Isabelle si rigirò nel letto, sfiorando con un braccio il petto nudo del ragazzo al suo fianco, che aveva ancora gli occhi chiusi; sapeva però che non stava dormendo. Lo fissò per qualche minuto, pensando a quello che era da poco successo. Era molto alto e snello ed aveva i capelli scuri e il volto pallido, quasi cadaverico. Il lenzuolo bianco gli copriva i fianchi, lasciando intravedere un accenno di addominali.
-Pensi mai a come sarebbe se io fossi ancora vivo?-le chiese Simon, di punto in bianco, aprendo gli occhi scuri e voltandosi per guardarla.
-E perchè dovrei? A me va bene anche così!-gli sorrise la ragazza, passandosi una mano tra i capelli, prima di poggiare le labbra sulle sue, che erano ghiacciate.
-Intendo...sarei più caldo, il mio cuore batterebbe...non ti importa?
-Non fare lo stupido! Pensi che se mi fosse importato qualcosa di tutto questo ora saremmo qui, nudi, uno di fianco all'altra, dopo aver fatto l'amore?
Simon le accarezzò i folti capelli neri e inspirò il suo dolce profumo. Sobbalzò un poco; l'odore di sangue gli faceva sempre questo effetto.
-Che c'è?
-Lascia perdere...Il vampiro che c'è in me fa il furbo... ha voglia di un altro morso...
-Ah, per fortuna che hai trovato me! Altre non se lo sarebbero lasciate fare...
-Lo so che vuoi che ti morda solo perché ti eccita, Izzy...ha eccitato persino Jace! Bleah, non farmici pensare...
La ragazza intanto aveva già piegato il collo e aspettava che Simon affondasse i canini proprio lì, dove più le piaceva.
-Sei sicura, Iz? Stanotte ti ho succhiato un po' troppo sangue, non ti pare?
-Shhh, zitto e mordi. Basta che ti fermi prima di farmi diventare un vampiro. Non mi ci vedo con la pelle così bianca!-protestò, spostando i capelli da un lato.
-Perchè hai scelto proprio me? Perché non un altro?-le chiese lui, lasciandola interdetta.
-Perché nessuno sa mordere come te! Tu fai crescere un forte desiderio sessuale a tutti quelli che mordi...-rise la ragazza, rotolando sopra di lui e infilando dolcemente la lingua nella sua bocca.
-Seriamente Iz, perché sei qui con me?-le prese il viso tra le mani, guardandola intensamente.
-Perché ti amo, Simon. Non basta?-era sincera, lo poteva vedere nei suoi occhi.
-Si, mi basta-e affondò piano i canini sul suo collo, facendola gemere di piacere, come aveva fatto poche ore prima.