Tu: Allora ragazzi, per domani fate tutti gli esercizi di pagina trecentoquarantuno e trecentoquarantadue sul libro, il numero cinque sul quaderno!

Stavi dicendo hai tuoi alunni i compiti di Inglese che avrebbero dovuto svolgere per il giorno successivo, ma eri sicura che non tutti ti stessero ascoltando, dato che metà della classe era già uscita in corridoio, in quanto era già suonata la campanella che segnava la fine delle tue ore di lezione nella classe in questione. Tu eri una ragazza italiana che insegnava Inglese in America. Eri davvero molto contenta del tuo lavoro, adoravi stare a contatto con gli studenti, parlare con loro e a volte avere anche uno scambio di idee.

Una volta che tutti gli studenti furono usciti dall'aula, ti sedesti un attimo alla cattedra e controllasti alcune cose sul registro elettronico, in quel momento però, sentisti qualcuno bussare allo stipite della porta dell'aula, che era spalancata.

Tu: Avanti!

Rispondesti tu. Dopo ciò comparì da dietro la porta il viso di tuo marito, Justin. Egli varcò la soglia della porta e si avvicinò a te sorridente.

Tu: Hei, amore! Cosa ci fai qui? Lo sai che oggi sto a scuola sino alle 18:00 per alcune riunioni.

Chiedesti a tuo marito andandogli incontro e lui ti rispose:

Justin: Sì, lo so tesoro, però avevo voglia di vederti e poi volevo annunciarti alcuni programmi che abbiamo per stasera e dato che so che torni più tardi volevo avvisarti in modo da non coglierti alla sprovvista, così che tu non debba prepararti all'ultimo minuto quando vieni a casa.

Ti avvicinasti ancora un po' a Justin e lui ti prese per i fianchi baciandoti, dopo il bacio chiedesti:

Tu: E quali sarebbero questi programmi per la serata?

Justin ti rispose:

Justin: Mi hanno chiamato alcuni amici invitandoci a casa da loro per cenare. Sai, quella coppia che era con noi in vacanza in Messico.

Tu: Ah, ho capito! Eddie e Bethany!

Justin annuì, poi continuò:

Justin: So anche che ora hai l'ora libera, quindi invece di correggere i compiti degli alunni che ne diresti di stare un po' con me, eh? Magari soli soletti, nel tuo ufficio...

Disse Justin con fare malizioso. Tu lo guardasti un po' imbarazzata e poi gli dicesti:

Tu: Ma no, Jus! Sono a scuola, poi mi devo portare avanti con la correzione di alcuni compiti dei ragazzi perchè ho bisogno presto dei voti e poi ho così tanto da rivedere, rivalutare...!

Dicesti tu un po' dispiaciuta. Jus ti guardò un po' triste e disse con voce da cucciolo:

Justin: Non vuoi stare con me...?

Era troppo tenero quando si comportava così! Gli prendesti il viso tra le mani e gli dicesti:

Tu: Ma no amore, lo sai che non è così! E' ch-...

Non riuscisti a finire la frase che subito tuo marito si fiondò sulle tue labbra. Iniziò un bacio molto vigoroso e passionale. Justin aveva le sue grandi mani appoggiate sui tuoi fianchi, mentre tu avevi le tue braccia intorno al suo collo mentre con le mani gli accarezzavi leggermente i capelli. Justin cercò di sbottonarti la camicietta, ma tu lo fermasti subito.

Tu: Jus!!! C'è la porta aperta, su!

Dicesti per poi continuare:

Tu: Facciamo così, stasera appena torniamo dalla cena, sono tutta per te, davvero. Poi domani mattina posso anche stare un po' più a letto insieme a te, dato che non ho le prime ore qui a scuola. Abbi solo un po' di pazienza...

Justin annuì in risposta a ciò che avevi detto. Poi disse:

Justin: Va bene, ma stasera sei tutta per me! E anche domani mattina come hai detto tu! Prometti?

Tu: Sì, tranquillo. Ora però, fatti dare un altro bacio, vieni qui bambino disubbidiente!

Così tu e Justin vi baciaste ancora e durante tutto il tempo trascorso quel giorno a scuola, non pensavi ad altro che a ciò che avreste fatto tu e Justin quella sera e al fatto che non vedevi l'ora di stare sola con lui.