Un passo, un altro passetto piccolissimo e... boom! Eri caduta, con i pattini indosso, sul pavimento ghiacciato per l'ennesima volta. Eri andata a pattinare con il tuo gruppo di amiche. Loro erano le classiche ragazze brave più o meno in tutto, (anche se ognuna aveva un hobby e un talento diverso delle altre che la identificava nel gruppo) disponibili, simpatiche, dolci e per non farci mancare nulla anche molto belle. I loro nomi erano. Dafne, Melissa, Azzurra e Elsa.

Tu eri la più impacciata del gruppo, ti sentivi sempre un po' inferiore, e in alcuni casi "diversa", dalle altre tue amiche, nonostante esse cercassero sempre di tirar fuori da te il tuo "carattere da leone", a quanto pareva, ancora nascosto.

Nonostante ciò eri la più brava a scuola nel gruppo e, nonostante anche la tua "impacciataggine", sapevi fare davvero molto cose, tra le quali disegnare: un'attività che tanto ti rilassava e nella quale eri discretamente brava. Eri negata però, per tutte le attività che riguardavano l'attività fisica.

Tu: Ragazze lo sapete che non sono capace neanche di camminare per dieci metri senza prendere una storta o inciampare, figuriamoci di farlo con dei pattini su un pavimento ghiacciato! Nono... io mi vado a sedere!

Ti stavi rivolgendo alle tue amiche, mentre cercavi di "pattinare" aggrappandoti alla bene e meglio per non cadere sulla lastra scintillante e fredda sotto i tuoi piedi, lamentandoti del fatto che ti avessero convinta (a dire la verità costretta) ad andare al palaghiaccio, quando tu non sapevi minimamente come muoverti sui pattini e per di più su una superficie così scivolosa come quella del ghiaccio!

Elsa: Ma dai! Che te la stai cavando!

Le tue amiche cercavano di incoraggiarti, ma non c'era nulla da fare.

Tu: Se con "te la stai cavando" intendi che sono attaccata al recinto della pista da mezz'ora perché non ho intenzione di dare un altro spettacolo delle mie cadute, allora sì, me la sto cavando.

In quel momento, nella discussione intervenne Dafne, la più "civettuola" nel vostro gruppo di amiche, ma anche una ragazza sempre presente per la sua famiglia e per le sue amiche.

Dafne: Allora mi sa che qualcuno dei tuoi "spettacoli" è stato gradito da quel ragazzo lì infondo: ti sta fissando da un'eternità!

A quelle parole subito ti voltasti verso il ragazzo indicato da Dafne: notasti che era molto carino e quindi arrossiti subito nell'incontrare il suo sguardo per la prima volta.

Tu: Ragazze, a maggior ragione per non dare l'idea di una stupida è meglio che mi vada a sedere, altrimenti cadrò nuovamente davanti ai suoi occhi!

Ma purtroppo non riuscisti a convincere le tue amiche a farti andare a sedere. Tra una sbuffata e l'altra continuasti a stare lì attaccata alla balaustra che circondava la pista, quando vedesti quel ragazzo che ti fissava, incamminarsi verso di te. Subito cercasti di darti un' attitude più naturale possibile e di non sembrare agitata perché un figone si stava avvicinando a te!

Ragazzo: Ciao! Non ti annoi un po' a stare qui da sola?

Tu guardasti quel ragazzo con un'aria un po' strana, dato che non vi conoscevate e dopo uno scambio di sguardi già ti veniva a parlare? Non credevi che sarebbe stato questo il suo approccio, credevi che ti avrebbe girato un po' intorno, mentre vi scambiavate occhiate. Non eri pronta ad un approccio così diretto! Non eri poi così spigliata nell'approcciarti all'altro sesso!

Tu: No, non mi sto annoiando dato che ora me ne andrò.

Rispondesti tu con nonchalance, ma allo stesso tempo agitazione!

Il ragazzo sorrise alla tua risposta e disse:

Ragazzo: Tranquilla, non voglio importunarti. Lo so che non ci conosciamo, ma ti trovo davvero carina e volevo venirti a parlare, dato che eri qui da sola credevo ti avrebbe fatto piacere un po' di compagnia, ma vedo che non è così. Allora ciao e scusami per averti disturbato!

Il ragazzo stava per andarsene però tu lo trattenesti per un braccio e gli dicesti:

Tu: Scusami, non volevo trattarti male o sembrare maleducata. Ricominciamo tutto da capo! Allora, piacere io sono T/N. Tu?

Ragazzo: Io sono Thomas Sangster. Piacere!

Parlaste un po' del più e del meno. Della scuola che frequentavate e degli amici con i quali eravate andati nel posto in cui vi trovavate: un posto infernale a parer tuo, ma che con la conoscenza di quel ragazzo stava diventando un po' più simile al paradiso.

Dopo un po' Thomas ti propose leggermente impacciato e nervoso:

Thomas: Ti va di andare a prendere una cioccolata calda qui fuori o s-se vuoi possiamo rimanere a p-pattinare ancora un po'. Ovviamente se ti va io non ti voglio costringere e...

Il ragazzo stava iniziando leggermente a straparlare.

Tu guardasti le tue amiche che da lontano avevano visto, esultanti, tutta la scena e "facevano il tifo" per te, così tu con un cenno indicasti loro che saresti un attimo andata alla cioccolateria del palaghiaccio con quel ragazzo. Poi rispondesti velocemente a Thomas per non lasciarlo ancora sulle spine:

Tu: Sì, mi va di prendere una cioccolata calda, qui è davvero freschetto. Andiamo!

Uscisti dalla pista congelata, insieme all'aiuto di Thomas poiché da sola non riuscivi neanche a fare un passo, e ti incamminasti verso la cioccolateria, dove passasti tutto il pomeriggio insieme al tuo nuovo "amico" che presto sarebbe diventato l'amore della tua vita.

Look at me:

SALVE A TUTTI GENTE FELICE! Questo capitolo mi è stato richiesto da una ragazza, nei commenti. Spero con tutto il corazón (spero di averlo scritto bene, ma non studio ancora Spagnolo) che vi sia piaciuto. Tra un po' iniziano le vacanze yeeee! Mi dispiace per chi ha gli esami, sappiate che vi sono vicina, ma sono sicurissima che andrà tutto per il meglio e presto potrete godervi la bellezza dell'estate in tutta tranquillità (vedete il lato positivo che se non avete gli esami di conseguenza non avrete compiti per le vacanze e ciò consiste in un grande sollievo)! 

Baciones e SALUTI POTTERIANI A TUTTI!