"Immagina"- Tom Holland
Tu: Tom, mi sa che devo rimettere di nuovo...
Ti alzasti velocemente dal letto andando in bagno e chiudendoti la porta alle spalle. Tuo marito ti seguì successivamente, accarezzandoti la schiena e tenendoti i capelli fermi mentre ti lavavi i denti dopo aver rimesso.
Tu: Tom, non c'era bisogno che entrassi...non è un bello spettacolo...
Tom: Ma stai scherzando? Chi se ne frega se non è un bello spettacolo, se tu stai male io non posso stare lì senza far nulla.
Sorridesti. Tom ti abbracciò facendoti poggiare la testa sul suo petto.
Tom: Dai forza, torna a letto che sono sono le sei di mattina.
Andasti a letto nuovamente, in compagnia del tuo amore. Ti avvicinasti a lui e appoggiasti la tua testa sul suo petto. Tom ti abbracciò accarezzandoti lo stomaco e il ventre:
Tom: Ah! Queste nausee maledette - poi rivolgendosi al vostro bambino che portavi in grembo, disse - piccolo, devi andare cauto con tutto questo fastidio alla mamma!
Ridacchiasti e posasti la tua mano su quella di tuo marito.
Tom: Non vedo l'ora che nasca. Dobbiamo sopportare questi malanni per ancora qualche settimana, poi dovrebbero terminare, giusto?
Tu: Sì. Le nausee sono solo per i primi mesi, poi cessano.
Passarono alcuni secondi in silenzio. Poi Tom esclamò:
Tom: Amore, però, sei sicura di stare bene? Ultimamente ti vedo molto stanca, hai sempre queste occhiaie violacee e la notte non dormi. Cerca di riposare di più, fallo sia per te che per il piccolo.
Girasti il volto verso il tuo amore.
Tu: Tom, tesoro, stai tranquillo. Io sto bene e ti prometto che dormirò di più, poi le occhiaie io le ho sempre avute. Però tu devi essere più rilassato, non ti devi preoccupare così tanto. So già che sarai un papà fantastico, ma tremendamente ansioso e apprensivo!
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli ridacchiando:
Tom: Beh, lo sai che voglio il meglio per te, per voi.
Ti alzasti col busto e ti stendesti su tuo marito. Avvicinasti il tuo viso al suo e vi baciaste in maniera molto dolce, come solo Tom sapeva fare.
Tom: Sei così bella. Io sono così fortunato ad averti accanto a me come moglie, compagna di vita e sopratutto mamma dei miei figli.
Tu: Diciamo che la vedo diversamente: io sono fortunata ad avere te.
Tom ti baciò sulla fronte.
Tom: Dai, ora dormi un altro po' che è ancora presto. Se no stasera starai come un bradipo.
Facesti un'espressione di confusione.
Tu: Stasera? Cosa c'é stasera?
Tom: Beh, stasera andiamo a cena fuori.
Tu: Me ne avevi già parlato? Perché non ricordo.
Tom: No, in realtà ieri ho saputo che i miei colleghi hanno organizzato una cena per festeggiare il grande successo del nuovo film di "Spiderman" e per trovare un'altra occasione per rivederci, quindi...ovviamente tu verrai con me.
Sbadigliasti.
Tu: Nah. Vacci da solo tesoro. Sono i tuoi colleghi e i tuoi amici e mi sembra giusto che a volte tu abbia una serata solo per te. Io ne approfitterò per fare il cambio stagione dell'armadio, visto che abbiamo ancora alcuni indumenti estivi, e magari mi ordinerò una pizza o altro. Davvero - sbadigliasti nuovamente - penso che dovresti avere una serata tutta per te. Non tutto si deve fare in coppia... e io non voglio pesare su di te.
Tom si alzò con il busto dal letto.
Tom: T/N, ma che dici? Io sono contentissimo di passare del tempo con te e poi almeno avrò qualcosa di cui vantarmi con gli altri, ovvero di quanto sia bella mia moglie. Dai! Almeno mi farai un po' compagnia e poi ti ho invitato io, non ti sei autoinvitata tu!
Ridacchiasti.
Tu: Hai tremila cose di cui vantarti, tra le quali una splendida, brillante carriera, la tua bellezza, la tua dolcezza,...
Il ragazzo ti baciò la guancia sorridendo.
Tom: Comunque, tu verrai con me, punto. Ora fai la nanna, bimba disubbidiente.
Tu: Okkkay...
Ridacchiasti e ben presto cadesti in un sonno profondo, cullata dalle braccia del tuo fantastico marito.
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