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capitolo quattro


wooyoung san

17.06.17

ci sono molti modi in cui san avrebbe potuto trascorrere il venerdì sera, e stare con chengxiao non è sicuramente in cima alla sua lista. la ragazza si sta affezionando troppo a lui, e mentre lei riflette sul loro prossimo appuntamento a cena, lui riflette sul modo più veloce per rompere con lei. non vuole ferirla. pensava solo che avessero un accordo, e apparentemente si sbagliava.

perciò quando viene a sapere della festa di kang yeosang, la trova un'offerta che semplicemente non può rifiutare. è vagamente consapevole dell'esistenza del ragazzo in questione, ma non si è mai preso la briga di conversare con lui, poiché i loro gruppi sono separati e non ce n'è mai stata occasione.

ma ora... non è solo una scusa plausibile, ma anche un evento in cui potrebbe divertirsi. davvero una situazione vantaggiosa per tutti.

"xiao," si gira su un fianco, scrutando la ragazza sul letto accanto a lui; allontana il suo telefono. "c'è una festa stasera a casa di kang yeosang."

"lo so," dice lei, avvicinandosi. "eunha e nancy mi hanno chiesto di andare con loro, ma ho detto che avrei preferito passare del tempo con te."

san resiste all'impulso di mostrare il suo fastidio, alzando leggermente gli occhi al cielo. "xiao, abbiamo concordato di non renderla un'abitudine." si siede, appoggiando le mani dietro la schiena, sul materasso, e inclinando la testa all'indietro per stendere il collo.

"io vado, perché ne ho voglia."  le dice, finendo di stiracchiarsi e lanciandole uno sguardo di traverso. "con o senza di te."

"cavolo, va bene." lei ridacchia leggermente, e san sorride di nascosto, soddisfatto del dolore che si nasconde dietro le sue parole. "non c'è bisogno di fare lo stronzo."

"fa parte della mia personalità." commenta, togliendosi la maglia e cercandone una più adatta.

chengxiao sbuffa, ignorandolo, ma san può sentire i suoi occhi rapaci bruciare avidamente sulla sua schiena nuda. dopo tutto, è per questo che stanno insieme. lei pensa che lui sia attraente. è tutto ciò che gli riesce essere, davvero. san prende una camicia blu scuro a righe dal suo armadio, continuando la conversazione superficiale mentre si veste.

"sai se eunha è single?" chiede strascicando la voce, fingendosi interessato, mentre aggiusta la camicia e sbottona alcuni dei primi bottoni.

chengxiao scivola giù dal letto, arrivando dietro di lui e raddrizzandogli il colletto. "sono un po' offesa, san." lo riprende, le sue dita che indugiano sul suo collo. san resiste all'impulso di indietreggiare. "e no, non lo è."

"il che non mi ha mai fermato." alza le spalle, allontanandosi da lei mentre si passa una mano tra i capelli allo specchio, ottenendo un aspetto disordinato quasi al pari di quello di un senzatetto, ma che risulta in qualche modo sexy su di lui.

chengxiao alza gli occhi al cielo, incrociando le braccia. "vero. ma eunha è mia amica. e poi non è nemmeno così sexy."

san non può che essere d'accordo, ma ha bisogno di rendere chiaro il fatto che non stia cercando una relazione seria. "per citare margaret hungerford, xiao; la bellezza è negli occhi di chi guarda."

"sai, sei una specie di nerd." commenta chengxiao, seguendolo mentre si dirige verso la porta. "ma è eccitante." potrebbe essere difficile.

...

la festa è a dir poco rumorosa. le luci lampeggiano dal soffitto sui ballerini storditi, come fulmini, e i bassi della musica vibrano attraverso il pavimento come tuoni sotto i loro piedi, sospingendo i loro movimenti irregolari e infettando le loro teste come una malattia inarrestabile.

il virus viene accolto a braccia aperte, gli adolescenti soccombono volentieri alla tempesta, le membra obbediscono estaticamente al battito. accompagnati dall'ondata di alcol debole che molti credono essere più forte di quanto sia in realtà, vanno in delirio rapidamente, felici di essere liberi per una notte. ubriachi di un'idea.

san preferisce, però, essere uno spettatore in questa particolare notte, osservando i fanatici mentre di tanto in tanto sorseggia l'ambiguo liquido nel suo bicchiere rosso, senza necessariamente l'intenzione di ubriacarsi o di rendersi ridicolo sulla pista da ballo.

non ha ancora individuato nessuno di interessante, e non ha ancora visto nemmeno l'ospite d'onore. san immagina che il ragazzo sia meno socievole di quanto la massa di persone alla sua festa potrebbe suggerire, e che preferisca piuttosto restare nel suo piccolo gruppo di amici, senza preoccuparsi di conoscere gli ospiti che partecipano alla sua festa di compleanno.

il che va bene per san, che si è appena ricordato che kang yeosang è quasi sicuramente uno stretto conoscente di jung wooyoung, il ragazzo cieco alias il suo credito extra. si chiede se il bel ragazzo dagli occhi azzurri parteciperà a un evento come questo, e come se la caverebbe in un ambiente del genere.

ma poi trangugia una dose maggiore della bevanda strana nel bicchiere, concentrandosi maggiormente sul problema principale; come sbarazzarsi della sua 'fidanzata'.

chengxiao siede non troppo lontano da lui, attorcigliandosi i capelli attorno a un dito in maniera invitante, mentre un idiota con i capelli platino e una giacca di pelle flirta con lei con insistenza. san è fortunato, a quanto pare, e scommette che, ancora qualche minuto, e la ragazza accetterà le avances del biondo per scomparire da qualche parte. probabilmente nel tentativo di renderlo geloso o semplicemente di riempire il vuoto che le ha fornito di recente, cosa che non ha importanza a patto che lei lo lasci in pace.

prima di quanto si aspettasse, i due si avvicinano a lui, e il braccio del ragazzo è avvolto attorno alle esili spalle di lei, mentre gli sorride storto. san deve ammettere che il biondo è eccezionalmente attraente e può capire perché chengxiao si sia lasciata andare così in fretta con lui e il suo aspetto da spezzacuori.

"ti dispiace se io e seonghwa..?" si interrompe, mordendosi il labbro, e san quasi ride.

"chengxiao, francamente non me ne frega un cazzo di con chi vai a letto." dice impassibile, inclinando la testa. la mancanza di emozione nella sua voce mette chiaramente a dura prova la ragazza dai capelli corvini, che forza un sorriso e trascina via il ragazzo biondo con sé. le sue spalle si rilassano. probabilmente non tornerà da lui.

è più facile così. san preferisce non mantenere i rapporti troppo a lungo, altrimenti l'altra persona potrebbe affezionarsi, come mostrato dai segnali di chengxiao. l''amore' è una costruzione ridicola, un parassita nella testa delle persone che fa credere loro in ogni tipo di stupidità. per san, è solo una parola. mantenerla tale gli impedisce di essere vulnerabile e gli evita di farsi male. perché è questo ciò che fa. lui lo sa.

"sei più stronzo di quanto pensassi." una voce amara sorprende san, che si volta e vede wooyoung appoggiato allo stipite della porta.

i capelli biondi del ragazzo sono ondulati, ma non disordinati come quelli di san. i suoi bei lineamenti sono seri e san vorrebbe che sorridesse di più in sua presenza. le sue labbra sono premute insieme a formare una linea sottile e le sue braccia sono incrociate, e san è sbalordito da quanto appaia meraviglioso con le luci stroboscopiche che scintillano sul suo viso. i suoi vestiti complimentano magnificamente la sua figura, e san glielo direbbe in circostanze diverse.

"hai quasi diciotto anni, vero?" continua, criticando il giudizio apparentemente fuorviante di san. quest'ultimo è distratto dal modo in cui le luci colorano i capelli del ragazzo, illuminando il suo viso impassibile. "e se quella ragazza fosse la tua anima gemella? e tu- le avessi spezzato il cuore?"

san si morde il labbro, gli occhi cadono sul suo avambraccio nudo. non ha ancora diciotto anni, quindi sulla pelle non c'è nome o numero. "non lo saprò mai." mormora. "e poi non ci frequentavamo nemmeno, lei lo sapeva." mentre parla, si avvolge strettamente attorno al braccio una benda presa dalla tasca, dove comparirà il nome. è il suo promemoria.

"perché non dovresti saperlo?" domanda wooyoung, riprendendo la parte più quieta della frase, su cui san vorrebbe che non facesse domande.

"perché", fa una pausa, stringendo la mascella. "non voglio saperlo." wooyoung aggrotta le sopracciglia alla risposta poco chiara, procedendo a tentoni lungo il muro mentre si avvicina a san.

"beh, succederà" ribatte, chiaramente un po' agitato dalla natura della conversazione. "il nome si inciderà in modo atroce sulla tua pelle-"

san lo interrompe, afferrandogli la mano e posizionandola sul suo avambraccio, sopra al materiale costrittivo, facendogli capire di cosa parla. il ragazzo biondo emette un suono di sorpresa, in parte perché toccare l'avambraccio di qualcuno che non sia la tua anima gemella è fortemente disapprovato e in parte a causa dello shock per il tocco inaspettato.

"san..." sussurra, familiarizzando con l'oggetto facendo scorrere le dita sulla sua superficie ruvida. san pensa che sia la prima volta che pronuncia il suo nome. e la cosa lo colpisce come uno tsunami. gli occhi di wooyoung brillano alla luce, il nome di san esce dalla sua bocca con una tristezza pietosa.

"come ho detto," ripete duramente, spostando la sua mano. "non voglio saperlo." il suo braccio vibra di una strana elettricità, e piange la perdita di contatto.

l'espressione di wooyoung si trasforma rapidamente in rabbia, e sembra quasi a corto di parole. "sei incredibilmente egoista." afferma, prendendolo alla sprovvista. "e la tua anima gemella? vedrà il tuo nome sul suo braccio- e tu non la cercherai mai!"

chiunque sia la sua anima gemella sta meglio senza di lui. e sta per dirlo a wooyoung, ma il ragazzo ha solo iniziato il suo discorso.

"e se ti trovasse, contro ogni previsione!" ridacchia. "troverebbe solo uno stronzo egoista che non ha intenzione di amarla. mi dispiace per la persona che è costretta a star con te."

"ascolta, principessa," si difende san, non apprezzando l'attacco personale di un quasi estraneo. "le mie relazioni non sono affari tuoi-"

"e inoltre," conclude wooyoung, mentre la rabbia si attenua fino a diventare un tono normale. "tu hai la scelta di vedere il suo nome. ne hai la scelta- e stai decidendo di non farlo." san capisce dove sta andando a parare e chiude gli occhi per un momento, con tristezza. "io non ho questa scelta. non potrò mai vedere il suo nome."

san prova davvero empatia per il ragazzo davanti a lui, ma si sente giudicato ingiustamente. è una sua scelta. "mi dispiace, ma non sono affari tuoi." sbotta. "e non è colpa mia se sei cieco, quindi-"

prima che possa finire, un moro dall'aria frenetica si precipita verso di loro, aggrappandosi al braccio di wooyoung. "è- è iniziato." esclama criptico, e gli occhi vitrei del biondo si spalancano immediatamente.

wooyoung afferra la mano di san inaspettatamente, trascinandolo con il ragazzo che gli ha afferrato la mano per portarlo in un posto sconosciuto. i suoi nervi esultano alla riconnessione della loro pelle, che vorrebbe tacesse. odia che toccare wooyoung sia così bello. "vieni con me" sbuffa quest'ultimo, senza spiegare altro.

lo conducono in una stanza più tranquilla, in cui sono già seduti altri quattro ragazzi; due di loro si tengono per mano e hanno gli occhi che scintillano di eccitazione, mentre gli altri due si mordono le unghie per l'attesa. san riconosce yeonjun, di un anno indietro, e, sebbene non gli sia venuto in mente alcun nome, gli altri tre sembrano vagamente familiari.

"perché lui è qui?" chiede uno di loro, indicandolo. "pensavo che yeosang volesse solo noi presenti."

"mi sto chiedendo la stessa cosa." commenta san, liberandosi dalla presa di wooyoung e cercando di autoconvincersi che non odi così tanto lasciar andare la sua mano.

"ignoratelo." il biondo agita la mano, liquidando la cosa. "san ha bisogno di vederlo, tutto qui."

il moro, kang yeosang, sussulta improvvisamente per il dolore, arrotolandosi la manica del braccio sinistro. san finalmente mette insieme ciò che sta accadendo- poiché questa è in effetti la festa del diciottesimo compleanno di kang yeosang e mancano cinque minuti alla mezzanotte. comincia a obiettare, ma wooyoung lo tira indietro per il polso per impedirgli di scappare. cazzo.

non appena il ragazzo inizia ad avere le convulsioni e a sentire una sensazione di bruciore al braccio, san distoglie lo sguardo, sgradito e restio ad essere lì. eventualmente è finita, anche se dal sudore sul viso di yeosang e dal tremore delle sue mani è facile dire che per lui sia sembrato durare molto più a lungo.

segue un breve silenzio in cui nessuno dice una parola, limitandosi a guardare kang yeosang fissare cosa, o più precisamente, chi è apparso sulla sua pelle. la musica di sottofondo della festa riempie l'aria, e san diventa acutamente consapevole della mano di wooyoung sul suo polso, che lo stringe in modo eccezionalmente stretto. probabilmente lo sta facendo inconsciamente, ma san riesce a malapena a respirare.

"chi è?" chiede finalmente qualcuno, con voce sommessa. "chi è la tua anima gemella, yeosang?"

"è-è..." inizia il ragazzo stanco, ma la sua gola sembra quasi troppo secca per parlare, la stanchezza gli rende difficile formare parole. invece, allunga il braccio, girandolo per esporre il nome sulla sua pelle pallida.

san si sporge in avanti, e il suo cuore crolla un po' in un traditore sentimento di compassione quando lo legge e registra dove l'ha già sentito.

park seonghwa
03.04.98

"novantotto..." yeonjun si interrompe, guardando il suo amico con crescente preoccupazione. "lui sa già che sei la sua anima gemella."

"lo sa da un po'." osserva yeosang in silenzio, fissando le parole senza battere ciglio.

san prende da parte wooyoung, desideroso di andarsene e sentendosi sempre più invadente. ma prima di farlo, è giusto che ricordi all'amico del moro chi potrebbe essere la sua anima gemella. "odio essere quel ragazzo," sibila in un sussurro sommesso.

"ma forse park seonghwa è a questa festa." gli occhi di wooyoung si spalancano, realizzando le parole di san. "pensi di dirgli che la sua anima gemella è impegnata a fare sesso con qualcun altro, o devo farlo io?"

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