che ti controlli anche quando non lo fa, è lui che vuole che tu creda sia meglio morire piuttosto che vivere provando amore, amicizia e lealtà per gli altri e te stessa... devi combattere per ciò che vuoi, devi essergli un passo avanti non due indietro》la rimproverò la Blake.
Avril la guardò seriamente《E poi siamo qui perché Dylan scoprisse di più sulla maledizione cosa che ci porta a salvare non solo te, ma anche Luce, devi solo resistere un'altro po', sono sicura che lui farà di tutto per entrambe》aggiunse sperando fosse la verità.
Iris si lasciò convincere《Hai ragione, ma ogni giorno che passa lui diventa più forte, non so cosa abbia fatto oggi, ma so che non era nulla di buono e avercelo in testa ogni volta che appare è solo una tortura... e tutto questo per colpa di uno stupido litigio di anni or sono che coinvolge quasi tutti noi》.
Intromettendosi nella conversazione Dylan, ancora imbrattato del suo stesso sangue sulla bocca e sul mento, stava dietro di lei e Avril con accanto Jake Mccall a cui aveva dato il permesso di parlare con la sorella.
Si avvicinò a Iris con molta tranquillità, le mani nelle tasche dei pantaloni neri della divisa, la camicia bianca in perfetto ordine e quel suo sguardo ammaliatore rivolto verso Iris《Posso chiederti di fare un giro senza che tu cerchi di ucciderla?》cercò di scherzare, ma lei non ne era proprio in vena.
Allora Dylan senza dover aspettare il suo permesso o quello del fratello la prese per mano trascinandola lontano da tutti per parlare di quanto accaduto.
Iris si sorprese di quel gesto rivolgendo i suoi occhi castani scuro sulle loro mani ancora unite, Dylan seguì il suo sguardo e senza preoccuparsi iniziò ad accarezzarle la mano《Potrei vantarmi di averti salvato a vita, ma mi goderò questi pochi minuti di gloria insieme a Mccall》le sorrise compiaciuto.
Buttando le spalle all'indietro continuò con voce abbastanza profonda nella sua mente 'Sai in questo momento sto ascoltando il tuo cuore ...' le portò la mano sul suo petto e le comunicò 'Per voi sarà una cosa normalissima sentirvi il cuore a mille, per me non lo è ... ormai il mio non batte più'.
Iris trattenne il respiro per il dispiacere, portò il suo sguardo nei suoi occhi miele malinconici 'Ascolta'.
Un momento dopo un tenue scorrere di acqua accompagnato da un assordante battere le passò per la mente.
Era tutto così amplificato, quello scorrere non doveva essere un ruscello, ma il sangue nelle sue vene che pompava al cuore, un enorme essenza vitale che Dylan bravama più di ogni altra cosa.
La connessione tra di loro si interruppe all'istante, Dylan la lasciò andare, prese le debite distanze e disse《Assapora ogni attimo della tua vita Fallen o ti ritroverai a desiderare di poter tornare indietro e cambiare le cose》.
Le diede un ultimo sguardo e si voltò raggiungendo il resto del gruppo con il rimorso di non aver mai potuto essere normale.
Ed eccoci un'altra volta alla fine di un capitolo, questa maledizione sta spezzando tutti compresi noi.
Speriamo vada tutto per il verso giusto alla fine.
~Beauty_princess05
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