"Immagina"- Tony Stark
Tu: Ora per favore vai da tua figlia e falla ragionare!
Tony sospirò alzando gli occhi al cielo e scostandosi dal libro che stava leggendo sul divano.
Tony: Cosa ha combinato ora...?
Tu: Sta piangendo ininterrottamente perché vuole una nuova casa delle Barbie! Ma deve capire che non può avere tutto ciò che vuole...
Tony rise, mentre tu lo guardasti male.
Tony: Oh, andiamo T/N! E' solo una bambina, dalle quello che chiede...
Scuotesti la testa in segno di disappunto.
Tu: No, Tony! Sto cercando con tutte le mie forze di crescere una bambina consapevole di ciò che ha, che sia capace di apprezzare ciò che le viene donato. Non voglio che diventi come una di quelle ragazzine capricciose e viziate che non sono capaci di apprezzare nulla!
Tony: Ma T/N, dai, lei può avere davvero tutto ciò che vuole, non ci sono problemi...
Ti massaggiasti il centro della fronte con due dita, chiudendo gli occhi.
Tu: Tony la vizi troppo!
Tony roteò gli occhi. Stava per dire qualcosa, ma fu interrotto dall'arrivo di vostra figlia di cinque anni. La piccola scese le scale furiosa e con le lacrimuccie ancora sul viso, si rifugiò dal papà che prontamente la prese in braccio e la consolò.
Vostra figlia: Papi, mamma non vuole comprarmi una nuova casetta di Barbie!
Prima che tuo marito potesse aggiungere qualcosa, parlasti rivolgendoti alla piccola:
Tu: Tesoro, ne abbiamo comprata una nuova la settimana scorsa al centro commerciale, ricordi? Mamma era con te, l'abbiamo scelta insieme, ricordi?
La bimba annuì. Poi con tono lamentoso e cantilenante esclamò:
Vostra figlia: Ma io ne voglio una nuova! Papà me lo aveva promesso!
Lanciasti un'occhiataccia a Tony che continuava a coccolare la piccola tra le sue braccia, poi lui la fece scendere a terra e le disse:
Tony: Tesoro, perché non vai di sopra e non inizi a pensare a come la vuoi la casetta? Così ora andiamo a comprarla io e te, ok?
La bambina urlò dalla gioia e andò nella sua cameretta tutta contenta.
Tu: Glielo avevi promesso?! Tony! Basta a viziarla così tanto, le fai fare qualsiasi cosa! Andiamo! Non assecondi affatto le mie decisioni, così agli occhi di tua figlia sembra che io non abbia nessuna autorità!
Iniziasti quasi a gridare, ti stavi innervosendo parecchio. L'uomo ti venne incontro posando una mano sulla tua vita.
Tony: Tesoro, calmati, non fa bene al bambino...
Disse l'uomo riferendoti al bebé che aspettavi nel tuo grembo. Ti scostasti dalla sua presa.
Tu: Tony non osare neanche usare nostro figlio come scusa per placare la mia ira in questo momento!
Alzasti ancora più il tono di voce.
Tu: A tutto ciò che faccio e che dico, tu hai una parola contraria! Per nostra figlia io sono quella cattiva, solo perché cerco di darle delle regole!
In quel momento, da tutta quella agitazione, ti sentisti mancare, come svenire. Tony si accorse delle tuo pallore e del fatto che non riuscivi a reggerti bene in piedi.
Tony: T/N calmati ti prego, non ti stai sentendo bene...
Cercasti di resistere ancora.
Tu: T-tony non è nulla, lasciami per favore...
Poi la vista ti si appannò. Tony ti prese per la vita e ti accompagnò stendendoti sul divano. Si sedette accanto a te accarezzandoti il ventre.
Tony: Hey, tesoro, ora calmati... stai tranquilla, riprenderemo dopo l'argomento con calma...
Tu: No, Tony io- l'uomo ti interruppe-...
Tony: Shhh...questa agitazione non fa bene al piccolo...
Passarono alcuni istanti e tu ti sentisti meglio. Decidesti di riprendere la conversazione, ma gli ormoni della gravidanza ti giocarono un brutto scherzo: iniziasti a piangere. Parlasti tra i singhiozzi.
Tu: Io penso che mia figlia mi odi, perché io le proibisco molte cose, ma è per il suo bene! Lo so che con i tuoi miliardi le puoi regalare ciò che vuole, ma...io voglio che cresca come una ragazzina umile, non snob, e che comprenda il valore delle cose! Non voglio che schiocchi le dita e tutto le venga regalato, deve imparare sin da piccola il valore del lavoro a prescindere dal fatto che suo padre le possa regalare una ferrari al giorno o meno.
Tony annuì sentendosi in colpa.
Tony: Mi dispiace T/N, non credevo che potesse darti così tanto fastidio questo mio comportamento. Ti prometto che ti ascolterò di più e che ti appoggerò nei tuoi metodi di educazione.
Sorridesti debolmente accarezzando la guancia di tuo marito.
Tony: Mi sento anche in colpa per averti fatto agitare così tanto...sento che ti sto facendo vivere una gravidanza troppo movimentata dal punto di vista emotivo. Io voglio esserti di supporto e non contribuire alla tua distruzione: so che sarà difficile quando nascerà il piccolo stare dietro a lui e a nostra figlia contemporaneamente. So anche che non rinuncerai al tuo lavoro quindi...doppia stanchezza suppongo- sorridesti ancora sospirando-. Ma sappi che ti sono vicino, per qualsiasi cosa, ti amo troppo, lo sai, vero?
Tu: Ti amo anche io e amo un sacco la nostra famiglia "work in progress" - entrambi ridacchiaste-. Per me non è un sacrificio tutto questo, ma solo un bellissimo sogno anche se a volte ammetto che è un po' stancante.
Tony ti guardò con occhi pieni d'amore e poi vi baciaste appassionatamente. Dopo il bacio vi staccaste.
Tu: E ora vai di sopra e cerca di distrarre la piccola. Magari portala a mangiare un gelato fuori, vedrai che l'umore le si solleverà in un baleno.
Tony sospirò con aria un po' incerta.
Tony: Speriamo...sai nostra figlia a volte mi fa un po'...ehm...paura. Ha il tuo bel caratterino...
Rideste entrambi.
Tu: Dai ora vai a vedere che cosa sta combinando e nel caso verrò io a darti una mano.
Tony iniziò ad andare di sopra, ma ad un certo punto lo vedesti ritornare indietro. Si avvicinò a te e ti sussurrò.
Tony: T/N, vedrai che tireremo su una fantastica famiglia, ne sono sicuro.
Sorridesti e lasciasti che tuo marito tornasse di sopra, mentre tu ti rilassavi ancora un po' sul divano accarezzando il tuo pancino di sette mesi.
Tu: Amore della mamma, hai visto com'é esagitata la nostra famiglia? Beh, ti ci abituerai presto.
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