"Immagina"- Scott McCall- Stiles Stilinski II (#2)
Ti copristi la mano con la bocca super spaventata. Tu e Scott vi guardaste negli occhi. Non aveste il tempo di dire nulla che vedeste la "cosa" che avevate appena investito alzarsi: era un ragazzo...era Stiles!
Scendesti dalla macchina in men che non si dica e andasti contro il ragazzo. Gli toccasti la testa e controllasti che tutto fosse a posto:
Tu: Oddio, Stiles! Ti prego dimmi che stai bene, per favore!
Il ragazzo aveva solo strusciato una guancia sull'asfalto, si era leso la pelle solo in maniera superficiale e un po' di sangue usciva dal suo labbro:
Tu: Stiles mi dispiace un sacco, oddio, noi non avevamo visto...
Il ragazzo un po' dolorante fece "no no" con le mani per indicare che fosse tutto ok:
Stiles: Tranquilli ragazzi, sto bene. Certo non mi sono fatto una passeggiata di salute, ma è tutto ok.
Scott dopo essersi assicurato che il suo amico stesse bene, disse:
Scott: Ma cosa ci fai qui, da solo, a quest'ora?
Il ragazzo sospirò e disse:
Stiles: Ecco, se mi fate parlare, questo è il punto: ce ne dobbiamo andare velocemente da qui! Ci sono dei cacciatori qui in giro, ho sentito parlare il nonno di Allison, stanno cercando te e T/N. Scott, TI CERCANO! Dobbiamo andarcene ora, sono sicuri che voi siate qui!
Subito andaste in macchina; evitasti di fare domande anche se ne avevi tante. Tu ti mettesti nei sedili posteriori con Stiles per cercare di tamponare le sue ferite con delle salviettine imbevute che avevi trovato nella tua borsa.
Tu: Come ti senti ora?
Ti trovavi molto vicino al suo viso mentre cercavi di ripulirlo dal sangue sul suo bel visino. Il ragazzo deglutì e rispose:
Stiles: B-beh, i-io...diciamo che ho caldo...
Alzasti un sopracciglio, poi capisti che oltre a trovarti troppo vicino al suo viso, eri anche seduta sul suo grembo. Rossa in viso ed imbarazzata ti alzasti e ti posizionasti più lontana da lui. Nel frattempo Scott aveva guidato fino casa del ragazzo lesionato:
Scott: Ragazzi, scendete qui, non voglio che siate in pericolo questa notte perché state con me. T/N, è meglio se rimandiamo il nostro appuntamento a casa tua- disse poi Scott abbassando la voce per non fare sentire a Stiles-.
Tu: Ma no, Scott! Io non ti lascio solo, ce lo siamo promessi, non ricordi?!
Scott: Sì, amore, ma davvero questa volta è un no, non verrà neanche Stiles con me, è troppo pericoloso, davvero...
Stiles protestò:
Stiles: In che senso "Non verrà neanche Stiles con me"? Io ci vengo e come!
Scott sbuffò:
Scott: No, questa volta no. Davvero, me la devo vedere da solo, fidatevi di me per una buona volta.
Scott non riuscì a convincere subito te e Stiles, ma alla fine ci riuscì. Le sue ultime parole, prima di lasciarvi lì, dentro casa Stilinski, furono:
Scott: T/N, forse è meglio se avvisi i tuoi. E' meglio se stanotte non ti muovi da qui e dormi qui a casa di Stiles- poi sussurrandoti nell'orecchio disse-...credo che metterò da parte la mia gelosia per una volta...
Sorrideste entrambi e vi deste un bacio a stampo.
Stare a casa da sola con Stiles era alquanto imbarazzante:
Tu: Beh, c-cosa facciamo? Voglio dire, non voglio dormire, è l'ultimo mio pensiero ora...A proposito, vuoi che ti prenda del ghiaccio da metterti in viso? Fidati che ti senti meglio, nelle prime quarantotto ore dall'incidente è sempre raccomandabile mettere del ghiaccio sulla ferita, solo in quell'arco di tempo magari la situazione puo' migliorare. Se applicato dopo quarantotto ore la sua azione è inutile.
Il ragazzo disse che andava bene. Provò a mettersi da solo il ghiaccio sulla ferita sulla faccia, ma se lo mise in maniera troppo violenta, tanto che si fece male:
Tu: Aspetta, siediti sul divano, ci penso io...
Ti ritrovavi ancora vicino al viso di Stiles mentre tamponavi la sua guancia con un panno con il ghiaccio all'interno. Il ragazzo squadrava ogni singolo lineamento del tuo volto per distrarsi dal dolore che provava, o almeno così credevi:
Stiles: Sei così bella...
Strabuzzasti gli occhi:
Tu: C-cosa?
Il ragazzo si alzò in maniera super veloce dal divano, si mise le mani nei capelli:
Stiles: Dimentica tutto, i-io... stavo parlando di Lydia.
In quel momento, non sapevi perché, ma ti sentivi come tradita, delusa. Il tuo viso si spense.
Tu: Ah...va bene. Allora...io vado a dormire, ci vediamo domani...
Non sapevi perché ci eri rimasta male quando Stiles aveva detto che il complimento che era uscito dalle sue labbra "per sbaglio", non era rivolto a te. Non sapevi perché. Tu infondo avevi un fidanzato, che amavi, ma in quel momento era come se tutto fosse passato in secondo piano. Seguisti il tuo istinto e facesti la prima cosa che volevi davvero fare in quel momento: andare da Stiles. Andasti subito dal ragazzo che si trovava in cucina.
Tu: Stiles!
Il ragazzo si voltò verso di te:
Tu: Davvero prima parlavi di Lydia, insomma...io credevo che...
Il ragazzo venne vicino a te e disse:
Stiles: No, non è vero...io...quel complimento era rivolto a te...io...io ti amo!
Non capisti più nulla e lo baciasti. Dopo il bacio il ragazzo disse:
Stiles: Desideravo farlo da tempo...
Successivamente vi baciaste ancora, poi, capisti ciò che avevi fatto: avevi tradito Scott! Ma davvero lo amavi? Tutto quello che gli avevi detto quella sera era falso? Ti eri invaghita di Stiles all'improvviso o era una cosa che avevi sempre saputo e che avevi cercato di nascondere per motivi a te sconosciuti? Era tutto confuso, avevi messo tutta la tua relazione con Scott in discussione. Avevi combinato un bel pasticcio.
Continua...
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