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Il Ballo Celestiale vissuto dal sapore delle menzogne

Diodato - Fai rumore
Era circa una settimana e passa che la professoressa Jekins ci torturava con le sue tecniche di comportamento adatto, a detta sua 'ad una signorina immessa alla società del 1800'.
Avevamo sofferto abbastanza durante la prova degli abiti espressamente richiesti ai cadaveri dei fondatori che si trovavano nei sotterranei della scuola, sopratutto noi ragazze che avremmo dovuto indossare i soliti abiti ottocenteschi con tanto di gabbia sotto la gonna da farci cadere per terra durante la discesa della grande scalinata e il corpetto stretto al massimo in modo tale da far svenire da un momento ad un'altro.
La Jekins era così fissata da farci insoddare i grandi abiti e i tacchi, e a detta mia 'di provare a vedere come far rompere le ossa ad una signorina immessa alla società del 1800'.
Quel giorno era uno di questi, in verità l'ultima lezione perché quella sera stessa si sarebbe svolto il ballo.
《Signor Beker non le ho chiesto di sostituire il signor Mccall per far precipitare la signorina Stewart, la tenga saldamente》disse di rimando la Jekins in fondo alla scalinata.
Il punto era, conoscendo bene la Stewart, che quello non era il giorno e il momento adatto per capitare insieme per le prove.
《Ci provi lei a tenerla saldamente è peggio di un porcospino》sbuffò Shawn, la Jekins lo guardò con un sopracciglio alzato《Ha detto qualcosa?》chiese poi.
Shawn scosse la testa《Sta parlando》tutti gli occhi dei nostri compagni di classe erano puntati su di loro, quando la Jekins richiamò la nostra attenzione tutti si voltarono.
《Signor Carter vuole per piacere partecipare come si deve e mettere un braccio intorno alla vita della signorina Jackson》sbottò la Jekins.
Eh, si proprio con quel deficiente mi era andata a finire, con un sonoro sospiro mi cinse la vita mentre con l'altra mano afferò quella che tenevo distesa lungo l'enorme gabbia senza alcun vestito per il momento.
《Potresti mostrare più felicità piuttosto di sbuffare》dissi con freddezza rivolgendo lo sguardo alla Jekins che azionava il grammofono.《Tanto per farvi un'idea di quella sera ci saranno questi tipi di canzoni》affermò con un sorrisetto.
《Allora sarà davvero fantastico, sarà tutto di quel secolo!》esclamò entusiasta Melany rischiando di precipitare giù dalla scalinata.
Le pareti verde scuro della scuola facevano rispecchiare la grande scalinata di marmo in stile neoclassico, un'architettura europea.
《Come procede professoressa?》chiese il professor Barnes spuntando alle spalle della Jekins scaturendole uno spavento.
Non potei sentire nulla a causa della distanza e della musica classica del grammofono così restammo per almeno due minuti in silenzio nella stessa posa senza alcun movimento.
《Per tua informazione potevo fare di meglio piuttosto di restare qui a partecipare a queste prove, tanto nemmeno ci vengo a questo stupido ballo》bruscamente mi voltai per vedere in viso Carter《Bene, vai pure, tanto è a te che la Jekins abbasserà il voto con tutte le punizioni che hai preso coinvolgendomi》affermai.
Sospirando e alzando gli occhi castani al cielo disse《Guardate di fronte vostra altezza o la qui presente Virginia Jekins la richiamerà》disse con un sorriso guardando dritto.
Con delicatezza riprovammo i due semplici passi predisposti per la discesa della scalinata.
Il primo consisteva nell'indietreggiare e prendere la 'damigella' dalla vita per poi portarla in alto.
Il secondo passo invece era il rimetterla a terra e riprendere la posizione di prima e iniziare a scendere le scale in modo elegante.
《Ben fatto, siete stati meravigliosi!》esclamò la Jekins applaudendo e con molta eleganza ci inchinammo.
《Adesso iniziamo le danze》affermò e circa un'ora più tardi finimmo di provarlo di nuovo.
A fine lezione affermò《Come sapete ci serve una mano in più per le decorazioni e la vostra rappresentate di classe, la signorina James, dirigerà il tutto, ci sono volontari?》chiese la professoressa, in un attimo afferai la mano di Lucifer e la alzai《Bene Jackson, Fallen, signor Carter, Beker?》chiese la professoressa.
《Lei sarà presente signorina Stewart, vero?》Aurora rivolse lo sguardo verso la Jekins ed annuì, mentre Shawn e Carter accettarono.

《Oddio mancano solo due ore e siamo solo all'inizio!》quasi urlò Melany con le mani tra i capelli.
《Shawn, Thomas i tavoli vanno messi ai lati della sala, Aurora, Marika andate a prendere le tovaglie in pizzo bianco in cucina!》disse poi dando un'occhiata alla lista che aveva in mano《Lucifer potresti chiamare un professore e farti aiutare con il grammofono, io penserò al tappeto e alle luci, su al lavoro!》ordinò.
《Non oso immaginare come andrà finire》commentai una volta uscita dalla Sala da Ballo unicamente creata per quello《Le verrà solo qualche crisi isterica》rise Aurora.
Una volta prese le grandi tovaglie e richiesto agli elfi di apparecchiare le tavole con un buffet, aiutammo Melany a sistemare il grande tappeto rosso per il centro della sala.
《Aprite per favore queste porte-finestre che sembrano impossibili da aprire ragazzi?》chiese Melany rinunciando dal provarci.
In suo soccorso arrivò Shawn che in un attimo le spalancò《Grazie, Marika potresti aiutarmi con le tende, oh e Aurora potresti darci una mano?》chiese indicando le grandi tende verdi con il sotto tenda bianco.
Con l'aiuto di tutte e tre potemmo legare le tende da un lato delle porte-finestre con un semplice nastro giallognolo.
《Manca ancora un'ora e noi non siamo ancora pronte, ci vorrà circa due ore per entrare in quegli abiti!》urlò atterrita Melany, tutte e tre ci fissammo e in un attimo abbandonammo la Sala per poter andare in camera dove la Jekins aveva appositamente lasciato degli abiti per ognuna di noi.

《Allora?!》chiese Caroline guardando il suo gigantesco abito azzurrino con tanto di corpetto stretto e una gonna piena di merletto bianco.
Sembrava in qualche modo Cenerentola con quei capelli biondo cenere raccolti in uno chignon dove restavano fuori solo i primi due ciuffi arricciati con l'arriccia capelli sparso in bagno.
《Fantastica》commentai finendo di indossare il sotto corsetto a stringhe che Aurora stava stringendo in maniera eccessiva da non farmi più respirare.
《Vuoi farmi morire? Dai girati che ti aiuto io con la gabbia》la richiami ed in un attimo le feci un nodo.
《Belle, come va lì dentro?》chiese Caroline un po' preoccupata, si avvicinò alla porta del bagno e vi si affacciò.
《Benissimo sembro la regina Maria la Sanguinaria, il nome dice tutto》disse uscendo con un abito rosso scuro con un semplice ricamo sul corpetto in pizzo e un bello scollo a balconcino che mostrava la pelle bianca del collo da cui ricadevano i capelli neri boccolati.
Scoppiai a ridere per la battuta.《Tranquilla sempre meglio di me, sembro la vedova allegra》affermai entrando da sotto la gonna del grande abito nero, che fu saldamente stretto di nuovo dalla Stewart dalla stringhe dietro l'abito lungo tutta la schiena dove con un fiocco si fermava.
Il dietro della gonna consisteva in delle balze e una decorazione floreale rossa sul corpetto a balconcino con delle maniche a tre quarti abbastanza voluminose.
《Ragazze un parere!》esclamò Melany in ansia, indossava un bel vestito verde smeraldo con del pizzo verde chiaro sull'orlo dell'abito, le maniche ampie e voluminose, e il corpetto a U con una frangia.
L'attenzione ricadde sui suoi capelli neri raccolti in un coda bassa boccolata legata da un grande fiocco.
《Benissimo tranquilla!》affermò Aurora finalmente entrata nel suo abito blu con un bel fiocco nel dietro della gonna e delle balze sul davanti, e il corpetto a U con un motivo floreale azzurrino e i capelli castani sciolti sulle spalle con delle onde e raccolti davanti con delle treccine legate dietro.
《Possiamo andare!》dissi varcando la soglia della stanza uscendo completamente dal dormitorio.
Una volta fuori ad aspettarci c'erano i nostri accompagnatori delle prove per la discesa della scalinata, del resto poi avremmo ballato con chiunque volessimo per tutta la sera.

《Mi complimento con voi, siete molto elegante questa sera》disse Carter baciando la mia mano.
《Se racconterai di questa sera tra qualche anno come l'episodio sbagliato di Halloween ti perseguiterò fino a farti crepare Carter》dissi con un falso sorriso in cima alla scalinata.
Con un ghigno mi strinse di più a sè e con estrema soddisfazione mi sussurrò vicino all'orecchio coperto dai capelli boccolati con i primi ciuffi legati dietro in una semplice e piccola coda《Ti preferisco così, perché posso immaginare come potrei spogliarti con tutti quei sottogonna una volta finita la festa》.
Sconvolta aprii completamente la bocca mi voltai a guardarlo in volto《Brutto schifoso》e così dicendo gli pestati un piede.
Indietreggiò imprecando sottovoce facendo sì che anch'io indietreggiassi e perdendo l'equilibrio in quell'enorme gonna e caddi.
Mi ritrovai a due centimetri dal volto di Carter, sbattei ripetutamente le ciglia mentre sentivo tutti gli occhi e il sottofondo delle voci su di noi.
《Guarda caso mi finisci sempre addosso》disse lui leccandosi le labbra《Non lo faccio mica apposta idiota》affermai indignata.
《Tranquilla non mi dispiace》mi fece l'occhiolino e mi sconvolsi di nuovo《Maledetto pervertito》.
Improvvisamente mi sente più leggera e ritorno al mio posto《Tutto bene?》mi chiese il professor Barnes seguito dalla professoressa Jekins nel suo completo ottocentesco color viola.
Una volta pronti iniziammo i passi e la discesa fino al ballo in fondo alla scalinata dove le damigelle e i loro accompagnatori di dividono.
Le damigelle a destra e i cavalieri a sinistra con lo sguardo diretto unicamente verso di loro.
Poi lentamente avanzammo e con un inchino i cavalieri cinsero la vita delle damigelle ed iniziarono a volteggiare.
Con un salto Carter mi portò in aria e lentamente mi riportò a terra strofinando il mio abito al suo fino a sfiorare i nostri nasi.
Il cuore mi morì in gola quando mi strinse di più a sé per portarmi all'indietro per il casquè.
L'intensità dei suoi occhi nei miei e del suo respiro sul collo era troppa per non farmi venire un'attacco di cuore e morire sul colpo.
Una volta finito il ballo la musica dell'orchestra alla nostra destra cessò e il professor Barnes parlò.
《Buonasera, è un grande onore per me poter organizzare il Ballo Celestiale che la mia famiglia prepara da secoli ormai》una siratina uscì dalla bocca di alcune studentessa e degli applausi riempirono la Sala. 《Come previsto stasera abbiamo degli ospiti d'onore》continuò Barnes sorrisendo《Benissimo vi presento i grandi Auror che hanno protetto la nostra scuola da almeno quindici anni, un'applauso》finì.
Una fila di uomini in impermeabile blu scuro era accanto al preside e tra quelli c'era qualcuno di cui mi fidavo ciecamente.
Il mondo mi crollò addosso, l'applauso riempì la sala e le mie orecchie, lo sguardo fisso su di lui.
L'uomo che mi aveva cresciuta per quindici anni, l'uomo che mi aveva protetta e che diceva di non mentirmi.
La mia vita era diventato un completo disastro, come si era capaci a guardare la propria figlia negli occhi e mentirle per tutto questo tempo?
Invece lui lo aveva fatto, mi aveva guardato negli occhi e mi aveva detto "Ricordati che né io né tu diremmo bugie o avremmo dei segreti, questo vale per sempre tesoro".
In quel momento compresi di non essere più una ragazza, ero diventata una bambina al quale raccontare bugie per salvarle la vita.
Lo sguardo di mio padre intravide il mio, era in qualche modo mortificato, con fermezza mi voltai e non gli diedi più la possibilità di guardarmi.
Avevo gli occhi lucidi, stavo per piangere ed ero completamente sola《Cosa ti succede?》mi chiese Carter una volta accortosi di me.
Scossi la testa e risposi《Nulla tranquillo è il corsetto è troppo stretto e mi manca l'aria, esco un attimo fuori in terrazza》dissi solpassandolo.
Uscii nella grande terrazza del primo balcone comunicante con il secondo, mi diressi al manico della ringhiera in pietra bianca e piansi.
Se avessi saputo che anche lui era un mago non avrei perso tempo a spiegargli come si creava un l'incantesimo.
Mi avrebbe semplicemente detto che sapeva farlo e che il suo lavoro sarebbe stato andare a caccia di maghi evasi da Azkaban.
Qualche secondo dopo vidi una coppia che scambiandosi effusioni molto volgari e fastidiose si avvicinava a me e al mio dolore.
《Scusatemi se interrompo la vostra specie di mangia la faccia l'uno dell'altra ma esistono i dormitori dato che nessuno è lì in questo momento》mi asciugai le lacrime.
《Peccato che anche i terrazzi sono vuoti e l'unica sfigata che è fuori sia proprio tu》lui, il mio migliore amico mi stava dicendo che ero un'asociale e nemmeno mi guarda in faccia?
Osservai la ragazza a cui stava addosso《No...questa è bella, proprio dovrebbero incorniciarla.
Harris Lewis e la troia nel paese delle troie》esclamai guardando Alice.
《Eh, sì...il mio migliore amico se la fa con questa, complimenti, veramente Harris!Ti fai usare e poi via...》Harris alzò lo sguardo verso di me mentre Alice provava a replicare, ma venne interrotta da lui.
《Mari...io...non volevo risponderti in quel modo...》《Però lo hai fatto Lewis e mi sa che hai perso la tua cara amichetta》disse una voce dietro di me, la sentii avvicinarsi prendermi per mano e mettersi davanti a me. 《Tu, dovevo aspettarmi che c'eri tu dietro a tutto questo!》lo aggredì《No Harris, forse non hai capito!Tu sei stato, lui non centra proprio niente!》dissi, Lewis mi guardò scioccato. 《Prendi anche le sue parti adesso?Non era il tuo peggior nemico?!Che idiota ho capito, ti ha già fatto scoprire il piacere della sua seduzione》esclamò.
《Primo: non sono una troia e lui non ha sedotto e poi è quasi mio fratello》affermai freddamente《Quasi ci stiamo lavorando》disse Carter con un sorriso《Non ci stiamo lavorando!》lo rimproverai《Secondo: Non lo sto difendendo, sei tu che hai fatto la scelta di stare con lei.
E terzo e ricordalo Lewis la nostra amicizia ha chiuso i battenti》gli diedi le spalle seguita da Carter e ritornammo in Sala, con lo sguardo cercai le ragazze per dirgli che se non mi trovano era salita in camera.
Guardai a destra e a sinistra ma non trovai nessuno fin quando una mano si poggiò sulla spalla e mi voltai.
《Ascoltami...io non avevo intenzione di mentirti ma...》lo interruppi, serissima e dolce gli risposi《No...non devo ascoltare niente papà, capisco il perché tu lo abbia fatto》eh sì, lo dissi dolcemente.
《Sono felice che tu mi cap...》《Sì, perché del resto sei identico a mamma》dissi arrabbiata《No, Marika non capisci...》disse.
《Andiamo è meglio che ti sfoghi》Carter ci interruppe, mio padre lo guardò in volto poi abbassò lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e lo scrutò dalla testa ai piedi.
Carter guardò《No, non può venire》rispose mio padre al mio posto《Sì, possiamo andare io non ho più niente da dire a quest'uomo》il disprezzo che utilizzai era molto ampio e anche mio padre se ne era reso conto.
《No, ti prego bambina mia...non andare》la sua supplica non servì a nulla, perché già sapevo che mi aveva procurato più ferite di quante né aveva procurato mamma.
Carter si incammina tra la folla cercando di allontanarmi da mio padre che cerca di seguirci, ma la folla lo trascina via.
La sua mano era congelata e teneva la mia saldamente in modo che io non potessi scappare via.
Una volta in mezzo al corridoio dissi《Puoi lasciarmi andare adesso》provai a lasciare la sua presa, ma mi impedì di farlo.
Rallentò la presa e passandoci una mano tra i capelli disse《Scusami è che per un attimo mi ha ricordato mio padre e le sue bugie》spiegò.
《Ti capisco, se vuoi puoi anche piangere non lo dirò a nessuno, promesso》disse e guardando i suoi dolci occhi castani mi gettati sulle sue braccia e mi strinse a sè.
Lontani dal Ballo andammo sul balcone opposto a quello della sala da ballo《Devo dire che sei un ottimo ballerino》dissi ridendo.
《Cosa vorresti dire con questo?》disse lui assecondando i nel ridere, per un attimo lo osservai dopo risposi《Che balli bene, sopratutto quando cerchi di sedurre la tua ballerina durante il salto》.
Lui a basando lo sguardo sorrise《Beccato, e adesso cosa ha intenzione di farmi damigella afflitta?》disse mordendosi le labbra.
Girando su me stessa con una mano sul mento a riflettere risposi《Afflitta?》nello stesso istante in cui lui mi afferrò dalla vita rimanendo a pochi centimetri di distanza.
Il respiro mi accelerò come il battito e mi sentii mancare l'aria forse per il corsetto oppure no.
《Sai pensavo che sarebbe stato difficile per gli uomi ottocentesci a spogliar le proprie mogli》disse.
Facendosi più vicino disse《Ma immagino sarebbe stato più eccitante poterlo fare》.
Con l'ansia nel petto e delle spine immaginarie sulla schiena lui fece il passo decisivo mi baciò ed io come una cretina sussultai.
Era diverso dagli ultimi baci che mi aveva dato, oltre all'ansia e le immaginarie spine mi sentivo girare tutto intorno come se fossi salita sulla ruota panoramica di Londra.
Portò una mano sulla mia schiena in cerca della cerniera o qualcosa di simile trovando però le stringhe.
Con la mano quindi scese lungo la schiena fino al punto esatto in cui l'abito era stato chiuso, sciolse il nodo.
E lentamente lasciando e riprendendo le mie labbra allargava o in quel caso sfilava le stringhe del vestito.
《Si, credevo bene》disse affannosamente riprendendo a respirare e a dirla tutta anch'io, non solo per il lungo e interminabile bacio ma anche per il corsetto stretto.
《Meglio non sedurti troppo o rischi di voler fare cose che non vorresti》disse allontanandosi di qualche centimetro mentre mi guardava con il suo solito sorriso da idiota.
Mi resi conto solo dopo della catenina oro dell'orologio da taschino che teneva in mano, che rimise nel taschino dell'abito vecchio stile.
Continua nel prossimo capitolo...
Finalmente siamo al punto centrale della matassa ci resta scoprire l'altra metà, buona lettura!
~Beauty_princess05

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