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"Immagina"- Draco Malfoy

 Le gambe fremevano. Una sensazione di calore si irradiava per tutto il tuo stomaco: Draco Malfoy era seduto accanto a te durante una lezione di Trasfigurazione. Una sua mano era ferma sulla tua coscia. Ogni tanto il suo pollice accarezzava la tua pelle coperta dal pantalone della divisa scolastica; il ragazzo non accennava a scostare la mano dalla tua gamba. Aveva lo sguardo concentrato sulla professoressa McGonagall che era intenta a spiegare un nuovo argomento alla lavagna. Il ragazzo seguiva la lezione e prendeva appunti, mentre tu non riuscivi a fare niente di tutto questo, eri troppo distratta dalla sua presenza. Cercavi con tutte le tue forze di concentrarti sulla lezione, ma niente, non ci riuscivi, la tua mente fuggiva dalla realtà, il tuo sguardo vagava dalla mano di Draco sulla tua gamba, al suo viso serio. 

Era quasi giunta la fine della lezione e sul tuo viso avevi ancora quella espressione di  tensione a causa della mano di Draco che, dall'inizio dell'ora di Trasfigurazione, non aveva accennato a lasciare la presa su di te. La professoressa si accorse del lieve rossore che avevi sul viso e del tuo comportamento alquanto strano e pronunciò il tuo nome facendo girare quasi tutta la classe verso di te: <<T/N, ti senti bene? E' dall'inizio dell'ora che ti comporti in maniera ambigua e sembri avere uno sguardo completamente estraniato. C'é qualcosa che non va? Vuoi andare in infermeria?>> ti chiese la donna con tono allarmato. In quella situazione ti sentisti più in imbarazzo che mai, arrossisti in viso e spostasti il tuo sguardo verso il basso; Draco se ne accorse e ridacchiò sotto i baffi tra sé e sé stringendo la presa sulla tua coscia e spostando la mano un po' più verso il tuo inguine, ma non troppo, per dispetto. Deglutisti: <<No, grazie professoressa McGonagall, è tutto apposto>> rassicurasti la donna che riprese subito la lezione con un cenno del capo. 

Dopo che l'attenzione della professoressa fu spostata nuovamente sull'argomento della lezione, Draco girò il suo capo verso di te per la prima volta durante quell'ora. Il biondo ti sussurrò all'orecchio: << Dunque, è questo l'effetto che ti faccio...?>> ti chiese con un sorriso sghembo. Tu continuasti a puntare gli occhi sulla lavagna: <<Che ef...che effetto...?>> chiedesti cercando di rimanere più vaga possibile, ma il ragazzo non se la bevve la storia della tua finta pacatezza. <<All'ora dopo, a Pozioni, ci sediamo lo stesso insieme, giusto?>> ti chiese Draco. Annuisti solamente, non potevi non ammettere che non ti avesse reso felice quella richiesta. 

Speravi che durante l'ora di Pozioni la situazione potesse ripetersi. Speravi che Draco sarebbe stato così vicino a te fisicamente, con la sua mano sulla tu gamba, gesto che, oltre a farti avvampare per l'emozione, ti faceva sentire in un certo senso anche protetta. Purtroppo, però, ciò non accadde, o almeno, accadde per metà. Draco inziò ad avere qualche attenzione in più verso di te piuttosto che seguire la lezione e ciò saltò subito agli occhi attenti e vispi del professor Piton, che esordì: << Malfoy! Si allontani dalla signorina T/C (*il tuo cognome*) e si concentri sulla pozione che sta preparando! Cambi posto, si sieda accanto a Goyle, così non si perderà in inutili moine>>. Entrambi vi spaventaste a quella irruzione, ma non poteste fare altro che obbedire agli ordini di Piton. 

Per tutta la lezione Draco continuava a lanciarti occhiate colme di desiderio. Dopo che i vostri occhi si incontravano, abbassavi lo sguardo per poi sorridere felice. Quella frequentazione con quel ragazzo ti stava mandando fuori di testa, ti portava verso un altro mondo, ti faceva stare così bene! 

La mattinata fu lunga e piena di lezioni. L'ultima ora che avevate era di Storia della Magia e, di sicuro, era l'ora più noiosa della giornata. 

Come al solito tu e Draco eravate seduti vicini, anzi vicinissimi. Come sempre la sua mano che vagava sulla tua coscia era diventata una costante di quella giornata. Mentre cercavi di concentrarti sulla lezione sentisti le dita di Draco stringersi ancora più attorno alla tua coscia e accarezzare la gamba. Quel tocco era così rilassante: volevi letteralmente saltare addosso al ragazzo, lo desideravi così tanto. Draco aveva i suoi occhi fissi su di te, cercando di vedere quale sarebbe stata la tua reazione al suo tocco più prolungato e persistente. Tu lo rimproverasti a bassa voce: <<Draco, smettila, o il professor Binnis ci riprenderà con uno dei suoi soliti e cantilenanti discorsetti prolissi... e faremmo anche l'ennesima figuraccia davanti alla classe oggi>> dicesti al ragazzo che ti guardò con sguardo un po' divertito. Draco stava per risponderti quando il professore vi beccò, fu l'ennesimo rimprovero della giornata: <<Signorino Malfoy, ma allora la smettiamo di parlare, parlare e parlare e parlare con la signorina T/C?!>> disse il professore rivolto al ragazzo accanto a te; poi l'uomo si rivolse verso di te: <<Signorina T/C, mi sorprende il suo comportamento, c'è qualcosa che non va che vorrebbe dirmi? Non si sente bene forse?>> era la seconda volta che ti veniva fatta quella domanda da un professore quel giorno. Stavi per dire qualcosa quando Draco intervenne in tua difesa: <<Professor Binnis, in realtà la signorina T/C è da stamattina che non si sente bene. Mi permetta di accompagnarla in infermeria dalla signora Pomfrey>> il ragazzo inventò una scusa: tu stavi benissimo, anzi, non ti eri mai sentita meglio! Sgranasti gli occhi, ma decidesti di reggere il gioco al ragazzo dopo che ti lanciò uno sguardo d'intesa. <<Signorina T/C, è vero ciò che dice il suo compagno?>> ti chiese il professore con la sua solita voce cantilenante e...noiosa. Tu annuisti. <<Allora, vada pure in infermeria e si riposi>>. Ringraziasti il professore e, insieme a Draco, uscisti dall'aula.

<<Draco, ma che cosa ti viene in mente?! Se ci dovessero beccare a zonzo per la scuola durante l'orario di lezione...>> rimproverasti il ragazzo che non sembrava affatto dispiaciuto per aver inventato una scusa affinché poteste uscire dalla classe prima. <<Nah, non ci beccheranno, tranquilla...e poi...avevo bisogno di te...>> disse il ragazzo prendendoti per la vita e avvicinandoti a sé per un dolce bacio. <<Dai, vieni, andiamo nei sotterranei...>> ti suggerì il ragazzo trascinandoti per mano. Dopo un po' di cammino, vi fermaste in uno degli innumerevoli corridoi alquanto bui della scuola. <<Ora possiamo stare soli...>> esclamò il ragazzo. Iniziaste a baciarvi, sentirvi, toccarvi...era tutto così magico e inspiegabilmente dolce. Vi sedeste per terra uno nelle braccia dell'altra. Tu avevi la testa appoggiata al petto di Draco mentre lui ti accarezzava i capelli con una mano. Passarono alcuni minuti di silenzio. Sapevate entrambi che quella sessione di carezze e dolci coccole probabilmente non era abbastanza...volevate di più.

 <<Forza, andiamo nella mia stanza...è qui vicino>> ti invitò Draco a seguirlo nel suo dormitorio. Tu annuisti contenta, ma un po' imbarazzata.

Arrivaste nella stanza di Draco e iniziaste entrambi a baciarvi focosamente, a spogliarvi: <<Sei bellissima...ho aspettato questo momento per tutta la giornata...è stato difficile non tenere le mie mani sul tuo corpo...>> disse il ragazzo continuando a spogliarti. <<Già...me ne sono accorta...>> dicesti sorridendo. Draco fece lo stesso. <<Ti amo...lo sai vero?>> ti chiese poi. Tu annuisti: <<Anche io ti amo, lo sai vero?>> chiedesti di rimando. Il tuo fidanzato annuì e ti lasciò un bacio sulla fronte. Finalmente, dopo una stressante e lunga giornata, foste solo voi due, un letto e l'amore che provavate l'uno per l'altra.

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