"Immagina"- Isaac Lahey
DEDICATO ANCHE A: Lalettriceinnero
<<Adesso dovrei andare in biblioteca per trovare un po' di concentrazione per finire i compiti per casa. E tu invece?>> chiedesti mentre camminavi per i corridoi della scuola insieme ad Isaac. Il ragazzo con aria un po' scocciata ti rispose: <<Boh, in realtà non so...non è che mi vada proprio di studiare adesso>>. Annuisti guardando verso il basso, poi gli chiedesti ancora: <<E cosa ti va di fare?>>. A quella domanda Isaac ti guardò negli occhi, poi guardò in basso e sorrise: <<Qualsiasi cosa che non includa lo studio o la scuola...>> ridacchiò. Tu sorridesti e rispondesti: <<Beh, sì, ha senso....>> sorridesti ancora guardando il ragazzo nei suoi brillanti occhi azzurri.
Continuaste a camminare per un po' in silenzio finché quest'ultimo non fu rotto dalla voce del ragazzo accanto a te: <<Ci vieni alla festa della scuola stasera, vero?>> corrugasti un attimo la fronte: <<Mhm, intendi quella dopo la partita di lacrosse?>>. Il ragazzo annuì. <<Sì, credo che ci sarò anche perché avevo promesso che sarei venuta a vedere la partita, quindi sì. >> sorridesti dopo aver risposto. <<E sentiamo, a chi avresti promesso di essere presente alla partita?>> chiese Isaac protendendo verso di te. Ridacchiasti e gentilmente rispondesti: <<Ad un ragazzo un po' arrogante e borioso, a volte, ma allo stesso tempo tanto dolce, sensibile e premuroso...>>. In quel momento gli occhi del ragazzo accanto a te si illuminarono. Tu guardasti in basso e timidamente e altrettanto delicatamente gli prendesti la mano. Il ragazzo apprezzò molto quel gesto e ti avvicinò a sé avvolgendo le tue spalle con un suo braccio.
<<Allora io vado. Finisco ciò che devo fare in biblioteca, poi vado a casa a prepararmi e ci vediamo direttamente alla partita. Farò il tifo per te, ovviamente>> dicesti ad Isaac allegramente. <<Magari potremmo vederci qualche minuto prima che inizi il primo tempo, così possiamo salutarci per bene e magari mi rassicuri un po'>> propose Isaac. Annuisti felice di quella richiesta. Salutasti il ragazzo con un bacio a stampo molto veloce. <<Ci vediamo dopo!>> gridò il ragazzo ormai dall'altra parte del corridoi salutandoti con la mano.
Il match di lacrosse era ormai finito. La vostra scuola si era aggiudicata la vittoria contro una squadra avversaria esterna.
Dopo aver aspettato che Isaac e il resto dei vostri amici si fossero lavati e sistemati dopo la stancante partita, vi incamminaste tutti insieme nel grande parco in cui gli alunni della scuola settimane prima si erano messi d'accordo per festeggiare l'eventuale vittoria della partita o per seppellire il ricordo di un'eventuale sconfitta.
C'era un sacco di gente a quella festa. Fili di lucine colorate adornavano le chiome degli alberi e il profumo di hot dog, slasicce e hamburger arrosto riempiva l'atmosfera di allegria. La musica era alta, così come l'animo di voi ragazzi; il cielo era limpido e la luce del sole pian pianino stava iniziano a calare.
Tu ti sedesti con Isaac insieme al vostro gruppo di amici. Chiacchieraste per molto tempo, arrostiste i marshmallow al fuoco creando i tuoi tanto amati "s'mores" e ridendo alle esilaranti battute di spirito i Stiles, inevitabilmente impregnate del suo sarcasmo.
Col calare della sera tutti decisero di stendersi su materassini e coperte per ammirare le stelle in gruppo, mentre altri continuavano a bere e ballare. Tu ti stendesti insieme ad Isaac.
<<Freddo?>> ti chiese il ragazzo. Negasti con la testa. <<Sicuro?>> ti chiese nuovamente. Ridacchiasti. Ti conosceva troppo bene. <<Beh, forse un po' di freddo ce l'ho>>. Isaac scosse il capo: <<Lo sapevo. Hai le mani ghiacciate e si vede la pelle d'oca sulle tue braccia>> sorridendo e pronunciano l'ultima frase il ragazzo accarezzò un tuo braccio. Sentisti un brivido a quel tocco così delicato tanto che ti provocò una sensazione di formicolio.
Isaac fece per togliersi la felpa che aveva addosso per metterla sulle tue spalle, ma tu lo fermasti: <<Nono, non voglio che senta tu freddo! Posso resistere, non è poi così gelato qui fuori>> dicesti. Il ragazzo rise e si avvicinò al tuo orecchio sussurrando: <<Lo sai, sono un licantropo, quindi posso resistere facilmente...>>. La sua voce così soave e inspiegabilmente sensuale e il suo fiato che sfiorava il tuo collo ti fecero venire un brivido. Il ragazzo se ne accorse. Ti voltasti con il volto verso di lui e lo fissasti negli occhi. Sentisti una tensione sessuale che non avevi mai provato.
Facesti sfiorare le tue labbra con le sue senza mai far scoccare un bacio. Isaac deglutì per la tensione che provava. Vi guardaste nuovamente negli occhi: i tuoi supplichevoli di avere un contatto col corpo del tuo ragazzo e quelli di quest'ultimo colmi bramosia nei confronti del tuo.
Inumidisti le tue labbra e mordicchiasti il labbro inferiore. Poi sorridesti e Isaac fece lo stesso. Volevate stare uno nelle braccia dell'altro; volevate baciarvi, condividere un tocco, sentire l'altro, ma tutto ciò non era possibile in quel momento davanti ad un sacco di persone che festeggiavano, ballavano e ridevano.
<<Vieni con me>> il ragazzo ti invitò a seguirlo e tu subito accettasti. Ti alzasti dal prato e Isaac ti porse la mano per sollevarti. Poi mano nella mano correste fino a raggiungere un cantuccio del parco più appartato.
Vi fermaste vicino ad un laghetto. Eravate l'uno difronte all'altro. Ti sporgesti verso il tuo ragazzo per rubare un bacio che subito divenne molto appassionato. Isaac ti fece stendere sull'erba del prato e poi ti raggiunse. Continuaste a baciarvi, accarezzarvi, entrambi volevate di più, ma qualcosa vi bloccava: <<Sei stupenda...non voglio altro che fare l'amore con te, ma sento che forse questo non è il momento...voglio che sia qualcosa di speciale...ti desidero così tanto, ma...>> disse il ragazzo mettendosi a sedere sul prato e sospirando. <<Voglio la stessa cosa che vuoi tu, Isaac...non voglio aspettare più...ti amo tanto>> dicesti con voce tremante e sorridesti per il nervosismo che stavi esternando: <<Sono così agitata adesso, non lo nego ...>> continuasti ridacchiando. Il ragazzo sorrise dolcemente di rimando: <<Io sono pronto se tu lo sei...>> annuisti: <<Lo sono>> pronunciasti.
Iniziaste nuovamente a baciarvi. Isaac staccò le sue labbra dalle tue per baciare dolcemente il tuo collo; erano baci soavi, soffici, così puri per quanto sensuali. Chiudesti gli occhi cercando di abbandonarti a quel momento.
Pian piano vi spogliaste a vicenda. Le mani tramanti di Isaac accarezzavano la tua pelle con una estrema gentilezza. Il viso del ragazzo si avvicinò al tuo: <<Sei sicura?>> annuisti. <<Non voglio farti male, ti prego avvisami se...>> facesti tacere il ragazzo con un bacio. Egli poi continuò sussurrando un dolce: <<Ti amo>>. Con la mano scostasti un ricciolo biondo che gli ricadeva sulla fronte e rispondesti: <<Anche io>>.
Fu una notte a dir poco magica.
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