"Immagina"- Shawn Mendes I (#5)
Camminavi lentamente lungo la navata con il tuo delicato vestito bianco con inserti di pizzo.
In tutto il giardino, nascosto sotto l'ombra di possenti alberi come il salice piangente, risuonavano dolci melodie per celebrare il tuo arrivo. In fondo alla navata vedevi il tuo futuro sposo, bello come il sole, che sorrideva nervoso ed a tatti tremava per l'emozione. Intento le cupe nuvole avevano coperto lo splendente sole, trasformando il cielo, pian piano, in una lastra di piombo, dalla quale ogni tanto traspariva uno stanco raggio di sole.
Non eri affatto felice di quello che stavi per dire all'amore della tua vita, ma dovevi.
Giungesti alla fine della navata a passo troppo svelto, poiché non ti interessava andare al passo con la musica: tu non ti stavi per sposare. Raggiungesti colui che sarebbe dovuto essere il tuo sposo: i suoi capelli erano perfettamente pettinati e sistemati con il gel; aveva delle lacrime sul viso, che da lontano non eri riuscita a cogliere, un sorriso che non si era mai spento e che mirava ad illuminarsi sempre più. Ti sentivi una persona orribile a guastare tutto quello splendore, anche se non volevi.
Una volta a due passi da Shawn egli ti sussurrò:
Shawn: Mi stai rendendo la persona più felice del mondo...ti amo...
Ti sentisti ancora peggio a quelle parole, ma ti facesti forza e prendesti la mano del tuo amato per trascinarlo via da lì sotto lo sguardo interrogativo degli invitati al matrimonio e mentre lui faceva domande dubbioso.
Shawn: Ma T/N...cosa stai facendo? N-noi dobbiamo s-sposarci, v-vero?
Quasi impercettibilmente negasti con il capo. Gli occhi di Shawn si spalancarono.
Shawn: Ma c-cosa? I-io credevo...
Il ragazzo stava per avere una crisi di pianto, potevi quasi sentire il rumore del suo cuore che si frantumava.
Tu: Mi dispiace, ma non posso...Io ti amo davvero con tutto il mio cuore, sei un ragazzo fantastico e la tua felicità viene prima di qualsiasi cosa per me ed è per questo che io non posso sposarti...
Shawn piangeva disperatamente, anche tu versasti qualche lacrima, ma la sensazione di disgusto che provavi verso te stessa che stavi facendo una cosa simile alla persona più importante della tua vita, non ti permetteva neanche di piangere, ti dava soltanto la voglia di trapassare il tuo petto con qualche oggetto appuntito.
Tu: Mi dispiace Shawn, io non posso starti accanto, s-sono pericolosa, potrei farti del male, lo sai...
Vedesti gli occhi di colui che sarebbe dovuto essere tuo marito, ormai iniettati di dolore, iniettarsi di rabbia e sentisti la sua voce dire:
Shawn: Perché? Dimmi perché T/N, io ti amo...
Eravate uno difronte all'altro e vedesti Shawn avvicinarsi al tuo viso: stava cercando di posare le sue labbra sulle tue come per "svegliarti dall'incantesimo" che ti impediva di sposarlo, ma tu lo fermasti:
Tu: Ti prego, fermati. Io non posso sposarti, punto e basta. E' una cosa lunga da spiegare e non posso neanche farlo. Per favore non rendere tutto questo più duro di quanto non lo sia già...
Vedesti Shawn allontanarsi furioso e dire:
Shawn: Tu mi stai lasciando sull'altare e non ho neanche il diritto di sapere perché, siamo ormai all'inizio del Novecento, non puoi ragionare ancora come se fossimo nel Medioevo!
Tu non sapevi che dire, di certo non potevi rivelargli la verità:
Tu: Questo non è un ragionamento. Ora basta io devo andare, sappi solo che ti amo infinitamente e non ti dimenticherò mai, non ci sarà mai nessuno che prenderà il tuo posto, rimarrai per sempre nel mio cuore, legato alla mia anima anche quando non ci sarò più.
Ti stavi allontanando quando Shawn ti prese per un lembo del lungo vestito bianco:
Shawn: No, ti prego...tu non mi puoi lasciare io ti amo... avevamo tanti progetti insieme! Avremmo dovuto costruirci una famiglia, ti prego non mi lasciare...!
Shawn singhiozzava ormai e tu con il cuore più frantumato del suo ti allontanasti verso il fitto bosco che si trovava lì vicino: Shawn doveva dimenticarti, non potevate stare insieme altrimenti, brutte, orribili faccende si sarebbero rivelate...
Continua...
Look at me:
Hi guys! Oggi storia un po' strana ambientata all'inizio del Novecento nel giardino inquietante di una antica villa ottocentesca. Spero vi sia piaciuta! Al più presto arriveranno gli "immagina" che mi sono stati richiesti.
SALUTI POTTERIANI A TUTTI!
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