Eri davvero stanca, avevi passato una super stressante giornata tra commissioni varie e appuntamenti e le varie telefonate per ringraziare i vari amici e parenti lontani per i regali che ti erano stati inviati a casa per la futura nascita del tuo secondo bambino. Infatti, mancava solo un mese alla nascita del piccolo e casa tua era davvero strapiena di culle, copertine e coccardine azzurre, vari set di biberon, fasciatoi, vestitini e robe di questo genere inviate da tutte le persone che erano a conoscenza della tua seconda gravidanza.

Arrivasti finalmente a casa, ti togliesti il soprabito riponendolo al suo posto e lasciasti le chiavi e la tua borsa color rosa confetto sulla consolle vicino la porta d'ingresso. Subito pronunciasti il nome della tua bambina di sei anni chiamandola:

Tu: Grace! Grace, amore, dove sei? La mamma è a casa!

Continuasti a chiamare la tua bambina, ma vedendo che non ti rispondeva, né ti correva incontro come faceva di solito, chiamasti tuo marito:

Tu: Ohi, Shawn! Dove siete?

Neanche tuo marito però ti rispose. Controllasti un po' in giro per casa credendo ti stessero facendo uno scherzo, nella stanza dei giochi, nella stanza della palestra, in garage, nelle stanze da letto, ma di loro nessuna traccia. Poi chiamasti tuo marito al cellulare chiedendogli dove fossero sia lui che la bambina e disse che stava andando a prendere Grace da danza, poiché tu non lo avevi fatto e che successivamente sarebbero andati un po' al parco. "Caspita! Me ne sono completamente dimenticata! Avevo promesso alla piccola che sarei andata io oggi a prenderla!" pensasti. Chissà da quanto tempo la bambina stava lì ad aspettarti! Il pensiero che però in quella scuola di danza ci fosse del personale più che qualificato e che comunque la bambina sarebbe stata in compagnia delle sue maestre fino al suo ritorno a casa ti rassicurava.

Era passata più o meno un'oretta e mezza da quando eri tornata a casa e nel frattempo avevi svolto diverse faccende domestiche, avevi anche preparato la cena: pollo con le patate.

Ad un certo punto sentisti la porta aprirsi e vedesti il tuo bellissimo marito che aveva per mano la tua stupenda Grace, con ancora le calze rosa, utilizzate precedentemente a danza, macchiate da quelli che sembravano terreno ed erba bagnati e i capelli raccolti nello chignon.

Tu: Tesoro! Ecco la mia ballerina preferita! Vieni qui e abbraccia la mamma!

Dicesti a tua figlia, ma la bambina sembrò non ascoltarti, ma anzi era come se stesse cercando di scansarti; poi andò a passo svelto nella sua cameretta con la sacca di danza ancora in mano. Così chiedesti spiegazioni a tuo marito:

Tu: Shawn! Come mai la bambina è così nervosa, cosa è successo? E poi, perché ha le calze tutte sporche di terreno ed erba? Lo sai che farò super fatica e togliere quelle macchie e poi mica può andare a danza con le calze sporche dei residui di terra!

Tuo marito ti guardò ridacchiando mentre tu, irritata, gli ponevi un sacco di domande con una pinza da insalata in mano.

Shawn: T/N, calma! La bambina è solo un po' delusa perché aspettava te all'uscita da danza e poi - fece un sospiro- le macchie di terreno ecc. si toglieranno, tanto avrà altre calze per danza, no?

Ti chiese tuo marito; poi tu gli rispondesti:

Tu: Veramente le calze per la danza classica non si cambiano ogni "due per tre", ma vedrò poi... Per quanto riguarda "la delusione" di Grace... ora le vado a parlare.

Era ormai tarda serata, la cena era passata super silenziosa in quanto Grace non aveva spiccicato parola, ma comunque tu e Shawn avevate almeno tentato di far conversazione. Ora eravate seduti sul divano tutti e tre, mentre Grace giocava con alcune sue Barbie. Quando le dicesti che era giunta l'ora del bagnetto ella ti rispose che poteva benissimo farlo senza il tuo aiuto e persino quando le avevi detto che le avresti rimboccato le coperte ti disse che non era necessario e che poteva farlo benissimo il suo papà.

Vedere tua figlia così distaccata da te ti faceva stare malissimo e non sapevi neanche perché si fosse così irritata per il fatto di non esser passata a prenderla da danza.

Era ormai notte fonda...

Continua...

Look at me:

SALVE GENTE FELICE! Allora, mi scuso per il periodo d'assenza, ma sto finendo gli ultimi compiti in classe, sto finendo alcuni progetti scolastici... insomma, portando a termine un sacco di cose noiose. Questo è un altro capitolo di "immagina", spero vi piaccia e vi ringrazio perché abbiamo superato cinquemila visualizzazioni (ringrazio anche chi ha visualizzato la storia per poi richiudere tutto perché magari non la trovava interessante eh!) e ci tengo a ringraziarvi anche per le stelline! Siete dolciosissimi!

SALUTI POTTERIANI A TUTTI!

P.S. La seconda parte arriva preeestissimo!