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"Immagina"- Zayn Malik

DISCLAIMER! CAPITOLO CONTENENTE PAROLE VOLGARI. DISCLAIMER! CAPITOLO NON REVISIONATO PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE (PERDONATE EVENTUALI ERRORI, CERCHERO' DI CORRERE AI RIPARI IL PRIMA POSSIBILE, MA VOLEVO FARVI QUESTO """REGALINO""" ANCHE SE NON HO AVUTO IL TEMPO DI RIVEDERE TUTTO PER BENE, MA ORA HO FRETTA E DEVO ANDARE). VI AMO, A PRESTO E SALUTI POTTERIANI A TUTTI!

Stavi camminando per le buie strade di Londra in cerca di un locale ben preciso. Ricercavi quel posto disperatamente, con la testa annebbiata dalle preoccupazioni e il cuore nero. Ti trovavi in una zona di Londra non proprio elegantissima e ricchissima, ma alquanto povera e scarna, ma soprattutto poco sicura.

Eri lì perché era da un po' di tempo che il tuo ragazzo Zayn spariva intere ore dicendoti di andare in palestra a frequentare dei corsi di boxe per allenarsi. In realtà, in cuor tuo, non credevi ti stesse dicendo la verità. I tuoi dubbi avevano iniziato a sorgere quando vedesti il tuo ragazzo, per l'ennesima volta, arrivare a casa con il viso pieno di lividi e il labbro sanguinante. Zayn davanti alle tue domande sembrava sempre impassibile e se la svignava con qualsiasi scusa, evitava il più possibile l'argomento e rifiutava ostinatamente le tue cure: non voleva assolutamente che tu gli medicassi le ferite, diceva "ciò che è fatto è fatto" e non voleva ritornare sull'argomento.

Eri stanca di quella situazione così un giorno ti recasti nella palestra in cui il tuo ragazzo diceva di frequentare i corsi di boxe. Il mondo, però, ti crollò addosso quando il proprietario ti informò del fatto che non c'era nessuno "Zayn Malik" che frequentasse corsi di boxe in quella struttura. Ti eri sentita come cadere in un baratro e subito avevi iniziato a pensare alle peggio cose.

Ricordasti quell'episodio di qualche giorno prima mentre ti avvicinavi al locale più squallido del quartiere di Hackeny: ti era giunta voce che lì si svolgessero incontri clandestini di pugilato. (N.A. Raga, ci sono stata veramente in questo quartiere per un po' di tempo ed è davvero inquietante e dangerous, meglio evitare guys...). Ti facesti forza ed entrasti. Il posto emanava un forte odore di liquore e di varie bevande alcoliche, oltre ad un nauseabondo odore di cibo di bassissima qualità.

Addentrata nel posto, sentivi gli occhi di tutti li uomini addosso e nonostante non avessi fatto nulla, ti sentivi sporca: quegli sguardi maliziosi erano una minaccia che ti incuteva parecchia paura e non contribuivano affatto a farti sentire a tuo agio!

Ti facesti coraggio e chiedesti informazioni all'unica barista che c'era lì:
Tu: "Mi scusi signorina, per caso lei sa se qui avvengono incontri...insomma...lei ha capito...intendo incontri un po' loschi, per non dire clandestini...diciamo, tipo incontri di "boxe", ecco."

Dicesti ciò con la voce tremante mentre giocavi nervosamente con le tue mani. La ragazza alzò un sopracciglio e poi iniziò a ridere sguaiatamente:

Barista: "Alice, per caso ti sei persa nel paese delle meraviglie- disse lei prendendoti in giro-? Ma secondo te, potrei mai dirti dell'esistenza di incontri clandestini? Sarebbero ancora clandestini dopo? Non penso proprio..."

La ragazza stava ancora per farsi una risata, ma smise quando vide la banconota da dieci sterline che le stavi offrendo in cambio di qualche informazione:

Barista: "Misero come prezzo, non credi? Comunque ti dico solamente: vai in bagno."

Rimanesti un po' sconcertata per ciò che la ragazza ti aveva appena detto, ma capisti al volo che si trattava di un indizio: probabilmente questi incontri si tenevano nel piano inferiori al locale, probabilmente bisognava scendere le scale che portavano al WC.

Ti facesti spazio, con estremo coraggio, tra omoni sudati e sbronzi che cercavano di acciuffarti e provarci con te spudoratamente, quella situazione ti disgustava. Finalmente riuscisti a scendere le scale:

Tu: "Non importa cosa dovrò affrontare, l'importante è capire cosa succede a Zayn e assicurarmi che la sua vita non sia in pericolo un'atra volta. Speriamo solo che questa che sto seguendo sia la pista giusta o non so dove altro andare a scovare ciò che gli sta succedendo..."

Al termine delle scale arrivasti in uno scantinato buio: da un lato c'era la porta del bagno, dall'altra una porta dalla quale uscivano forti urla e esultanze. Sapevi quella che dovevi aprire ovviamente.

Prendesti un respiro profondo e mettesti la tua mano tremante sulla maniglia della porta e piano piano la apristi. Ti ritrovasti in una stanza orrenda, piena di uomini che gridavano e che sorreggevano soldi e birre con le loro mani. Udisti:

Uomo sconosciuto: "Zayn cazzo! Cerca di non fare il rammollito per una buona volta, rialzati! Sii uomo! O lo sai che cosa ti aspetta dopo, Jack e Peter non saranno dispiaciuti di romperti un paio di costole e di sfracellare quel tuo bel visino, visto che tu ci hai fatto perdere un sacco di soldi, eh?"

A quella frase non capisti più niente. Volevi gridare ma la voce ti si era annodata in gola, non riuscivi a muovere un solo muscolo del tuo viso. Vedesti Zayn a terra ansimante pieno di livide e ferite. Presa dalla rabbia ti gettasti tra la folla di uomini facendo cadere la tua borsa in terra e con tutta la forza che eri riuscita a trovare gridasti:

Tu: "ZAYN! ZAYN! TI PREGO!"

Piangevi disperatamente. Quando Zayn si accorse della tua presenza ti guardò negli occhi e questi ultimi furono pervasi dal panico. Cercasti di andare in contro al tuo fidanzato, ma due uomini ti trattennero dalle braccia e l'energumeno che aveva parlato prima riparlò:

Uomo sconosciuto: "Ah, vedi! Tu saresti la fidanzatina di questo qua, eh? Sei venuta a farci visita? Non ti importa se anche noi ci divertiamo un po' con te, no? Sei venuta qui per questo. Non ti da fastidio Malik, vero? In un modo dovrai pure sdebitarti"

L'uomo ti attirò a sé e fece una risata a dir poco malefica accompagnato da tutti gli altri. Zayn si alzò da terra furibondo pulendosi con la mano il sangue uscito dalle sue labbra ed esclamò:

Zayn: NON AZZARDATEVI A TOCCARLA! NON CI PROVATE! 

Gli uomini presenti in quella stanza iniziarono a ridere nuovamente. Il tuo ragazzo si avvicinò all'uomo che ti teneva stretta a sè e disse:

Zayn: Wilkinson, lasciala stare. Ti prometto che ti restituisco i soldi entro questa settimana, ma ti prego- forzò queste due parole guardando l'omone negli occhi- lasciala stare.

L'uomo, che avevi capito facesse Wilkinson di cognome, sembrò pensarci su e poi disse:

Wilkinson: Caro Malik, io che ci guadagno in tutto ciò, eh? Hai perso due incontri di lotta consecutivamente e mi hai fatto fare una figuraccia con quello stronzo di Butler. Hai perso le anfetamine che ti avevo dato! Sai quanto cazzo costa un milligrammo di quelle, ah? Non penso proprio!

Sentendo la parola "anfetamine" ti sentisti svenire. Zayn faceva uso di droghe?! Avevi iniziato a piangere disperatamente e Zayn si accorse di ciò, infatti intervenne dicenso:

Zayn: Wilkinson cazzo, NON LO VEDI CHE STA PIANGENDO?! LASCIALA STARE TI HO DETTO! Ti do tutto quello che vuoi, ma lasciala stare, lei non c'entra!

L'uomo scosse la testa dicendo:

Wilkinson: Ah, Malik, Malik... Non mi piacciono questi toni che usi con me...

In quel momento da quell'uomo spregevole ti fu puntata una pistola alla tempia. 

In un secondo capisti tutto. Il tempo aveva cessato di esistere e tu tremavi come una foglia e piangevi e Zayn faceva altro e tanto. L'uomo parlò ancora mentre tutti gli altri suoi compagni avevano assistito alle scene attentamente.

Wilkinson: Sai, Malik, oggi mi sono svegliato con una grande voglia di...sparare. Proprio stamattina stavo pensando infatti, che mi sono rotto dei tuoi "Domani ti porto i soldi". Hai troppi arretrati, lo sai che non devi temporeggiare con me o cose brutte accadono...

Era arrivata la tua fine, avresti detto addio al mondo, a Zayn, alla tua famiglia. 

Zayn aveva quasi iniziato a singhiozzare e stringeva i pugni. L'uomo fece una lunga pausa di silenzio. Nessuno osò parlare in quei secondi, ma poi arrivò la barista con la quale avevi parlato prima scendendo dal piano superiore tutta allarmata. Con voce bassa parlò a Wilkinson e si avvicinò a lui:

Barista: "Bill, sta arrivando la polizia da queste parti a fare un controllo. Meglio che tu e i ragazzi sloggiate, possiamo tenervi nascosti qui sino ad un tot di tempo, ma oltre non possiamo."

L'uomo annuì e la ragazza corse di sopra. Wilkinson parlò per l'ennesima volta con tono cupo:

Wilkinson: Siete fortunati-ti spinse facendoti quasi cadere a terra poiché le tue membra sembravano quasi sciolte a causa della paura-. Malik con te non finisce qui, dopodomani nel vicolo tra Brixton e Kensington&Chelsea. Non fare tardi- si avvicinò pericolosamente a Zayn brandendo la pistola- o, lo sai, ci piace molto sia la tua ragazza che la tua casa, ma prediligiamo la pollastra.

L'uomo se ne andò insieme a tutti i suoi compagni lasciando te e Zayn da soli in quella stanza. Piangesti ancora più guardando gli occhi del tuo ragazzo da vicino, che ti venne ad abbracciare in silenzio. Ti staccasti dall'abbraccio e corresti via dall'uscita di sicurezza che si trovava lì senza dire nulla a Zayn che rimase lì impalato. L'impatto del tuo viso caldo e bagnato di lacrime e mascara sciolto con il vento freddo delle stradine di Londra ti fece sussultare, ma fu piacevole provare a respirare aria fresca un'altra volta. Non riuscivi a parlare, non sapevi cosa dire, cosa fare! Zayn ti seguì correndo, si avvicinò a te ma tu lo scansasti. Boccheggiavi per i troppi singhiozzi, non riuscivi a inalare l'aria. Il tuo amore provò a parlare:

Zayn: T/N lasciami spiegare...

Lo interrompesti furiosamente con voce pregna di pianto disperato e rabbia:

Tu: Che cosa devi spiegare? COSA?! IO TI ODIO, TI ODIO CON TUTTO IL MIO CUORE! COME HAI POTUTO?! COSA TI MANCA?! TU AVEVI TUTTO, UN LAVORO REDDITIZIO, UNA RAGAZZA CHE TI AMAVA ALLA FOLLIA! MA TU NO, AVEVI BISOGNO DI FARTI AMMAZZARE! ANFETAMINE, ZAYN?! SUL SERIO?! ANFETAMINE?!

Il ragazzo ti prese tra le sue braccia per non farti cadere poiché stavi quasi per svenire dal dispiacere, dal dolore che provavi. Poi continuasti a parlare nel suo petto, gridando e singhiozzando:

Tu: T-tu mi vuoi ammazzare così...io non ce la faccio a vederti fare questa vita...non ce la faccio...non ce la faccio...

Ripetevi nel pianto. Sentisti anche le lacrime di Zayn cadere sul tuo volto.

Tu: Io ti avevo dato fiducia, mi avevi detto che "queste ragazzate" non le facevi più da tempo. Io credevo fossi cambiato, credevo di potermi fidare di te, credevo che tu saresti stato in grado di dare a me e ai nostri figli una vita serena e sana, invece no, mi sbagliavo. Sono stanca Zayn, sono stanca di vederti tornare a casa ammazzato di botte, sanguinante..Cosa ti ho fatto mancare? Ti ho dato tutto, ti ho dato la mia anima... Mi avevi detto di voler costruire una famiglia con me, la proposta di matrimonio era falsa allora? Tu non vuoi la mia serenità...non la vuoi, se pretendi che io ogni giorno debba vederti così, in lotta tra la vita e la morte...sono esausta, mi dispiace m-m-ma è finita...

Guardasti Zayn negli occhi e ti staccasti dall'abbraccio. A quelle parole lui sgranò gli occhi e cadde a terra con le ginocchia piangendo disperato. Poi prese la tua mano per impedirti di fuggire e singhiozzando implorò:

Zayn: Non mi abbandonare ti prego...ti prego non lo fareee! Io ti amo non posso vivere senza te, sei l'unico spiraglio di luce nella mia vita, ti prego...

Guardasti in basso e insieme piangeste in silenzio.

CONTINUA...

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