"Immagina"- Draco Malfoy (#2)
Tu e Draco eravate all'interno del Castello di Hogwarts, nella Stanza delle Necessità, vi abbracciavate per trasmettervi del calore umano in quel periodo di glaciali conflitti.
Tu: D-Draco, io non voglio che tutto questo finisca, ti prego. So perfettamente che i tuoi genitori non vogliono che io stia con te, ma non ti voglio lasciare. Poi adesso ad Hogwarts stanno succedendo un sacco di cose brutte e io ho bisogno di te, Draco...
Il tuo ragazzo ti strinse ancor più al suo petto, poi ti disse:
Draco: Ora devo andare, stai tranquilla. Vai nel tuo dormitorio e riposati. Forza, ti accompagno io...
Tu ti staccasti dall'abbraccio e dicesti:
Tu: No, posso andarci anche da sola, tranquillo.
Il tuo ragazzo fece un'espressioni come tipo "sei sicura?", poi tu annuisti in risposta alla sua espressione. Allora vi deste un ultimo bacio per poi andare ognuno per la propria strada.
Mentre ti incamminavi verso il tuo dormitorio, sentisti delle voci: era Draco! Credendo che ti stesse seguendo ti incamminasti dalla parte dove proveniva la sua voce, come per fargli uno scherzo e per fargli capire che lo avevi "scoperto a seguirti", ma ciò che ti ritrovasti davanti fu una scena da farti ghiacciare il sangue nelle vene.
Draco non era solo, stava parlando con qualcuno, ma non riuscivi a vedere chi fosse. Poi sentisti:
Draco: No, no. Non credo sia un'idea buona, T/N non c'entra nulla, per favore, non toccatela!
Poi sentisti una voce che conoscevi fin troppo bene: Voldemort.
L. Voldemot: Suvvia, Draco, voglio solo scambiare due chiacchiere con la tua amata. Con la ragazza che ti ha rubato il cuore e l'ha fatto suo...
Quell'essere spregevole disse questa frase con un'aria di disgusto. Una sensazione di rabbia ti pervase, poi il mostro parlò ancora:
L. Voldemort: Davvero credi che quello che c'è tra di voi sia vero? Ormai tu lo sai che hai un'unica scelta. Non puoi rischiare di immischiare la tua razza purissima con quella di una nata babbana, una lurida e spregevole mezzosangue. Quello che c'è tra di voi, non è amore -pronunciò quella parola con un'espressione di ribrezzo-. Non farti pregare ancora e passa dal lato delle persone giuste. Altrimenti, lo sai quello che succede. Io ti ho avvisato abbastanza! Non procurare altro dolore e altra vergogna alla tua famiglia. Sicuramente adesso tua madre starà male a causa tua, per le scelte ripugnanti che hai fatto! Scegli Draco... e non sbagliare.
Sentisti dei singhiozzi disperati: erano quelli di Draco. Come si permetteva quel mostro senza cuore, e anche la famiglia del tuo ragazzo, a dire che quello che c'era tra di voi non era giusto, che non doveva esserci.
Corresti incontro al tuo amore appena in tempo per vedere tre sagome sparire. Draco era appoggiato al muro di uno dei tantissimi corridoi di Hogwarts, prima dei dormitori della vostra casata, mentre piangeva e si disperava. Tu lo abbracciasti.
Tu: Draco, dimmi che stai bene, ti prego! Io sono qui con te, non ti lascio...non ti lascerò per nessun motivo! Io ti amo, quello che c'è tra di noi è un qualcosa che niente e nessuno potrà spezzare, se tu lo vorrai...
Draco sembrò farsi forza e si girò verso il tuo volto. Rise istericamente, poi le sue parole furono un qualcosa di super tagliente pe te:
Draco: No. Io non credo, ma insomma, guardati: tu stare con me? Non se ne parla. Mi sono divertito abbastanza con te. Ora i giochi sono finiti, puoi andartene.
Spalancasti la bocca per lo stupore negativo.
Tu: Draco, ma cos-... Dimmi che è solo la paura che ti fa agire in questo modo! DIMMI CHE HAI SOLO PAURA! TI PREGO!
Gridasti con tutta la tua anima mentre piangevi tremendamente avvilita. Ti accasciasti sul pavimento sotto lo sguardo spento e vuoto del tuo amore, nonostante ciò vedesti una lacrima rigargli il volto come sfiorito.
Draco: Meglio che ora tu vada. Anzi, meglio che tu vada proprio via da Hogwarts, la tua presenza qui è assolutamente inutile, come la tua presenza durante la battaglia che si terrà. Rispetto a Potter tu hai molta meno credibilità, sei qualcosa di cui vergognarsi solamente...
Aggiunse il ragazzo dai capelli biondo platino. Ti stavi sentendo psicologicamente e fisicamente malissimo. Lo sapevi che non era il vero Draco a parlare. Volevi dire qualcosa, ma non ci riuscisti. Il ragazzo difronte a te approfittò del tuo silenzio, che per lui erano mille pugnalate al petto, per dire:
Draco: E VATTENE! VAI VIAAA!
Draco non aveva mai gridato così tanto con te. Dopo quel momento però, decidesti di controbattere:
Tu: Sai cosa c'è?! E' solo la paura che ti fa agire così e no, io non me ne andrò da qui. Hogwarts è la mia casa ed ha bisogno di me, ha bisogno di ogni singolo studente qui. Non ci saranno più epoche dominate dal terrore in questo luogo e in tutto il mondo magico. Io non me ne vado! Combatterò con tutta me stessa per non darla vinta all'oscurità...i-io combatterò anche per te, perché so benissimo che il MIO Draco sarà vicino a me in quel momento anche se non fisicamente...
Ti avvcinasti a Draco e cercasti di prendergli la mano, ma lui si scansò:
Tu: Ti prego, lo so che è difficile, ma ascoltami...non permettere a nessuno di distruggere ciò che ti fa stare bene, ciò che ti fa sentire vivo... Draco, per favore...io ti amo, io venderei la mia anima per te, farei qualsiasi cosa...- piangevi- ti prego non mi lasciare, non ci lasciare, tu non sei cattivo...
Vedendo solo un'espressione vuota da parte di Draco, corresti via il più veloce possibile, con il cuore frantumato in mille pezzi. Una volta lontana circa dieci metri da lui, sentisti un tonfo enorme, probabilmente il tuo Malfoy aveva preso a pugni qualcosa per sfogare la sua rabbia e il suo dolore, ma infondo, lui faceva sempre così.
I giorni successivi, ad Hogwarts, passarono nel terrore, ogni minuto era fatto di tangibile angoscia. Stavi ritornando nel tuo dormitorio, dopo una breve chiacchierata con Ginny Weasley, quando qualcosa ti avvolse, non sapevi se fosse un qualcosa o qualcuno, ma svenisti.
Ti ritrovasti in infermeria, con Madam Pomfrey vicino al viso che controllava qualcosa che non avevi ben capito. Guardasti infondo alla stanza e vedesti Draco, con il viso più pallido e smunto del solito. Era visibilmente distrutto dalla stanchezza e dal dolore. Vedesti Madam Pomfrey rivolgerti un'occhiata e poi disse:
Madam Pomfrey: Forse è meglio che parli con quel ragazzo, è qui da ieri, da quando sei stata portata qui.
Poi la donna si allontanò e vi lasciò soli, Draco invece si avvicinò a te sempre più. Tu gli sorridesti debole, cercasti di prendergli la mano nuovamente e lui un po' titubante e rigido ti lasciò fare. Lo sapevi che quel ragazzo aveva solamente bisogno di una quantità immensa di amore, di amore e di affetto; durante la vostra relazione, tu cercavi sempre di non fargliene mai mancare.
Tu: Draco, che bello vederti...
Gli accarezzasti l'avambraccio scoperto dalla divisa della vostra scuola e vedesti la pelle d'oca ricoprirgli la pelle. "Gli faccio ancora effetto..." pensasti.
Avevi anche tu un viso smunto e pallidissimo, gli occhi gonfi e rossi.
Draco: Mi dispiace, ma devo farlo...
Tu sorridesti, preoccupata, facendo finta di non capire.
Draco: T/N, io ti amo e non posso permetterti di mettere a rischio la tua vita, per una battaglia che non spetta a te combattere. Lui è troppo forte, non puoi rischiare...I-io non ho scelta, devo. Ti prometto che una volta che sarà finito tutto, noi vivremo insieme, ci sposeremo e avremo tanti bambini. Io non ti farò mancare nulla, avremo il nostro "per sempre felici e contenti". Saremo finalmente sereni, vedremo i nostri figli crescere sereni.
Alle sue parole ti allarmasti. Ti fidavi di Draco, ma in quel momento non ti infondeva serenità e amore, come al solito, ma solamente inquietudine. Vedesti che tirò fuori la sua bacchetta, pronunciò una formula alla quale non facesti attenzione e in un momento ti sentisti come pietrificata, ma non ne eri sicura, poi il vuoto.
Nella stanza dell'infermeria echeggiarono solamente le ultime parole di Draco rivolte a te in quel momento:
Draco: Combatterò anche per te...
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