La ragazza continuò a gridare. Poi, piangendo, ti prese in braccio mettendo le sue braccia sotto le tue ginocchia e dietro il tuo collo e si diresse verso la festa.

Tu: Camille, sto bene, riesco a camminare...è solo un taglietto...

La ragazza piangeva disperatamente e ripeteva di continuo "Mi dispiace, mi dispiace...".

Una volta arrivate di nuovo al luogo della festa, tu stavi perdendo molto sangue dalla ferita sul petto, ma non era assolutamente nulla di grave: la tua vita non era certo in pericolo poiché te l'eri procurata tu stessa la feita. Scendesti dalle braccia della ragazza per non affaticarla molto e lei ti strinse intorno alla ferita il foulard che aveva intorno al collo. 
Successivamente Harry vi venne incontro preoccupato, non badando, inizialmente, molto a te e alle tue condizioni:

Harry: Camille, ma dove cavolo eri?

Il ragazzo guardò la biondina che continuava a piangere e che continuava ad implorargli perdono e aiuto:

Camille: Ti prego, aiutami...perdonami, io non l'ho fatto apposta, non vedevo nulla...

La ragazza aveva l'affanno. Harry allora rivolse lo sguardo su di te e vide il tuo petto avvolto dal foulard della sua ragazza macchiato di sangue. Subito si precipitò da te che ti sorreggevi un po' debole al braccio di Camille e ti fece sdraiare a terra, mentre le sue braccia ti sostenevano. Il ragazzo dagli occhi verdi chiamò subito aiuto, mentre ti accarezzava il viso e cercava di tranquillizzarti:

Harry: Stai tranquilla, andrà tutto bene...poi mi spieghi tutto, ora risparmia le energie.

Tu, invece, gli stringevi la mano per tenerlo vicino, poiché un po' di paura era arrivata anche a te.

Dopo una manciata di minuti un'ambulanza si precipitò sul posto. Una équipe di medici si occupò di te, mentre l'altre cercò di aiutare Camille che aveva avuto un'attacco di panico.

Una volta in ospedale, dopo tutte le visite che avevi fatto e le spiegazioni date (avevi detto solamente che era stato un incidente e che la colpa era tutta tua), Harry era rimasto con te nella stanza e continuava a darti baci sulla fronte e ad accarezzarti il dorso delle mani:

Tu: Davvero non sei stato bene con me? Intendo, io ti ho fatto solamente passare le pene dell'inferno? Sono stata una pessima fidanzata?

Harry ridacchiò:

Harry: Beh, un po' sì... Io sono follemente innamorato di te, lo sono sempre stato, ma i nostri modi di fare e i nostri caratteri sono, a volte, troppo contrastanti. Questa è una cosa che non avrei mai pensato di dire, perché cedo sia una stupidaggine, ma nel nostro caso mi sembra vero.

Tu iniziasti a piangere, questa volta, davvero triste.

Tu: Io non volevo rendere la tua vita un inferno...avevo solo paura che anche tu mi lasciassi perchè sono "strana"!

Harry: Ma io non avevo intenzione di lasciarti, assolutamente! Ma poi tu hai fatto in modo che succedesse. Hai fatto un sacco di scenate, hai iniziato a minacciarmi e...qualcosa è cambiato.

Cercasti di controbattere:

Tu: Sì, ma ora può cambiare nuovamente, possiamo ricominciare tutto da capo, io sono cambiata, credo...

Harry sbuffò:

Harry: No T/N, non sei cambiata... ti sei fatta male da sola, lo hai anche confermato e, inoltre, hai traumatizzato Camille, una ragazza che si è solo mostata gentile nei tuoi confronti e che si è trovata in una situazione trecento volte più grande di lei! Credi davvero che la polizia, ormai informata dalle pettegole presenti alla festa, non le farà altra domande, credendo ti abbia fatto qualcosa?! Nonostante provi dei forti sentimenti per te, io non voglio certo ferire Camille...sto bene con lei, è una ragazza dolcissima e molto premurosa, ha un sacco di interessi e mi parla della qualunque cosa, aiuta tutti ed è sempre pronta a sacrificarsi per gli altri, lei è...fantastica.

Vedevi Harry con occhi sognanti descrivere la sua nuova ragazza, mentre ti teneva ancora la mano; in quel momento non ci vedesti più dalla rabbia e scattasti acida togliendo la tua mano dalla sua.

Tu: Allora che cosa ci fai qui, eh? Vattene! Non ti dovrebbe interessare della mia salute, non dovresti accarezzami le mani e baciarmi il viso! 

Harry ti guardò con fare interrogativo, poi disse:

Harry: T/N, io l'ho fatto perché, come ti ho già detto, ti voglio un sacco di bene e-non riuscì a finire la frase perché tu lo interrompesti-

Tu: Dunque, tu mi stai vicino per compassione, PER COMPASSIONE!?

Harry: Ma tu volevi che io ti stessi vicino! Altrimenti perché ti saresti fatta del male da sola come una bambina viziata, se non per attirare l'attenzione?!

Tu ti alzasti dal letto ancora dolorante e debole, ma con tutta la furia che avevi in corpo prendesti Harry a spintoni con le braccia per cacciarlo dalla stanza d'ospedale in cui ti trovavi.

Tu: BENE, ORA CHE HO ATTIRATO LA TUA ATTENZIONE TE NE PUOI ANCHE ANDARE!

Una volta rimasta sola nella stanza presa da un colpo di profondo odio, eri sicura che la prossima vendetta presa contro Harry, non sarebbe stata certo così dolce come quella che avevi programmato per riconquistarlo.

Look at me:

Guys, I know this is only shit, but I had a few ideas about this story and they were pretty horrible, soooo you got this, I'm so sorry. 

Kisses, I love you.