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"Immagina"- Zayn Malik II

SPERO VI PIACCIA

La mattina del tuo matrimonio arrivò presto. Ti svegliasti con delle occhiaie più profonde e scure del solito per la mancanza di sonno. Presto, stanca più che mai, dovesti accogliere in casa tua parrucchieri, fotografi, parenti che ti doveva aiutare a prepararti per la cerimonia e ad indossare il vestito da sposa. Tutti erano emozionati, impegnati ad aiutarti in qualcosa, ti chiedevano come ti sentissi, se fossi emozionata, ma tutto ciò che facevi era stare seduta su una sedia davanti ad uno specchio a pensare a ciò che era successo il giorno prima mentre una donna ti acconciava i capelli. Pensavi a Zayn, ai suoi occhi addolorati incastrati nei tuoi, alle sue braccia intorno al tuo corpo mentre ti abbracciava e piangeva; pensavi alla vostra storia d'amore, rovinata per uno scherzo del fato, per una incomprensione. Pensavi agli anni passati cercando di odiare il ragazzo che più ti aveva fatta sentire viva, ma che con la stessa facilità era riuscito a risucchiare la linfa vitale da te andandosene via. Pensavi all'uomo che credevi fosse quello della tua vita sino ad un giorno prima; pensavi al tuo futuro, a questo matrimonio che ti stava schiacciando, pensavi a quanto ti sarebbe piaciuto fuggire via in quel momento, senza dover sposare nessuno; pensavi a come i tuoi sentimenti fossero confusi; pensavi. 

<<Allora, T/N, oggi diventi parte di una delle famiglie più ricche del paese, no? Hai trovato un ottimo partito, beata te! Ma infondo si sapeva, sei una ragazza così forte, intelligente, bella, ambiziosa, con un ottimo lavoro...chi non ti vorrebbe come futura moglie? Soprattutto se può sfoggiare tutte queste tue qualità al mondo intero...in questo caso all'alta società, vero?>> intervenne improvvisamente il ragazzo aiutante della parrucchiera. Lo avevi trovato sempre un po' troppo "impiccione e pettegolo" per i tuoi gusti, in ogni seduta dal parrucchiere aveva sempre cercato di sapere un po' troppo su di te e sulla tua vita. <<Beh...è solo un matrimonio...>> dicesti cercando di allentare la tensione sminuendo l'argomento. <<"E' solo un matrimonio"?! Stai scherzando spero, tesoro! Questo è "il" matrimonio! Ne parlano tutti! Quasi cinquecento ospiti, praticamente tutti ricconi, ricevimento in una delle ville più eleganti e belle a Londra, cosa vuoi di più?>> il ragazzo continuò a parlare, ma smise quando si beccò una gomitata da parte di una sua collega che gli sussurrò: <<Ma la vuoi smettere di essere così pettegolo?!>> ma tutti sentirono. Tu sospirasti. Non eri proprio in vena di grandi cerimonie, feste, figuriamo del tuo matrimonio!

<<T/N, tra meno di mezz'ora dobbiamo essere lì. Tutti si trovano già nel posto, ovviamente manchi solo tu. Indossa il vestito e poi andiamo, forza>> ti disse dolcemente l'organizzatrice del matrimonio che la famiglia del tuo futuro sposo aveva ingaggiato. Come volevi che tutto questo fosse un brutto sogno. Ti sentivi come in un film, ma in un orrendo film. 

Dopo circa mezz'ora arrivasti al luogo dove si sarebbe celebrato il rito. Tutti ti acclamarono. C'erano un sacco di persone, troppe, non riuscisti a trovare un viso familiare che ti facesse piacere vedere. Ti sentivi di impazzire. Man mano che percorrevi la navata sotto braccio al tuo papà, squadravi l'ambiente, le persone: tutti erano vestiti in maniera estremamente elegante, abiti firmati costosi, gioielli; c'erano anziane e snob signore con i loro vecchi e ricchi mariti probabilmente imprenditori, banchieri, manager; c'erano giovani ragazzi attraenti e altro e tanto ricchi che cercavano di rimorchiare qualche bella e promettente ragazza del loro ceto sociale; c'erano anche alcuni personaggi famosi, amici del tuo fidanzato e dei loro genitori. C'era una marea di persone, ma tu volevi stare accanto solo ad una e non era quella che ti aspettava infondo alla navata accanto all'officiante del matrimonio. Eri sola.

Improvvisamente ti venne un mancamento. Ti girò la testa, stavi per cadere. Eri quasi arrivata vicino al tuo sposo, avevi appena lasciato la mano di tuo padre. Era ufficiale, ti stavi per sposare. Ad un certo punto, però, sentisti una voce chiamarti, ti girasti di scatto e trovasti l'unica persona che volevi accanto in quel momento che ti disse: <<T/N! Ti prego! Non sposare lui, io ti amo!>>. Eri sbigottita. Strabuzzasti gli occhi mentre il tuo futuro marito ti guardava corrugando la fronte. Gli invitati sussultarono: c'era chi ridacchiava sotto i baffi, come coloro che erano felici di assistere ad una scena così drammatica dal vivo, e c'erano coloro che stavano per svenire a causa del matrimonio praticamente quasi sabotato come i genitori del tuo ipotetico futuro sposo, in particolare sua madre. 

Il ragazzo che aveva parlato si avvicinò a te: <<T/N, sposa me. Dimmi di sì e io ti prometto che non te ne pentirai un singolo giorno della tua vita>> ti chiese Zayn supplichevole. Iniziasti a piangere. Ti sentivi una schifezza per ciò che stavi per fare, ma non credevi di avere altra scelta. Ti avvicinasti al ragazzo e dicesti a tutti ad alta voce: <<Scusate un attimo, vorrei interrompere la cerimonia per un secondo>>. Prendesti Zayn e lo portasti in disparte mentre tutti gli occhi degli ospiti vi guardavano andare via. Come al solito: c'era chi rideva, chi criticava il tuo gesto totalmente sleale, ridicolo, irrispettoso, c'era chi si sentiva in imbarazzo per la situazione e c'era chi, come il tuo futuro sposo, non aveva spiccicato parola. Lui ti vedeva andare via con un altro uomo e non sapeva cosa fare. Il suo cuore si era spezzato, ma aveva una speranza dentro al cuore che gli diceva di aspettarti lì vicino l'altare. La madre del futuro sposo nel frattempo era circondata da parenti e amici che cercavano di farla rinvenire dopo lo svenimento dandole un po' d'acqua da bere e sventolando un po' di vento.

In tutto questo tu portasti Zayn lontano da occhi indiscreti. <<Sei bellissima T/N, sei una visione, sei il mio sogno>> ti disse il ragazzo accarezzandoti una guancia. Chiudesti gli occhi addolorata. Prendesti la mano del ragazzo e la mettesti nella tua. <<Zayn...io ti amo...>> dicesti. Gli occhi del bruno si illuminarono e un sorriso si fece spazio sul suo volto. Tutto ciò però svanì quando il ragazzo vide l'espressione di dolore sul tuo volto: <<"Però"...>> ti incitò a continuare guardando verso il basso con rabbia per se stesso. <<Però...non posso sposarti...>> continuasti a dire. Il ragazzo scoppiò in un pianto. <<Capiscimi, io non posso mandare tutto a monte così! Quel ragazzo lì all'altare mi ama e io non posso farlo soffrire in questa maniera dopo tutto questo tempo, dopo tanti progetti...non me lo perdonerei mai...>> dicesti anche tu piangendo. Il mascara sul tuo viso si sbavò. Zayn annuì: <<Non c'è...non c'é bisogno che mi spieghi nulla qui...tu non hai nessuna colpa...>> disse tra un singhiozzo e l'altro. Ci furono attimi di silenzio riempiti dal pianto di entrambi. <<Dannazione...questo non è il nostro destino probabilmente...>> riprese il ragazzo cercando di far cessare il pianto. Prendesti le mani di Zayn nelle tue che tremavano. <<Ti amo...ti amo come non ho mai amato nessuno, ti amo con ogni battito del mio cuore, con ogni mio singolo respiro... >> dicesti singhiozzando. Zayn si buttò addosso a te abbracciandoti: << Ti prego...T/N...>> ti disse con una voce che riuscì a divorarti anche l'anima. Stringesti gli occhi. Ti avvicinasti al viso del ragazzo. I vostri respiri si unirono, i vostri occhi si chiusero e le vostre labbra si toccarono. Fu un bacio così lento, dolce, pieno di paura e dolore. Le labbra calde di Zayn si muovevano sulle tue, le su mani ti accarezzavano il viso. Fu un bacio molto casto, ma estremamente lungo. 

<<Ora devo andare. Promettimi che tu andrai avanti senza di me...>> dicesti a Zayn con voce ferma, fu così difficile. <<T/N io...>> ti disse il ragazzo iniziando di nuovo a piangere. Con voce ancora più alta e dal tono fermo riprendesti: <<Promettilo Zayn!>>. Il ragazzo annuì: <<Lo prometto>>. Toccaste le mani dell'altro un'ultima volta. Poi tu ti ricomponesti, per quanto fosse possibile e ti allontanasti per andare a celebrare il tuo matrimonio. Ma prima che fossi troppo lontana, Zayn ti chiamò ancora: <<T/N, te lo prometto, un giorno, non so quando, non so dove, staremo insieme, forse in un altro mondo, in un altra vita, ma so che il mio cuore batte in funzione del tuo>>. Quelle parole ti straziarono, ma dovevi andare avanti. 

Passati diversi minuti, fosti di nuovo davanti al tuo futuro sposo. Lui, come il gentleman che era, ti accolse tra le sue braccia vedendo il tuo viso strapazzato dal pianto. Tu sorridesti amaramente. Il ragazzo prese il suo impeccabile fazzolettino di stoffa e ti pulì il viso dalle lacrime. Si avvicinò al tuo viso e accarezzandolo ti disse: <<T/N...ti prometto che anche se questo giorno non sta andando come ti aspettavi, ti giuro che con me sarai felice. Tu sei la mia vita, sei la mia priorità..anzi siete>> disse l'uomo accarezzando il tuo ventre ancora piatto. Eri incinta di circa un mese. << E anche se oggi non ti va di sorridere, io lo farò per entrambi perché ti amo troppo per lasciarti fuggire via>> concluse infine l'uomo. Sorridesti e il ragazzo ti lasciò un bacio sulla fronte: <<Ti amo>> disse. <<Ti amo>> rispondesti con la voce tremante. <<Ora sii la mia sposa>> ti chiese infine e tu, sospirando, annuisti. Eri pronta. Sarebbe stato un sacrificio? Non proprio. Eri felice? Probabilmente lo saresti stata col tempo. Pensavi ancora a Zayn e ai vostri cuori spezzati per un amore mai vissuto? Sì.

 Sapevi che l'andazzo della vita non era sempre prevedibile, a volte bisognava rinunciare anche a ciò che ci sembrava fosse perfetto per noi, a qualcosa che ci faceva battere il cuore. Bisognava fare dei sacrifici o delle scelte logiche. E tu ne avevi appena fatta una, estremamente dolorosa. Ma saresti sopravvissuta e forse, col tempo, avresti anche imparato nuovamente a vivere senza quel ragazzo dalla pelle ambrata.

<<Allora, vogliamo celebrare questo matrimonio sì o no?>> chiese infine l'officiante con tono seccato. Tutti si fecero una mezza risata e anche tu. <<Sì>> rispondesti alla domanda. 

Dopo poco tu e il tuo fidanzato foste sposati. Con un brillante futuro davanti. E una nuova vita in arrivo. 

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