Let's Hurt Tonight - OneRepublic
Narratore esterno
Ilvermorny 2021
Presente
A passi pesanti per colpa delle scarpe con il tacco Natalie si nascose dietro la porta per ascoltare la conversazione tra l'ex marito, Mr. Jackson e la coppia.
《A quanto ne sappiamo non la troviamo》la voce di Lucifer era quasi terrorizzata, un risolino compiaciuto comparve sul volta di Natalie.
《Tutto sta andando per il verso giusto》disse soddisfatta, uno schiarimento di gola la fece girare.
Con un sorriso assunse un'espressione naturale《Come ha detto?》chiese poi l'uomo di fronte a lei, Mr. Blake.
Nel suo impermeabile blu scuro con sotto lo smoking nero, e con quell'espressione sempre seria la guardava con i suoi occhi verdi.
《Nick Blake da quanto tempo?》chiese Natalie assottigliando lo sguardo, lo fissava come se fosse stata una gatta pronta a graffiare la sua preda.
《Beh, da tanto ormai》disse Nick con un sorriso ricordando i vecchi tempi passati all'Ilvermorny.
Proprio in quell'istante Leonard rientrò in Sala《Leonard, ti ricordi di Nick?》
gli chiese Natalie tirandolo da un braccio e portandolo di fronte a Blake.
《Lavoriamo insieme, ovvio che lo ricordi, non credi?》affermò Leonard ovvio, Natalie lo guardò con un sorriso.
《Intendevo se ricordavi i vecchi tempi, ad esempio il nostro Ballo Celestiale》una risata apparse sul viso di Natalie.
《Nick era con Clarissa Williams, ti ricordi di lei, Leonard?》chiese Natalie insistente guardando l'ex marito con disprezzo come se lui avesse avuto la colpa di tutto quel che era successo.
Leonard si schiarì la gola e rispose《Come no, passavamo delle ore a ridere insieme a loro due》《Eravamo proprio amici stretti》disse Blake con un leggero tremolio nella voce, i suoi occhi verdi dapprima puntati su Natalie si spostarono su di Leonard che gli sorrideva.
C'era qualcosa di diverso dai vecchi tempi, forse l'essere adulti li aveva cambiati, ma quella sera sembrava che tutti i sorrisi, le occhiate benevoli sembrassero forzate, finte.
《Mi ricordo ancora quella sera, Clarissa non desiderava altro che poter ballare con te Leonard》proferì Nick sorridendo lasciando vedere i denti bianchi splendenti.
《E tu con Natalie》ribattè Leonard ricordando quella serata, poi ad un tratto il ricordo gli parve sfocarsi nella sua mente e un mal di testa improvviso lo investì come nello stesso istante successe a Natalie e Nick.
Ai tre comparvero due figure in mente, la prima era un ragazza alta quanto Natalie da giovane o meglio dire era lei con qualche caratteristics del volto diversa, mentre la seconda figura era un ragazzo alto, castano dagli occhi del medesimo colore che teneva per mano la ragazza mentre una serie di eventi si modificava nelle menti dei tre.
Il Ballo Celestiale del 1998.
La stanza addobbata con un tappeto bianco, e i volti dei loro compagni volteggiare nella stanza.
E ad un tratto Nicholas Blake accompagnato da Clarissa Williams e la misteriosa coppia comparsa dal nulla.
La somiglianza evidente di Natalie e la ragazza, l'uscita nel corridoio.
E il sotterraneo.
Il forte mal di testa non terminò fin quando l'ultimo episodio non fu apparso, nei sotterranei dell'Ilvermorny e la strana sensazione di familiarità dei giovani liceali.
I vicini da ballo dei tre si precipitarono ad aiutarli, Leonard si era aggrappato al tavolo del buffet tenendosi la testa con forza da lasciare un segno rosso dopo al terminare del dolore.
Nick era scivolato per terra sedendosi nel freddo pavimento mentre con le mani stringeva i capelli.
Mentre Natalie rischiò quasi di cadere per terra a causa dell'improvvisa botta psichica che aveva ricevuto, l'unica salvezza per lei fu la porta alle sue spalle che la tenne alzata.
《Tutto a posto qui, solo un po' di alcool》rispose il preside James Barnes calmando la folla in preda a chiamare soccorsi.
Poco dopo i mormorii cessarono e ai tre fu dato un bicchiere di acqua.
《Mr. Jackson cosa le è successo?》chiese Lucifer fissando l'uomo ormai seduto, con sforzo disse solo una parola《Seminterrato》.
Lucifer non bettè ciglio, con sguardo confuso lo fissò《Almeno sappiamo dov'è tua figlia》disse Natalie al posto di Leonard.
Lucifer sgranando gli occhi si precipitò verso Melany la prese per mano ed iniziò a correre verso i sotterranei.
Arrivati fin alla casata dei Tuono Alato si fermarono davanti alla porta che conduceva con una scalinata al seminterrato del castello.
Aperta la porta e scese le scale con solo la luce delle bacchette accesa non videro altro che le vetrine dei vestiti che attualmente indossavano.
I passi divennero l'unico sottofondo in quel momento, il tonfo delle scuole delle grandi scarpe nere lucide di Lucifer e il ticchettio dei tacchi di Melany toccarono il suolo freddo.
《Marika sei qui?》la voce di Melany risuonò per tutto il seminterrato causandone l'eco.
Nessuna risposta.
Un fruscio richiamò la loro attenzione, si voltarono alla loro sinistra con estrema velocità.
Il respiro dei due cessò di esistere.
Lì dentro si riusciva solo a sentire l'odore della paura, e i brividi.
《Thomas, Marika non è divertente!》l'eco della voce della ragazza si sentì nuovamente.
Un'aria fredda li investì in pieno, e in un attimo si sentì un tonfo.
La porta delle scale era stata chiusa anzi sbattuta brutalmente da qualcosa o qualcuno che era lì con loro.
《Lucifer》sussurrò impaurita Melany cercando con la mano il petto del ragazzo che finalmente trovò.
Caldo e impaurito, che al sol tocco il cuore pulsava con una velocità sovrumana.
In quell'attimo di silenzio si sentì solo il dolce rumore del respirare affannoso per la paura.
《Tranquilla sono qui》dicendo così la strinse a sé in un abbraccio, la testa di lei poggiata dolcemente sul suo petto.
《Non avevo dubbi》disse lei alzandosi nella punte in modo da poter sfiorare dolcemente le labbra di lui.
Allontanandosi leggermente sorrise mettendo in atto la sua tattica, farsi desiderare.
Avvicinandosi nuovamente ritentò la tattica facendo crescere in Lucifer il desiderio di averla.
Al terzo tentativo fallì miseramente, lui con decisione afferrò al volo quel bacio tanto atteso.
Lentamente le spostò i capelli neri legati dall'orecchio in modo da poter poggiare la sua mano sulla sua guancia.
Se quel qualcuno o qualcosa li avesse ingannati sicuramente non avrebbero avuto il momento di dirsi addio.
Ma qual'era un addio più romantico di quello di un flirt e un dolce bacio?
Sicuramente morire sapendo di aver fatto un passo importante nella loro adolescenza sarebbe stato come organizzare un ballo per Melany e mangiare un grande osso per Lucifer.
L'unica cosa di cui ancora i due non si erano accorti era che la porta che conduceva al seminterrato poteva unicamente essere aperta dall'esterno.
Massì continuate a sbaciuchiarvi.

《Li hai visti uscire, sei sicuro?》chiese Aurora Stewart per la milionesima volta, una volta che lei e Shawn Beker furono fuori dalla Sala da ballo.
Con tono poco pacato Shawn annuì affermando《Per la milionesima volta, sì li ho visti》un sospiro uscì dalle labbra del ragazzo.
Percorsero il corridoio fino alla scalinata per scendere al piano di sotto《Scusami tanto se ti annoio》sbottò lei mettendo le braccia conserte.
《Scusami tanto se sei bipolare e te la prendi con me perché ti ignoro quando volevi essere lasciata sola》disse lui a denti stretti.
Cercò di aprire bocca per dirgli qualcosa da poter ribattere, ma lei la richiuse, rassegnata.
《E non ripetermi che è stata colpa mia se per noi è finita, lo so già》disse Shawn che stressato si sistemò in capelli con un tocco della mano.
L'espressione sul volto di Aurora cambiò da rassegnata a fredda e con disprezzo rispose《Non lo siamo mai stati》《Cosa?》chiese lui come se non avesse recepito il messaggio.
Qualche secondo dopo cogliendolo a pieno rispose in maniera priva di emozioni《Vero, ora siete voi... tu e Chris Mccall》lei voltandosi lo fissò incredula alle sue parole.
《Chris non mi tradisce con un'amica dicendomi》e qui si fermò per assumere una posa da cattivo ragazzo e continuare con una voce profonda mentre faceva l'occhiolino《'Hai degli occhi stupendi anche se scontati perché castani'》.
Lui ignorando le sue parole disse《Vuoi continuare a lamentarti o mi aiuti a cercarli?》lei alzando la voce, con il cuore a mille disse《Aveva ragione Chris su di te》.
A quelle parole la sua pazienza terminò facendo prendere posto alla rabbia,《Chris fa questo, Chris fa quello, non fai altro che parlare di lui!
Continui a dire che lui è quello perfetto che non sbaglia mai, ma guarda caso ti vedo sempre qui a sbavarmi dietro!》.
Impaurita indietreggiò talmente tanto ad ogni passo che lui faceva che fino per sbattere le spalle al muro.
Terrorizzata guardò i suoi occhi non più castani, con la poca luce che c'era potè intravedere che erano rossi.
Scendendo con lo sguardo notò la strana lucentezza dei suoi denti bianchi, e la sua pelle eccessivamente pallida e fredda.
Incrociando il suo guardò Beker quasi si risvegliò da un incubo, la fissava come ad aver commesso un delitto.
《Mi dispiace ti ho terrorizzata, non ne avevo intenzione... 》non riuscì nemmeno a completare la frase.
Sospirò rumorosamente, chiuse gli occhi per un momento rimanendo sempre nell'esatta posa di prima.
Riaprendoli continuò a parlare《Il fatto che tu mi abbia lasciato mi distrugge》un luccichio nei suoi occhi fece capire che stava quasi per piangere.
Avvicinando una mano le accarezzò il viso《Per favore... 》cercò di avvicinare il viso al suo《Non posso...》rispose.《Solo per un istante, per favore》sussurrò Beker con sguardo disperato.《Se anche solo ti permettessi di farlo diventerei incoerente a tutti gli effetti e mi sentire tradita da me stessa, capisci?Come potresti mai capir... 》cercò di dire lei venendo interrotta.
《Per una volta smetti di parlare per favore》disse sfiorandole le labbra, lei spostandosi a sinistra disse《Dobbiamo andare》lo liquidò.
Leccandosi le labbra Beker ritornò al suo posto e incamminandosi non proferì alcuna parola fin quando non scesero nei Sotterranei.
Il fruscio di prima che veniva dal seminterrato adesso era lì con loro, qualunque cosa fosse era lì e loro non sapevano affatto che esistesse.
《Ferma》disse fermo Shawn bloccandole il passo con una mano, si guardò attorno, il fuoco della lampada era diminuito di molto.
Si riusciva solo a distinguere i volti presenti nel corridoio.
《Non è il momento di parlare》protestò Aurora girando a guardarlo negli occhi nocciola.
Lui scosse la testa e le fece cenno di restare in silenzio, guardandosi attorno vide una figura sfocata in lontananza.
Il fruscio aumentò, con l'istinto di proteggerla Shawn le avvolse una mano intorno alla vita e la strinse a sé.
《Cos'è stato?》chiese Aurora con occhi pieni di paura《Non siamo i soli oltre a Lucifer e Melany》rispose lui.
Cercando una via di fuga iniziò a prendersi di panico anche lui nonostante quello che fosse.
Velocemente si incamminarono poco più avanti in modo da svoltare l'angolo dei corridoio e nascondersi.
L'unica cosa però a tradirli furono il rumore dei tacchi in quel silenzio tombale, così Aurora fu costretta a togliere le scarpe e camminare a piedi nudi per il pavimento freddo.
Una volta messi in salvo, il fruscio divenne il rumore di passi e di lamenti appena accennati.
In quell'attimo i passi si bloccarono e a sentirsi era solo il respiro tremante della Stewart, la mano di Beker le tappò la bocca e quell'improvviso avvicinamento la fece sussultare.
E lì in quel preciso istante di tensione e silenzio le cadde una scarpa sul pavimento causando un frastuono.
I passi ripresero questa volta nella loro direzione, agitato Shawn prese velocemente la scarpa da terra.
Aurora inpanicata tirò fuori la bacchetta e puntandola verso di loro sussurrò《Invisibisque, muffiato》.
Nonostante fossero sotto l'incantesimo l'agitazione e la paura di essere scoperti non terminò.
I passi furono terribilmente vicini ai due terrorizzati a morte almeno per quanto riguardava Aurora, Shawn sembrava particolarmente distratto dall'odore di putrefazione.
Quando il volto fece la sua comparsa fu irriconoscibile alla fioca luce in lontananza, si poté notare solo che era un uomo sui quarantanni e avesse una lunga barba marrone.
Sollevati dal fatto che fosse solo il custode si tranquillizzarono, ma al momento preciso in cui l'uomo lasciò il corridoio egli lasciò un odore metallico.
Era sangue sul pavimento.
Sangue umano.
Probabilmente era solo ferito o aveva ucciso qualcuno durante il tragitto.
Magari Lucifer e Melany.
Oppure Thomas e Marika.
Impaurita annullò l'incantesimo e voltò l'angola per ritornare nel corridoio principale, ma rendendosi conto della presenza di Shawn ritornò indietro.
Sembrava un'altra persona, fissava la pozza di sangue come se fosse stato lui ad aver ucciso qualcuno.
I suoi occhi fissi su tutto quel sangue e i suoi denti di nuovo scintillanti al buio.《Dobbiamo andare, so che magari l'odore del sangue ti turba, onestamente turba anche me... sento il sapore del metallo sopra le mie labbra e prima anche a distanza sentivo l'odore fresco del sangue di quell'uomo》spiegò lei scuotendo la testa incredula.
Lui sorpreso alzò lo sguardo verso di lei, qualunque cosa lo avesse turbato erano state le parole della Stewart a turbarlo completamente.
Come diavolo era possibile che a metri di distanza lei potesse sentirne l'odore, l'unico capace di sentirlo era solo lui.
《Shawn andiamo》insistè Aurora tendendogli una mano che lui afferrò superando la pozza di sangue fresco.
Arrivati di fronte alla porta del seminterrato Aurora disse《È apribile solo dall'esterno, non hai qualcosa... trovato!》si ricordò delle sue scarpe.
《Tira fuori la bacchetta Conte Dracula》lo derise per il suo terrore al sangue, accendendo le bacchette assistettero alla scena.
I due non ancora resosi conto delle bacchette puntate contro e del fatto che fosse stati chiusi volontariamente da quell'uomo lì dentro si baciavano ancora, buffa la vita.
Un'altro capitolo è giunto al termine, ultimamente sto cercando di migliorare le mie conoscenze in questo campo così facendo sto rivisionando tutto il libro.
Spero chi abbia letto e finito per la prima volta quello vecchio possa notare il cambiamento ulteriore di questi capitoli.
Un grazie di cuore alle persone che continuano ad immergersi nel mio mondo, grazie per le 2,1 K visualizzazioni♡!
~Beauty_princess05