Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

"Immagina"- Stiles Stilinski

Tu: Okay...tu mi hai detto di rimanere qui ferma e io lo farò...

Dicesti tremando come una foglia mentre parlavi al tuo ragazzo Stiles.

Stiles: T/N, ricorda, per nessun motivo, devi uscire allo scoperto...ripeti: per nessun motivo

Ripetesti, come ti aveva detto il ragazzo vicino a te.

Stiles: Bene, ora io vado. Ti prometto che tornerò il prima possibile e tutto questo finirà. Tu stai tranquilla, ti amo.

Il ragazzo ti accarezzò una guancia e se ne andò, lasciandoti lì da sola nel bosco.

Passarono  quelle che ti sembravano ore, trascorse in un buio bosco dove non riuscivi a vedere neanche le tue mani. Quel luogo ti stava facendo impazzire. Sentivi continuamente bisbigli e fruscii sinistri. 

Tu: "Andrà tutto bene, andrà tutto bene...ora Stiles mi verrà a prendere e sarà tutto finito...sarà tutto finito..."

Continuavi a ripeterti nella mente, ma man mano che ripetevi che quel "mantra" ti sembrava sempre più che promettesse falsità.

Passarono alcuni secondi in cui in udisti nulla. La vista era oscurata dal buio circostante. Sembrava che stessi trascorrendo un'esperienza di deprivazione sensoriale. Quel silenzio ti stava facendo esplodere le orecchie. 

Improvvisamente sentisti come un ringhio. Ti vennero i brividi. Ti portasti una mano sulla bocca per evitare di fare rumore con il tuo respiro affannoso a causa della paura o con qualche lamento sfuggito, provato sempre dal medesimo sentimento. Sentisti ancora dei ringhi e i rumori dei foglie che venivano calpestate. Sentisti qualcuno correre. Poi ancora ringhi, ma, questa volta, erano seguiti da urla. Un urlo in particolare attirò la tua attenzione.

Tu: Stiles! 

Mormorasti. Eri tentata dal correre fuori dal tuo "nascondiglio" per andare incontro al tuo ragazzo e accertarti che stesse bene, ma ricordasti le sue parole. 

Tu: Non mi devo muovere...non mi devo muovere...devo seguire le direttive di Stiles...lui e Scott sanno cosa fare, non posso mandare in aria i loro piani...

Sentisti un altro grido. Poi un altro. Altre urla. Sempre più frequenti e acute. Portasti le mani sulle orecchie: non potevi sopportare quella tortura, sapevi che qualcuno stava subendo qualche violenza e non volevi immaginare di cosa di trattasse e tanto meno di chi, altrimenti saresti svenuta sul colpo dalla paura: non potevi sopportare l'idea che Stiles fosse in pericolo o fosse ferito.

Tu: Stiles ti prego...vieni qui...dimmi che stai bene...andiamo via...

Pregavi tra te e te che il tuo ragazzo facesse ritorno. Poi sentisti un altro urlo. Eri sicura. Era Stiles. 

Non potevi sentire le urla di dolore del tuo amore, senza intervenire e fare nulla. Volevi correre, ma non sapevi dove. Non riuscivi a vedere nulla. Odiavi quella situazione. Ti sentivi di impazzire, eri impotente. 

Ti eri decisa ad andare da qualche parte, non sapevi dove, ma volevi essere utile. Cercasti di farti coraggio e di muoverti, quando, ad un certo punto, sentisti come un corpo caderti addosso. Cacciasti un urlo. Non sapevi di che o di cosa si trattasse. Speravi non si trattasse di un cadavere. 

Cercasti di scostare il corpo da te, piangendo e chiudendo gli occhi, come se solo con quel gesto potessi risvegliati da quell'incubo. Poi, fortunatamente, sentisti il corpo muoversi, una mano ti afferrò il polso e un respiro affannoso uscì. Il sangue ti si congelò nelle vene. Avresti avuto sicuramente un infarto se non avessi sentito una flebile voce chiamarti: la voce di Stiles. Subito ti rassicurasti, ma poi pensasti che il ragazzo era lì steso ai tuoi piedi, probabilmente ferito.

Tu: Stiles! Non ti vedo! Dove sei? Sei ferito? Ti prego dimmi che stai bene!

Toccasti il ragazzo che fece un gemito di dolore. Mentre cercavi di tirarlo su, percepisti sotto i tuoi polpastrelli un qualcosa di liquido. Probabilmente sangue.

Tu: Stiles ti prego dimmi che stai bene! Non riesco a vedere nulla cavolo! Dimmi che non sei ferito! TI PREGO STILES!

Ti abbassasti verso il ragazzo che però continuava a non parlare e a non darti risposte. Sentisti un rumore e qualcuno toccarti. Cacciasti un urlo: era Scott. 

Scott: T/N, corri, prendiamo Stiles e andiamo via. Forza!

Non capivi nulla in quel momento. Non volevi chiedere spiegazioni. Volevi solo andare via di lì. Scott ti prese per mano e prese anche Stiles che giaceva vicino a te lì,. Iniziaste a correre e ad andare verso la fine del bosco e la Jeep del tuo ragazzo.

Tu: Scott, Stiles sta bene, vero?

Dicesti con le lacrime agli occhi. Il ragazzo non rispose alla tua domanda. Disse solo:

Scott: T/N, ora dobbiamo solo pensare a portarlo in ospedale.

Quella risposta ti spaventò più che mai.

Ti svegliasti in ospedale, seduta su una sedia scomodissima. Ricordavi ben poco della notte precedente. Ricordavi solamente la corsa in ospedale per salvare Stiles, che stava perdendo troppo sangue da una ferita che non sapevi neanche come si fosse procurato. Poi nulla. 

Ti alzasti dalla sedia notando Scott addormentato accanto a te. Ricordavi come ti stringeva la mano quella notte, per alleviare la paura mentre Stiles era in sala operatoria. Girasti il capo e vedesti il tuo ragazzo, steso su quel maledetto lettino, ricoperto di fili e flebo. 

Gli andasti vicino e gli accarezzasti una guancia. Presto il ragazzo si svegliò.

Stiles: T/N...stai bene? 

Chiese debole.

Tu: Stiles, non importa di me, io sono ok. Piuttosto tu... come stai? Hai dolore? Scott non mi ha voluto dire nulla riguardo la ferita. Ma io devo sapere, devo capire come aiutarti! Tutti questi segreti non ci fanno bene...

Vedesti Stiles che cercava di sforzarsi a parlare, ma tu lo bloccasti accarezzandogli il viso:

Tu: Shhh...ora però non è il momento, non ti devi agitare. Parleremo io e te più tardi. Ora pensa solo a stare bene. A proposito, hai bisogno di qualcosa? Vuoi un po' d'acqua? Hai freddo? Un cuscino più comodo? 

Il ragazzo fece un sorriso debole.

Stiles: No...voglio solo che tu stia vicino a me...

Sorridesti. 

Tu: Facciamo così, vado di là e prendo una bella rivista di moda! Così la leggo ad alta voce insieme a te, eh?

Dicesti spiritosamente sapendo quanto Stiles non sopportasse quelle riviste e quell'argomento che trovava alquanto noioso. Comunque, il ragazzo roteò gli occhi ridacchiando, per quanto gli era concesso dalle sua condizioni e dai punti sullo stomaco. Ridesti anche tu, poi lo baciasti sulle labbra.

Tu: Ti amo così tanto. Vedrai, supereremo anche questa, ma ti prego di fidarti di me. Non c'é bisogno dei segreti qui e delle bugie. 

Stiles: Hai ragione. Ti amo anche io, non sai quanto.

In tutta quella scena, Scott si era svegliato e sbadigliando e stiracchiandosi disse:

Scott: Che mi sono perso?

Sia tu che Stiles ridacchiaste. 

Tu: Niente di che. Ti sei perso effusioni che probabilmente non ti interessano. Tutto qui.

Facesti spallucce sorridendo. 

Scott: Ah, le robe da fidanzati! Prima Stiles le odiava.

Tu: Io l'ho cambiato, in meglio ovviamente. 

Dicesti vantandoti provocando una risata sia in Scott che Stiles.

Stiles: Basta a farmi ridere però, i punti fanno male...

Tu: Scusami amore. 

Dicesti infine lasciando un bacio a Stiles sulla guancia.




Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro