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"Immagina"- Steve Rogers - (Triangle) II

Il tuo punto di vista:

Steve e Natasha sembrava stessero parlando concitatamente. Ti annoiava a stare su quella panchina praticamente esiliata dal mondo, così decidesti di avvicinarti ai due per chiedere a Steve quando sareste ritornati a casa, poiché stavi iniziando a sentirti abbastanza stanca e il sole aveva cominciato a calare.

Ti avvicinasti ai due cautamente e in tutto ciò udisti uscire dalle labbra di Tasha: "Sì, Steve, a me piace T/N".

Il tuo cuore iniziò a battere forte come un tamburo, le mani iniziavano a tremarti e non riuscivi più a camminare con un ritmo normale. 

Dopo un po' di tempo rimasta ferma ad un punto del parco, dopo la notizia che avevi sentito, decidesti di incamminarti verso i due. Anzi, iniziasti a correre. 

Arrivasti un po' ansimante davanti alle due figure. Appena Natasha ti vide abbassò lo sguardo, mentre Steve stava dicendo di farti da parte per un secondo e che presto ti avrebbe raggiunto per portarti a casa, ma tu lo interrompesti:

Tu: Steve, per favore lasciami un attimo sola con Nat...per favore.

L'uomo sospirò e poi si allontanò lasciandoti con la donna dai capelli rossi.

Tu: Nat...io ho sentito ciò che hai detto e- la ragazza ti interruppe-...

Natasha: C-come...? Tu...tu hai sentito? T/N scusami...io...io... mi dispiace, lo capisco se non passerai più tempo con me o se non mi vorrai più vedere...Io però avevo bisogno di confessare i miei sentimenti a qualcuno...non dovevi saperlo tu, non voglio rovinare la nostra amicizia e tanto meno la tua relazione con Steve...solo...volevo...ecco...ora lo sai e il fatto è che mi piaci...un sacco...anzi, io credo di essermi innamorata di e... so che è una pessima situazione, ma...sono la solita...lo so...rovino tutto.

Nat iniziò a lacrimare. Tu ti avvicinasti a lei e la abbracciasti. Lei appoggiò il suo viso sulla tua spalla.

Tu: Nat...mi dispiace tanto, ma...come tu sai io amo Steve. Ma questo non significa che io non ti voglio più vedere o non voglio più uscire con te! Io ti voglio tanto bene, davvero, solo spero che tu voglia continuare a frequentarmi come amica sapendo che, almeno per ora, io non posso darti altro che questo... Nat non voglio perderti...spero che per te non sia troppo doloroso... So che ora ti sembrerà una stupidaggine inutile da dire, ma troverai la persona giusta per te, te lo prometto. E la sensazione orribile che provi ora scomparirà. Non sentirti in imbarazzo per ciò che hai confessato. Apprezzo il tuo coraggio...è solo che la situazione non è a nostro favore perché c'è un'altra persona nella mia vita. Capisci?

La ragazza si ricompose.

Natasha: No, lo so. Tranquilla. Sapevo che non ci sarebbe potuto essere altro e per questo ho insistito ad uscire così tanto con te ultimamente e ad esserti il più vicino possibile. Ho cercato di fare compensare il bisogno di amore che desideravo da te, con l'amicizia che ricevevo. Voglio solo continuare a mantenere questo rapporto. Sarà molto meno doloroso sapere che almeno tu potrai essermi vicina come amica. 

Sorridesti e abbracciasti la ragazza. 

Tu: Ti voglio bene Nat, non dimenticarlo. E sappi che ci sono per te ad ogni ora del giorno e della notte. Ora vado, che Steve mi sta aspettando con la sua solita aria da sergente ahahah!

Natasha rise e in quel momento ti si scaldò il cuore. 

Natasha: Beh, non dimenticarti che lui è il Capitano, quindi...

Ridacchiasti. 

Tu: Hai per caso bisogno di un passaggio o altro, non so... vuoi venire a cena da noi? Ti giuro non è un problema, né per me né per Steve, anzi, ci farebbe molto piacere, ci fai un po' di compagnia e magari ci facciamo due risate, giusto per alleggerire la tensione...

La rossa guardò in basso un po' imbarazzata.

Natasha: No grazie, so che voi due  non avete certo bisogno della mia compagnia- ti sentisti in imbarazzo, non volevi che la tua richiesta sembrasse di finta gentilezza, avresti davvero apprezzato la compagnia di Nat e di certo anche Steve ne sarebbe stato contento-, vorrei andare subito alla Torre, sono molto stanca. Ma magari, se non hai impegni con il college o altro, possiamo vederci domani alla Torre. Magari chiedi a Steve se ti porta a lavoro con sé. So che è restio, ma magari...a volte potrebbe smetterla di essere...così noioso!

Ridacchiaste entrambe. Vi abbracciaste nuovamente.

Tu: Beh, allora Nat, a domani!

Natasha: A domani T/N!

Sorrideste e vi congedaste.

Punto di vista di Steve:

Le ragazze stavano parlando da un po'. Steve era molto curioso di sapere cosa si stessero dicendo, ma sapeva che era un situazione che T/N e Nat dovevano risolvere da sole. Voleva lasciare loro la giusta privacy, così cercava anche di non guardarle mentre conferivano. Cerca di posare il suo sguardo sulle sfumature cangianti del cielo al momento del tramonto.

Steve era indubbiamente geloso al fatto che qualcuno, oltre lui, potesse provare nei confronti della sua dolce T/N un sentimento romantico, ma aveva fiducia nella sua ragazza: sapeva del suo cuore puro, che non lo avrebbe mai tradito.

Passarono ancora alcuni minuti e poi Steven vide la sua bella ragazza camminare, con un sorriso sul volto, verso di lui: non poteva fare altro che sorridere anche lui vedendo la figura della sua fidanzata camminare con passo svelto nella sua direzione, mentre le luci del tramonto le facevano da sfondo perfetto.

In ogni caso, era curioso di sapere che cosa si fossero dette la sua compagna di lavoro e la sua dolce metà.

Il tuo punto di vista:

Ti incamminasti verso Steve. 

Avevi ancora il cuore nero per Natasha: sapevi che cosa significava non potere essere insieme alla persona che si ama e certo una amicizia con essa, non può mettere fine al dolore provato, ma aumentarlo, a volte. In ogni caso, non sapevi come consolare la povera Nat. Non volevi metterla in imbarazzo, ma volevi che sapesse che ci saresti stata per lei, in ogni momento, e che l'amore che lei provava per te, nonostante tu non ricambiassi, non ti faceva sentire in una situazione scomoda: eri solo dispiaciuta perché sapevi che, involontariamente, la facevi soffrire.

Steve: Allora, come è andata? 

Tu: Sembra averla presa bene, ma so che non è così. Si sa...è doloroso e mi dispiace essere io la causa di questo dolore.

Steve ti abbracciò prendendoti per la vita. Poi vi scambiaste un bacio sulle labbra e iniziaste ad incamminarvi verso casa mano nella mano mentre attraversavate l'immenso parco.

Steve cercò di chiederti qualcosa, ma sembrava molto imbarazzato e sapevi non voleva essere impertinente.

Steve: Se posso sapere... tu cosa le hai detto per consolarla? 

Ridacchiasti. 

Tu: Oh nulla...le ho solo detto che probabilmente la storia tra noi due sta arrivando alla fine e magari tra me e lei potrà esserci qualcosa un giorno.

Cercasti di soffocare le risate, sapendo che Steve probabilmente avrebbe preso ciò che avevi detto come una cosa possibile. Il Capitano si girò di scatto guardandoti negli occhi: aveva l'aria spaventata.

Steve: T/N...lo...lo pensi davvero? I-io...

Scoppiasti in una risata, prendendo il viso di Stevie tra le tue mani:

Tu: Potrai avere anche più di cent'anni, ma sappi che io non ti lascerò neanche tra duecento anni o trecento o mille o un milione o un trilione...mai! Ti amo troppo Steve e non vedo l'ora di iniziare la mia vita con te e magari avere anche un famiglia...sarebbe fantastico.

Dicesti con un rossore sulle guance. Cap tirò un sospiro di sollievo e sorrise, pensando a ciò che avevi detto. 

Steve: Mi hai fatto prendere un colpo! Comunque...anche a me piacerebbe avere una famiglia con te...ci ho pensato tante volte, ma...pensavo tu non fossi ancora pronta per parlarne. Tu sei così piccola, e non lo sei solo ai miei occhi, lo sei davvero...e io non voglio fare nulla che tu non ti senta di fare, anche se è solo parlare di un determinato argomento.

Sorridesti per la dolcezza del tuo fidanzato. Ti girasti facendo scontrare i suoi bellissimi e profondi occhi azzurri con i tuoi.

Tu: Beh, come hai visto...sono pronta e sinceramente non vedo l'ora! Ora non voglio sembrare una matta avendo tutto questo entusiasmo, ma...voglio, sempre se anche tu lo vuoi, essere la donna con la quale costruirai una famiglia. So che hai desiderato una tua realizzazione da questo punto di vista per anni e probabilmente dopo esserti svegliato in un'epoca che non era la tua senza la tua donna non ci hai sperato più. Hai continuato ad aspettare, credo tu abbia aspettato fin troppo, un uomo non può stare così a lungo senza amore. Io però voglio aiutarti a realizzare ciò che tu desideri, perché anche io lo desidero e... sì, voglio una vita con te, una famiglia con te, in questo momento non desidero altro. Il college è uno dei primi passi verso la vita vera e...io sono pronta a viverla al tuo fianco, non meriti di aspettare altro tempo e io non voglio aspettare altro tempo.

Stevie aveva iniziato a lacrimare. Con uno scatto ti prese e fece scontrare le tue labbra con le sue in un bacio appassionato. Quando vi staccaste ti sussurrò, quasi impercettibilmente, qualcosa che tu capisti al volo:

Steve: Non è l'ideale come momento, non è il più romantico, non avrei mai pensato sarebbe stato così, avevo un sacco di progetti nella mia menta, ma la vita mi ha insegnato che i programmi nella realtà non servono a nulla -solo ascoltando quelle parole il tuo cuore perse un battito e i tuoi occhi si persero in quelli dell'uomo difronte a te. Le tue gambe erano diventate instabili per la troppa emozione-...quindi: T/N, mi vuoi sposare?

Sorridesti. Non riuscivi a fare altro. Annuisti energicamente e poi facesti un saltello circondando il collo del Capitano con le tue braccia.

Tu: Sì, sì, sì! Ovvio! O mio dio... sta succedendo davvero?! Sì, Steve, sì!

Stevie lacrimò ancora per la gioia e ti abbracciò stringendoti forte forte a sé.

Steve: Ti amo. Adesso, dicendomi sì, mi hai reso l'uomo più felice del mondo, davvero...se tu non avessi accettato...io posso immaginare un futuro solo se accanto a te...Ti amo T/N. 

Tu: Ti amo anche io Stevie!

Arrivaste finalmente nel tuo appartamento. Quella serata fu piena di coccole e dolci parole e gesti scambiati tra te e il Capitano, dal momento in cui lui ti aveva fatto la proposta al momento in cui eravate andati a letto, sfiniti per la giornata. 

Una volta in pigiama nel letto caldo, ti accoccolasti al possente petto di Steven. Ti stavi per addormentare mentre lui faceva dei movimenti dall'alto verso il basso con la sua mano sulla tua schiena, quando pensasti a Nat.

Tu: Steve, promettimi che non diremo ancora a nessuno del "fidanzamento ufficiale" e del matrimonio. Ho paura che Nat non regga il colpo...insomma, per lei forse è tutto troppo in fretta, non ha avuto il tempo di metabolizzare lo sconforto di questo pomeriggio che domani già annunciamo il nostro matrimonio...non mi sembra delicato, ecco.

Cap sorrise.

Steve: Adoro il tuo essere così dolce e premurosa. Comunque ci aveva già pensato io. Non dirò nulla a nessuno, soprattutto a Tony, perché si sa, se lo sa lui, lo sa tutto il mondo.

Ridacchiasti.

Tu: Però mia mamma ha il diritto di saperlo.

Sentisti il tuo fidanzato, nonché futuro marito, ridere.

Steve: Lo so, lo so, tranquilla. I tuoi sono in Italia quindi, non è un problema. Basta che la notizia non prenda l'aereo e voli qui in America. Ora però dormi, domani mattina andrò alla Stark Tower presto quindi, se vuoi venire con me, dovrai fare la nanna, per essere ben riposata.

Tu: Sì, evvai! Grazie per portarmi con te!

Steven rise ancora per l'enfasi che avevi usato nell'esprimere la tua contentezza. 

Steve: Di nulla. Ma ora...a nanna!

Tu: Subito Capitano! Ti amo, buonanotte.

Steve: Buonanotte, ti amo anche io, un sacco.

Stevie ti baciò unaa guancia prima di guardarti cadere in un sonno profondo.

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