L'acqua, la cosa che può ucciderti facilmente
The Power of Love - Gabrielle Aplin
Non era per niente entusiasmante finire in quell'acqua gelida, catapultata all'indietro come se ti avessero spinto perché doveva succedere.
Era come se mi fossi tuffata senza rilassare i muscoli, prendere un bel respiro e decidere di saltare giù.
Respirai ingenuamente e iniziai a bere, l'acqua mi stava soffocando e non riuscii più a risalire, iniziai a scendere.
Una cosa che non sapevo fare per niente, l'avete trovata!
Non sapevo nuotare o trattenere il respiro sott'acqua per più di un secondo.
Mi criticherete dicendo "ma i bambini di 5 anni trattengono il fiato 30 minuti e tu nemmeno per un minuto ci riesci?"
Sì, nemmeno per un minuto!
In quel momento stavo per morire e quel coglione in superficie non notava nulla di strano?!
Il respiro finì e cercai di rimanere con la bocca e il naso chiusi, ma il mio tentativo fallì miseramente.
Iniziai a muovere gambe e braccia, ma nulla sembravo una tartaruga capovolta sul guscio che non sapeva girarsi nel verso giusto.
Aprii gli occhi e vidi i miei capelli castani vorticare nell'acqua e dovetti ammettere che in acqua erano belli.
Erano più voluminosi e soffici di quando facevo lo shampoo e li asciugavo con il phon e la spazzola.
Perché stava pensando ai miei capelli mentre sarei potuta morire in un fottutissimo lagho ghiacciato?
Chiusi gli occhi per la seconda volta, odiavo aprire gli occhi sott'acqua perché iniziavano a bruciarmi.
Sprofondai e finalmente toccai il fondo del lagho, ormai ero troppo lontana dalla superficie e da Carter.
Sentii l'acqua muoversi, ciò voleva dire che era un buon segno, tranne ché come sempre sia sfortunata e mi ritrovi un polpo gigante davanti.
Invece no, due mani mi afferrarono dalla vita e mi tennero stretta come se stessi per allontanarmi per sempre e non tornare mai più.
In quel momento mi sentii sollevata, la paura dell'acqua che mi annegava non era la prima tra la lista, ma la seconda.
Appena quelle mani mi riportano in superficie i miei polmoni facevano fatica a respirare, era come se stessero esplodendo da un momento ad un'altro.
L'acqua che avevo bevuto mi uscii dalla bocca e sentii con disgusto che mi era arrivata al naso.
Aprii gli occhi e vidi lui, l'unico che era con me prima di cadere.
《Credevo sapessi nuotare Zucchero Filato》aveva abbandonato quel nomignolo da tanto tempo che ora mi mancava.
《Gra...zie》balbettai non appena notai che eravamo troppo vicino l'uno all'altro, mi teneva stretta a sé e con le sue mani sulla mia vita mi sussurrava cose "dolcemente?".
Afferrò le mie gambe e le avvolse alla sua vita mettendo le mani dove non avrebbe dovuto metterle.
《Leva subito quelle mani da lì》lo fulminai con lo sguardo《Okay come vuoi tu》prima di toglierle aggiunse divertito《Però non ti sorprendere se annegi un'altra volta》.
Involontariamente dissi con molto disprezzo《Okay, ma non farmi cadere!》sorrise in modo pervertito.
《È colpa tua se sono così...》
Stronzo, coglione, lunatico e ancora stronzo, no era tua la colpa!
Allora la mia coscienza capiva qualcosa.
Ovviamente non dissi tutto quello che pensai sennò mi avrebbe fatto annegare di nuovo in un secondo!
《È colpa tua Zucchero Filato se mi comporto così...》mi sussurrò sicuro che la destinataria di quelle parole dolci fossi proprio io e non un'altra.
《È colpa tua se sei così provocatrice, è colpa tua se sei così stupida da cadere in acqua e farmi finire qui a tenerti in braccio in questo modo》sussurrò guardando le mie labbra.
Non era una dichiarazione d'amore!
《È colpa mia...?》chiesi confusa più del solito, mi guardò con quegli occhi marroni, erano così dolci e lucidi.
《Si, Zucchero Filato è colpa tua...》disse fiondandosi sulle mie labbra, anche se non lo avrei mai ammesso sentivo una piacevole sensazione nel baciarlo.
Ripensandoci era meglio che il polpo gigante mi rapisse e poi mi sposasse così da avere tanti uomo-polpo.
《Sai cosa succederà ora Zucchero Filato, vero?》mi chiese mordendosi le labbra in maniera accidentalmente bella e impeccabile.
Mi allontanai dalle sue labbra capendo all'istante le sue intenzioni, appoggiai i piedi sulle sue gambe e mi spinsi verso la riva, cercando di avvicinarmici.
《Facciamo un gioco, vieni qui!》urlò Carter avvicinandosi, lo ignorai.
Cercai di arrampicarmi e di non cadere di nuovo, ma mi attirò verso di sé.
《Non ti piace l'acqua?》sussurrò dolcemente, scossi la testa《L'acqua può causarti una morte più facile e più veloce di quanto sembri》avevo appena citato una frase di un libro?
Mi contagiava stare con Aurora.
《Dai giochiamo esprimi un desiderio》disse guardandomi normalmente.
Non in maniera dolce, non incazzato o straffottente ma normale.
《Perché...》《Tu fallo e basta!》mi rimproverò sorridendo《Okay d'accordo...》mi schiarii la gola e sospirai molto profondamente.
《Ho solo un desiderio in realtà...vorrei avere una madre che mi amasse così come sono e che non rinunciare mai a me o a mio padre》sussurrai speranzosa mentre guardavo la luna splendere.
Mi guardò e con la coda dell'occhio vidi che i suoi occhi diventarono lucidi.
Non sapevo di preciso cosa le mie parole gli avevano scaturito, ma lui in qualche modo era diventato triste.
《Dov'è tua madre?》gli chiesi guardandolo negli occhi nocciola《Dove nessuno può più vederla》fu a questo punto che la sua voce si incrinò.
《La tua dov'è Zucchero Filato?È con un uomo felicemente sposata, che pensa a rimproverarti solo guardandoti negli occhi se fai qualcosa di sbagliato!Dov'è?Rispondimi!》mi urlò, era la prima volta in assoluto che lo vedevo piangere.
《Mi dispiace, io...》sussurrai mortificata per la mia domanda sciocca《No, tu non puoi...è stata colpa dei tuoi genitori!Tutta la loro discendenza e anche...tu!》.
In quel momento volevo solo ritornare sott'acqua per morire e non ascoltare più le sue parole.
Ero io...la rovina di tutti!
《Io ti odio!Non lo hai mai capito o forse lo sapevi già, ma pensavi fosse una cosa passeggera beh, non lo è!》a quelle parole i miei occhi diventarono lucidi.
Non ero offesa o ferità perché sapevo che lui mi odiava veramente tanto, ma non ne capivo il motivo.
《Com'è morta?》chiesi prendendomi di coraggio, i suoi erano cambiati dal nocciola a un rosso fuoco.
Mi guardò con disprezzo come se fossi stati io ad ucciderla, con voce spezzata disse《Lo capirai da sola...》.
Subito ci riportò vicino la riva del lago ed uscì tutto infracidito, lasciandomi da sola in acqua e lo vidi inccaminarsi.
Uscii dal lago con tutta la divisa infracidita, mi strizzai i capelli e ormai bagnata mi sedetti sull'erba.
Perché mondo crudele esistevo?
Guardavo le persone in volto e da lì loro copiscono che potrei rovinargli la vita per sempre.
Mi guardavo intorno e non vedevo nulla tranne una povera ragazzina impaurita che infligge dolore.
La uniche persone che mi erano rimaste...erano solo cinque, le altre le avevo persa tutte.
Mi sentivo sola, triste e mi chiedevo perché tutti ce l'avevano con con me!
Il mio passato mi tormentava riportandomi a quel maledettissimo giorno in cui lei se ne andò.
Il presente mi circondava da bugie inspiegabili, sensi di colpa e pianti.
Il mio futuro ancora non era arrivato, ma sapevo che sarebbe arrivato a momenti, con notizie negative.
Passò un mese da quando successe tutto ciò e qualcosa mi diceva che non era finito ancora nulla, che qualcosa di terribile stava per accadere ad Ilvermorny...
Perchè la morte della signora Carter è colpa della discendenza dei Jackson, cosa c'entrano loro?
Scopritelo nel corso del libro.
~Beauty_princess05
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