"Immagina"- Niall Horan
Camminavi per le strade di Londra. Il cielo grigio sovrastava tutta la città come al solito. Decidesti di rifugiarti dall'imminente pioggia nel tuo cafee preferito.
Ti squillò il cellulare. <<Pronto?>> chiedesti. Subito dall'altro capo del telefono rispose la voce più familiare a te: quella di tua mamma.
Parlaste per un po' al telefono mentre tu ti accingesti a raggiungere il locale. Entrasti nel cafee e ti facesti strada verso il piano superiore, dove c'era il solito tavolino a cui sedevi tu.
Mentre terminavi di parlare con tua mamma al telefono, un ragazzo si avvicinò a te, chiedendoti molto silenziosamente se potesse occupare la sedia difronte a te, poiché non c'erano più posti a sedere disponibili. Notasti che si trattava di un ragazzo davvero carino. Ti imbarazzasti un po'.
<<Mamma ora sto per ordinarmi un té. Ci sentiamo dopo, ti chiamo io, ti voglio bene!>> terminasti la telefonata e notasti che il ragazzo difronte a te ridacchiava guardando il suo telefono. Ti irritasti un po' credendo che quel comportamento fosse per la tua chiamata con tua madre, ma non desti molto peso.
Passarono alcuni minuti, alquanto imbarazzanti. Ti era capitato di condividere uno stesso tavolino ad un bar con uno sconosciuto, poiché spesso i cafee erano molto affollati (soprattutto i più rinomati), ma quel ragazzo ti faceva un certo effetto e non sapevi perché.
Una volta che arrivò la tua ordinazione arrivò anche quella del ragazzo. Iniziasti a gustare il tuo té mentre leggevi una rivista che avevi appena acquistato. Il ragazzo invece aveva preso una semplice tazza di caffé.
Il rombo di un tuono interruppe l'atmosfera. <<Cavolo, lo sapevo! Ho dimenticato l'ombrello a casa!>> mormorasti. A quelle parole il ragazzo ridacchiò nuovamente guardando in basso. Roteasti gli occhi irritata nuovamente: che cosa ci trovava di così divertente nel tuo comportamento?!
Poi il ragazzo parlò improvvisamente: <<Sembravi davvero una degna e sofisticata ragazza inglese e invece...>> disse sorridendoti. Non capisti dove voleva arrivare. <<" E invece..." cosa? Cosa vorresti dire?>> chiedesti cercando di nascondere il tuo tono irritato e cercando di essere più gentile possibile.
Il ragazzo sorrise di nuovo sporgendosi con il busto verso il tavolino e guardandoti negli occhi: <<Ho sentito che sei Italiana, probabilmente...sbaglio? Voglio dire, non so nulla di Italiano, ma credo di aver riconosciuto la lingua, almeno>>. Sorridesti, questa volta meno innervosita: <<Già, scoperta, sono Italiana>> sorridesti ancora e il ragazzo rise a sua volta.
<<Io sono Niall Horan, molto lieto>> ti porse la mano. La afferrasti e ti presentasti a tua volta. <<Che té stai bevendo? Sono curioso>> chiese Niall. Quel ragazzo ti sembrava che avesse un non so che di bizzarro, ma era così dolce! <<Sto bevendo un "Irish breakfast tea">> dicesti. Niall rise ancora: <<Io sono Irlandese, che coincidenza, no?>>. Sorridesti: <<Già>>. Che strana, ma divertente, situazione.
Finiste entrambi la vostra bevanda. Ti alzasti per andare via e salutasti il ragazzo stringendogli la mano nuovamente: <<E' stato un piacere, Niall, spero di rivederti in giro>> gli rivolgesti un dolce sorriso che il ragazzo contraccambiò. <<Anche io spero di rivederti in giro presto, T/N>>.
Uscisti dal bar cercando di chiamare un taxi, mentre con la mente continuavi a pensare a quel ragazzo.
La pioggia non cessava e tu cercavi di ripararti sotto i cornicioni di qualche palazzo per non inzupparti.
<<Ugh! Ho capito, arriverò a casa fradicia anche oggi. Addio piega dal parrucchiere >> pensasti tra te e te. Poi, mentre cercavi di fermare un taxi che ti pareva vuoto, qualcuno ti toccò la spalla: era Niall. Eri così felice e non sapevi neanche perché! Lo avevi incontrato solo circa un'oretta fa!
<<Ehi, problemi con la pioggia?>> ti chiese. Ridacchiasti: <<Beh, sì, ho dimenticato l'ombrello a casa e devo raggiungere l'underground, però penso che prenderò direttamente un taxi>> dicesti guardando in strada se riuscivi ad adocchiare qualche taxi.
<<Se per te va bene posso darti un passaggio con la mia macchina. Davvero, senza obbligo, non voglio sembrarti un pazzo o cosa. Altrimenti, posso aiutarti a chiamare un taxi, ma mi sembra che ci vorrà un po'>> disse Niall molto tranquillamente. Era stato molto carino, ma era pur sempre uno sconosciuto. <<Ti ringrazio davvero tanto, ma preferisco prendere la metro o un taxi>> dicesti dolcemente. <<Va bene, come preferisci. Però lascia che ti dia almeno il mio ombrello, così non ti inzuppi>> disse il ragazzo con uno sei suoi smaglianti sorrisi. <<Oh, grazie mille, ma, davvero, non potrei lasciarti così sotto la pioggia, non potrei approfittarne così. Ma grazie mille, sei un vero gentleman>>. <<Ma no, davvero, prendilo tu io devo fare solo una corsetta fino alla macchina che è qui vicino e...>> il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che tu riuscisti a fermare un taxi. <<Ora... ora devo andare, ci vediamo!>> dicesti allontanandoti e correndo verso il taxi. Niall cercò di venirti dietro con l'ombrello per non farti bagnare dalla piogia: <<Aspetta, T/N! Dimmi almeno dove possiamo incontrarci di nuovo!>> esclamò a voce alta. Tu, prima di entrare nella macchina, ti voltasti e dicesti: <<Non so, magari ci vediamo qui. Io passo di qua verso le cinque, quando posso, dopo lavoro. Oppure...beh, abbandoniamoci al destino!>>. Rispondesti per poi andare via in taxi. <<Già..."abbandoniamoci al destino"...>> mormorò il ragazzo con aria triste. Niall voleva chiederti il numero di telefono, ma non fece in tempo e andò via scontento, ma anche speranzoso di rivederti in giro per la città.
Tutti i giorni da quel momento pensavi all'incontro così piacevole con quel ragazzo. Volevi rivederlo, ma sapevi che incontrare due volte, casualmente, una stessa persona in una città così immensa come Londra era davvero un'impresa. Sembrava fossi stata "vittima" di un colpo di fulmine, che ti aveva sconvolto proprio come in una commedia romantica.
Due settimane dopo fosti invitata ad un sofisticato party a casa di una tua amica, in realtà più che amica, conoscente. Era pieno di gente davvero raffinata e affluente: adoravi l'alta società londinese; forse era un po' snob, ma davvero chic e cordiale a volte.
Nonostante fosse una festa davvero ben organizzata, ti stavi un po' annoiando.
Un cameriere passò davanti a te con un vassoio offrendoti una flute di champagne: <<No, la ringrazio, non bevo>>. L'uomo ti sorrise e andò via.
Chiacchierasti con qualcuno per diversi minuti, poi, scrutando un po' l'ambiente, scorgesti una figura che conoscevi. Il cuore ti si riempì di speranza e le gambe improvvisamente non ti sembrarono più così stabili. Ti precipitasti verso il ragazzo che appena riconobbe la tua figura sbarrò gli occhi e sorrise. Fu davvero sorpreso quanto felice e emozionato di vederti.
<<T/N! Che ci fai qui! E' bellissimo rivederti!>> ti abbracciò. Fu un gesto inaspettato, ma graditissimo. <<Sono amica della padrona di casa. Tu invece?>> chiedesti sorridendo. <<Beh, sono anche io amico della padrona di casa, beh, più che altro del suo ragazzo>> disse Niall. Rideste entrambi.
Parlaste per un po' del più e del meno, poi Niall ti invitò ad uscire in giardino. <<Ehi, ti va se usciamo un po', questa festa mi sta un po' annoiando e non sarebbe male stare un po' insieme all'aria fresca>>. Annuisti felice: <<Concordo>>.
Vi rifugiaste nel cortile della mini villa respirando l'aria fresca autunnale.
<<Non ho fatto altro che sperare di vederti nuovamente in questi giorni, detto sinceramente>> disse il ragazzo imbarazzato. Sorridesti guardando in basso, con un lieve rossore sulle tue gote. <<Sei molto dolce...>> dicesti. <<Spero che anche tu volessi rivedermi...>> continuò Niall. Lo guardasti negli occhi: <<Sì, sinceramente, sì>> ridesti.
Passarono imbarazzanti secondi silenziosi. <<Magari, potremmo vederci un giorno di questi, magari sabato, per una cena insieme...insomma, sarebbe bello>>. Quella proposta ti rese molto entusiasta e ciò il ragazzo riuscì a denotarlo dal tuo tono di voce: <<Sì, sì, sarebbe perfetto!>> rispondesti con ardore facendo ridere Niall.
Un secondo prima tutto era perfetto e tranquillo, ma il momento successivo la situazione si ribaltò. Ti sbilanciasti all'indietro colpendo con il tacco delle tue scarpe uno spruzzatore per l'irrigazione del giardino. Si azionò il gettò d'acqua iniziando a spruzzare dovunque.
Tu e Niall vi ritrovaste completamente zuppi in pochi attimi. <<Oddio! Aiutami a spegnerlo! Come cavolo si fa?!>> gridasti mentre il ragazzo rideva cercando di aiutarti. <<Smettila di ridere e aiutami!>> dicesti con tono serio, anche se in realtà volevi solo ridere a crepapelle. <<E' quello che sto cercando di fare!>> ti rispose Niall non riuscendo a nascondere le risate.
Ti accasciasti sull'erba cercando di interrompere il getto d'acqua. <<No, T/N, di solito quelli hanno la leva d'accensione vicino all'impianto. Dobbiamo provare con quella leva vicino al tubo dell'acqua lì!>> suggerì Niall, ma tu non prestasti attenzione a ciò che diceva.
Con i tacchi sprofondasti leggermente nel terreno bagnato e ti aggrappasti alla giacca del ragazzo. <<T/N che fai? Devo spegnere l'acqua!>> disse Niall ridendo più che mai, non che gli dispiacesse quel contatto. <<Aiutami ad uscire dall'erba il tacco è sprofondato nel terreno!>>. Mentre rideva e cercava di aiutarti, Niall ti trascinò con sé nell'erba cadendo.
Vi trovaste sotto il getto dell'acqua continuo, sull'erba fradicia del giardino curatissimo durante una delle feste più "in" di Londra piena della "crèm de la crèm" della città. Non potesti fare altro che ridere e provare pietà per te stessa.
<<Che cosa abbiamo combinato?!>> dicesti dando una pacca sulla spalla di Niall sbellicandoti dalle risate; eravate avvinghiati l'uno all'altro, i vostri visi estremamente vicini. Il ragazzo ti guardò sorridendo: <<Che cosa tu hai combinato!>> disse ironico. <<Già, è colpa mia>> aggiungesti, appena riuscisti a prendere fiato dalla risata, mettendo le mani in alto in segno di arresa. Successivamente, il ragazzo si avvicinò con il viso a te. Il suo sguardo era serio: <<No, non è vero, non è colpa tua... tu sei solo...perfetta. Posso...posso baciarti?>> chiese.
Non credesti alla tue orecchie. Avevi la testa completamente annebbiata in quel momento. Gli occhi blu penetranti di quel ragazzo erano fissi nei tuoi, di tanto in tanto scrutavano il tuo viso, poi passavano a fissare le tue labbra. Annuisti in risposta alla richiesta di Niall che subito fece scontrare le vostre labbra.
Fu un bacio molto dolce, ma intenso. <<Ho sognato le tue labbra sulle mie da quando ti ho visto la prima volta in quel bar>> disse poi. Arrossisti. Scostasti i capelli dal viso del ragazzo: <<Ora è meglio se mettiamo a posto il macello che abbiamo combinato qui...e fuggiamo da questa festa. Non avrò più il coraggio di guardare Beatrice in faccia, non dopo che le ho rovinato il suo prezioso giardino>>. Entrambi rideste. <<Però prima di essere scomunicati dalle feste glam di Beatrice...>> il ragazzo si sporse in avanti per un altro bacio, molto più lungo e passionale questa volta.
Era stata una serata...incredibile e magica.
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