"Immagina"- Dylan O'Brien
Tu: Sono un po' preoccupata per la cena di stasera...
Confessasti a tuo marito Dylan. Lui mentre si sistemava i capelli allo specchio dell bagno di casa vostra, fece una faccia un po' interrogativa:
Dylan: Perché scusa? Non è la prima cena che passi con i miei parenti. Poi oggi è anche la Vigilia di Natale...vedrai quanto ci divertiremo a sentire i drammi adolescenziali dei miei cugini e il colpo che prenderà a mia nonna quando mia cugina Isabel si presenterà con il suo nuovo ragazzo ahahah! E poi c'é il bambino piccolo, il nuovo nato di mia zia Hannah...sai che carino!
Ridacchiasti nervosa tra te e te in risposta a tutto quello che tuo marito aveva appena detto. Poi sottovoce, senza farti sentire da lui, dicesti:
Tu: Sai che colpo prenderà a te e a tua mamma invece...
Dylan sentì un borbottio ma non ci fece caso.
Indossaste entrambi il giubbotto, tu afferrasti la tua borsetta Yves Saint Laurent rossa di vernice, Dylan prese le chiavi della macchina e insieme vi dirigeste in macchina per andare a casa dei suoi genitori, che avrebbero ospitato la riunione di famiglia in vista del Natale.
Il viaggio in macchina fu molto silenzioso, tu ti limitavi ad ascoltare la radio, alla quale trasmettevano le solite canzoni natalizie, e approfittasti anche per chiamare i tuoi genitori in Italia:
*In chiamata*
Tu: Mamma sì...tranquilla che sto bene...no, non ho ancora detto nulla a nessuno - a quella affermazione Dylan staccò un attimo gli occhi dalla strada per guardarti stranito. Tu lo guardasti di rimando, ma non ci facesti molto caso-...sì mamma, la settimana prossima abbiamo il volo e per Capodanno io e Dylan stiamo da voi. Ci fermeremo circa due settimane, abbiamo il volo il 29 e con tutti gli scali eccetera arriviamo da voi il 30, poi ripartiamo circa il 13, ma poi vedremo...va bene, ci sentiamo dopo... ti voglio bene, baci...ciao!
*Termine chiamata*
Sbuffasti dopo aver chiuso il telefono. Ti mancava un sacco la tua famiglia in Italia, specialmente i tuoi genitori: non vedevi l'ora di andarli a trovare. In quel momento però, la tua mente era occupata a pensare a come sarebbe andata quella serata: eri nervosissima. Dylan si accorse di quella tensione:
Dylan: Amore che hai? Sei strana oggi...non ti senti bene?
Tu: No, Dyl, non è niente...
Il ragazzo insistette.
Dylan: Dai, lo so che sei strana, dimmi la verità, ti conosco troppo bene...
Non sapevi perché, ma ti venne il nervoso e rispondesti un po' acida a quello che era un semplice e dolce interessamento da parte di Dyl.
Tu: No, sinceramente tu proprio non puoi dire di conoscermi troppo bene...
Facesti una risata nervosa. Poi, guardando la faccia dispiaciuta e, ancora una volta, stranita di tuo marito, e rendendoti conto di ciò che avevi appena detto e come lo avevi detto, esclamasti:
Tu: Scusa amore, tu non c'entri, non è vero che non mi conosci, tu sei adorabile è solo che sono io un po' tesa oggi e...non so perché - mentisti riguardo questa ultima cosa, sapevi benissimo ciò che ti frullava nella mente-.
Dylan ti mise una mano sulla coscia, ma non disse nulla.
Arrivaste a casa dei tuoi suoceri. La neve era parecchio alta e, una volta scesa dalla macchina, ti stringesti a Dylan per non scivolare con i tuoi tacchi e lui di rimando ti abbracciò ridacchiando.
Tutta la casa dei genitori di Dyl era decorata con luci e ornamenti natalizi. Si respirava un'atmosfera deliziosa in quella casa, accogliente e familiare.
Tutta la famiglia di tuo marito, come al solito, ti accolse in maniera calorosissima. La cena andò molto bene tra chiacchiere e risate. La mamma di Dyl prestava sempre molta attenzione a te: tu e lei avevate davvero un bel rapporto.
Mentre mangiavate i vari dolci preparati e mentre tu giocavi e tenevi in braccio il bambino di due mesi della zia di Dylan, Hannah, tua suocera parlò vedendo quella scena:
Mamma di Dylan: Beh, T/N, allora...quando ce lo date un nipotino?
Sentisti una morsa al cuore per l'agitazione. Dylan che stava mangiando il sufflé al cioccolato si girò verso di te e ti guardò:
Tu: Beh...ovviamente è nei nostri piani, ma- Dylan sicuro ti interruppe e guadandoti negli occhi disse-...
Dylan: Sicuramente ci metteremo a lavoro al più presto, perché davvero anche noi vogliamo un bambino.
A quell'affermazione arrossisti e continuasti coccolare il bimbo che avevi in braccio. Poi la mamma di tuo marito continuò a dire, con gli occhi quasi a cuoricino:
Mamma di Dylan: Sareste davvero una famiglia fantastica. Già vi vedo, con il mio nipotino in braccio che mi chiama "nonna"!
Rideste tutti quanti.
Passò la mezzanotte e dopo aver reso ancora più magica l'atmosfera dopo gli scambi degli auguri di Natale, arrivò il momento degli scambi dei regali. Desti i tuoi regali ai familiari di Dylan. Poi lui ti chiamò in disparte e ti diede il suo regalo:
Dylan: Questo è per te...
Ti porse un pacchetto di Cartier. Subito ti brillarono gli occhi. Apristi il pacchetto delicatamente e scopristi un bellissimo anello di diamanti che subito provasti al dito dove avevi il tuo anello di fidanzamento e la tua fede nuziale.
Tu: Dyl...è stupendo...io non ho parole...solo che non posso lasciarlo a questo dito perché ho già la fede e l'anello di fidanzamento, però...lo metterò all'altro anulare. Grazie mille è davvero fantastico!
Baciasti Dylan sulle labbra e lui di rimando sorrise.
Dylan: Speravo ti piacesse. Ho voluto prenderti un anello come rinnovo delle nostre promesse di matrimonio, con la speranza che dopo quest'ultimo noi possiamo fare il primo passo per costruire una famiglia, se anche tu lo vuoi perché io ti giuro ormai non penso ad altro e- interrompesti Dylan-...
Tu: Dyl, aspetta, prima apri il tuo regalo...
Gli porgesti un pacchetto. Il ragazzo lo scartò e vi trovò un orologio vintage molto raro che da tempo voleva, ma che non era mai riuscito a trovare disponibile. Prima che il ragazzo però potesse ringraziarti o dire qualcos'altro, trovò una letterina nella scatola. La aprì e vi trovò la foto di un'ecografia nella quale si vedeva, impercettibilmente, qualcosa simile a un puntino. Il ragazzo ti guardò negli occhi a bocca aperta cercando una spiegazione e tu, radiosa, gli dicesti:
Tu: Sono incinta e...tu stai per diventare papà...! E quel puntino piccolissimo nella foto dell'ecografia, sì, è un bebé!
Il ragazzo iniziò a lacrimare per la gioia e ti abbracciò di scatto, piangendo, con la faccia "incastrata" nell'incavo del tuo collo. Tua suocera vedendo quella scena, insieme a tutti i familiari, vi corse incontro e vi fece gli auguri piangendo dalla gioia anche lei:
Mamma di Dylan: Ma allora T/N, ci hai fatto un'altro super regalo, eh? Come sono contenta! Questo bimbo voleva farci attendere per presentarsi come regalo di Natale ahahah!
Disse la donna posando una mano sul tuo ventre ancora piatto.
Dopo tutti gli abbracci da parte dei parenti, per l'annuncio appena fatto, tu e tuo marito rimaneste un po' in disparte sul divano mentre tutti gli altri erano concentrati a cantare a squarciagola al karaoke o a giocare a qualche gioco da tavolo.
Dylan: T/N, mi hai fatto il più bel regalo di sempre, i-io ancora non riesco a metabolizzare...sarò papà! Non vedo l'ora di dirlo a tutto il mondo!
Ridacchiasti.
Tu: Hai ragione, neanche io riesco a metabolizzare e poi, non sono solo io che ti ho fatto questo regalo, ma anche tu me lo hai fatto: hai contribuito alla creazione, ricordi-entrambi rideste-? Comunque, visto che hai questa voglia di dire che aspettiamo un bambino a tutto il mondo, quando saremo in Italia, lo dirai tu a mio padre, che è l'unico che ancora non lo sa dei miei genitori.
Dicesti tu in tono scherzoso sapendo del timore di tuo marito per tuo padre. Dyl ti guardò con una faccia del tipo "Devo farlo proprio io?".
Dylan: Amore, lo sai che ho paura di tuo padre e forse è meglio se...
Ridesti ancora.
Tu: Ma Dyl! Lo sai che piangerà dalla gioia anche lui! Però vabbè, dai, glielo dirò io, peché è più una cosa "padre-figlia".
Sentisti il ragazzo tirare un sospiro di sollievo. Poi disse:
Dylan: Era per questo che eri nervosa prima? Insomma, eri nervosa per il bambino?
Tu: Beh sì...sapevo che oltre a dover affrontare la tua reazione a questa notizia, avrei dovuto affrontare quella di tutti i tuoi parenti. Poi però, sentire tua mamma dire quelle cose carine a proposito di un futuro figlio mio e tuo e poi sentire te che hai dichiarato apertamente di volere un bambino ardentemente, mi ha tranquillizzato.
Tuo marito ti accarezzò una guancia e tu chiudesti gli occhi sotto quel dolce tocco.
Dylan: Non sai quanto ti amo T/N. Ti risposerei un milione di volte! E ora, ovviamente, amo alla follia anche il nostro bambino/a.
Baciasti Dylan sulle labbra e poi dicesti:
Tu: Anche io vi amo alla follia e non vedo l'ora di iniziare questa avventura insieme a te.
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